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Reita.Roses

Per la cronaca, io non ho nulla contro Stadia, ne contro una console only digital delivery.
È il gaming via streaming, via abbonamento, che mi sta sul culo. E non per motivi di mercificazione o di svalutazione dell'arte, un videogioco se è arte lo è a prescindere del metodo con cui viene venduto o distribuito.
Il problema è il concetto di abbonamento stesso, io l'ho già ampiamente sperimentato con gli MMO come FFXIV, pago l'abbonamento che ha una durata limitata, in quella durata io, per risparmiare, tendo a giocare spesso e di fretta, in modo da sfruttare il più possibile l'abbonamento. Ma almeno qui parliamo di un gioco solo, cosa succede quando con un abbonamento puoi giocare tante cose? Che si tende ad andare ancora più di fretta, provando tutto e non godendosi nulla. Con Netflix è diverso, quelli sono film e serie, la loro durata è quella e lo spettatore non può fare nulla per cambiarla (a parte andare in 2x, e so di gente che guarda le serie a velocità 2x, le craniate sulle gengive ci vogliono). Ora mi spiegate chi si gioca per bene, godendoseli al massimo, giochi ENORMI come The Witcher 3 e Assassin's Creed Odissey in streaming tramite abbonamento? Si tratta di singoli videogiochi necessitanti di almeno un mese intenso per essere completati. E chi è che paga un mese sano di abbonamento per giocarsi un solo gioco? Insomma, Stadia, PlayStation Now, li vedo ottimi per avventure narrative a durata limitata come The Last of Us e The Order e giochi solo online come un For Honor o un Overwatch, ma non per enormi RPG o open world da 150 ore.
Per quanto mi riguarda, il metodo tradizionale, compro il gioco e ci gioco (scusate il gioco di parole), è sempre il migliore, che sia retail o digitale, poco conta, ma avere un abbonamento, una "scadenza" che mi obbliga a giocare tutto di fretta... no, è la morte.