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alister.
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Infinite Undiscovery (インフィニット アンディスカバリー Infinitto Andisukabarī?) è un gioco di ruolo in stile action sviluppato da tri-Ace e pubblicato da Square-Enix in esclusiva per la console Xbox 360. Il titolo è stato pubblicato contemporaneamente in Europa, Giappone e Nord America durante il mese di settembre 2008.
Il giocatore prende il controllo del protagonista Capell, un giovane diciassettenne discriminato per il suo stato di "Unblessed": è infatti nato durante una notte di eclissi lunare e per questo non ha ricevuto il lunaglifo, un potente simbolo che permette agli umani di praticare la magia. La storia inizia quando Capell viene liberato di prigione da Aya, un membro del Liberation Force, che lo scambia per Sigmund il Liberatore, leader del loro movimento.
Il gioco è caratterizzato da un mondo in tempo reale largamente influenzato dalle scelte del giocatore. Le battaglie vengono affrontate con party da 4 personaggi (ve ne sono in totale 18, e in alcuni casi sarà necessario dividere il cast in diverse squadre): il giocatore controlla solo Capell, mentre gli altri sono lasciati all'I.A., ma il protagonista può usare le abilità dei compagni usando determinate azioni di connessione.
Di tutto il sopra sottolineo due cose:CITAZIONEsviluppato da tri-Ace
YAY!CITAZIONEin esclusiva Xbox 360
Noooo
Ecco un trailer:
Video
Edited by Vivy Lockheart - 4/4/2015, 15:30. -
.CITAZIONEil giocatore controlla solo Capell, mentre gli altri sono lasciati all'I.A
Questo non mi piace.CITAZIONEsviluppato da tri-Ace
Questo SI.CITAZIONEin esclusiva Xbox 360
Nuò dai. Vaffanderetano.
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T o s h i r o `.
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Io ce l'ho :PP . -
Laxirya.
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Ci ho giocato un'oretta oggi e col battle system che si ritrova trasuda Tri-Ace da tutti i pori.
Se trasudi Tri-Ace anche per quanto riguarda i personaggi *coff coff* ancora non so esprimermi, ma vi saprò dire quando avrò giocato un po' di più.. -
Laxirya.
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"You spoony bard" (cit.)
Inizio questo mio piccolo discorso su Infinite Undiscovery con una piccola premessa. Credo che sapere con che genere di gioco si abbia a che fare quando ci si gioca renda sempre le esperienze decisamente più piacevoli. Ma vi spiegherò meglio cosa intendo alla fine, meglio parlare delle cose con ordine.
Quella di Infinite Undiscovery è una storia piuttosto lineare, ma con una lore interessante e alcuni plot twist ben orchestrati. Abbiamo Capell, il protagonista, un giovane orfano che si guadagna da vivere facendo il bardo, che proprio nei primi frammenti di gioco troviamo rinchiuso in una cella. Viene però subito salvato e liberato da Aya, una giovane ragazza che lo ha scambiato per Sigmund, il leader della Liberation Force, il cui compito è quello di sconfiggere l’Order of Chains e spezzare tutte le catene che legano la luna alla terra. Capell verrà accolto (non senza alcune riserve) sotto l’ala dello stesso Sigmund, incuriosito dalla natura della somiglianza, e da qui inizierà il suo viaggio di cambiamento e maturazione.
"Ma guarda questo, è uguale a me ma è vestito da pezzente."
Sebbene esteticamente siano due gocce d’acqua, Capell e Sigmund non potrebbero essere caratterialmente più diversi: mentre Sigmund è l’esempio di leader perfetto, forte e fermo nei propri ideali, Capell è un codardo che ha sempre vissuto nella sua miseria senza alcuna preoccupazione. La sua condizione è, infatti, quella di “unblessed”. Nel mondo di Infinite Undiscovery ogni volta che nasce un bambino viene svolto un rituale volto a donargli un “Lunaglifo”, una sorta di marchio che dona poteri magici (curativi, di controllo degli elementi, etc…), la cui forza e peculiarità dipendono dallo stato in cui si trova la luna nel momento della nascita. Ci sono però persone che non hanno mai ricevuto alcun Lunaglifo: questi sono gli unblessed, considerati deboli, inutili e portatori di sfortuna e spesso vivono isolatisvolgendo i lavori più umili. Per questo Capell non ha mai aspirato a nessun tipo di responsabilità ed è restio a prendere in mano la spada e combattere, non potendo far uso dei poteri di un Lunaglifo. Ha desideri molto semplici che si riassumono sostanzialmente in “cibo” e “donne”.
Il cast di personaggi è davvero vastissimo. Anche solo i personaggi giocabili sono un numero davvero spropositato, ben 18. E qui inizia a intravedersi uno dei problemi principali del gioco: in una storia che dura una ventina di ore non c’è spazio per lo sviluppo dell’intero party. Alcuni sicuramente riescono ad avere il proprio spazio: è il caso di Aya, che raramente lascerà il fianco di Capell durante la sua avventura, ma anche del tenebroso e poco amichevole Edward. Altri hanno semplicemente i loro momenti, ma non sempre hanno un’impronta forte sulla storia.
Al contrario, ci sono diversi NPC che giocano un ruolo piuttosto importante durante l’intreccio come ad esempio l’imperatrice Svala o la da me poco sopportata Faina.
Il main antagonist. Badass, vero? Sarà divertente vederlo perdere ogni tipo di credibilità dopo una certa battaglia.
Un altro problema di alcuni personaggi è che alle volte hanno delle uscite che non saprei bene con che parola italiana definire: in inglese sarbbe “cheesy”. Uscite terribili e a volte anche un po’ senza senso, che possono alternativamente strapparti un sorriso o farti rimanere basito. Un esempio è sicuramente quello della danza della cena. Tuttavia questo si limita quasi del tutto al primo CD.
È infatti con un avvenimento durante il finale del primo CD che avviene uno stacco netto e la storia inizia davvero a prendere una piega più seria, lasciandosi alle spalle i momenti più spensierati.
DINNER! DINNER! DINNER!
Essendo un prodotto TriAce gli spunti più interessanti provengono come al solito dal Battle System. L’unico personaggio controllabile sarà Capell, ma non disperate, care persone che avranno già sbuffato nel sentire tutto ciò, perché il sistema di combattimento di Infinite Undiscovery vi permette di controllare un personaggio del vostro party nello stesso momento in cui controllate Capell! Basterà formare una sorta di vincolo con il personaggio in questione e in base alle abilità impostate dal menu apposito si potrà far uso di determinati attacchi speciali. Ma non è tutto! Se durante il vincolo (disponibile anche fuori dalla battaglia visto che questa avviene direttamente nelle zone esplorabili) si parla o si cerca di fare qualcosa, non sarà Capell a farlo, ma il personaggio vincolato. In questo modo anche voi potrete parlare con gli animali grazie a Rico, scagliare frecce con Aya e usare “rotolamento” per distruggere massi con Balbagan.
Le meccaniche sono tante, anche per quanto riguarda il resto del gameplay: crafting di armi, cucinare, incanti...
Esteticamente i dungeon non sono nulla di particolare (ad eccezione del luogo in cui si svolge la battaglia finale, quello è bellissimo), ma ho trovato alcune meccaniche e gli enigmi molto carini e ben fatti.
Graficamente non è perfetto, ma gli ambienti, anche se molto estesi, caricano abbastanza in fretta. I menu e alcuni dettagli hanno un aria un po’ vecchiotta che a mio parere si addice più a un gioco della generazione PS2. Il character design mi è sembrato, invece, abbastanza vario e interessante.
Soundtrack classica sakurabosa anche se per questo titolo deve aver deciso di lasciare a casa le chitarre elettriche. Alcune tracce sono molto belline, ma altre si perdono nel già sentito. Tutto come previsto.
Il doppiaggio… ecco il doppiaggio è un capitolo particolare. Molto buona la performance di Jason Liebrecht, che è riuscito a star dietro all’intero cambiamento di Capell, senza infamia e senza lode gli altri. E poi c’è Laura Bailey, che non contenta di fare un personaggio ne ha fatti addirittura quattro essendo abbastanza brava da farli tutti diversi! E personalmente l’avevo riconosciuta solo in Faina.
In conclusione, torniamo alla mia premessa. Infinite Undiscovery non è né più né meno di un classico gioco TriAce, con gli stessi pregi e difetti che i titoli sviluppati da questa Software House spesso hanno, e chi, come me, ha già avuto modo di apprezzare alcune delle loro produzioni saprà sicuramente cosa aspettarsi da questo gioco. E con quest'ottica credo che difficilmente ne rimarrà deluso. In altri casi credo che ci si possa fare presto un'idea sbagliata sia sui personaggi (che come ho già detto nella prima parte si comportano in modo un po' strano) o sul battle system, che nella primissima parte del gioco appare ultracomplicato, ma che, superata quella, risulta assolutamente accessibile.. -
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Davvero interessantissima questa tua opinione, Lax!
Infinite Undiscovery è un titolo che mi interessa da non poco tempo e leggere un po' di impressioni da qualcuno che conosco è certamente meglio di alcune recensioni che si possono trovare in giro.Il PaQ è figo, insomma lol.
Appena potrò gli darò sicuramente una possibilità, i titoli TriAce mi son sempre piaciuti e da quel che ho letto quindi so che cosa aspettarmi X°DCITAZIONEUn esempio è sicuramente quello della danza della cena. Tuttavia questo si limita quasi del tutto al primo CD.
Dimmi che ci sono video a riguardo, ti prego
Però però manca una cosa o meglio un orso gigante...LUI
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Laxirya.
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Ovvio che ci sono video
Video
Minuto 1.50 circa. -
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Ommioddio Capell, che tipo XDD Guarderò in loop questa importantissima danza.. -
alister.
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Laxy, grazie mille per questa ottima recensione!
Dalle tue parole, ho capito che sicuramente questo gioco mi piacerebbe Se poi il video della danza della cena mi ha fatto ridere e non facepalmare, beh, sì, direi proprio che lo apprezzerei... Se potessi giocarci XD
Comunque gli inserti con immagini nella tua recensione mi hanno fatto piegare. -
Antares`.
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L'ho giocato, lo ricordo bene! Uno dei pochissimi jrpg giocati su xbox360 ai tempi. Magari a me è piaciuto proprio perchè, dopo Lost Odyssey, avevo perso ogni speranza jrpgistica(???) in quella console...o forse perchè qualcosina in più meritava sul serio. A mio parere, un titolo che è lontano dall'essere un capolavoro, ma anche molto sottovalutato.
Grazie per la recensione, molto interessante!.