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m4ddok

ha pubblicato un'immagine nell'album Le cosine di m4ddok

Questa volta mi sono davvero lanciato nel buio, non avevo mai avuto un registratore a nastro e non avevo assolutamente idea di come metterci le mani in caso di problemi.
I problemi poi si sa, quando si acquista a distanza come su eBay, sono all'ordine del giorno. Ma sembra sia in grado di risolverli, questi problemi, a quanto pare.

Ok, piccola noiosa storiella con cui tediarvi. Siete avvertiti.

Ecco a voi un registratore a nastro (o a "bobine", come si diceva) della AKAI, modello 4000D, anno 1970, tre testine. Preso quasi totalmente al buio per il prezzo e per l'estetica, ammetto di essere stato fortunato, quando ho confrontato le specifiche con macchine hi-fi non pro di epoca simile ho scoperto che ha una risposta in frequenze attorno ai 22KHz (quando circa 20 era la norma per questa fascia, mentre quelli pro arrivavano anche sui 25-30). Possiede due velocità: 3,75 in/s e 7.5 in/s, tra l'altro il modo per intercambiarle non me lo sarei mai aspettato, tradisce un po' la primitività dello strumento (ma se volete ve ne parlo in un'altra occasione).

Non è stato per nulla semplice sistemarlo, si vede benissimo che il proprietario non lo ha toccato per decenni. Smontandolo ho trovato dentro delle aree ingrassate ormai secche e rapprese, ingranaggi asciutti, transistor partiti, cinghie ammorbidite come melassa, testine nere come fossero state immerse nel fango... Senza parlare di rumori, suoni, crepitii, meccanici ed elettrici in interruttori, motore, assi... Ed ho trovato dentro anche 5 cimici "mummificate" che tra un po' indossavano i pantaloni a zampa di elefante come negli anni '70.

L'eroina della situazione è stata la pazienza:
-ho aperto e pulito bene le parti meccaniche,
-eliminato il grasso secco e sostituito con del grasso artificiale spray,
-rioliato con WD-40 tutti gli ingranaggi e le zone in frizione (che non dovevano essere in frizione, guai ad oliare le aree gommate o che devono far presa!),
-acquistato e cambiato le due cinghie (una per capstan/motore ed una per rullo sinistro/contatore),
-bloccato in sede con del nastro isolante l'interruttore dello spegnimento automatico che così è magicamente ripartito,
-sparato litri di deossidante e detergente per circuiti sulle schede interne e soprattutto negli interruttori fino ad eliminare il "crackling" tipico dei circuiti ossidati quando si cambia volume,
-pulito le testine con cotton fioc ed alcol isopropilico fino a farle brillare,
-sostituito 4 degli 8 transistor schiantati sulle schede di amplificazione (che già nel 1970 erano ad innesto come quelle dei PC!).
Ora mi rimane solo da sostituire la metà restante di transistor dei canali amplificati, visto che ho avuto un piccolo disguido sul loro numero effettivo (grazie alla datasheet che riportava una cosa per un'altra, nonostante il modello coincidesse) e sarà praticamente rimesso a nuovo. Garantisco però che ormai suona molto, ma molto bene, se si registra (soprattutto a 7.5 in/s) il risultato è praticamente indistinguibile dalla fonte, lo stesso per i nastri preregistrati.

Questo per farvi capire che bisogna avere un attimo di senso del rischio per acquistare strumenti simili, perché è possibile siate fortunati e funzioni tutto perfettamente appena acquistati, mentre più spesso (anche molto più spesso dei giradischi, pare) hanno necessità di manutenzione, tutto ciò a prescindere dal prezzo che avete pagato; anche in questo caso se siete fortunati sarà una manutenzione superficiale, altrimenti all'opposto potreste arrivare a dover impiegare ore per mettere mano un po' su ogni parte... Fino all'estremo, comunque sempre concreto, di non riuscire e dover lasciar perdere, perdendo anche il vostro investimento.

Una cosa è certa: sentire poi suonare bene uno strumento del genere, totalmente rimesso a nuovo da voi, è una soddisfazione pazzesca.