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Mark

ha scritto una recensione su Monster Hunter: World

Cover Monster Hunter: World per PS4

Bello il Nuovo Mondo, ma preferisco il Vecchio

Inauguro il 2019 con una breve opinione (no, non è una recensione) sull ultimo capitolo di una delle saghe più influenti della mia “carriera” da videogiocatore, ovvero Monster Hunter.

World è essenzialmente il salto qualitativo che i fan (occidentali) attendevano fin dai tempi di Freedom Unite, ultimo capitolo uscito su PSP nel lontano 2009, epoca in cui Monster Hunter diede inizio alla propria ascesa e a espandere la propria fanbase. Certo, tutti noi ci siamo divertiti (e personalmente mi diverto tutt’ora) con i capitoli usciti successivamente su 3DS, ma ammettiamolo, per Capcom la scelta di farli uscire su 3DS è stata dettata semplicemente da fattori strategici, un modo per sfruttare l’enorme bacino d’utenza della console e spremere il marchio riciclando ancora una volta il vecchio engine e le vecchie meccaniche. Un vero e proprio balzo qualitativo non c’è mai stato per Monster Hunter, per più di 10 anni. Questo fino all anno scorso, quando Capcom decise che era finalmente giunto il momento del grande salto: grafica finalmente al passo con i tempi, nuove animazioni, nuovi pattern di attacco, nuove armi, nuove armature, nuovo gameplay, nuove mappe (finalmente a struttura aperta, senza caricamenti e suddivisioni in mini-aree)… un vero e proprio salto generazionale, un netto (e irreversibile) taglio col passato, ma senza dimenticare le proprie origini e senza tralasciare tutte le caratteristiche che hanno reso Monster Hunter una saga tanto amata (e imitata dalla concorrenza). Monster Hunter ha sempre fatto la scuola degli hunting game, è sempre stato un punto di riferimento per il genere, e con World il suo dominio ha definitivamente raggiunto il suo apice. Difficile ormai pensare che qualche altra IP riesca in qualche modo a scalfire il suo successo.

Tutta questa premessa per dire che, senza addentrarmi troppo in tediosi approfondimenti, questo Monster Hunter mi sarebbe piaciuto da impazzire anche se non fossi stato un fanboy, e il suo successo planetario l’ha dimostrato: è riuscito a conquistare letteralmente tutti, sia chi la saga la conosceva da tempi immemori sia chi Monster Hunter non l’aveva mai sfiorato nemmeno con un dito, e su questo bisogna dargliene atto, hanno fatto un lavoro immenso. Studiato (quasi) nel più piccolo dettaglio.

Un gioco enorme, divertente, accessibile, dinamico, sufficientemente strategico e adeguatamente impegnativo. Un mix esplosivo, che TUTTI dovrebbero almeno provare.

Ma quindi perché un voto cosi “basso”? Semplice: i pregi sono sotto gli occhi di tutti, e su questo non ci piove, ma da fan storico della saga (e zuccone tradizionalista e conservatore) ci sono troppe cose che mi hanno fatto storcere il naso, e troppe mancanze che non sono riuscito a digerire. Andrò quindi ad analizzare quello che non mi è piaciuto, dal momento che i pregi sono sotto gli occhi di tutti e, come ho detto, non intendo dilungarmi troppo.

Innanzitutto, per quanto vaste, le mappe sono troppo poche e alla lunga la ripetitività si fa sentire. Solo un paio risultano stimolanti anche sul lungo termine, a causa della loro struttura labirintica, le altre dopo poche partite non regalano più grosse sorprese e soddisfazioni, ma è un mio pensiero. Soprattutto per questo motivo ho apprezzato poco l’inserimento degli Insetti Guida che, per quanto utili, risultano troppo “invasivi” sullo schermo e semplificano troppo la fase di ricerca del mostro di turno, togliendo tutto il gusto di studiare e memorizzare la geografia delle mappe e le routine comportamentali dei mostri. Avrei preferito un opzione per poterli attivare/disattivare a piacimento, questi dannati insetti.

Anche il bestiario l’ho trovato molto limitato rispetto gli standard della saga, e a livelli avanzati di gioco viene riciclato all’inverosimile (temprati, arcitemprati, iperultramegatemprati eccetera), il che alla lunga mi ha tolto lo stimolo a continuare a giocarci, ma è comprensibile trattandosi di un capitolo completamente rinnovato dalle fondamenta. Mi rendo conto che progettare un bestiario del genere da zero richieda un sacco di tempo, quindi capisco l’ impossibilità di offrire un bestiario ricco quanto quello di un Monster Hunter Generations a caso. Peccato anche per qualche problema con le hitboxes, ma è una piaga che da sempre caratterizza la saga, ormai ci sono abituato (e siamo comunque distanti anni luce dai livelli raggiunti con il Plesioth, i vecchi fan sanno di cosa parlo rotfl )

Altro difetto è l’assenza di una componente gestionale soddisfacente. Mi riferisco soprattutto ai Palico, che nei precedenti capitoli erano liberamente reclutabili e personalizzabili in gran quantità (mentre qui si può reclutare un solo compagno felyne, e per giunta neanche troppo personalizzabile). Anche la gestione delle Spedizioni dei Cacciaprede in questo capitolo non mi è piaciuta, in particolare ho sentito l’assenza di un qualsivoglia minigioco che le riguardasse, in World le spedizioni sono troppo meccaniche e/o dettate dal caso, e ammetto che dopo poche spedizioni ho smesso di prenderle in considerazione.

Per me anche la gestione del multiplayer ha lasciato un po' a desiderare. Troppo confusionaria e sicuramente poco intuitiva l’organizzazione di partite coop con gli amici, e soprattutto trovo poco condivisibile l’idea di relegare il multiplayer alla Caccia Celeste (la classica Sala di Raccolta), senza la possibilità di incontrare fisicamente altri cacciatori nel villaggio di Astera. Aveva senso nei vecchi capitoli, quando le missioni erano schematicamente suddivise tra singleplayer e multiplayer e l’hardware delle console impedivano cose troppo “elaborate” come la condivisione online di un intero villaggio, ma su PS4 trovo inconcepibile impostare un limite del genere. È frustrante dover continuamente entrare e uscire dalla Caccia Celeste per interagire con la Forgia, o con il Botanico eccetera, soprattutto quando certe missioni richiedono di essere avviate appositamente da lì. La Caccia Celeste non doveva esistere su PS4, punto. È una meccanica vecchia e inutilmente limitativa su next gen, soprattutto considerando che in World sono stati abbattuti i limiti che dividevano missioni Singleplayer e Multiplayer.

Altra pecca di World sono i caricamenti. Sarà che sono troppo abituato con i ritmi “mordi e fuggi” dei vecchi capitoli, ma qui i caricamenti mi hanno seriamente stressato in certe occasioni. Troppo lunghi e troppo frequenti, anche offline. Speravo che con le patch avrebbero risolto la questione, ma cosi non è stato.

Altra piccola pecca (poco grave, comunque) è l’inutilità degli Alloggi. Nei vecchi capitoli era frequente tornare negli alloggi per cambiare equipaggiamento, gestire i compagni e salvare la partita, in World invece è completamente inutile. A che mi serve sbloccare alloggi sempre più lussuosi se non mi offri alcun motivo per visitarli?

Infine… ok parlo da nostalgico, ma è dai tempi di Monster Hunter 3 Ultimate che sento la mancanza di una fattoria degna di questo nome. Ok c’è il botanico che può moltiplicare gli oggetti, che è una soluzione che velocizza molto il ritmo di gioco e ci può stare, ormai mi sono rassegnato, ma il fascino di possedere e gestire una fattoria rimane imbattibile. Ricordo ancora in Freedom Unite l’eccitazione di quando tornavo da una missione e mi fiondavo nella fattoria, con la curiosità di sapere che minerali sarei riuscito a ricavare dalle rocce, di scoprire quali oggetti era riuscito a procurarmi Trenya in mia assenza… “Non ce la faccio, troppi ricordi” (.cit) :’(

Insomma, ci sono tante, troppe cose che non mi sono piaciute in Monster Hunter World, non mi metto qui a elencarle tutte sennò facciamo notte (l’ho detto, sono un inguaribile nostalgico e tremendamente esigente quando si parla delle mie saghe preferite), ma come dicevo li trovo tutti difetti assolutamente comprensibili, giustificabili dalla mole di lavoro svolto da Capcom nella realizzazione di questo “nuovo inizio”, e quindi del tutto perdonabili. Al momento continuo a preferire il “vecchio” Monster Hunter (non a caso MH4 e MHGen sono perennemente inseriti nel mio 3DS), un po' per nostalgia e un po' per gusti personali, ciò non toglie che World è stato un capitolo rivoluzionario, coraggioso nelle intenzioni, divertente e curato sotto tantissimi aspetti, che mi ha intrattenuto per più di 100 ore: poche per un Monster Hunter, ma decisamente tanto per i miei standard odierni, il che significa che si tratta di un gioco di indiscutibile qualità.

Confido che con il prossimo capitolo Capcom riesca a implementare tutte quelle caratteristiche di cui ho sentito la mancanza, e che riesca a eliminare tutti quei “difetti di gioventù” riscontrati in questa prima incarnazione nextgen, eliminando completamente meccaniche ormai vecchie e superabili. Per il momento, comunque, resta un hunting game di pregio e in grado di divertire chiunque, soprattutto in compagnia. Complimenti Capcom.