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Radioga
Cover Boktai: The Sun Is in Your Hand per GBA

Una piccola delusione

Sarà che ero partito da aspettative abbastanza alte, visto anche che dietro c'è Hideo Kojima come creatore, però mi ha abbastanza deluso.
Il gioco è famoso principalmente per utilizzare un sensore solare che serve per risolvere alcuni enigmi ambientali, ma soprattutto per ricaricare la pistola solare del protagonista, Django, che utilizza per combattere i vampiri del gioco. L'idea di questo sensore integrato sulla cartuccia di gioco è la tipica idea che ti fa dire (soprattutto se sei un ragazzino) "che figata!", ma che dopo un'ora di gioco ti fa capire come sia un'idea tremenda.
Partendo dal presupposto che io ho giocato "barando" perché ho utilizzato una piccola torcia a raggi UV per simulare il sole che batteva sul sensore solare, a conti fatti le problematiche di questa meccanica (se la si vuol sfruttare come Kojima l'ha pensata inizialmente) sono varie:
* il riflesso del sole diretto sullo schermo del GBA rende difficile poter giocare;
* giocare in altri periodi che non siano primavera o estate risulta quasi impossibile (verificato personalmente all'epoca, quando provai a giocarci a Settembre);
* è praticamente impossibile giocarci la sera (ci sono degli oggetti per ricaricare la pistola senza usare il sole, ma sono una quantità limitata);
* alcune cose si possono fare solo con la luce solare (quindi, in caso di brutto tempo o se è sera, dovrete rimandare la partita), ad esempio far uscire i boss dalla propria bara prima di sconfiggerli;
* alcuni enigmi ambientali si possono risolvere solo se c'è una quantità intermedia di sole, ovvero non ce ne deve essere troppo, ma nemmeno troppo poco. Questo vuol dire che si dovrà trovare un punto giusto dove c'è una quantità giusta di sole. Ad esempio ci sono percorsi invisibili che compaiono solo con una quantità moderata di sole e, se mentre li si percorre, passa una nuvola, il sole si sposta o qualcosa farà ombra sul sensore, il personaggio cadrà nel vuoto e sarà Game Over.

Il gameplay, per molte cose, riprende le meccaniche di Metal Gear Solid, infatti dovremo appiattarci contro le pareti, attirare nemici da lontano e sorprenderli alle spalle. Purtroppo il level design di alcune aree non è molto ispirato (tremendo il level design di Sol City, ad esempio). Alcuni enigmi sono particolarmente semplici, altri particolarmente complicati. In particolare un enigma è talmente lungo e complesso da affrontare che è stato inserito un pulsante per poterlo risolvere in automatico senza apparentemente dare alcuna penalità al giocatore che ricorrerà a tale espediente.
A conti fatti, però, il gioco risulta divertente, graficamente è eccezionale e, secondo me, è molto ispirato in alcune zone. Peccato, perché poteva esser molto meglio, confido nel secondo capitolo che sicuramente giocherò.

6.7

Voto assegnato da Radioga
Media utenti: 7.2