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MastroN64

ha scritto una recensione su Journey to Silius

Cover Journey to Silius per NES

We dare you to make the journey to silius

“Corre l’anno 0373 del nuovo calendario spaziale. E’ in atto una tale rapida esplosione della popolazione terrestre che molti cercano un rifugio verso un paradiso iper spaziale. Ovunque si nota una frenetica attività tesa a fondare nuove colonie spaziali e ad emigrarvi.
Jay McCray non costituisce una eccezione alla regola. Anch’egli si sta preparando ad affrontare il suo viaggio verso la colonia spaziale n.428 nel sistema solare di Silius. La sua decisione deriva dal fatto che suo padre, un brillante scienziato, ha avuto un ruolo determinante nello sviluppo di questa colonia.
Jay è sempre stato orgoglioso di suo padre e desideroso di imitarlo, ed ora più che mai, dopo l’elezione di quest’ultimo a capo del programma di sviluppo della colonia SSS.
Jay sogna di entrare a far parte di una squadra di sviluppo delle colonie spaziali ma sfortunatamente il suo sogno non è destinato ad avverarsi.
Una devastante esplosione ha scosso la colonia SSS causando la distruzione totale dei piani del progetto e della squadra di sviluppo impedendo così la realizzazione di qualsiasi altro progetto.
Jay non saprà mai cosa sia realmente avvenuto poiché suo padre ha perso la vita nella deflagrazione. Vorrebbe assumere un ruolo guida al posto di suo padre ma senza i dati persi nell’esplosione le attività di ricerca sono a un punto fermo.
Esplorando la camera di suo padre, un giorno Jay scopre un floppy disk e inserendolo nel computer si rende conto di aver trovato tutti i piani di sviluppo della colonia SSS insieme ad una lettera di suo padre. Nella lettera è scritto che dei terroristi stanno complottando per impedire lo sviluppo della colonia e che Jay dovrà portare avanti il progetto iniziato da suo padre.
<<Mio padre sapeva che questo sarebbe avvenuto!>> si disse Jay. <<Ma ora che ho ritrovato i suoi progetti potrò completare il suo lavoro!>>
Si mette quindi all’opera cosciente del fatto, tuttavia, che i terroristi sono più che mai decisi a distruggere i piani di sviluppo della colonia SSS.
Jay fa a se stesso un giuramento solenne:<<Non mi resta altro che combattere fino all’ultimo per difendere lo sviluppo della nuova colonia e vendicare così la morte di mio padre!>>.”
Così recita il manuale della versione PAL del gioco (al netto di alcuni errori grammaticali).
Manuale che non fa solo questo, ci illustra tutte le armi a nostra disposizione e ci spoilera pure tutti i Boss dei sei stage del gioco (pazienza, ai bei manuali di una volta si perdona questo ed altro).
Pad alla mano questo Journey To Silius (JTS d’ora in poi) si rivela un run and gun meraviglioso. Uno dei titoli NES preferiti dal sottoscritto e del quale non si parla mai, al pari di altri grandi giochi come Blaster Master, The Guardian Legend o StarTropics.
Come detto nei panni (o per meglio dire tuta spaziale) di Jay ci troveremo a percorrere da sinistra verso destra sei diversi stage, superando trappole mortali e piattaforme e nel mentre blastare tutto quello che ci capiterà a tiro. Si spara dritto per dritto, senza possibilità di direzionare nulla, le uniche alternative sono farlo in salto o da sdraiati a terra. Non che sia un problema anzi, pochi fronzoli e ci si concentra sull’azione. Per una semplicità e un divertimento che i titoli odierni sembrano aver dimenticato, presi come sono a farci gironzolare a vuoto per ore.
I terroristi assumeranno le forme più disparate, dai robot umanoidi, passando per macchine mortali e insettacci alieni.
Come accennato però avremo a disposizione varie armi per farci strada nel pianeta, per un totale di sei. Si va dalla pistola standard che non consuma munizioni, al fucile a pompa, passando per mitraglietta, fucile laser, lancia missili a ricerca e lancia granate.
Tutte le armi avranno le munizioni in comune (e alcune saranno più esose di altre) rappresentate dalla barra G Meter che è l’unica che vedremo a schermo oltre a quella della vita chiamata P Meter.
All’inizio avremo a nostra disposizione solo la pistola e lo shotgun mentre le altre andranno guadagnate sconfiggendo dei mini Boss presenti alla fine di ciascun livello (subito prima del Boss vero e proprio). I nemici sconfitti potrebbero anche far cadere delle capsule per ripristinare le due barre ma va detto che hanno veramente il braccino corto ed è una eventualità abbastanza rara.
Per arrivare alla fine avremo a disposizione tre vite e tre continue ed in nostro soccorso ci sarà anche qualche check-point lungo i livelli. Ovviamente portare a casa la pelle non sarà facile e potremo riuscirci solo dopo aver ripetuto ogni livello infinite volte fino a conoscerli a menadito (così come i pattern di attacco di nemici e Boss).
Veniamo ora all’aspetto tecnico. JTS è bello da vedere con diverse ambientazioni per ogni livello e soprattutto magnifico da ascoltare. La sua colonna sonora infatti è sublime e contiene alcune delle mie tracce NES preferite, in grado di galvanizzarci come poche durante l’azione di gioco.
Un paio di curiosità sul finire. Il gioco doveva essere un tie-in di Terminator (ma poi Sunsoft perse la licenza) e lo si capisce da alcuni nemici e ambientazioni, mentre la versione NTSC USA ha il protagonista a volto scoperto senza casco (in modo simile a quanto accadde per il Principe di Persia), evidentemente noi non lo sappiamo ma gli Americani sono in grado di respirare anche nello spazio.
Se non lo avete mai giocato fatevi un favore e correte a recuperarlo, se non avete un NES lo trovate pure incluso nell’abbonamento Switch Online tra i giochi della storica console (in versione NTSC).

9.2

Voto assegnato da MastroN64
Media utenti: 7.9