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Johnlocke07

ha scritto una recensione su Yakuza 0

Cover Yakuza 0 per PS4

La leggenda del Dragone e del Demone

Yakuza è una saga di cui ho sentito parlare spesso, conoscevo e conosco ancora poco di tutto il suo universo, mi ci sono approcciato soltanto nell'ultimo mese e mezzo con lo zero, capitolo prequel di tutta la produzione in occasione del decimo anniversario.
Ringrazio diversi utenti che mi hanno consigliato, incentivato, minacciato o fatto mobbing più volte per spronarmi di iniziarla, conoscendomi ormai da tempo erano pressochè certi che avrei apprezzato ogni singolo elemento di gioco, questo perché senza mezzi termini, il prodotto di Sega è un Capolavoro, un colossal VARIEGATO che vanta la bellezza di centinaia di CONTENUTI bilanciando una spiccata componente NARRATIVA E LUDICA.

Con Yakuza Zero ho sfiorato la soglia delle 130 ore con un completamento del 80%circa, ricavandone una esperienza completa, coinvolgente e divertente come pochissimi altri titoli.
È particolare che tutto questo lo offra proprio Yakuza, il quale può essere definito un vero e proprio gangstar movie videoludico.

I punti di forza di Yakuza Zero culminano in più elementi:

-Nel contesto
Le vicende narrate collimano e si intrecciano negli anni 80 a Tokyo e Osaka nei rispettivi quartieri qui chiamati Kamurocho e Sotenbori, sarebbero Kabuchicho e Dotonbori, realizzate con una cura impressionante, la mia amica, la quale ha assistito tutta la storia di Yakuza zero con me ed essendo stata personalmente in quelle città, non ha potuto fare a meno di notarne nel gioco l’identicità.
Due cuori pulsanti, 2 città vive in esse racchiuse centinaia di storie, strade colme di luci, dozzine di insegne colorate, molteplici locali, loschi vicoli, numerosi parchi, il vociare degli abitanti, insomma dà la sensazione che tutto sia in movimento e in perfetto equilibrio, che la vita scorra sia di giorno che di notte creando una atmosfera pazzesca in grado di proiettare il giocatore nel Sol Levante degli anni 80, il tutto accompagnato dall'ottima direzione artistica.

-Dalla Storia, narrazione e personaggi

Pur con qualche innocua forzatura, il gioco presenta una storia assolutamente matura e ben scritta con colpi di scena veramente ben dosati e ritmata alla grande; una storia che non sfocia unicamente nella tamarraggine, ma propone un racconto di formazione, di rivalsa, di controllo, di potere, di follia, di amicizia e di amore. Ho empatizzato e apprezzato molto il duo dei protagonisti:
Kazuma Kiryu, membro della Dojima Family del Tojo Clan cui deve molto al suo capitano Shintaro Kazama.
Goro Majima, manager del cabaret club Grand, tenuto prigioniero a Sotenbori in attesa di ritornare nella Yakuza. Entrambi pur conducendo una vita criminale perseguono un personale ideale di giustizia.

Ai due si affiancano numerosi personaggi appartenenti a diversi ranghi, famiglie e sottofamiglie, di spicco e tutti ben caratterizzati: Akira Nishikiyama in primis, amico/fratello di Kiryu con cui ha condiviso lo stesso passato, a seguire, i tre Lieutenant della Dojima Family, Kuze, Awano, Shibusawa, assolutamente PERFETTI, hanno saputo offrire delle scene davvero fantastiche; la Omi Alliance cui figurano il caparbio Sagawa e il folle Nishitani, della Real Estate Oda e Tachibana molto carismatici, L’impavido Lee, la fragile e allo stesso tempo determinata Makoto, l’interessante Sera, l’affascinante Reina e molti altri ancora. Un cast di personaggi che fa faville, essi perseguono il medesimo obiettivo incrociandosi l’uno all’altro pur intraprendendo strade diverse,
ciascuno appartenente alla malavita giapponese REGGE IN MODO PERFETTO LA SCENA. Ho apprezzato inoltre il notebook all’interno del menù di gioco illustrando la scheda riassuntiva del personaggio variabile a seconda degli eventi che l’hanno coinvolto.

Inizialmente per l'esposizione dei filmati ero un po’ scettico, salvo ricredermi, (forse fin troppo prolissi o in quanto la messinscena risultava un po’ “ caotica “ vista la varietà presentata) alcuni filmati decisamente più riusciti da un punto di vista registico/grafico come infatti saranno i soli presenti in galleria, senza dubbio i migliori del gioco, dall’altro abbiamo dialoghi sempre doppiati, ma con la grafica in gaming e visivamente non come i precedenti, ancora, dialoghi doppiati privi di animazione, ( questi li ho trovati veramente brutti e poco immersivi) meno male che andando sempre più avanti tenderanno a diminuire, e per finire normali dialoghi senza doppiaggio, primeggiano soltanto alcuni versi dei personaggi, cui per me è già fonte di meme! ( NANI!) xd Insomma a seconda del momento la messinscena è diversa, certo è così per molti giochi, ma in Yakuza ne ho avvertito un contrasto maggiore fra una scena e l’altra, in ogni caso gli avvenimenti più importanti talvolta spingono sulla teatralità risultando uno spettacolo per i sensi.

- Dal gameplay/combat system: L’importanza del denaro

Dopo sole due ore il giocatore potrebbe farsi una idea sbagliata sul combat system, apparirà un po’ lento e legnoso, mi ha ricordato subito il mitico Fighting Force, ma quando si inizieranno ad apprendere ben 4 stili per ciascun personaggio, padroneggiare e switchare fra l’uno e l’altro sarà molto più stimolante concedersi alle risse di strada contro criminali, delinquenti, teppisti di ogni sorta. Ogni stile è differente dall’altro, si passa da quelli più classici e bilanciati tra attacco, difesa e destrezza con la possibilità di interagire con diversi strumenti d’attacco posti appositamente nella zona circostante, stili più virati sulla velocità e la destrezza, quelli più lenti concentrati sulla forza con la possibilità di grabbare lo scagnozzo di turno, o ancora uno stile che permetterà anche di utilizzare al meglio le armi di gioco. Risulta ben chiaro che uno stile manterrà delle proprie peculiarità di base da incrementare con l’acquisizione di abilità sempre più forti racchiuse in una propria sfereografia, abilità da ottenere in cambio di Yen, il denaro in questo caso ricopre un ruolo fondamentale all’interno del gioco, senza di esso saremmo limitati, ma fortunatamente mai a secco, dando al giocatore la possibilità di usarlo per qualsiasi decisione o attività intrapresa.
Indipendentemente dallo stile adottato i protagonisti possono essere equipaggiati con un’arma, una protezione difensiva e 2 accessori in ogni momento; le armi sono davvero tantissime e suddivise per tipologia fra coltelli, spade, katane, martelli, pistole, fucili da caccia, bastoni, cannoni, nocche, lance, tonfa, nunchaku, etc. vi è anche un modo per passare in rassegna degli agenti in missione per acquisire materiali utili al fine di creare un’arma, protezione, accessorio non ancora in nostro possesso.

-Completion List, modalità di gioco che spazia per obiettivi fra Adventure, Battle, Business, Substories e Minigames.

Attraverso tutto sto ben di dio è possibile ottenere dei punti che possono essere barattati in un tempio al fine di sbloccare ulteriori vantaggi per il personaggio.
Yakuza 0 qui non sbaglia un colpo, certamente ha una storia corposa di filmati e narrativa riponendo una grande importanza in essa, ma non si può certo dire che non conceda svaghi o attività extra da intraprendere nelle due città. L’interazione con quest’ultime è a 360 gradi, partendo dai minimarket in cui leggere riviste e acquistare/vendere oggetti, mentre dai locali, bar, ristoranti e chioschetti sarà possibile consumare ogni portata ben raffigurata tanto da stimolarne le papille gustative, non mancherà il consumo di alcolici con tanto di descrizione.

Sovente capiterà di intraprendere delle sottostorie spassose che si attiveranno automaticamente avvicinandoti ad alcuni passanti, il bello in Yakuza 0 è che aprendo la mappa non hai assolutamente idea dove possa attivarsi una missione secondaria, ( a meno che non equipaggi un accessorio con l’abilità specifica) talvolta non vedi alcuna segnaletica sul npc, l’avvio di una missione qualunque avviene in modo del tutto naturale, opposto quanto visto nella maggioranza dei titoli, più volte mi son detto “ facciamo un giro in città, vediamo che succede, chi incontro, chi mi ferma “, e spesso Kiryu o Majima erano catapultati a prender parte a eventi esilaranti e/o fare amicizie. Le sidequest sono sicuramente missioncine, nulla di particolarmente eccelso, ma che hanno come base e merito tutta una ministoria da raccontare, siamo quindi ben lontani dal concetto di fetch quest “ portami l’oggetto e tanti saluti “, la consegna della pizza era una di esse, ma assolutamente simpatica, vanno prese con il giusto spirito strappandoti un sorriso, alcune sono cameo a personaggi dello spettacolo, altre invece hanno saputo offrire anche dei momenti molto drammatici, spunti di riflessione e morale, contribuiscono in ogni caso alla vivacità di ambedue le città, inoltre coloro che aiuteremo assisteranno l’attività commerciale di Kiryu e Majima avendo un ruolo specifico nel loro business, perché come detto per tirare avanti in Yakuza serve denaro, tanto tanto denaro.

Con Kiryu in veste da agente immobiliare, acquisteremo gli immobili per la città di Tokyo, ne aumenteremo il valore e il rango attraverso l’advisor scelto, assegneremo per ciascuna area di competenza un manager e un addetto alla sicurezza onde evitare di vederci sottratta una proprietà, più si salirà di rango più sarà ingente la somma guadagnata col passare del tempo, Kiryu prenderà parte anche a dei colloqui per l’assunzione del personale.
Con il business di Majima siamo su ben altri livelli, penso che abbiano dato vita al minigioco più assuefacente e divertente che mi sia mai capitato di vedere, Majima gestisce il Sunshine, un host Club, reclutare le hostess quindi sarà il primo passo per garantire il successo dell’attività commerciale, ogni hostess possiede un livello e dei parametri ben specifici da elevare durante la loro formazione e il lavoro svolto, bisognerà non solo formarla conoscendola meglio attraverso un training dalle scelte multiple o prendendo parte a una attività, ma per tutte coloro di rango più alto sarà possibile personalizzare L’INTERO OUTFIT, il make-up, renderla esteticamente perfetta ai bisogni dei nostri clienti, ultimata la preparazione si parte con il servizio ai tavoli e la gestione dei clienti, le hostess personalmente scelte andranno supportate osservandone il linguaggio del corpo, al fine di soddisfare ogni richiesta pervenuta, un minigioco semplice, ma decisamente efficace creando una lunga fase di dipendenza.
Inoltre entrambi i business portano avanti una sottostoria che porterà a sfidare la concorrenza del posto avviando delle vere e proprie battaglie competitive, e la ricompensa, beh sarà un intero nuovo stile di combattimento.

In Yakuza c’è un FOTTIO DI ROBA divertente, attività extra di ogni sorta, vi sono sale giochi SEGA, ove si potrà interamente interagire con i cabinati e giocare a interi titoli che hanno fatto la fortuna in quegli anni quali Fantasy Zone, Outrun, Space Harrier e Super Hang On, e non mancherà l’artiglio con i suoi svariati peluche.
Oltre i classici biliardo, freccette, baseball, bowling, la pesca, vi è il casinò con dozzine di giochi di carte, svariati giochini con i dadi, lo Shoji e il Majoung tipici della cultura nipponica, il particolare catfightclub basato sulle scommesse e sulla morra cinese, l’arena clandestina in cui mettere alla prova le proprie abilità facendo dei veri e propri tornei, la chat telefonica per avere appuntamenti…moshi moshi, locali erotici cui assistere le bellezze asiatiche in carne e ossa, la disco e il karaoke con canzoni anni 80, molto musicali, enfatizzano ulteriormente l’atmosfera, DAME DA NEEEEEEEE; anche il Pocket Circuit è stato uno dei minigiochi più originali che mi siano capitati di vedere, consiste nel far gareggiare su piste diverse modellini di macchine da corsa Mini 4WD molto in voga negli anni 80, e dal tipo di pista personalizzi i tantissimi pezzi che vanno a comporre la macchinina e le proprie statistiche come velocità, bilanciamento, accelerazione, etc. completare ogni pista richiederà abilità nel sapere prevederne tutti gli ostacoli creando la macchina perfetta per l’occasione. Raga perdonate il paragone inappropriato, mi sta uscendo dall’anima, questi sono minigiochi e attività extra che hanno un elevato margine di coinvolgimento non quella UALLERA noiosa della Gummiship presente nei Kingdom Hearts! xd
Fra l’altro alcuni di questi minigiochi possono essere intrapresi anche con giocatori online.

-La colonna sonora
Da me daneeee,
basta
Da me daneeee
fine
I love you mo roku ni iwanai
Kuchi beta de honma ni bukiyou
ho concluso! xd No scherzo, i brani accompagnano piacevolmente la scena, alcuni in particolare riescono a fomentare tantissimo soprattutto quando si è in procinto di iniziare un combattimento epocale, in questo tracce come Twin Dragons, Pledge of Demon e Oath of Enma riescono ad accompagnare in modo sublime l’azione donando una carica inarrestabile, laddove invece diverse tracce senza la scena a supportarle non sono riuscite a fare breccia allo stesso modo. Bakamitai invece.....

Yakuza 0 l’ho seguito con tanta passione e coinvolgimento, è stato il mio trampolino di lancio per godermi i successivi, pur non comprendendo diversi cameo della saga, pur non attribuendo lo stesso significato a personaggi e citazioni che so per certo ritroverò in futuro, il gioco ha avuto il merito di farmi sentire a proprio agio dandomi una eccellente infarinatura di Kazama Kiryu e Goro Majima e dei loro rispettivi clan, proseguirò con calma con i 2 capitoli Kiwami usciti dopo lo zero, salvo poi passare alla collection rimasterizzata di 3,4,5 e recuperare i restanti ( tra cui in formato fisico assolutamente questo gioco) e chissà, magari ritornare ancora una volta su questo titolo per cogliere altre sfumature, sia da un punto di vista narrativo che di gameplay.

Ho intuito e compreso la necessità di investire più su un personaggio come Majima, senza nulla togliere a qualsiasi attività avente come protagonista Kiryu, ma è doveroso specificarlo, la soglia di divertimento non è equamente ben distribuita, soprattutto ciò che riguarda gli stili di combattimento, Goro Majima ha avuto, forse volutamente, una grande marcia in più pertanto l’ho amato. Tecnicamente il gioco è ben ottimizzato, fisso a 60fps, graficamente non all’avanguardia come una bomba tripla A, le animazioni durante i comuni dialoghi talvolta sono ripetitive, diversi oggetti che raccogli sfuggono al perimetro di una porta oltrepassando i muri, piccole sbavature che non compromettono in alcun modo l’esperienza che ho vissuto, ed è palesemente in grado di offrirla a tutti, intendo farne ancora parte di questa mole di contenuti volti ad elevarne il fascino e le qualità onnipresenti nel gioco.

9

Voto assegnato da Johnlocke07
Media utenti: 9 · Recensioni della critica: 8.5