Mark ha scritto una recensione su The Evil Within
"Shinji Mikami: Ho deciso di sviluppare The Evil Within, dopo aver notato che il genere survival horror sta letteralmente scomparendo. Non esistono più i survival horror di un tempo. L' obiettivo prefissato con The Evil Within è quello di creare un titolo prima di tutto spaventoso, e il fatto che non vi siano altri titoli in circolazione basati su tale genere, mi porta a credere in questo progetto".
"E' stato un processo naturale, e tutto finalizzato a creare il migliore survival horror possibile"
"Sarà un ritorno alle origini del survival horror"
Vi siete emozionati leggendo queste righe? Vi è scesa una lacrima nostalgica? Avete già controllato il portafogli e state per fiondarvi in negozio per procurarvi una copia di The Evil Within?
Bravi. Siete appena caduti nel tranello in cui sono caduto anch io.
Questa recensione non vi piacerà. A qualcuno non piacerà la forma. Ad altri non piaceranno i toni. Altri ancora rimarranno sorpresi del voto.
Beh, se volete saperlo neanche a me piace. Anzi, sapete che vi dico? Mi metto il Non Mi Piace da solo. Perchè IO PER PRIMO avrei voluto vedere una recensione stupenda e zeppa di elogi. Avrei voluto scrivere cose bellissime, su questo Evil Within. Speravo di poter dire cose come "è l'ennesima perla snobbata dalla critica". Invece no. Quindi questa recensione non piace neanche a me.
Qui non descriverò nel dettaglio il gameplay, le meccaniche di gioco, il comparto tecnico e via dicendo. Qui parlerò semplicemente dell'esperienza che ho vissuto IO, di come IO ho trovato il gioco, di cosa penso IO. Il MIO punto di vista.
All'inizio ero dell'idea che questo gioco neanche la meritasse una recensione di quelle serie. Però poi ho pensato "NO. Anch io ho il diritto di dire la mia".
Tornando al gioco.
In linea di massima questo The Evil Within è un gioco sicuramente equilibrato, ben fatto e più impegnativo della media.
MA NON E' UN SURVIVAL HORROR.
In questa recensione lo ripeterò fino alla nausea. Mettiamocelo in testa.
Shinji Mikami ha cercato di fregarmi, e c'è riuscito. Questo non è un "ritorno del survival horror classico". E' un gioco costruito su idee e meccaniche già viste, e per giunta mescolate tra loro in modo incostante e, a mio modo di vedere, poco convincente. Quindi, Mikami, mi hai raccontato frottole. Altro che "ritorno del survival horror". Altro che "fino all'ultimo proiettile". Mikami, così non si fa. Ti odio. Odio te e tutti quelli che hanno contribuito a costruire un'immagine di Evil Within fasulla e ingannevole.
Se escludiamo qualche sporadico capitolo della campagna, per il resto è un action horror esattamente come il 90% di quelli usciti negli ultimi anni. Come action horror comunque fa la sua figura, ed è sicuramente tutto un altro paio di maniche rispetto a robetta che ci è stata propinata nella storia recente (coffcoff Resident Evil 6 coffcoff).
Anche dal punto di vista grafico si difende benissimo, nonostante qualche sbavatura (evidente perlopiù negli scenari diurni) e un certo popup di texture e modelli. Visivamente è piacevolissimo, soprattutto durante i passaggi tra i vari piani spazio/temporali, con il mondo attorno a noi che cambia e si modifica in tempo reale. Davvero spettacolari queste sequenze, forse l'unico vero punto di forza del titolo. Buoni i modelli dei personaggi (tranne le animazioni). Bello il design di alcuni nemici (in particolare i boss).
Il sonoro fa il suo lavoro senza esagerare: gli effetti sono "cattivi" e abbastanza gradevoli, ma la OST e i motivi di sottofondo non inquietano quanto dovrebbero. Se escludiamo la main theme, il resto delle tracce sono abbastanza dimenticabili.
Insomma, in generale è un gioco godibile e che scorre via senza particolari problemi. Fa il suo lavoro senza esagerare.
Ma...
Gli manca qualcosa. Beh, PIU' di "qualcosa". Sicuramente (a mio parere) la prima cosa che gli manca è il carattere: per tutto il gioco ho provato una bruttissima e spiacevole sensazione di già visto. Non propone quasi niente di veramente originale, ogni singolo dettaglio di gioco sembra "ispirato" (per non dire SCOPIAZZATO) da diversi titoli del passato. Il gameplay è quasi identico (al limite del plagio) a quello di Resident Evil 4, con lo stesso sistema di mira, lo stesso feeling delle armi... insomma, la "struttura" generale del gioco è quasi la stessa. Le fasi in cui sopravvivere a ondate di nemici armati di forconi e dinamite con tanto di miniboss armato di motosega vi dice qualcosa? Il vecchio furbacchione di Mikami, però, ha pensato bene di nascondere la natura del titolo spostando il tutto verso un contesto un pò più "horror" del solito, che a tratti ricorda le atmosfere malsane, contorte e disturbanti di Silent Hill (in particolare Silent Hill 3 e 4), ma il risultato non è stato piacevole come speravo. In pratica, è come giocare a un Resident Evil "mascherato" da Silent Hill. So che sembra una frase fatta, ma è proprio così. Un Resident Evil 4 "reinterpretato" in salsa horror/macabra.
Quasi ogni dettaglio mi ha fatto tornare in mente idee già viste.
Realtà che cambia in tempo reale = Silent Hill
Entrare nel mondo degli specchi = Silent Hill Origins
Creature/zombie = Ganados di Resident Evil 4 e Shibito di Forbidden Siren
BoxHead = Pyramid Head di Silent Hill 2
Meccaniche stealth = The Last of Us
Meccaniche action = Resident Evil 4
Ambientazioni = Resident Evil 1 e Resident Evil 4 (in alcuni casi Silent Hill 3)
La gabbia con l'acqua = La sfida finale di Ciao Darwin... no vabbè dai, scherzo
Insomma, più che semplici citazioni, a me sembrano semplicemente delle copiature belle e buone. Mancanza di inventiva. E comunque in generale non mi è sembrato nè carne nè pesce, vorrebbe essere angosciante e opprimente come un Silent Hill ma viene storpiato da meccaniche di gioco troppo action e troppo distanti dai canoni dei "veri" survival horror (ovvero, le stesse meccaniche action e sparacchine di Resident Evil 4), viceversa vorrebbe riproporre (per l'ennesima volta) lo stile che ha decretato il successo di Resident Evil 4, ma dopo un' INTERA generazione di action/horror ispirati a Resident Evil 4 permettete se mi girano leggermente le balle di fronte alle solite meccaniche già viste e riviste mille volte negli ultimi anni. Scusate tanto se non riesco più a emozionarmi di fronte a scene che mi trasmettono costantemente sensazioni di deja-vù. Scusate tanto se mi viene DA VOMITARE di fronte a motoseghe, candelotti di dinamite e boss da abbattere a suon di lanciarazzi e torrette. C'erano già abbastanza cloni che scopiazzavano lo stile di Resident Evil 4, non ne sentivo affatto il bisogno di giocarne un altro. Quel che è peggio è che ripropone una struttura di gioco VERAMENTE vecchia di 10 anni, non tenta di stravolgerla in alcun modo, al punto che se non fosse per la grafica potrebbe quasi essere scambiato per un gioco per PS2. Non ho visto innovazioni in nessun campo, non ho visto voglia di osare, non ho visto la freschezza e la genialità del Shinji Mikami che conoscevo. Ho visto solo il tentativo di un vecchio game designer di riscattarsi facendo leva sulla propria fama e sui propri meriti passati. Voleva andare sul sicuro. "Squadra che vince non si cambia", deve aver pensato. "Tanto sono il papà dei survival horror, piacerà a tutti, ne sono sicuro". Niente di più sbagliato. Fossilizzarsi su una struttura di 10 anni fa non ti ridarà il successo di un tempo, Mikami.
Quelle poche fasi veramente degne di nota sparse nel gioco (ovvero quelle più folli e assurde) perdono velocemente di intensità a causa di un ritmo incostante, che rallenta e accelera più volte senza mai trovare una propria strada o una propria identità. In pratica le fasi migliori sono quelle in cui smette di essere un Resident Evil e inizia a proporre momenti più strani e surreali, avvicinandosi allo stile del già citato Silent Hill... questi momenti hanno un impatto notevolissimo, ma come detto sono veramente pochi se visti nel quadro complessivo, e in generale non stupiscono e non angosciano più di tanto. Più che altro NON FANNO IN TEMPO ad angosciarti, perchè sul più bello che inizi ad angosciarti è già tutto finito!
Esempio: hai appena sterminato un gruppo di nemici. Improvvisamente lo stile di gioco cambia, e vieni catapultato in tempo reale in uno scenario cupo e desolato in cui provi un vago senso di solitudine e claustrofobia. E qui pensi: "Era ora! Finalmente un pò di horror!". Ma dopo qualche minuto di vuoto, in cui non succede niente e ti limiti a esplorare questi scenari dal sapore classico sperando di imbatterti in qualche momento di tensione o paura, ecco che ti ritrovi nuovamente ad affrontare boss o nemici a suon di fucilate e dardi esplosivi. Voglio dire. Così non va. Ti danno un biscottino, e subito dopo una legnata sulla schiena. Biscottino. Legnata. Biscottino. Legnata. E via così.
Mikami. Secondo te basta spiattellarmi in faccia quintali di sangue e scene disgustose per inquietarmi? AHAHAHAH! Mi chiedo davvero come si faccia a spaventarsi con un gioco così. Forse un ragazzino di 10 anni può impressionarsi di fronte a teste che esplodono, cadaveri putrefatti e muri che grondano sangue. IO NO. Serve ben altro per conquistarmi. Dov'è la psicologia? Dove sono i giochi di luci e ombre? Dov'è la sostanza?
Un survival horror, per essere definito tale, a mio parere dovrebbe rispettare dei certi canoni. Ad esempio:
-proporre situazioni fuori dalla norma studiate ad arte, imprevedibili, in grado di scuotermi e turbarmi
-mettermi di fronte ad ambientazioni angoscianti e misteriose
-avere un gameplay lento e ragionato, che renda quasi necessario evitare gli scontri
-farmi sentire continuamente sotto pressione, trasmettermi la sensazione di pericolo e punire ogni mio passo falso
-lasciarmi senza risorse e farmi sentire impotente dall'inizio alla fine
Ebbene, come dicevo, un survival horror A MIO PARERE per essere definito tale dovrebbe rispettare una o più di queste "regole". ALMENO una. The Evil Within, per gran parte dell'avventura, non ne rispetta nessuna.
Non ha proposto nessuna situazione originale, ho trovato tutto prevedibile e già visto in mille altre occasioni. Gran parte dei livelli li ho trovati veramente noiosi, proprio per via della banalità e della prevedibilità delle situazioni in cui mi sono ritrovato coinvolto. Perfino le ambientazioni sono in gran parte riciclate o già viste (sono semplicemente state adeguate a uno stile più cupo e "introspettivo" rispetto al solito Resident Evil 4. I soliti villaggi rurali, i soliti sotterranei medievali, le solite ville, i soliti laboratori...).
Il gameplay (se si escludono pochi livelli sparsi qua e là) è tutto fuorchè lento e ragionato: concordo sul fatto che il buon livello di sfida spinga il giocatore a proseguire cercando di risparmiare proiettili ed evitando i combattimenti, non è di certo Resident Evil 6, ma in nessuna circostanza mi sono trovato in difficoltà, anzi: venire scoperto equivaleva semplicemente a perdere più tempo, visto che spesso ho potuto comunque uccidere i nemici senza usare proiettili, sfruttando a mio vantaggio alcune trappole e giocando d'astuzia con alcuni classici "trucchetti" del mestiere (attirare un nemico, nascondersi e poi colpirlo di soppiatto... oppure raggiungere una scala, aspettare che il nemico inizi a salire e buttarlo di sotto.... e via di questo passo). E l'IA basilare dei nemici, che si limitano a venirti incontro senza usare il cervello, non aiuta di sicuro visto che permette senza nessuna difficoltà di attuare i classici trucchetti di cui parlavo sopra. Non mi sono mai sentito sotto pressione e non ho mai percepito la sensazione di pericolo, se non durante qualche scontro con i boss. Quindi, The Evil Within viene meno a una delle regole fondamentali dei survival horror.
Ultimo, ma non ultimo: The Evil Within non mi ha mai lasciato senza risorse, e non mi ha mai fatto sentire impotente, anzi. All' inizio si hanno a disposizione pochi colpi e poche armi, ed è necessario dosare con cura il proprio equipaggiamento, ma paradossalmente più il gioco va avanti e più diventa accessibile, visto che poi si sbloccano un sacco di gingilli che semplificano molto le cose (fucile, fucile di precisione, magnum, balestra, dardi esplosivi, dardi velenosi, dardi paralizzanti, dardi accecanti... ). Inoltre con i punti accumulati possiamo ampliare lo spazio a disposizione nell'inventario e migliorare le statistiche di Sebastian rendendolo un combattente che non ha niente da temere di fronte a nessun pericolo. Un tantino paradossale, per un gioco che si autoproclama "survival horror". Insomma. Survival horror UN CAVOLO.
A difficoltà Sopravvivenza è stata davvero una passeggiata. Praticamente corrisponde a Normale. E non ditemi che devo per forza giocarlo a difficoltà Akumu per apprezzarlo. 'Sta cippa. Non basta togliermi un pò di munizioni e rendere Sebastian più vulnerabile per cambiare la natura del titolo. Può diventare più difficile. Può diventare più frustrante. Ma non diventerà mai un survival horror.
Questo è uno di quei giochi che vengono SPACCIATI per survival horror, ma che in realtà hanno ben poco di survival, e ben poco di horror. Giochi che non ti spaventano, non ti angosciano, non ti mettono alla prova, non ti fanno sentire in pericolo e non ti danno alcuna soddisfazione di fronte a un nemico mandato al tappeto. Certo, sicuramente è più impegnativo o angosciante di un Resident Evil 5 o 6... ma è distante ANNI LUCE dai veri survival horror.
E' un gioco che non ti lascia nulla. Almeno, A ME non ha lasciato nulla. E' un gioco con punteggi, potenziamenti, statistiche, checkpoint e quick time event, con pochissimi enigmi e con un game designer che ti accompagna tenendoti la manina per tutto il tempo. Un survival horror deve essere cattivo, disturbante, difficile! (Non necessariamente in questo ordine).
Se ci penso, cavolo, perfino Tomb Raider Chronicles era più survival horror di questo. E NON SCHERZO! Ricordate i livelli ambientati nell' isola maledetta? Io li ricordo eccome. Impersonavi una Lara giovane, completamente disarmata, sperduta in luoghi surreali dalle atmosfere opprimenti e oscure, e preda di nemici immortali che non potevano essere sconfitti. Eri costretto a esplorare ambientazioni labirintiche e risolvere enigmi sentendoti perennemente sotto pressione, senza aiuti e senza indicazioni, accompagnato da una musica di sottofondo cupa e misteriosa, ogni volta che entravi in una nuova stanza o in una nuova area pregavi il cielo di non doverti imbattere in qualche nuovo pericolo. QUESTO è un esempio di survival horror. Un gioco non deve necessariamente essere catalogato come survival horror per essere un survival horror. Un survival horror non è semplicemente un genere. E' un esperienza di sensi. E' un insieme di sensazioni ed emozioni che vengono incanalate dal gioco al giocatore. The Evil Within, in questo, è stato assolutamente deludente. E lo dico con grande amarezza.
Neanche la trama l'ho trovata soddisfacente. Il modo frammentario con cui si sviluppa è interessante e mi ha spinto a proseguire per tutto il tempo, però una volta arrivato alla fine ho messo insieme i tasselli del mosaico e mi sono ritrovato davanti a un intreccio banale, scontato e con un finale aperto veramente imbarazzante. Un clichè assurdo.
Neanche le varie situazioni prese singolarmente non mi hanno per niente convinto: senza fare spoiler, posso dire che certi dialoghi sono veramente OSCENI e i personaggi in molte circostanze si comportano in un modo che definire illogico e irrealistico è dire poco. E non è quell' "illogicità" di giochi come Silent Hill 4 The Room, in cui i personaggi erano volutamente strani ed esagerati. Qui i personaggi sono proprio stupidi e basta. Davvero un peccato non poterne parlare apertamente, maledetti spoiler. Vabbè, giocatelo così poi ne discutiamo insieme.
Comunque. Obiettivamente non è un brutto gioco, sicuramente. In linea di massima riconosco che può essere piacevole e di gran lunga migliore di tanti pseudo-horror che ci sono stati propinati negli ultimi anni... ma non è il gioco che mi aspettavo, e non vale neanche la metà di un VERO survival horror. Perchè se penso a giochi come Silent Hill, Rule of Rose, Dino Crisis, Hellnight eccetera... The Evil Within mi fa quasi ridere. Per me insomma è stata una grande delusione, sia sul piano emotivo che sul piano puramente videoludico. Come dissi qualche giorno fa, è come se un professore incaricasse ai suoi studenti di svolgere un tema sulla pace nel mondo e uno dei suoi studenti se ne uscisse con un saggio sull'allevamento dei suini. Voglio dire. Si può premiare la forma, lo svolgimento, ma non si può chiudere un occhio e premiare quello studente, perchè è andato COMPLETAMENTE fuori tema.
Non dico che a voi non possa piacere, o che non sia un gioco abbastanza valido... Come sapete, giochi come questo vengono percepiti in modo molto diverso da persona a persona. Quindi provatelo! Mica dico che la mia parola è legge. Questa è solo la MIA opinione.
La mia opinione è questa: è un gioco normalissimo, con qualche buona idea qua e là, che cerca di fare mille cose ma senza riuscire a svilupparne nessuna. Un gioco nato vecchio sotto tutti i punti di vista, morbosamente ancorato a uno stile vecchio e abusatissimo, un gioco poco stimolante e soprattutto poco coinvolgente, che non mi ha regalato nessuna particolare emozione degna di nota.
Tanto per allacciarmi alla recensione di Mr Dione.
Puoi prepararmi una torta bellissima. Puoi pubblicizzarla quanto vuoi. Puoi cercare di vendermela presentandomela come la torta più buona dell'universo. E magari riesci anche a convincermi a comprarla.
Ma se poi la torta non ha gusto, se è fatta con ingredienti scadenti e ha lo stesso sapore di una torta taroccata comprata da Lidl.... caro pasticcere: puoi anche starmi simpatico, ma quella torta te la tiro in faccia. E nella tua pasticceria non ci metterò più piede.
E' proprio vero. Non fanno più le torte di una volta.
MI PIACE
Comparto tecnico funzionale
E' più impegnativo della media attuale
Parecchio longevo
I cambi di ambientazione in tempo reale
Il design di alcuni nemici
NON MI PIACE
Gameplay poco survival
Potenziamenti e abilità stonano a dir poco
Troppi alti e bassi
Ritmo di gioco incostante
Musiche ed effetti sonori anonimi
Non emoziona a dovere
Di originale c'è ben poco
Non è un survival horror
Non è un survival horror
Non è un survival horror
Voto assegnato da Mark
Media utenti: 7.9 · Recensioni della critica: 7.9
Zenox
ti metti non ti piace da solo ?
Focus
Quello che ho pensato io giocandolo, solo ovviamente non in modo così completo. L'ho anche detto che non mi ha messo nemmeno un po' di tensione, nonostante abbia paura anche a giocare a Dead Space. Aspettavo pareri dagli altri utenti per vedere se mi conveniva continuarlo oppure alla fine si sarebbe rivelato una fregatura, in termini di trama intendo, ma da quanto ho capito le mie impressioni non erano sbagliate. Al massimo ti chiederò qualche chiarimento sulla trama,altrimenti mi sa che lo lascerò proprio stare.
P.S. non mi piace da solo
Dioneamuscipula
Grazie per la citazione
Sei stato un po' più severo di me, ma sinceramente non posso darti torto
Vagitarian
La tua recensione (ottima, come sempre) conferma tutti i dubbi e timori che covavo verso il gioco da tempo, non nutrendo però alcuna fiducia nelle parole di Mikami che da troppo vive di rendita (a livello di fama), adagiato sugli allori di un'epoca ormai lontana, essendo tra l'altro stato impegnato nell'ultimo decennio in produzioni, seppur contaminate, prettamente action, "horror" compresi, come RE4, che non ho mai digerito, di cui questo, a occhio pare rifarsi oltre che nel reciclaggio anche per meccaniche. Non c'è stato un solo video presentato sin'ora a innestarmi un minimo di hype. Purtroppo finché non comprenderà cosa significhi survival horror non c'è speranza in una resurrezione di massa del genere. Anche se poi, diciamocelo, gran parte del terrore suscitato dai vecchi RE derivava anche dal loro sistema di controllo macchinoso, oltre che da nemici "indovinati". Mitragliatori e lanciamissili non sono mai mancata, ma perlomeno dosavano i loro utilizzo con la scarsità di reperibilità delle munizioni. Ora invece si prosegue ad armi spianate tra un "bu" e l'altro. Fortuna c'è Alien, che spero di giocare presto.
Mark
Mark
Eroe tragico
grazie carol
DesmondHume
Invece a me sta piacendo molto,penso di essere all'ultimo capitolo e ammetto che è un pò calato,ma questo gioco mi ha fatto ricordare i cari vecchi survival horror.Naturalmente poteva essere migliore,ma lo consiglierei a quelli che amano gli horror.Avevo paura nel prenderlo perchè non è solo la tua recensione a non parlarne proprio bene,ma menomale che per me non è così
Ace
Ho fatto bene ad annullarel'ordine di TEW semplicemente perché leggengo i vari pareri compreso il tuo mi rendo conto che non merita 60 euro per il tipo di gioco che ci era stato proposto all'inizio, prenderò Mordor magari TEW lo recupero più avanti a prezzo contenuto.
Zenox
be ragazzi, io non penso che sia un gioco orribile e ne Mark l'ha detto che lo sia, penso sia solo una delusione che si aspettava un titolo che Mikami andava a sbandierare in giro come un vero survival Horror, poi la paura e la tensione è una cosa del tutto soggettiva, c'è gente che non si metterebbe paura come niente e altri che si spaventano al minimo jumpscare. Quindi io vi consiglio se potete, almeno di provarlo e giudicarlo voi stessi, senza offesa Mark.
Mark
Infatti Zenox anch io ho scritto che è soggettivo e che va giocato per capire se ti piace o meno
Mark
Dico solo che chi si spaventa/angoscia con un gioco del genere probabilmente non sa cosa sia un vero survival horror poi può piacere o non piacere, dipende da quanto uno apprezza certe meccaniche.
Zenox
no è che vedo molti hanno annullato l'ordine di questo gioco perché hanno letto la tua recensione, cioè è un bene diciamo, ma anche un male, fa capire quanta la gente è volubile soltanto leggendo un parere, invece piuttosto di provare per conto proprio o per curiosità.
Mark
Beh dipende da cosa uno si aspetta. Se uno si aspetta un vero survival horror fa bene ad annullarlo. Se invece annulla l ordine solo perche pensa che faccia cagare... allora sbaglia. L ho scritto anch io che questa è solo la mia opinione, e che giochi di questo genere vanno giudicati di persona
Zenox
infatti tu fai bene a dire la tua e se ti ha deluso è tuo diritto dirlo, ma è anche brutto che uno fino ad ieri diceva:"oh cielo, sarà un gioco della madonna"poi legge la recensione di un altro "ah vabbe fa cagare, non lo prendo" mi chiedo come mai quell'entusiasmo sia così scomparso, era così felice per la pubblicità e no perché voleva provare il gioco? certo non dico che deve buttare i soldi in un gioco che forse non gli piacerà, ma personalmente anche se un gioco prende 2 dalla massa e io ne sono curioso, lo prendo ad occhi chiusi, anche se per altri saranno soldi sprecati, per me è stato un buon acquisto così almeno ho un mio parere su questo gioco.
Mark
Che vuoi che ti dica? la rece di dione non è stata così malvagia! forse non hanno letto anche quella. Comunque anch io l ho preso nonostante i voti delle recensioni delle testate mi scoraggiassero un pò. Ma l avrei preso in ogni caso, un horror, che sia un capolavoro o che sia mediocre, deve comunque far parte della mia collezione
Mark
Se la gente cambia idea per un opinione... evidentemente non ci tiene cosi tanto a questo gioco. E in quel caso imho fanno bene ad aspettare qualche offerta.
Zenox
tu non hai fatto niente di male Mark, solo che vedo molte volte gente che prende i giochi solamente perché lo fa mezza ludo, un esempio molte persone hanno preso Fifa quando hanno cominciato a postare la foto dell'acquisto qui su Ludo, dico solo che un deve prendere un gioco in base ai suoi gusti, no che sia di moda o meno, perché non è che dobbiamo investire sulle software noi, noi siamo clienti e dobbiamo scegliere un prodotto in base ai nostri gusti.
Mark
È per questo che dico che evidentemente non ci tengono cosi tanto, se cambiano idea solo a causa di una o due recensioni evidentemente volevano prenderlo "per curiosità". In quel caso fanno bene ad aspettare, perché essendo un gioco un pò ambiguo rischiano di buttare i loro soldi. O uno lo prende a prescindere, perche ama il genere e vuole vederlo con i propri occhi (come il sottoscritto), oppure è meglio se rinuncia. Non è un gioco che va comprato "per curiosità". È un gioco abbastanza di nicchia.
Mark
Non è un esempio che calza molto ma... è come i giochi di Cage: possono piacerti oppure no. Dipende tutto da come li vivi, da come percepisci certe cose.
Ace
Be forse è vero siamo facilmente condizionabili, ne parlavo per l'appunto ieri con Gabe, ma questo può essere anche un punto a favore nel senso che come ho detto leggendo i pareri puoi capire che il gioco non ti darà quello che qualcuno aveva proclamato come "il ritorno del Survival Horror", tra l'altro parecchie recensioni mettono tra i lati negativi "non fa paura" e questa è una cosa molto deludente per quanto mi riguarda, quindi facendomi un idea di tutto ciò se avessi speso 60 euro per un gioco che probabilmente su molti aspetti mi avrebbe deluso mi sarei pentito amaramente anche perché di rado spendo così tanto per un gioco, ciò non toglie che lo comprerò però quando sarà sceso parecchio di prezzo, almeno alla fine non ti pesa più di tanto se sarà deludente.
Vagitarian
Che la gente sia fin troppo influenzabile è tristemente vero, basti vedere le code di zombies fuori dai negozi di telefonia ad ogni inutile uscita, oppure l'assurdo successo di Destiny per rimanere in tema di videogame, accolto come il Messia, quando in realtà si tratta un buon gioco ma nulla più. Trovo comunque corretto che qualcuno annulli la prenotazione se nelle recensioni (di chiunque sia) riscontra come principale critica che non si tratta di un vero survival horror in quanto l'intera campagna pubblicitaria (che qualcuno potrebbe anche definire ingannevole) si è basata su quello. E' come parlare di simulazione di guida e ritrovarsi un arcade. Io lo recupererò comunque quando starà a meno perché mi ricorda, senza ragione alcuna a dire il vero, una versione più cupa di Shadow of the Damned. Basterebbe comunque evitare di prenotare ogni titolo al primo annuncio (al di là dei band "della vita" e aspettare di essersi fatti un'idea su esso e di conseguenza valutare l'acquisto. Continuo a non comprere la smania generale da day one. Di certo si ridurrebbe la quantità di prodotti fallati.
Vagitarian
edit: Continuo a non "comprendere" la smania generale da day one. Di certo si ridurrebbe la quantità di prodotti fallati.
Mark
Hai perfettamente ragione. Infatti di solito anch io evito di prendere a scatola chiusa, stavolta ho voluto fare un eccezione perché mi sono fidato di mikami... pensavo di andare sul sicuro. comunque non sbagli: è vero che a tratti sembra la versione "piu seria" di shadow of the damned
Vagitarian
Non era riferito a te il discorso del day one, ti conosco bene, ce l'ho con i giovani esiti del profilattico bucato... Ho percepito tutto la tua delusione leggendoti, e a dire il vero me l'ero già immaginata sbirciando le prime recensioni in rete.
L'attesa è rimandata a Silent Hills a questo punto... e non oso immaginare cosa accadrebbe se anche quello si dovesse rivelare... no, non lo dico, pensiamo ad altro. :-)
Zenox
^ di solito si fa così con i giochi
Vagitarian
Gioco da quasi vent'anni e ho preordinato un solo gioco da allora e acquistati al day one al massimo una dozzina, tutti appartenenti a brand che seguo da una vita (Metal Gear, GTA...). Tendo a non fidarmi, dalla precedente generazione in particolare, dall'acquistare a scatola chiusa, oltre che per il prezzo che in caso di sòla mi logorerebbe alquanto la "sacca", anche perché diversi titoli vengono immessi sul mercato incompleti e afflitti da fastidiosi bug unicamente per tenere fede a questioni di "calendario" - anche dopo infiniti rinvii (Driveclub - coff...coff...). Il mercato siamo noi. E' inutile lamentarsi di DLC, oggetti aggiuntivi, cazz&mazz se poi ci si fionda a comprarli. Di chi è la colpa? Degli sviluppatori o degli "Illuminati" che accondiscendono e accrescono questo genere di mercato basato sul vedendere giochi monchi in più volte? Loro campano creando giochi e se gli si da carta bianca perché dovrebbero limitare gli introiti? Per una questione etica? Se tutti acquistano un gioco fallato o mondo al day one, e questo vende milioni di copie, perché gli altri publisher dovrebbero sobbarcarsi lavoro aggiuntivo per vendervi un prodotto leggermente migliori se tanto tutti lo prendono anche a scatula chiusa consapevole dei difetti? Perché dovrei fidarmi di chi mi presenta un gioco come qualcosa che non è? E tutto sarà destinato a degenerare procedendo di questo passo. Io voglio farmi un'idea generale sul prodotto prima di investire una somma simile, conoscere pregi e difetti, capire se davvero nelle mie corde o se da recuperare a pochi spicci, e lo faccio confrontando diversi pareri, non del primo Mr. Nessuno sputasentenze come alcuni fanno. Ripeto, il gioco lo prenderò comunque, ma a una cifra irrisoria perché non è ciò che è stato pubblicizzato.
Poi ognuno è libero di far quel che vuole coi propri soldi, mi limito ad esprimere un semplice punto di vista, io in primis sono un signor nessuno, e questa è una mia piccola "lotta" personale al moderno sistema di fruizione del videogame, e anche se non cambierà nulla, e lo sapevo già in partenza, in quanto singola voce strozzata dalla massa, non modificherò la mia posizione per non farei che alimentare questo mercato sempre più deviato.
Ma ripeto, il discorso è più grande e non si limita e focalizza sul qui presente titolo.
Johnlocke07
. caro pasticcere: puoi anche starmi simpatico, ma quella torta te la tiro in faccia.
https://fbcdn-sphotos-g-a.akamaihd.net/h …
Zenox
^ aho
Dioneamuscipula
FabryPxL
Io non l'ho ancora giocato ma lo giocherò.Con la consapevolezza di non poter più sperare nei miracoli.Ti dico che secondo me il survival horror per come lo intendi tu (e probabilmente anch'io) non potrà più esistere,finito.E questo perchè le meccaniche di gioco non sono più quelle di 10/15 anni fa,non si torna indietro nell'industria dei vg,non è ancora successo.E ad oggi per il mercato non è più presentabile l'idea di survival horror come lo abbiamo scoperto con la psOne.Purtroppo.
Mark
Fabry... la pensavo allo stesso modo... finche non ho giocato Alien Isolation la dimostrazione che è ancora possibile fare dei survival horror moderni. Il fatto è che prima di tutto uno sviluppatore dovrebbe sapere COS È un survival horror. Ovvio che se continuano a guardare Dead Space o gli ultimi Resident Evil non capiranno mai come si fa veramente un survival horror.
Mark
Ovvio. Mica si deve tornare agli sfondi prerenderizzati o ai controlli macchinosi con visuali fisse. Ma già il fatto di ridurre i nemici e rendere quei pochi avversari da affrontare veramente pericolosi sarebbe già un gran passo avanti.
FabryPxL
Alien isolation non l'ho giocato,figurati non parlavo di tornare indietro coi poligoni o mappare pochi movimenti sul pad ma concettualmente quel genere che a me ha dato tanto credo abbia fatto il suo tempo.Mi posso sbagliare e sarei strafelice di accorgermene ma neanche lo spin off di RE mi ha convinto (il revelations che ha già un sequel pronto ad uscire)
FabryPxL
Credo comunque che Mikami sappia cos'è un Survival horror
DesmondHume
Ma guardate che The Evil Within é un survival horror.Può non esserlo in tutto e per tutto ma lo é,e si vede che é fatto dal padre di Resident Evil.Io l“ho sto platinando e quindo ci sto giocando molto e uso le cuffie,la tensione é altissima e l‘ambientazione é fantastica.Non tutti i capitoli sono così,ma se uno cerca un horror che si avvicina a quelli vecchi,lo deve prendere per forza.Poi di certo può non piacere,ovvio,ma non si può negare che sia un survival horror.
FabryPxL
C'ho giocato 10 min quindi la mia opinione non fa testo,ma nei commenti mi riferivo più in generale al concetto di Survival horror e a come sia stato modificato strutturalmente negli anni a cavallo di quattro generazioni di console.L'interpretazione poi resti pure libera,il genere non è vincolato da meccaniche stagne e regole ben precise come potrebbe esserlo un picchiaduro ad esempio quindi sono semplici punti di vista
Mark
Ovvio che è questione di punti di vista. Dal mio punto di vista, questo è tutto tranne che un survival horror. Per me i survival horror sono ben altri, e se è vero che Mikami in passato ha sfornato alcuni dei migliori esponenti di questo genere (merito che gli riconosco al 100%) con TEW imho ha proprio perso di vista le basi su cui dovrebbe poggiare un survival horror. Ha imboccato una strada diversa, quella del casual gaming e dell horror fine a se stesso. E non è affatto vero che "il passato è passato e i canoni del survival horror sono cambiati", perche come ho detto prima Alien Isolation è molto "vecchio stile", e incopora tutto il meglio del genere. Ed è uscito in contemporanea con Tew. Quindi significa che si possono ancora fare survival horror moderni che incarnino la filosofia di un tempo. Poi se a qualcuno piacciono questi ibridi, per me va bene. Anche a me piacciono, ad esempio Dead Space io lo adoro, per le sue atmosfere e per il modo in cui equilibra "vecchio e nuovo". Ma non chiamateli survival horror, vi prego. O comunque non paragoniamoli neanche per un istante ai veri survival horror. Un gioco in cui sparare a centinaia di mostri/demoni/zombie/creature senza sosta non è un survival horror. È un altro genere, nato dal rivoluzionario RE4 e sviluppato poi in questa generazione da altri esponenti (Dead Space in primis), ma non è un survival horror.
È come paragonare un Gdr da un Jrpg. Sono entrambi giochi di ruolo, ma non sono la stessa cosa. Vabbe. In ogni caso ognuno apprezza e disprezza quello che vuole, indipendentemente da come vengono "catalogati" i giochi, quindi... pace
Mark
Lungi da me voler fare il professorone. E sul serio, non offendetevi perche capisco quello che intendete dire. Ma mettetevi nei miei panni. Questo è il mio genere preferito, e ci sono alcune cose che per me sono sacre. Per questo mi sono sentito tradito e preso in giro, ed è per questo che ho "punito" TEW con questo voto, che è un voto di protesta. Quindi rispetto il vostro parere, perche lo capisco.
DesmondHume
É anche il mio genere preferito e comunque non mi offendo,ognuno ha le sue opinioni .Naturalmente cambiando alcune componenti piú action a altre cose si poteva fare molto meglio.Pensa che la mia saga preferita e Resident Evil,e guarda come l‘hanno ridotta,quindi giocando a TEW mi ha fatto venire in mente RES a mio parere.
Mark
Beh. Ovvio che RE è anche una delle mie saghe preferite. ma per dire. Facciamo un esempio banale. Nei "vecchi" si respirava un atmosfera angosciante. C'erano pochi nemici e quei pochi erano tosti da affrontare, ma non solo per i controlli. Erano resistenti, letali, ti davanl filo da torcere. Adesso invece ti mettono di fronte a un sacco di nemici stupidi e che si abbattono con poche difficoltà. E gia questo per me significa snaturare un pò tutto. Quindi, gia se mi riducevano drasticamente il numero di nemici e li rendevano molto piu tosti da affrontare anche i RE "moderni" avrebbero potuto essere definiti dei "degni" esponenti del genere. Ma così mi riesce difficile! Lo stesso per Evil Within. Se invece di farlo somigliare ai RE piu recenti mi riducevano al minimo sindacale le fasi sparacchine e mantenevano per tutto il tempo un ritmo lento, con pochi nemici resistenti e pericolosissimi... l avrei giudicato ben diversamente. Perche quando mi ritrovo a sparare e sparare per quasi tutto il tempo io non mi angoscio, non mi sento sotto pressione. Come posso sentirmi sotto pressione se mi danno in mano pistole, fucili e esplosivi, correndo qua e là, schivando attacchi e cose del genere? Anche qui sicuramente è soggettivo, magari c'è chi si spaventa e va in panico in situazioni del genere, ma per me non è così. secondo me è tempo di tornare alle origini. Si puo benissimo mantenere un gameplay "da Tps", con telecamera alle spalle e cose cosi, ma rendere il gioco impegnativo e meno sparacchino. Vedi Downpour. Non ha di certo la visuale dei vecchi capitoli, e a prima vista puo sembrare un avventura in terza persona come le altre, non ha le inquadrature minacciose di un tempo eccetera, sono riusciti a mantenere lo stile "classico" e a far respirare le atmosfere di un tempo con semplici trucchetti come far trasportare al giocatore un massimo di due armi, mettere a disposizione pochi colpi costringendo cosi il protagonista a scappare e evitare i nemici (il piu delle volte)... si insomma. L hanno reso impegnativo e survival! Si tratta solo di inquadrare meglio le cose, imho. Non sono le meccaniche moderne a deludermi, ma COME vengono usate.
Johnlocke07
Già che ci sei facci un'altra recensione. Quanto è lungo questo commento!!!
Mark
Krauser_89
-avere un gameplay lento e ragionato, che renda quasi necessario evitare gli scontri
-farmi sentire continuamente sotto pressione, trasmettermi la sensazione di pericolo e punire ogni mio passo falso
-lasciarmi senza risorse e farmi sentire impotente dall'inizio alla fine
...POI MI SCASSO IL CAZZO E NON LO FINISCO PERCHE' FRUSTRANTE
Mark
Krauser, non è il mio caso
Krauser_89
Sicuramente leggendo la tua recensione si capisce che è esageratamente facile, ma è sempre meglio non esagerare, a me arriva oggi (spero) poi vedrò!
Mark
No beh non è "esageratamente" facile, semplicemente non offre un livello di sfida adeguato al genere e soprattutto adeguato ai tempi. È fin troppo facile capire come sconfiggere i nemici, come risolvere enigmi, razionare le risorse, non offre un livello di sfida "da survival horror". Ma se non sei abituato ai survival ti darà sicuramente filo da torcere, questo è sicuro