Minirecensione: Bioshock (2007)

Appartiene a quel filone che piuttosto che ricalcare o migliorare un genere stereotipato quale gli FPS, dice la sua proponendo meccaniche originali e uno stile unico, frutto di un sapiente mix tra diversi generi senza risultare una poltiglia scontata ed insapore.

Da un lato prettamente stilistico mi permetto di dire che: "c'è arte"...

Ci si innamora di Rapture, la fantasiosa città sommersa dallo stile vagamente USA anni 50, si prova compassione rivivendo la parabola discendente che ha l'ha portata dal paradiso ideologico che era alla trappola infernale che è diventata, e durante questo percorso, il battito cardiaco viene scandito da un alternarsi perfetto di azione senza respiro, istinto di sopravvivenza e vere e proprie scene al limite del thriller fino a raggingere il finale che, senza voler rivelare nulla, è davvero un gran bel colpo di scena.

In un ecosistema dove tutti ricalcano i vari Call of Duty, un titolo come questo rappresenta una voce fuori dal coro che riesce in pieno ad ottenere un'identità propria e un folta schiera di appassionati, tanto che, in maniera a mio parere del tutto meritata, si pone come metro di paragonare avendo creato un filone di titoli che spesso "vengono chiamati alla Bioshock"!

Lo stra consiglio a chi se l'è perso, a chi è stufo delle infinite reiterazioni dei vari COD e simili, e soprattutto a chi come me, apprezza le trame che si discostano dalla realtà pur rimanendo credibili.

Mio voto: 9.2