Mark ha scritto una recensione su Resident Evil 2
Un mezzo capolavoro
Non ci girerò attorno: Resident Evil 2 Remake è un gioco spettacolare.
In quanto remake rasenta quasi la perfezione poichè riesce a riproporre l’esperienza classica del capitolo originale senza snaturarla ma anzi miscelandola con meccaniche ed elementi più moderni e attuali, una sorta di “best of”, un distillato di tutto il meglio partorito dalla saga dalle sue origini a oggi: le atmosfere angoscianti dei primi capitoli arricchite dal gameplay snello (ma non troppo) dei capitoli più recenti. Il tutto condito da un comparto tecnico più che dignitoso, forse non ai livelli di altri Tripla A, ma di sicuro tra i più curati in assoluto se parliamo di survival horror. Però c'è qualcosa che non funziona.
Non mi dilungherò nella descrizione degli aspetti tecnici del gioco, per quella ci sono mille altre recensioni che potete consultare, mi limiterò a esporre ciò che mi è piaciuto e ciò che invece gli ha impedito (sempre secondo me) di elevarsi a capolavoro.
COSA MI E’ PIACIUTO
-Come ho detto, ciò che mi è piaciuta di più è la sua fedeltà nei confronti del materiale originale. La stazione di polizia, i personaggi (e le varie situazioni in cui vengono coinvolti), tutto è estremamente familiare per chi è cresciuto con il mitico Resident Evil 2. Tutto è stato rimaneggiato BENE, la stazione di polizia è strutturalmente diversa dall’originale ed è stata ampliata e resa più realistica (finalmente dei bagni, santo cielo ) ma ne mantiene comunque lo stile e l’atmosfera. Stessa cosa per gli enigmi, alcuni saranno familiari, altri meno, ciò che conta è che ogni cambiamento è stato ben studiato e adattato per essere familiare, rispettoso del capitolo originale ma al tempo stesso stimolante e “fresco” tanto per i nuovi giocatori quanto per i veterani che il capitolo originale lo conoscono a memoria. Questo è l’esempio perfetto di come andrebbe partorito un remake al giorno d’oggi.
-Il gameplay come ho detto unisce il meglio della saga. Prende il gameplay moderno (quello da Resident Evil 4 in poi, per intenderci) e lo adatta ai ritmi e alle meccaniche dei primissimi capitoli. Niente capriole, niente calci volanti, niente sparatorie in stile Gears of War, niente inseguimenti in motoslitta, niente zombi con forconi, mitragliatori e dinamite. L’unica cosa di cui ho sentito la mancanza è di una sorta di schivata, in quanto è praticamente impossibile riuscire a evitare i nemici negli stretti e claustrofobici corridoi che caratterizzano questo capitolo (è solo questione di fortuna), e la cosa può dare particolarmente fastidio nel livello di difficoltà più alto (come vedremo in seguito). Tutto sommato, comunque, il gameplay “giovane fuori, vecchio dentro” è spettacolare e l’ho apprezzato tanto tanto tanto.
-Ho amato il comparto tecnico di questo remake. Come ho detto non è sicuramente il top assoluto su Ps4, e io non sono di certo un giocatore che di solito considera la grafica come un aspetto fondamentale di un gioco, ma in questo caso ho davvero apprezzato il fatto di giocare un survival horror fatto come dio comanda, con un budget adeguato che ne valorizzasse l’esperienza. Ottimi dettagli, tutto bello fluido, senza bug, buone animazioni, buona regia, buon doppiaggio (in lingua originale naturalmente), ottime musiche… Nulla da rimproverare, davvero.
COSA NON MI E’ PIACIUTO
-La trama. Dio santo la trama. Condivido la scelta di renderla il più possibile fedele all’originale, ma avevano l’occasione di approfondirla e di renderla più verosimile… invece è rimasta la stessa trama da “film trash di serie b” che conoscevamo, zeppa di clichè e di situazioni spesso ridicole, forse enfatizzate proprio dal fatto di vederle “incastrate” in un gioco moderno: un conto è vedere certe cose in un gioco degli anni 90, ben distante dagli standard registici e narrativi a cui siamo abituati negli ultimi anni (diciamo che da piccoli non si badava a certe cose e gli si perdonavano certe ingenuità), un conto è vederle riproposte al giorno d’oggi con serietà e pretese di realismo. Per non parlare poi di certi dialoghi che fanno triggerare a dir poco (indimenticabile il pietoso true ending ).
Ma la cosa che mi ha più deluso in questo Remake è stata l’ incapacità di riuscire a incastrare le storie di Leon e Claire (ovvero Scenari A e B, corrispondenti ai Cd 1 e 2 nel capitolo originale). Grazie al Remake avevano la possibilità di rimaneggiarle a dovere per risolvere tutte le incongruenze e i buchi di trama presenti nel capitolo originale, approfondendole e caratterizzandole ancora di più, e invece hanno ulteriormente peggiorato la situazione mescolando le due storie (MrX già nella prima run di Leon, ma perchè??) e TOGLIENDO molte delle scene (e dei dialoghi via radio) tra i due protagonisti, riproponendo di fatto quasi tutte le stesse situazioni sia nello Scenario A che nello Scenario B, come se lo Scenario B fosse una riproposizione dello Scenario A con un protagonista differente, e non una storia alternativa vera e propria. Sono pochissimi i momenti in cui le due storie si differenziano e si incrociano, e anche quando succede rimane fortissima la sensazione di avere di fronte un collegamento narrativo superficiale e raffazzonato. Per il resto sono sostanzialmente simili, ed è andata persa anche quella semplice (ma apprezzata) interazione tra di esse (ricordate quando potevate scegliere se prendere un oggetto X o se lasciarlo a Claire e raccoglierlo nello scenario B? Ecco, sparito anche questo). Sotto questo aspetto la delusione è fortissima, ed è ciò che gli ha impedito di raggiungere l’olimpo dei miei survival horror preferiti. Un comparto narrativo debole, antiquato e impoverito nelle sue potenzialità.
-La difficoltà è calibrata malissimo. A Normale risulta fin troppo accessibile, a Difficile è da insulti e bestemmie. La distribuzione di risorse e munizioni è ottima, ben equilibrata sia a Normale che a Difficile, il problema è che a Difficile gli zombie necessitano di TROPPI colpi per finire al tappeto: è una difficoltà artificiale, resa tale solo dalla quantità SPROPOSITATA di proiettili che il gioco ci spinge a sprecare per abbattere i vari nemici. Ho trovato fastidiosissimo il fatto di dover sparare 10-15-20 colpi alla testa per uccidere un singolo zombie… Questo dovrebbe quindi spingerti a risparmiare più colpi possibili, com’è giusto che sia in ogni survival horror che si rispetti, il problema è che il gioco non ti mette a disposizione un metodo per farlo, come dicevo non c’è una schivata o una tecnica particolare che, con la giusta abilità e impegno, puoi mettere in atto per evitare i nemici. Corri nella speranza di non venire afferrato, FINE. Ma anche qui c’è un problema, e cioè che i nemici sono fin troppo abili ad afferrarti e/o colpirti (maledetti licker), mentre nel capitolo originale perlomeno era possibile schivare un pò tutti correndo nella giusta direzione. Insomma, a Difficile il gioco è fin troppo crudele nei confronti del giocatore, e lo penalizza continuamente senza dargli modi alternativi di affrontare le varie situazioni, a Normale invece non offre una sfida sufficiente ad appagare gli appassionati del genere.
E poi mi spiegate perchè non posso usare i salvataggi manuali anche a Normale?
In conclusione, Resident Evil 2 Remake da un lato è un gioco che consiglio veramente a tutti, sia ai nostalgici che ai novellini, un survival horror veramente ben fatto e confezionato come non ne vedevo dai tempi di Alien Isolation (che considero tutt’ora il non plus ultra dei survival horror su PS4 e non solo, ma vabbè), dall’altro presenta delle sviste clamorose che gli impediscono di fare quel passo in più che aveva il diritto (e forse il dovere) di fare. Di sicuro l’unico Resident Evil moderno all’altezza del nome che porta, ma non un capolavoro.
Ogni tanto bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare quindi devo dirlo: BRAVA CAPCOM!
Voto assegnato da Mark
Media utenti: 9 · Recensioni della critica: 9
Nito PaneVito
Per me i difetti che hai citato valgono tantissimo, molto più di una bella grafica o dell’aggiunta dei bagni...poi sul lato tecnico ci sarebbe da ridire, che la grafica si ci sta e gli fps sono stabili, ma in determinate aree l’illuminazione è meh e il comparto audio (in special modo mi riferisco a Mr.X) è completamente da rifare, che da una stanza all’altra non senti neanche mezza mosca volare anche se nell’altra stanza hai 9 zombie e 3 licker, e come hai detto te, in un’operazione di remake ti assumi la responsabilità del realismo, arma decisamente a doppio taglio). Non parliamo poi dell’effettivo level design, con i Licker che sbucano all’improvviso o zombie posti dietro l’angolo, o subito dopo una porta.
In un gioco di 30 anni fa certi dettagli posso anche capirli e affrontarli con consapevolezza, ma in un gioco del 2019 che pretende il realismo assoluto io videogiocatore pretendo che certe cazzate vengano rimosse, soprattutto se poi sto realismo lo evidenzia ancora di più (come ha detto te con i dialoghi).
Reita.Roses
Ma RE2 Remake non vuole essere realistico diocristo, vuole essere un arcade, è un arcade.
SOLERO
Scusa ma in che pianeta Resident Evil pretende realismo
Mark
@Solaire il minchione Parlo di realismo estetico, la grafica, le animazioni, i filmati ecc. Intendevo che le assurdità della trama e dei dialoghi cozzano con l estetica realistica, ecco, così va meglio?
SOLERO
@Mark Non dico a te, io mi riferisco a Nito che fa “in un gioco del 2019 che pretende il realismo ASSOLUTO” quando non è così
Mark
@Solaire il minchione aaah ok sorry
Johnlocke07
Diciamo che la sola "" tecnica particolare " che ti spinge a evitare la presa del nemico è l'utilizzo di armi secondarie come coltelli e granate. La schivata resta come sappiamo una aggiunta da Resident Evil 3, ma non so perché dubito che sia fatta così bene come in the last of us 2 ad esempio, almeno dalla demo. Concordo su ciò che ti è piaciuto e meno, e aggiungo alle delusioni le videocassette. Per quanto Resident Evil 2 remake resti un survival horror fottutamente divertente e mai noioso prestandosi con piacere a più run, è proprio la gestione di queste ultime che non mi hanno consentito di fargli raggiungere l'eccellenza, per tanti aspetti la merita, i 9 se li merita tutti, eppure io non sono riuscito proprio a chiudere un occhio sui difetti.
Otzitello
Condivido quasi tutto, specialmente la questione della trama. Avrebbero dovuto fare 2 storie distinte che si intrecciavano, invece si distinguono a metà gioco. Il dottor Birkin è spettacolare dal punto di vista estetico e comportamentale. Sfidarlo le varie volte al livello difficile con la ragazza è stata un impresa. E come ti sale l'angoscia schivare tutti allo stesso momento (quello che ti insegue, i licker, gli zombie): se non corri quello che ti insegue ti da un destro, se corri il licker cieco sul soffitto ti sente e ti squarcia, vai nella prima stanza vicino e ti assale lo zombie. Una tensione! Attualmente è il gioco che mi ha preso più di tutti della ps4 (l'ho comprata da 1 mese). Concordo che gli è mancato poco per esser stato un capolavoro.
DrewSparda
Concordo con gli aspetti positivi, non con alcuni negativi. Puoi benissimo conservare le munizioni ed evitare i nemici, ad esempio attaccandoti al muro, facendo venire lo zombie verso di te e poi andar dalla parte opposta. Per quanto riguarda gli spazi stretti (tipo il corridoio dove c'è lo zombie appeso), puoi benissimo sparare alla gamba per stordire momentaneamente. Bisogna fare un po' di pratica ma si può tranquillamente risparmiare un sacco di munizioni per arrivare preparati alle boss fight, certo è che alcuni colpi vanno sparati ma non è necessario uccidere gli zombie.