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il fuoco
Cover Shantae and the Pirate's Curse per Wii U

Ahrrrr

Risky's Revenge era originariamente pensato come un gioco ad episodi, il ché spiega il prezzo basso, i pochi contenuti ed il finale abbastanza "aperto". Così non è stato, ma era solo naturale che ne uscisse un seguito diretto. 5 anni dopo, ma ce l'hanno fatta.

La storia infatti riprende direttamente dal finale di Risky's Revenge, con Scuttle Town comprata da Ammo Baron e Shantae che ha perso i suoi poteri. Quando Shantae ha sconfitto la sua metà magica la "magia nera" si è dispersa in giro per il mondo, ed ha permesso a Pirate Master, il maestro di Risky Boots, di risorgere. Quest'ultimo maledice la sua allieva, mutando la sua ciurma e disperdendo il suo arsenale. Si narra quindi il viaggio di Risky Boots e Shantae alla ricerca della magia nera, delle armi disperse e di Pirate Master. La trama è più interessante di quella dei giochi precedenti, ed i dialoghi sono molto più divertenti, con un tipo di umorismo che pochi giochi offrono. Io non sono un grande fan dell'universo di Shantae, negli altri giochi ne riconosco le particolarità e rimango piuttosto indifferente, ma devo ammettere che qui mi è piaciuto molto.

Se ne va la magia ed ovviamente se ne vanno le trasformazioni animali. Così i controlli di base rimangono identici a Risky's Revenge, salto, schivata all'indietro e colpo di frusta con i capelli, ma si aggiunge l'arsenale di Risky Boots, che sostanzialmente è una serie di cliché dei MetroidVania (la pistola, il cappello per planare, la scimitarra per colpire verso il basso, gli stivali che sono lo Speed Booster di Metroid, il cannone che è un salto triplo). Ma del resto c'è un motivo se questo tipo di upgrade è classico del genere, sono armi estremamente pratiche e divertenti, e non interrompono lo scorrere del gioco come le trasformazioni. C'è poco da fare, risultano un passo avanti netto. Un piccolo passo indietro è invece costituito dalle magie: non essendoci più una barra della magia (per esigenze di trama) queste tornano ad essere strumenti usa & getta, l'utilizzo è quindi deincentivato. D'altra parte c'è però da dire che forse rendevano Risky's Revenge troppo facile, bastava attivare la Pike Ball per superare i combattimenti più ostici.
Questo non significa che Pirate's Curse sia difficile, ma rimanendo comunque su livelli di sfida bassi propone un aumento graduale della difficoltà, avendo anche un mondo di gioco più grande. O meglio, dei mondi di gioco, visto che il gioco è diviso in 6 isole (7 contando quella della tomba di Pirate Master, completamente vuota), ognuna con un dungeon. Questo nella pratica non cambia nulla, visto che Shantae è sempre stato un MetroidVania "semplificato" e non richiede una interconnessione delle varie aree, e di sicuro apprezzo la maggior mole di contenuti. Rimane abbastanza corto, dura 7 ore circa completandolo al 100% (non che il completamento sia molto lungo), con però pochissimo backtracking per un gioco di questo tipo. Gli scenari sono vari ed il level design varia di conseguenza, proponendo sempre situazioni interessanti, anche se forse i dungeon propongono troppe volte la situazione "porta chiusa a destra, zona aperta a sinistra con la chiave alla fine". Anche i boss non sono niente male, anche se gli unici che almeno ci provano sono Dagrone ("Orribile errore ortografico") e Pirate Master, da cui comunque arrivi con 9 pozioni, visto che costano appena 25 rune ogni 3.

Sulle musiche cosa dire se non che sono pari a superiori a quelle ottime di Risky's Revenge, nonostante la maggior varietà di situazioni.
Graficamente si è fatta una scelta a risparmio mantenendo lo stile GBA, se pur con un lavoro di sprite fantastico. Stavolta non si parla di un gioco DSi portato su PC e console fisse a risoluzione nativa, quindi non causa più fastidio se giocato su un monitor, ma non si può nemmeno parlare di una versione Wii U perfetta, anzi. Ok che terreno e personaggi sono sprite composti da pochi pixel, ma i fondali sono disegni, perché sono a bassa risoluzione? Probabilmente perché si tratta di nuovo di un gioco pensato per una portatile, il 3DS, con delle versioni fisse poco curate.
Fra l'altro a questo giro si sono sforzati a mettere l'inventario (che ha più sezioni) sul paddone, commettendo un grave errore: non si può utilizzare con il gioco in pausa, costringendo il giocatore a spostare lo sguardo mentre il gioco continua. In sostanza conviene nuovamente giocarlo su 3DS o sul paddone off TV, e basta.

Insomma, con questo terzo capitolo (...in 13 anni) la serie di Shantae presenta nuovamente un miglioramento netto, arrivando a proporre un platform realmente notevole. Per fare ciò è stato necessario, fra le altre cose, abbandonare l'elemento iconico della serie, le trasformazioni. Questo mi fa desiderare un gioco con protagonista Risky Boots.