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Otakuden

ha pubblicato un'immagine nell'album Immagini generiche

Il bellissimo mondo fantasy, il sublime design di Akihiko Yoshida, le evocative musiche di Kenji Kawai... Maquia avrebbe potuto essere un classico JRPG, e invece l'ambientazione non è altro che uno sfondo per temi molto più realistici, emotivi, condizionati dalla fantastica caratterizzazione e dai rapporti interpersonali tra i personaggi che l'abitano e che gridano un inno alla maternità, all'amore incondizionato che supera i limiti del sangue, della razza, della lontananza, del tempo.
Non starò lì a dirvi che non si parla di un film perfetto. Non starò lì a parlarvi dei problemi che può avere per quanto riguarda determinati dettagli, da un punto di vista cinematografico più stretto. E non starò lì a farvi la lista della spesa di cose che vanno o non vanno, che sia un po' di CG in mezzo a istanti da incorniciare o argomenti del genere che per me, in questo caso, risultano davvero fuori luogo. Senza contare che si tratta del PRIMO "figlio" di Mari Okada come direttrice e scrittrice. E non avrebbe potuto festeggiare un battesimo migliore in quanto, secondo me, è praticamente impossibile rimanere impassibili davanti a questa carica di emozioni, stilisticamente notevole, lunga quasi 2 ore, per un motivo o per l'altro.
Qua il messaggio da consegnare è pregno di significato e il film ce lo consegna direttamente tra le mani, diretto, pesante. Pesante come un tessuto bagnato dalle lacrime.
Bellissimo da vedere, da sentire e da vivere, seppur coi suoi difetti.
Spero davvero che questo sia solo l'inizio di una grandissima carriera per Okada e che col tempo riesca a portarci opere sempre migliori, sperando che la gente la noti già da ora, senza rimanere con gli occhi fissi su chi, magari, non merita il successo acquisito di questi tempi.
*Ogni riferimento a cose o persone realmente esistente è puramente casuale (?)*