RedfieldUchiha ha scritto una recensione su Resident Evil 5
Parlare di Resident Evil 5 è un po' difficile, questo sarà un discorso abbastanza lungo.
Da una parte abbiamo un gameplay completamente stravolto rispetto ai titoli originali (anche se la colpa dovrebbe ricadere su Re4 in quanto per primo ha portato questo cambiamento, ma per qualche strana ragione la colpa viene data al 5), mentre dall'altra ha una storia che si collega alla perfezione con i titoli usciti su PS1 (a differenza del 4 che aveva una storia a sé), che offre interessanti approfondimenti sulla nascita della Umbrella, sulla creazione del virus Progenitor (virus sperimentale da cui è poi nato il virus-T) di cui si parla per la prima volta in Resident Evil 0, ma soprattutto sul background di Alber Wesker e Spencer di cui fino a quel momento si sapeva veramente poco o niente. In breve la storia parte con Chris che si reca in Africa per fermare un trafficante di armi biologiche che sta usando la popolazione locale per testare un nuovo virus, creato con i parassiti scoperti da Leon in RE4. Sembra quindi essere una storia slegata dagli eventi di RE1-2-3, ma andando avanti si scoprirà che dietro a tutto c'è Albert Wesker e che è proprio lì che è nata la Umbrella Corporation.
Il gameplay è pressoché simile a quello del 4, ma con evidenti miglioramenti nei movimenti e nello shooting e con l'introduzione della modalità co-op che diverte molto. Un po' particolare è il discorso dell'IA del partner se si gioca in single player invece che in co-op. Per chi gioca il titolo per la prima volta potrebbe sembrare più una deficienza artificiale, mentre in realtà basta soltanto capirne il funzionamento per farla funzionare bene. Non mi metto adesso a spiegare il suo funzionamento nei dettagli altrimenti verrebbe un discorso lungo, accenno soltanto al fatto che si basa su un sistema di "fiducia" (devi quindi curarla appena subisce dei danni, darle munizioni quando te le chiede, affidarle armi più potenti o soccorrerla subito quando è in pericolo) e usare bene i comandi "attacca" e "copri".
Le ambientazioni non sono ai livelli dei titoli precedenti,
colpa forse del fatto che il tutto si svolge durante il giorno, ma riescono comunque a darti quel senso di ansia e tensione che caratterizza la saga (soprattutto nei villaggi tribali).
I puristi della saga vedono il 5 come un insulto alla saga (strano però che considerino invece il 4 uno dei migliori, visto che il 5 è letteralmente identico), complice anche il fatto che chi ha giocato i primi in maniera superficiale crede che è un gioco di zombie, quando invece è molto più complesso di questo. In realtà se si va a scavare nella lore di RE si scopre che tutto questo cambiamento ha senso. La Umbrella ha iniziato i suoi esperimenti con lo scopo di creare dei super-umani. Una razza superiore con capacità fisiche e mentali sovraumane. Wesker era il soggetto principale su cui stavano lavorando per la creazione di questa razza superiore, quindi ovviamente ha voluto portare avanti le ricerche così da poter completare il processo.
Sono partiti con la creazione involontaria di creature simili a zombie (sottolineo "simili a zombie", perché viene specificato che non sono effettivamente zombie e che tale nome gli viene attribuito perché hanno caratteristiche simili) ed è plausibile che dopo anni e anni di ricerche abbiano ottenuto dei progressi, arrivando così a creare i Majini (ancora simili a zombie, ma con un'intelligenza quasi normale che gli permette di usare armi varie) che incontriamo nel 5.
Un'altra critica viene fatta al gameplay troppo action (e di nuovo qui nomino Resident Evil 4 che allo stesso modo è più action, ma viene osannato). Personalmente non critico questo aspetto, perché ancora una volta questo cambiamento ha senso se vogliamo seguire in modo logico la lore della saga e lo sviluppo degli eventi (insomma, Chris ormai è un supersoldato esperto nella lotta alle armi biologiche della Umbrella, non puoi aspettarti che vada in missione disarmato e spaventato da ciò che incontra. Non a caso con l'introduzione di Ethan Winter in RE7 sono tornati a un gameplay più classico), tuttavia però comprendo il perché di questa critica. Resident Evil è nato come un survival horror puro e, se hai amato i primi Resident Evil grazie al loro gameplay, questo cambiamento fa storcere parecchio il naso. CCredo di aver accettato questo cambiamento perché ciò che mi ha fatto amare questa saga non è stato solo il gameplay, ma soprattutto la storia .
Voto assegnato da RedfieldUchiha
Media utenti: 6.5 · Recensioni della critica: 8
AlerageTheZero
Non appoggio proprio il discorso su RE4, è vero che la svolta l'ha data lui ma è altrettanto vero che gli sforzi di RE4 di mantenere un'atmosfera lugubre non sono paragonabili a quelli del 5, all'epoca farenz fece un discorso molto condivisibile a riguardo, secondo lui un buon RE è caratterizzato da ZOA(zombie, oscurità, ansia), con zombie intelligenti e ambientazioni costantemente sotto la luce del giorno non ci sono i presupposti per parlare di un buon RE, perché gli zombie intelligenti sono alla stregua di un qualsiasi nemico armato in qualsiasi gioco action e la luce del giorno non permette il giusto occultamento e la giusta ambientazione per un mood horror, per il resto può piacere come action (de gustibus, per me è meh) e come storia (io la trovo trash), ma qua non c'è neanche l'atmosfera di un horror
RedfieldUchiha
Concordo sul fatto che manca horror e infatti ho precisato che capisco chi critica questo aspetto. Essendo che io guardo più alla storia e alla lore (parlo di quando gioco una saga, in genere dò più peso al gameplay) questo cambiamento non mi infastidisce, in quanto è stato fatto in maniera coerente ed è un gameplay abbastanza piacevole. Se avessero stravolto tutto senza un senso logico o avessero creato un gameplay pessimo allora anche io sarei stato tra quelli che lo criticano.
È pure vero però che gli zombie intelligenti ci sono già nel 4, in cui anche lì a un certo punto prendono le armi da fuoco. La differenza sostanziale tra il 4 e il 5 è appunto l'ambientazione, per il resto sono molto simili, momenti trash inclusi (vabbè, io trovo proprio il personaggio di Leon trash ma quello è un altro discorso)
DrewSparda
Condivido tantissimi punti della recensione, penso che al 5 si siano fatte pesare più determinate cose perché ha sì preso e in parte migliorato quanto già visto nel 4 capitolo ma le atmosfere perennemente illuminate, l'inventario approssimativo e l'IA alleata me lo fanno valutare complessivamente come un titolo decisamente inferiore al 4, seppur sia un "more of the same" con leggeri migliorie come è capitato a diversi seguiti di saghe famose nel passaggio da PS2 alla gen successiva.
Nulla da obiettare sul discorso storia, zombie e lore che rendono sensate le derive action e simil sparatutto presenti in questo titolo.