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New_Neo

Dopo oltre 40 ore di gioco ed aver - parzialmente - letto l'incredibile e pazzesca mole di dialoghi in inglese (dove ho capito parzialmente la storia) ed esser arrivato alla parte finale (o meglio, probabimente, ad una delle parti finali in base alle scelte fatte) l'opera di inXile - perché di opera si tratta - è a dir poco monumentale e solamente tra alcuni anni verrà compresa appieno una volta che avrà la localizzazione italiana (già presente in parte in una della cartelle di gioco nella versione PC, segno che ci stavano lavorando prima d'interromperla).

Facendo un paragone con quel capolavoro assoluto e senza tempo che è "Planescape Torment" (dove ho avuto la fortuna di giocarci due volte a diversi anni di distanta), la nuova opera di Brian Fargo non può lasciare indifferenti. Ed inoltre portare una responsabilità come quella del predecessore è sicuramente stata una grande sfida.

Un gioco del genere, con oltre un milione di parole da leggere, non potrà fare altro che dividere la comunità. Ovviamente si tratta un GdR di "nicchia" e non adatto a tutti, su questo non ci piove! Ma occhio a giudicarlo solo usando questa via!!! (una recensione di un noto portale è caduta in questa trappola), si cadrà in una superficialità facilamente individuabile.

Questo seguito spirituale è ambientato in un altro mondo ed ha regole completamente diverse da Planescape Torment, il quale si appoggia alle quelle di AD&D. Dal punto di vista del gameplay e della fruibilità di gioco è molto più raffinato, ed anche qui si può giungere alla fine senza combattere (anche se, a mio avviso con più difficoltà). I combattimenti sono molto profondi, ma non danno alcuna esperienza..

Le maccaniche da un lato sono semplificate, ma l'importanza del dialoghi e delle scelte è addirittura superiore al predecessore sfruttando il famoso "Effort" che si basa sui tre elementi con cui si poggia ogni personaggio: Forza, Velocità e Intelligenza. Anche la crescita dei personaggi avviene in modo diverso e l'evoluzione la decideremo noi. E poi le missioni secondarie (ed anche quella principale) possono essere risolte in più di un modo diverso, ed alcune di esse sono davvero avvincenti.

Ci sono così tante variabili legate alle competenze dei personaggi e ovviamente a quelle del nostro "Last Castoff", che metterle insieme ed amalgamarrle all'interno del contesto di gioco si andrebbe al manicomio!

Una storia abbastanza lunga, contorta, folle ma anche mistica, psicologica, filosofica, che trascende spazio e tempo... più sfaccettata ma forse un pelino meno intensa di quella di Planescape Torment. Ma forse un paragone da questo punto di vista sarebbe sbagliato. Ma vi assicuro che anche se non avrete tutta quella pazienza di leggere una mole di testo spaventosa, vi legherete alla storia del Last Castoff e del Changing God (il Dio Cangiante) per capire come andrà a finire.

Il gioco è curato all'inverosimile, e a mio avviso la sue forte identità scoraggerà i meno intrepridi e premierà gli amanti delle storie profonde che vanno a toccare l'essere umano quasi fino alle sue fondamenta. Ed è per questo che, a mio avviso, soprattutto rischierà di fare la stessa "fine" del predecessore per poi riaffiorare dopo alcuni anni una volta che avrà una traduzione italiana (auguri di cuore per chi vorrà intraprendere un lavoro immane come questo!) verrà valorizzato per quello che è: un'esperienza come poche altre non adatta a tutti.

Buon viaggio...