Kessels

Ci ho messo un po’ per finirlo, ma ne è valsa assolutamente la pena. Questo God of War (il primo a cui ho giocato in tutta la mia vita) è a tutti gli effetti un’esperienza imperdibile. Parto però dicendo subito cosa non mi è piaciuto: la ripetitività di alcuni boss o mini-boss che vengono presentati più e più volte nel gioco; ma tolto questo aspetto (comunque importante) cosa ci si presenta davanti? Un gioco con una trama davvero matura: il rapporto Kratos-Atreus è gestito magnificamente, con un’evoluzione coerente, anche se a dover di cronaca in un piccolo frangente mi è sembrato evolversi troppo in fretta; anche i personaggi “secondari”, e addirittura l’antagonista principale, sono caratterizzati nei minimi particolari, con una psicologia non troppo squadrata. Il gameplay è a mio parere un altro punto di forza: divertente, riesce a dare un ottimo feedback quando si colpiscono i nemici, le combo sono abbastanza, anche se per averne un buon numero bisognerà esser abbastanza avanti nel gioco, e l’aggiunta della seconda arma verso la parte finale del gioco aiuta a non annoiarsi. Infine, forse insieme alla trama e ai personaggi gli aspetti migliori, l’ambientazione, l’art direction e la regia: un gioco, grazie al comparto tecnico straordinario, che colpisce positivamente gli occhi dall’inizio alla fine, sia nelle sezioni più grandi che nei particolari; inoltre l’esser mosso da un unico piano sequenza aiuta l’immersività, facendoci sentire come veri e proprio compagni invisibili della coppia padre-figlio. Per finire, questo God of War decide di focalizzarsi non più in maniera quasi assoluta sul gameplay, ma su trama, personaggi, ambientazione; cosa che premio, chiudendo un occhio sui piccoli difetti ritrovabili qui e là durante l’avventura.