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I videogames moderni contribuiscono all'istupidimento mentale.

In altre parole, sono una fabbrica di ritardati.

E non mi si venga a dire che no, non è vero niente, perchè invece sì, è così.
Una volta avevi la croce direzionale e due bottoni, e ti spettava capire cosa farci.
La prima ovvia cosa era provare: con uno si salta, con l'altro si corre e la croce sposta il personaggio; tutto ok. Davanti ad un buco per terra, tipo, ti veniva SPONTANEO pensare 'salto di là'.
Ovvio.
Ora, prima di continuare preciso: non è che sono un girellaro che il vecchio è meglio il progresso porta male e così via e così discorrendo, però è anche vero che il target d'utenza del videogioco moderno, se esaminiamo come il gioco stesso ci accompagna mano nella mano, sembra riservato a dei deficitari.
A persone che hanno ampi problemi di pensiero, di ragione, di sviluppo intellettuale.
Un tempo, parte del videogioco era rappresentato dal fattore sfida, che non si basava unicamente sulla rapidità di reazione o sulla maestria acquisita a suon di game over; c'era la componente esplorativa.
L'enigma ambientale poteva rappresentare un blocco, un vero scoglio insormontabile, fino a che bontà divina l'intuizione non ci giudava sulla giusta strada.
Spesso si falliva, e ricorco un pad dello snes spezzato in due per la frustrazione, ma è innegabile che di necessità virtù ci si aguzzasse nell'ingegno, che il pensiero divenisse così acuto da provare dolore alle tempie, fino al solvimento dell'impiccio e relativo, grande appagamento.



Titoli come Ghouls'n Ghosts oggi sarebbero considerati al limite dell'impossibile.
Se hai giocato, e finito, demon's souls sappi che è niente in confronto alla rigidissima intransigenza di G&G.



Ma questo è l'esempio più scontato che potessi farvi.
Prendiamo gli FPS.
DOOM non è certo un titolo considerato difficile, pure se il suo bel livello di sfida lo aveva, ai tempi.
Però pure DOOM le sue belle carognate te le piazzava: dovevi tenerti le armi buone per i nemici tosti sennò ti trovavi a dover tirar giù demoni toro a rivoltellate, e non era mica una roba semplice.
Saltiamo ad un fps moderno random, il primo che mi viene in mente: Resistance 2. "Casualmente" vicino al boss troveremo sempre "Casualmente" un'arma overpowered tipo il lanciarazzi, che "Casualmente" avrà pure le muzioni illimitate.
Ed a scanso di equivoci, mica che ci scappi, che sò, di doverci ragionare su un attimo, un commilitone griderà " SPARAGLI IN BOCCA QUANDO LA APRE!1! " e se per caso crepate tranquilli, c'era il ceckpoint due secondi prima.
Battaglia col MAWLR in Killzone 3: " AAAH CAZZO RICO VAFFANCULO USA IL LANCIARAZZI PER COLPIRE I PANNELLI DI RAFFREDDAMENTO QUANDO LI APRE FIGLIO DI PUTTANA LI APRE DOPO AVER SPARATO COL CANNONE PRINCIPALE OK MI RACCOMANDO FOTTITI FANCULO GLI ORDINI!!1! " ve lo giuro va realmente così.
In Bad Company 2, poi, avrete una sezione di cecchinaggio coperti da un temporale: guardacaso fucio da cecco con munizionamento illimitato e fulmini che scoppiano proprio quando due tizi mettono il testone in linea per il tiro simultaneamente. PEEEEEEEEEEEEEEEM!!! trofeo argento " sei il soldato più figo del mondo double headshot in campagna ". Della serie, avete fatto esattamente e solamente quello che il gioco voleva, tanto più che sempre l'immancabile commilitone vi diceva esattamente dove stavano i nemici, casomai non li vedeste da soli.



La cosa meravigliosa in tutto ciò, è che il videogiocatore figlio di quest'epoca, incapace di affrontare qualsiasi difficoltà e guidato mano a mano come un restato sotto, un fulminato di canne, sorride ebetamente di fronte a queste manifestazioni, al pling del trofeo che annuncia di aver compiuto qualcosa di grande.
Ed insoddisfatto da quella che è, alla resa dei conti, un'esperienza in single player deludente, si butta nell'online, sollevando così i produttori dal dover studiare e mettere insieme esperienze ludiche appaganti.
Perchè si sa, per le cose fatte bene serve parecchio lavoro.



Il tutto si giustifica così: i videogiochi servono per vendere e guadagnare.
Più persone accontenti, più vendi e più guadagni, quindi l'esperienza di gioco deve risultare accessibile al più ampio numero di persone.
Questo appiattimento coinvolge tutti i generi, basti pensare alle linee di traiettoria dei giochi di guida che segnalano pure quando frenare ed accellerare, od ai picchiaduro che consigliano le combo da usare.
Ai giochi di ruolo che segnalano in mappa gli obbiettivi, che non comportano penalizzazioni in caso di sconfitta del party.
Tempi miei, tutto era da scoprire pensando.
Non c'era uno " Snake! Nasconditi nell'erba alta per non essere visto dal nemico ed acciuffalo di sorpresa alle spalle per interrogarlo premendo L3, così da ottenere l'informazione che cerchi! " e negli adventure lo scontro a fuoco era sempre un'opzione ovviamente forzata in certi punti, ma generalmente da evitare. Non si andava in giro con l'inventario pieno di siringhe di plasmidi e tonici ad abbattere ricombinati scemi coi fulmini della forza dei Jedi e ove non possibile a smitragliate.



Mi fermo qui, il wall of text è già insormontabile per l'80% buono di chi aprirà questa pagina e non voglio che la percentuale aumenti ancora xd
Sperando sia di stimolo per interessanti discussioni, vi saluto ed alla prossima!

pubblicato alle 14:08 del 19/07/2013

Condiviso da Alu.Piace a 7 persone

 

Cazzo sì. Quoto ogni singola parola.
Non ci sono certamente più le vecchie perle di una volta, basate sulle capacità e l'intuito del videogiocatore, che si doveva fare il mazzo per andare avanti.
Giochi come Another World e il primo Prince of Persia non ne vedo in giro, così come Jrpg come Chrono Trigger o giù di lì.
Ovviamente ora è tutto indirizzato all'online, in cui bisogna fare il figo di turno killando quanti più nabbi possibile. Eh, e il divertimento? Ma soprattutto, la sfida?
Da ricordare anche i livelli di difficoltà di Doom, ce n'erano tipo 5-6!
Mah, sabato mi presteranno Dark Souls e vedremo se saprà offrire veramente quel livello di sfida che tutti acclamano. asd
Sono parecchio abituato a G&G fin da piccolo, vediamo se sarà servito a qualcosa. asd

 

@John: è stato scritto d'impulso, non riletto, ed ho volutamente mantenuto incerta l'interpretazione per favorire la discussione in merito. L'FPS online è un discorso a parte, perchè la mia intenzione era più orientare il tutto sull'appiattimento del level design e degli enigmi ambientali in genere, così come le strategie contro i boss.

 

Dover essere breve mi è di grande limite quando scrivo, non riesco ad essere conciso..., altresì sono cosciente del fatto che la lunghezza di un testo, purtroppo, diventa freno stesso alla lettura da parte di troppi ç_ç grazie di aver letto oltre le righe ed intuito il mio intento! sisi

 

Quasi ogni giorno mi ritrovo con gente che gioca vicino a me o con me che mi dice "Come si fa questo? Come si fa quest'altro?" e io rispondo sempre "... MA PROVA I TASTI NO???"
Addirittura quando il gioco non lo conosco nemmeno io!
Io ormai sono abituato, sopratutto all'inizio dei giochi, a provare ogni cosa e fare le cose "piano", così da conoscere meglio e da subito il gioco in sè, anche se, come dici tu, ultimamente questa cosa è andata a male visto che ormai ti guidano anche il tratto per andare a cagare.
Ti capisco, anche troppo. Magari, come dice John, non lo avrai scritto in modo "giusto", ma è comunque la stessa cosa che penso anche io sisi

PS: da poco ho finito per la N volta Alex Kidd in Miracle World, e in questi giorni stavo giocando a Persona 4... Pensa la differenza quando ho fatto Remember Me...
Meno male mi sto "ricalibrando" grazie ai giochi "vecchi" fermosi

 

Anche io grazie al GBA mi sto ricalibrando, fortunatamente sisi cioè, giocarsi link's awakening dopo un twilight princess urta, urta davvero tanto sisi nemmeno una serie come Zelda è sopravvissuta a questo abbattimento delle difficoltà oggettive nei videogiochi sisi

 

Sarò eretico, ma a me questo calo di difficoltà non ha mai disturbato più di tanto. Non nego che ci sia, ma entro certi limiti la facilità, se bilanciata da un gioco ben fatto, non mi da poi così fastidio.

 

Mai mi sognerei di andare contro i videogiochi in generale, di comprare DLC (ne avrò comprato si e no 2 in tutta la vita, ma perchè mi servivano) e di giochi come COD, BF non li gioco più se non che quando non li pago (quandi se me li prestano ecc) e quindi li giocherei per quelle 5 ore e boh.
La cosa è che ormai ci sono quasi SOLO di questi giochi, e i giochi lunghi, difficili e interessanti sono pochi...

 

NEGs si lamenta però Super House of Dead Ninjas che ti leva le bestemmie dalla bocca non se lo prende su Steam. rotfl

Uno dei pochi giochi di questa gen più difficili rispetto alla media, che costano una miseria e vengono aggiornati periodicamente aggiungendo nemici e stage, oltre ad avere il supporto per Steam Workshop (Steam Workshop = Mod, livelli aggiuntivi creati dall'utenza e tanto altro). 10/10 sisi

"FAGs" rotfl

 

Purtroppo non posso farmi vedere a giocare sul pc del lavoro, ed è l'unico fisso decente che ho. A casa ho un portatile antidiluviano ed un netbook col procio di una WII, per dirti rotfl ci scattano perfino i giochi snes emulati rotfl quindi, caro Andy, se mi fai un pc da gioco e me lo regali vedrai che gioco anche lì :)

 

Andy, guarda il mio profilo steam: quanti giochi di vedi? Uno. Su pc non gioco. So che sembra cretino ma è così. Ci ho giocato tanto tempo fa, poi sono diventato consolaro. E non so quanto sia difficile quel gioco ma il2sturmovick in realistico me lo sono giocato e finito, e fidati che ti cava le lacrime. La postata non parla di me, di te, o di qualcuno d'altro in particolare ma parla sui generis di quanto è cambiato il mondo del videogame, di come oggi faccia di tutto per compiacerci.
Poi ok, se vuoi farmi passare per il tizio da aria fritta che predica bene e razzola male fai pure, non è che mi impensierisco per una cosa così: però non è quello il punto.
sisi

 

NEGs, già per il fatto che riesci a completare gran parte dei vecchi TLoZ, non sei un "tizio da aria fritta che predica bene e razzola male", sto solo dicendo che anche se la difficoltà media dei giochi è calata parecchio nell'ultima gen (anzi, nelle ultime, i giochi per PS2/Xbox - Gamecube un po' meno - già buona parte erano piuttosto facilotti), ci sono ancora giochi capaci di creare un senso di sfida nel giocatore e di appagamento quando esso riesce a completarli, anche se in modo minore rispetto a qualche anno - o meglio decennio - fa.