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Neuromancer9

ha scritto una recensione su The Last of Us

Cover The Last of Us per PS3

Arrivo con un notevole ritardo, ma felice di aver recuperato la mancanza. È un gioco che personalmente non mi sento di ergere a capolavoro ma che tuttavia ci va vicino. Non mi dilungo in disamine tecniche di cui non ho le competenze, anche se non posso negare che sia oggettivo che il gameplay a tratti possa risultare ridondante. Le meccaniche stealth scandiscono il ritmo, nel complesso però quasi mai ci sono fasi di gioco realmente concitate. I momenti salienti sono racchiusi proprio nei lunghi stacchi dedicati alla storia e all'introspezione dei due personaggi, punto cardine del gioco. Di fatti, per quanto mi riguarda non è tanto la storia in sé ad essere qualcosa di straordinario, anzi, la tematica è qualcosa di trito e ritrito; straordinario invece è proprio il focus sulla psiche di Ellie vista con gli occhi di Joel, che vive un percorso alla Walter White ma al contrario, ottenendo da lei umanità e redenzione. Osserviamo quest'ultima passare precocemente dalla pre adolescenza alla fase adulta durante un episodio specifico nonché l'aggressione da parte del maniaco del cervo. Qualcosa in lei si rompe, lo possiamo osservare dall'atteggiamento successivo all'evento, dal palesarsi di un possibile disturbo da stress post traumatico. E soprattutto bisogna notare il cambio dello sguardo. Ellie perde la sua innocenza, Joel ne prende il testimone e diventa l'umanità che Ellie è stata per lui. Un rapporto di simbiosi, necessità e completamento reciproco. Il gioco può non piacere, si può tacciare di lentezza, si può dire che sia graficamente ormai obsoleto, si possono accusare le mancanze del gameplay o dire che tematiche e ambientazioni sono roba già vista. Ma l'approccio all'interiorita' dei personaggi è qualcosa di fuori dal comune, qualcosa che ti fa emozionare, empatizzare, dimenticare che si sta giocando ad un videogioco. Infatti più volte nel corso del gioco ho assunto l'atteggiamento di uno spettatore attivo più che di un giocatore, quasi come se fosse un film

9

Voto assegnato da Neuromancer9
Media utenti: 9.4 · Recensioni della critica: 9.5

Neuromancer9

ha scritto una recensione su Killer Is Dead

Cover Killer Is Dead per PS3

Si ma.. no, ma si

Annoiata e in cerca di titoli particolari mi sono imbattuta in una di quelle solite top ten; nella fattispecie si trattava di una che classificava i dieci giochi più sottovalutati, tra questi il titolo di a Goichi Suda.
Ormai in dirittura d'arrivo, ho avuto modo di farmi un'opinione sul prodotto della Grasshopper Manufacture
Se per molti titoli si fa valere un pensiero dicotomico di tipo "o lo ami o lo odi", per Killer Is Dead vale la pena di soffermarsi a riflettere.
Evitiamo di parlare della grafica: completamente originale e accattivante, poco da lamentare.
Ho sentito diversi contestare il gameplay che però personalmente trovo fresco e piuttosto divertente. L'azione è spesso frenetica, le skills della katana si possono aumentare man mano che si incede nel gioco e si possono inoltre sbloccare quattro armi secondarie che Mondo Zappa, il disinvolto protagonista principale, è chiamato ad utilizzare a seconda del tipo di nemico da affrontare.
Con combo per nulla difficili da apprendere si attuano mosse che contribuiscono a rendere pulp e spettacolari lotta e atmosfere.
Pecca: la telecamera spesso svia la visuale dal punto focale della baruffa rendendoti difficile individuare i nemici.
Il gioco è suddiviso in capitoli con quest secondarie che aumentano la longevità del gioco, tra cui quelle con Scarlett, per nulla facili.
Pipì fuori dal vaso: le missioni gigolò, completamente venute a noia dalla terza volta in poi.
La storia talvolta si dimostra frammentaria e un pò confusa e la mancanza di personaggi davvero davvero carismatici si fa sentire, nonostante Mondo personalmente mi sia piaciuto parecchio (col suo passato oscuro, i tormenti e gnagne varie).
Il livello più bello? Sicuramente il primo, quello filo-Alice nel paese delle meraviglie per intenderci.
Musiche migliori: nella quest ambientata in Giappone, assolutamente.
Nel complesso? Un gioco che mi ha convinto ma che fa presto a stufare, dunque lasciando il tempo che trova posso dargli una sufficienza piena senza però troppe lodi.

6.7

Voto assegnato da Neuromancer9
Media utenti: 7.5 · Recensioni della critica: 7.7

Neuromancer9
Cover Deus Ex: Human Revolution per PS3

Apprezzando il cyberpunk e le storie a sfondo distopico ho trovato in Deus Ex un portavoce del suo genere. Si possono notare diversi parallelismi con Neuromancer di Gibson. La trama offre un sacco di spunti di riflessione, il gameplay ha la virtù di mettere a disposizione più approcci per incedere nel gioco, benchè la componente stealth rimane la principale (non mi fa impazzire ma diciamo che in questo gioco ho trovato un ottimo compromesso). Il carisma di Adam mi ha tenuto incollata davanti la consolle dall'inizio alla fine, non c'è che dire fermosi i boss non mi hanno esaltata particolarmente ma nel complesso un gran bel gioco, assolutamente. Possibile che nell'ultimissimo tratto mi abbia ricordato Dead Space 2

8.8

Voto assegnato da Neuromancer9
Media utenti: 8.7 · Recensioni della critica: 8.7

Neuromancer9

ha scritto una recensione su Grand Theft Auto V

Cover Grand Theft Auto V per PS3

Che dire? A me è piaciuto molto. E' il terzo capitolo di GTA che gioco, il secondo fu San Andreas ed il primo Vice City, che apprezzai enormemente per l'omaggio a Scarface ma anche per la storia a sè stante. Questo GTA l'ho trovato piuttosto diverso ma non per questo motivo inferiore; una grafica molto bella considerando che lo gioco da una consolle di vecchia generazione. Beh, chiaro che con un genere così la Rockstar vince facile ma diamo a Cesare quel che è di Cesare: è un gioco ben fatto. A tratti ho avuto come la percezione di una mappa più piccola (anche se a conti fatti vastissima), complice immagino la strutturazione nel menu, forse avrei apprezzato una maggiore interazione con gli ambienti interni (bar, locali e quant'altro); colonna sonora non proprio indimenticabile ma il punto forte del gioco credo stia nella nuova modalità a tre personaggi. UnIco neo: quando cambi e poi torni sul personaggio precedente lo trovi con altri vestiti vanificando quindi la customizzazione personale. Altro punto forte: la storia. Forse non il solito classicone di GTA, l'ho percepito come un lungo viaggio nella psiche dei tre personaggi (Michael e Trevor in primis, due facce della stessa medaglia). Dalla miseria di una vita criminale all'opulenza della Los Santos bene. La pazzia di Trevor il leitmotiv ricorrente in tutto il gioco e, onestamente, indispensabile per non renderlo troppo piatto alla lunga. Sicuramente il personaggio più carismatico per cui non è difficile provare empatia senza però biasimare sé stessi per questo (l'immoralità di ciò che fa lo rende deprecabile, ma chi non ha mai desiderato dare sfogo a pulsioni animalesche destinate a rimanere solo un mero pensiero sfuggevole?). L'elemento online del gioco l'ho sfruttato poco quindi non mi pronuncio ma immagino ne abbia allungato la longevità per cui ben venga (per quanto mi riguarda la cosa essenziale è che offline io abbia comunque la possibilità di fruire di un gioco COMPLETO già così com'è)

8.7

Voto assegnato da Neuromancer9
Media utenti: 8.8 · Recensioni della critica: 9.7

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