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Catsopalle

ha scritto una recensione su The Stanley Parable

Cover The Stanley Parable per PC

Un giorno Stanley si accorse di essere solo in ufficio. «Staranno giocando tutti a Days Gone», pensò tra sé e sé. Decise quindi di fare qualcosa che non aveva mai fatto prima di allora: uscire. Esatto, uscire dalla sua gabbia, dall'alienante ufficio che lo aveva trasformato in una macchina il cui unico scopo era digitare lettere e numeri su una tastiera. Ma Stanley non si limitò a ciò: si convinse che non doveva più tenere conto di nessuno, di voler uscire da quel meccanismo senza fine in cui era entrato. Decise che era ora di smetterla di ricevere ordini da qualcuno, ed è per questo che non rispettò la storia della voce onnipotente che cercava, invano, di guidarlo. Stanley pensava di avere in mano la propria vita, quella che fino a pochi momenti prima apparteneva al suo superiore; egli sottovalutava però i grandi poteri del narratore onnipotente, che poteva modellare l'ambiente circostante, modificare il corso degli eventi, ma non influenzare direttamente le azioni del protagonista, che ogni volta che si risvegliava nell'ufficio provava a uscire da quella opprimente realtà, cercando nuove vie di fuga ma imbattendosi in dei vicoli ciechi.
Stanley, però, non si era ancora arreso del tutto: provò a uscire dalla finestra, a prendere un ascensore diverso, e a ogni fallimento la sua sanità mentale ne risentiva, tanto che tentò più volte di togliersi la vita. Non ottenne nessun risultato, se non quello di far incazzare il narratore.
Dopo ore, giorni, forse settimane, Stanley si rassegnò, il suo spirito ribelle schiacciato dalla dura realtà. Decise quindi di sottomettersi al narratore e seguire la sua storia. Arrivato alla fine, scoprì la verità sulla sua vita, su quella di tutti i suoi colleghi. Premendo il pulsante aprì gli occhi, e pensò a quei giorni in cui veniva sfruttato... com'era stato sciocco a non accorgersene prima. Con non poca sorpresa, ammirando il paesaggio davanti a sé, si chiese se fosse veramente quella la libertà di cui tanto si parlava.
La sua vita cambiò totalmente.
Ora poteva giocare a Days Gone.

9

Voto assegnato da Catsopalle
Media utenti: 8.2 · Recensioni della critica: 8.8