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Lagomorph
Cover Star Ocean 5: Integrity and Faithlesness per PS4

Per aspera ad astra

Quando Integrity & Faithlessness uscì, non c'erano ancora Final Fantasy XV, Dragon Quest XI, Kingdom Hearts III, Persona 5, Tales of Berseria e molti altri dei jrpg che sono poi andati ad infoltire la softeca PS4, e per questo poteva dire la sua in un contesto con relativamente poca concorrenza, ma nonostante ciò i riflettori lo hanno illuminato per ben poco tempo, facendolo dimenticare in fretta. Sarà per le poche risorse investite nel marketing, sarà perché molti rimasero delusi dal quarto capitolo, rimane il fatto che Star Ocean V è stato giocato da un numero davvero esiguo di giocatori.
Detto questo, a 2019 inoltrato, vale la pena di dargli una chance?
Secondo me si.

Integrity & Faithlessness è un buon gioco, chiariamoci, non è niente di eccezionale ed è carente in molti campi, ma se si è fan del genere o della serie può ripagare il comunque contenuto esborso di tempo e denaro che richiede.
Ma cominciamo ad approfondire, partendo dalla storia: ci troviamo su un pianeta sottosviluppato con un avanzamento tecnologico poco più che medievale che poi si scoprirà chiamarsi Faykreed IV, nello specifico l'avventura inizia nel villaggio costiero di Stahl, dove l'attacco di un gruppo di banditi costringe i protagonisti Fidel e Miki a partire alla volta della capitale, per richiedere rinforzi prima di un prossimo, letale assalto. Giunti lì la loro richiesta viene però rifiutata vista la poca disponibilità di uomini a causa della guerra in corso, di conseguenza sono costretti a rincasare a mani vuote, ma sulla via del ritorno assistono ad una scena surreale: un oggetto gigante che fluttua nel cielo passa sopra le loro teste e si va a schiantare poco più in là, subito i due si dirigono sul luogo e ne vedono uscire una bambina, seguita poco dopo da brutti ceffi decisi a reimpossessarsene.
A poco servono gli sforzi della coppia per difendere la ragazzina, gli aggressori posseggono armi e difese sconosciute che li pongono in netto vantaggio, e inaspettatamente a salvarli è proprio colei che stavano cercando di proteggere, che tramite un misterioso potere riesce a fermare momentaneamente lo scorrere del tempo così da permettergli di fuggire. Da qui la storia si incentrerà su di lei, chi è veramente Relia? Perché è costantemente inseguita? Cosa sono i suoi poteri e come li ha ottenuti?

Ad esser sinceri le risposte a queste domande sono tra le più banali che vi possano venire in mente anche adesso, ma comunque l'avventura scorre nel complesso fluida e piacevole nelle 20/30 ore che dura, anche se la poca presenza di cutscene, sostituite da banali sequenze tipo walk & talk, ne appesantisce il ritmo. E questo è uno dei tanti problemi la cui causa è da ricercarsi semplicemente nel budget risicato, motivo anche delle ben poche location del gioco e di conseguenza di quello che indubbiamente è uno dei difetti più grandi del titolo, perché sì, i viaggi spaziali ci sono, l'oceano di stelle c'è, ma...i pianeti?
Faykreed IV è l'UNICO pianeta esplorabile in tutto il gioco, un record negativo senza precedenti per la serie di Square Enix che svilisce di molto l'atmosfera generale, anche perché comunque non è che sia così ampio da rimediare anche solo minimamente al problema. Perlomeno è apprezzabile la composizione del party, con personaggi ben delineati e approfonditi dai vari intermezzi delle private action, qualche leggero stereotipo qua e là c'è, ma comunque i vari comprimari rimangono sempre fedeli al proprio carattere mettendo in discussione sè stessi ed i compagni quando necessario, formando alla fine un buon party.

Molto meglio sul fronte gameplay, qui viene ripreso il buon battle system da action-rpg dei precedenti capitoli 3D e viene approfondito da ulteriori accorgimenti e meccaniche, soprattutto su schivate, guardie, sidestep ecc che ne aumentano la tecnicità, la quale però purtroppo finisce per perdersi nel caos di battaglie che schierano in campo 7 personaggi e ulteriori nemici, nelle quali difficilmente si pensa a premere la parata al momento giusto per eseguire un contrattacco, quanto più a spammare skill nel mischione. I combattimenti comunque rimangono divertenti e perfino quando ci si ritrova ad affrontarne parecchi su una strada obbligatoria non ci si sente oppressi, anche perché fortunatamente è stata fatta una rifinitura su movimenti ed animazioni per renderli meno legnosi e scomodi, restituendo quindi un feeling migliore.
Ciò che davvero splende in Star Ocean V però è la parte gestionale del gameplay, qui viene introdotto un magnifico sistema di ruoli per gestire l'IA dei personaggi del party che non stiamo utilizzando che assomiglia vagamente a quello di Final Fantasy XII, qui però disponiamo solo di 4 slot a combattente al quale ogni ruolo fornisce un bonus passivo ed uno specifico supplemento al suo comportamento, per fare un esempio il ruolo di Insect Killer fornisce un aumento dei danni contro gli insetti e porta l'IA a concentrare i propri attacchi contro quest'ultimi se presenti in battaglia. In questo modo si riesce a dare un playstyle ad ogni comprimario, ad esempio se volete che il vostro healer si tenga a distanza dai nemici e pensi solo a curare potete farlo, se volete che il vostro mago dia fondo alla propria riserva di MP lanciando un incantesimo dopo l'altro potete farlo, i ruoli sono tantissimi ed adatti ad ogni esigenza, ce ne sono anche di molto particolari come quelli della principessa e del cavaliere, dove quest'ultimo si impegna a proteggere con tutte le proprie forze colui a cui è stato equipaggiato l'altro ruolo.
Interessante anche il sistema di specialità che raggruppa tutte le attività al di fuori della lotta, che sia la raccolta di materiali o il crafting eseguibile con quest'ultimi, e sia queste che le skill da usare in battaglia ed i ruoli si ottengono e potenziano tramite il consumo della stessa valuta, richiedendo quindi anche un minimo di management e scelta ragionata nel decidere su cosa utilizzarla.
L'accesso a molte specialità e ruoli si ottiene però eseguendo quest secondarie, queste sono davvero semplicissime ma non mi sono dispiaciute, si ottengono semplicemente nelle bacheche delle città ed hanno richieste concise e ben esplicate da eseguire e basta, senza perdersi in esagerati fronzoli di npc dei quali puoi anche fare a meno di sapere la storia della loro vita.

Sul lato estetico invece non posso che esprimermi quasi esterrefatto, perché a fronte di un comparto tecnico altalenante, un po' per i valori produttivi ed un po' per la natura cross-gen del titolo, la direzione artistica l'ho trovata di pregio ed in grado di nascondere il grosso dei problemi sotto al tappeto. La pulizia grafica è ottima, i colori sono ben accostati e accesi, armi e armature sono accompagnate da buone art in 3D(che però non si riflettono sui modelli in game, purtroppo), l'effettistica delle tecniche è sgargiante e la struttura di aree e città è ben studiata per offrire bellissimi scorci, ad esempio la verticalità di Stahl permette di osservare le abitazioni quasi adagiandole al mare sottostante. Oppure ecco un panorama che si incrocia attraversando la scogliera: https://i.ibb.co/tXDwKBD/STAR-OCEAN-Inte …
Straordinari poi i modelli dei personaggi, con un livello di dettaglio incredibile che riesce a riproporre perfettamente l'eccellente lavoro di character design svolto da Akiman, guardate per esempio la minuzia di particolari nel cappello di Relia: https://i.ibb.co/PjJRYhs/STAR-OCEAN-Inte …
Molto bello anche il sistema di illuminazione, che già su Star Ocean IV avevo reputato uno dei punti più alti del comparto estetico, anche qui un esempio al volo: https://i.ibb.co/q19FH2G/STAR-OCEAN-Inte …
E poi quanto cazzo sono carine le mini illustrazioni per le specialità? <3 https://i.ibb.co/6BpjtxV/storoscio.jpg
Qualche rimostranza c'è da fare, in particolare sulle aree aperte un po' spoglie, sulle animazioni facciali dei personaggi e sul pesante riciclo di asset dal precedente capitolo, soprattutto per quanto riguarda le animazioni e i modelli dei mostri, ma a fronte di quanto detto finora non direi che ciò basta a penalizzare un lavoro così sopraffino, anche perché il tutto gira a 60 fps, non molto stabili ma sinceramente senza neanche i cali pesanti che ho letto in giro, a parte un paio di situazioni molto specifiche non mi sembra si sia mai scesi di più di una decina di frame al secondo.
Poco da dire invece sulla colonna sonora, qualche traccia nuova accompagnata ad altre ripescate anch'esse da The Last Hope, in media un buon lavoro ma senza picchi o intuizioni, le musiche sono piacevoli e si fanno ben sentire ma si dimenticano appena finiscono di essere riprodotte.

In conclusione Star Ocean V è, come detto in apertura, un buon jrpg. Divertente da giocare, bello da vedere e con una storia diciamo...decente. E' un progetto che non si pensava nemmeno sarebbe nato dopo l'abbandono di Yoshinori Yamagishi ed effettivamente si vede che Square Enix non ci ha puntato più di tanto visti i valori produttivi dell'opera, ma personalmente l'ho preferito rispetto al precedente capitolo, rispetto al quale aggiunge e migliora molto. Alla fine per una decina di euro, o poco più se si vuole la steelbook(piuttosto bruttina), è un acquisto consigliato e che comunque non vi porterà via mezza estate. asd

PRO:

- Battle system più tecnico e rifinito...
- Eccezionale il sistema dei ruoli
- La storia si lascia seguire...
- Esteticamente un piccolo gioiello
- Un ottimo character design per un buon cast di personaggi
- Buone musiche

CONTRO:

- ...Ma non godibile al massimo nel caos delle battaglie
- Uno Star Ocean con un solo pianeta esplorabile?
- ...Ma niente più.
- Valori produttivi bassi, e tutto ciò che ne consegue