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Pazzo

ha scritto una recensione su Ghost in the Shell

Cover Ghost in the Shell per PSX

"Minchia, mi sono dimenticato di scrivere qualcosa su GITS"
*10 minuti dopo*
"Merda ho scritto un po' troppo"
E niente, alla fine invece di un interventino cagato c'ho fatto direttamente un articoletto, dal quale, come al solito, riprendo solo il box finale. Quindi se volete il parere completo: toh http://www.marzianiconilpad.it/ghost-in- …

Detto questo, anche qui parto con l'avviso del foglietto illustrativo: il voto potrebbe essere un po' altino, più di quel che il gioco dovrebbe meritare forse (non che ci freghi qualcosa del voto quindi vbb), ma si parla di Ghost in the Shell... e io mi triggero bene.
Senza nulla togliere all’indubbia qualità del titolo, che di per sé è alta, qui c’è in gioco anche un po’ di affezione personale per il franchise in questione e per alcune cose ad esso collegate e qui riportate nel miglior modo possibile, come il design del mangaka Masamune Shirow o le sublimi animazioni di Production I.G usate per i filmati, come la opening o le numerose cutscene originali presenti tra i capitoli della storia, quest'ultima molto semplice e caciarona a dire il vero, al contrario di alcune delle opere animate come i film di Mamoru Oshii. Batou cazzone è 10.
MA, a prescindere da ciò, posso comunque confermare che, tra gli infiniti videogiochi ispirati ad una media, in questo specifico caso un manga o un anime, Ghost in the Shell per la prima Playstation è un tie-in con i controcazzi (qui lo posso dire) in cui vanno a coesistere perfettamente fanservice e puro intrattenimento videoludico. Non è solo “personaggi ed animazioni” che rendono felici gli amanti della serie, ma anche gameplay e comparto visivo-sonoro di alto livello che rendono felici anche gli amanti dei giochi d’azione in generale.

Guidare il robot-ragno Fuchikoma della Sezione 9 e sfruttarne la sua elevata agilità, insieme al suo arsenale di armi, è un’enorme gioia per le mani di un videogiocatore, che possono rimanere incollate al pad per tutta la - purtroppo - cortissima avventura offerta dal titolo, completabile tutto in una botta.
Una bellissima botta. Tipo LADDROGA, ma con un effetto a tempo ridotto, non so se mi spiego.
Il suo essere veramente breve, insieme alla bassa difficoltà, alla scarsa varietà e alla confusione iniziale, non lo portano ad essere la perla che avrebbe potuto essere, ma è troppo divertente per non meritarsi almeno una partita. Non vado a ripetere il perché nel dettaglio che l'ho già scritto nell'articolo linkato, eh oh.
Personalmente però, nel suo piccolo, rimane comunque un gioiellino classe 1998 eh.

Rivolgendomi a chi non l’ha mai visto o toccato in vita, vi assicuro una cosa: una volta iniziato, vi ritroverete ai titoli di coda senza neanche accorgervene. E non solo per la sua durata esigua, sia chiaro, ma proprio per il suo tipo di esperienza meritevole del suo retro-recupero, almeno per quanto riguarda la mia, di esperienza.
Anche se, e cito testualmente, “che siano esperienze simulate o sogni, le informazioni sono al tempo stesso realtà e fantasia, e, in ogni caso, tutti i dati che una persona accumula durante il corso della propria esperienza non sono che una goccia nel mare“.
Provare per credere ecco, fatevi la vostra idea e vostra soltanto, che non sarà di certo la mia "goccia" a convincervi di ciò.

C'è Motoko per quello.

8

Voto assegnato da Pazzo
Media utenti: 7.8