Mr_Fabs ha scritto una recensione su Indiana Jones and the Great Circle

Un’avventura coinvolgente tra nostalgia e innovazione!
Finalmente ho messo le mani sul gioco che più mi incuriosiva quest’anno e, ora che l’ho completato, posso dirlo: è stato davvero divertente! Ecco la mia recensione di un titolo che ha arricchito le mie vacanze natalizie.
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Collocazione nel tempo e premesse:
Dopo una lunga attesa, il celebre archeologo con la frusta torna a incantarci, questa volta in un videogioco che promette un’avventura emozionante. Indiana Jones e l’Antico Cerchio, sviluppato da Machine Games, segna il ritorno del franchise nel panorama videoludico, a 15 anni di distanza dall’ultimo titolo, Indiana Jones e il Bastone dei Re.
Ambientato nel 1937, tra I Predatori dell’Arca Perduta e L’Ultima Crociata, il gioco ci catapulta in una storia originale che parte dal Marshal College. Il furto di una mummia di gatto da parte di un misterioso intruso spinge Indiana a intraprendere un viaggio che lo conduce dalle antiche rovine di Castel Sant’Angelo a Roma fino alla leggendaria Ziggurat di Ur, in Mesopotamia.
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Gameplay: un mix di azione e riflessione:
Machine Games ha saputo creare un gameplay equilibrato, alternando combattimenti stealth a enigmi intriganti. Sebbene il sistema di combattimento abbia ricevuto alcune critiche, l’uso di armi improvvisate e strumenti di fortuna, al posto del classico revolver, risulta coerente con lo spirito del personaggio. Gli enigmi, parte essenziale del genere, offrono una sfida ben calibrata: mai banale, ma nemmeno frustrante.
La struttura narrativa lineare, con alcune aree aperte che offrono momenti di maggiore libertà, rappresenta una scelta generalmente vincente. Tuttavia, in alcuni frangenti più esplorativi, il ritmo della trama tende a rallentare leggermente, rischiando di perdere un po’ di mordente. Gli obiettivi si aggiornano costantemente nel diario di Indy, arricchito da mappe, documenti e abilità da sbloccare, un elemento che contribuisce a mantenere alto il senso di immersione e progressione durante tutta l'avventura.
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Un comparto tecnico da tripla A:
La grafica rappresenta uno dei punti di forza del gioco: il path tracing è di altissimo livello, paragonabile ai migliori titoli del 2024, come Black Myth: Wukong. Le ambientazioni dettagliate e le scenografie mozzafiato, unite a un Indiana Jones modellato alla perfezione sull’aspetto di Harrison Ford, rendono il gioco un vero film interattivo. Tuttavia, gli altri personaggi non raggiungono lo stesso livello grafico, mostrando un calo di qualità che ogni tanto si osserva.
La colonna sonora, con temi orchestrali che richiamano i classici del cinema, amplifica ulteriormente l’immersione, accompagnata da un doppiaggio eccellente. Sebbene siano presenti piccoli bug e difetti, come il clipping in alcuni punti e un’intelligenza artificiale non sempre brillante, questi non compromettono l’esperienza complessiva.
Il menù del gioco è ben curato, ricco di opzioni di configurazione grafica e di gameplay. Degne di nota anche le modalità di difficoltà, che rendono il titolo accessibile a tutti.
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Questo titolo riesce a innovare?:
Dipende dal punto di vista. Considerando la saga, sì: rispetto ai giochi precedenti, si notano evidenti miglioramenti grafici (frutto di 15 anni di evoluzione tecnologica) e l’introduzione della visuale in prima persona, che aumenta l’immedesimazione. Nel panorama videoludico globale, invece, non offre innovazioni significative, soprattutto se paragonato a saghe come Uncharted e Tomb Raider. Tuttavia, riesce a evocare emozioni che ricordano i migliori capitoli di quei titoli.
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Conclusioni:
Indiana Jones e l’Antico Cerchio cattura la magia della saga e la trasporta nel gaming moderno, grazie a una grafica spettacolare, un gameplay vario e una narrativa ricca di colpi di scena. È un titolo capace di risvegliare il senso di avventura, con un’identità propria. Perfetto per i fan della serie, ma godibile anche per i neofiti.
Nonostante qualche difetto, come l’intelligenza artificiale degli NPC, la resa grafica inferiore di alcuni personaggi secondari, una narrativa che non risulta sempre fluida ed infine qualche mini bug clipping, il gioco si distingue per qualità e coinvolgimento. Se fosse uscito prima delle candidature, avrebbe meritato una chance al GOTY, anche se quest’anno la competizione è particolarmente serrata.
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Voto finale: 8.5/10
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Voto assegnato da Mr_Fabs
Media utenti: 8.8