MegaNoDeath ha scritto una recensione su The Evil Within
Niente di che
Io solitamente quando mi appassiono a un gioco non lo trascino, letteralmente, per lunghi periodi. Anzi, lo finisco velocemente e spesso lo faccio anche due o tre volte di fila, se non di più, per esplorare il mondo di gioco in ogni minimo dettaglio, per scoprire tutti gli oggetti, i segreti e via discorrendo. Qua no.
L'ho iniziato con un punto di domanda enorme, poiché c'è chi lo ha definito uno schifo e chi lo ha definito un bel gioco. Io sto nel mezzo. Alcune cose mi sono piaciute: ambientazioni cupe e mostri in primis, e parlo dei boss; e altre no: una sedia mi ha bloccato in una stanza, i nemici mi colpivano attraverso i muri, le texture non si caricavano mai subito, pesanti rallentamenti, troppe meccaniche similari a RE4 così come alcune creature -tizio con la motosega e la versione sfigata di Saddler tra le tante- o, più importante di tutte, non si può sparare chinati. Certo questa è una cosa mia, ma in alcune situazioni sarebbe stato davvero comodo. Poi la stamina, un fastidio assurdo. Potenziata al massimo il detective è in grado di correre per ben quattro secondi senza svenire. Wow, che fisichino. A 85Kg vado più veloce io e senza sostanze verdi. Oltretutto ero felice ci fosse un po' di stealth, peccato scompaia letteralmente lasciando spazio a sparatorie e sezioni dove devi difenderti da intere flotte di nemici. Non c'è tensione, non l'ho sentita. La frase "un vero survival horror è un gioco in cui il giocatore affronta, e vince, la paura" non si applica a questo gioco.
In soldoni non penso lo rigiocherò mai più, giusto giusto se mi gira. Lungo è lungo, personalmente ci ho messo una ventina di ore giocandomelo con (moooolta) calma, ma sono venti ore che non mi hanno lasciato niente. Storia interessante anche se banale e personaggi dal carisma di una sedia pieghevole. Mi ha lasciato davvero poco
Voto assegnato da MegaNoDeath
Media utenti: 7.9 · Recensioni della critica: 7.9