Xenoblade Chronicles X

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    Il Fuorilegge

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    Xenoblade Chronicles X (precedentemente conosciuto semplicemente come X) è un JRPG per WiiU sviluppato da Monolith Soft, da ritenersi il seguito spirituale di Xenoblade Chronicles.
    Nell'anno 2052, la Terra è stata devastata e distrutta da due razze aliene in conflitto proprio nelle vicinanze del pianeta azzurro, i quali hanno mostrato atteggiamenti ostili anche nei confronti degli esseri umani.
    I pochi umani scampati al disastro approdarono su Mira dopo che la nave contenente le capsule di stasi dei superstiti, la Balena Bianca, venne distrutta nella sua orbita.
    In questa continua lotta per la sopravvivenza su un pianeta ostile, la razza umana deve ora ricostruire il proprio futuro.



    Prime impressioni veloci:
    Bellissimo, davvero. La trama per ora è molto lenta, e ci sta visto che sono ancora all'inizio, ma c'è già qualche concetto interessante. Per ora il punto di forza è il gameplay, come Xenoblade ma migliorato sotto tanti punti di vista. Le battaglie sono più frenetiche e toste, l'esplorazione è ancora più incentivata, essendo il gioco un vero open world, e Mira è un pianeta stupendo e complesso, e sono solo a Primordia!
    Quindi sì, le mappe (molto seamless l'assenza di caricamenti) sono grandi quanto che ne sono, non sono io che mi sono messo a fare tutte le misurazioni blablabla e sinceramente non mi importa di fare paragoni, sono splendide, questo conta. La soundtrack è mozzafiato e in grado di lasciarmi senza parole sebbene io la abbia ascoltata a ripetizione prima dell'uscita del gioco. Black Tar come battle theme è spettacolare, hands down. Uncontrollable non ne parliamo proprio.
    La musica di NLA è ipnotica, per dirne una.
    Nel complesso si preannuncia un giocone, il divertimento non manca e c'è pure l'online fatto molto bene.
    Peccato solo per i tutorial e le spiegazioni assenti (almeno c'è il manuale) e le meccaniche siano tante, oltre a una resa tecnica sì buona, ma imprecisa (attraversare le auto nel 2015 :asd: ) e, sempre parlando di imprecisioni, nel battle system sono rimaste quelle del primo Xenoblade nella distanza degli attacchi nemici che fa tanto MMO ed FFXII, comunque.
     
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  2. alister
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    Xenoblade Chronicles X: hands on
    a.k.a. qualche prima impressione alla veloce




    Xenoblade Chronicles X
    è senza dubbio il JRPG più atteso da molti quest’anno. Un titolo su cui, sin dall’annuncio, si sono riversate le aspettative dei tanti fan del primo Xenoblade Chronicles su Wii, nonché quelle di tutti gli appassionati del genere che sono stati conquistati trailer dopo trailer da quello che sembrava sempre più un gioco letteralmente immenso. Ora, dopo una lunga attesa, questo titolo è finalmente tra le nostre mani: come descriverlo?

    Immenso
    è una buona parola con cui iniziare. Xenoblade Chronicles X comincia subito in quarta: dopo un prologo che spiega come l’umanità sia dovuta migrare verso un pianeta sconosciuto dopo un conflitto tra due razze aliene che ha letteralmente distrutto la Terra, eccoci a creare il nostro avatar, un sopravvissuto colpito da un’amnesia che, sotto la guida di Elma, comincerà a muovere i primi passi sul pianeta Mira.
    La prima feature con cui veniamo a contatto è appunto l’editor di creazione dei personaggi, che presenta numerosissime possibilità di personalizzazione, tra cui la più notevole è, a mio avviso, la presenza di un gran numero di doppiatori di grande bravura da scegliere per il proprio alter ego, muto durante le cutscene, ma piuttosto chiacchierone in battaglia, come vedremo tra poco.
    Subito dopo l’introduzione, ci troviamo a vagare per Mira, precisamente a Primordia, il continente iniziale, dove è situato l’insediamento umano di New Los Angeles. I tutorial scarseggiano e il giocatore può sentirsi un po' spaesato all’inizio, tra la vastità dei luoghi da esplorare e la miriade di feature di gameplay.

    Chi ha già giocato al primo Xenoblade si sentirà più a casa, ma basarsi sulle proprie competenze in ingresso è un errore: Xenoblade Chronicles X prende le meccaniche del suo predecessore e le ripropone aggiornate, migliorate e ingigantite, e ne aggiunge tantissime di nuove. L’interfaccia di battaglia è molto simile a quella di Xenoblade e, in generale, al genere MMO: una barra di tecniche da utilizzare, ognuna con le proprie caratteristiche e i propri effetti sul nemico, da intervallare agli attacchi automatici, gli unici a non necessitare di tempi di ricarica. Questo è solo lo scheletro di un combat system assai profondo, impreziosito da novità degne di interese, tra cui spiccano gli urli del guerriero e la presenza di una doppia arma per ogni personaggio (da mischia e a distanza).

    Una novità è anche il sistema di classi del gioco, stratificato in diverse ramificazioni che portano il giocatore a specializzarsi sempre più in determinati ruoli: il bello è che la classe si può cambiare in ogni momento e ci si può quindi dedicare ad ogni specializzazione senza precludersi alcuna possibilità.


    Uno scatto usando la hoppercam, la telecamera aerea.



    A fare da protagonista al gioco è sicuramente l’esplorazione: credetemi, l’aggettivo immenso calza più che mai a pennello per un’ambientazione che non conosce limiti. Già Primordia, il primo continente, potrebbe bastare come setting per 3 giochi medi.
    L’esplorazione è incentivata da tantissime feature, tra cui una telecamera area, la possibilità di installare sonde, le ricompense EXP con la scoperta di nuovi punti di riferimento, e via dicendo. Anche azioni come il salto e lo scatto risultano davvero fluide e ben amalgamate nel gameplay, rendendo Xenoblade Chronicles X uno degli RPG più dinamici che abbia mai visto (per dire: si può saltare anche in battaglia e ci si può arrampicare letteralmente su qualsiasi cosa).
    Inoltre, il gamepad della WiiU risulta sfruttato al meglio grazie a una minimappa divisa in celle quanto mai fondamentale nell’esplorazione.

    Le cose da fare non mancano, anzi, sommergono letteralmente il giocatore: missioni secondarie di vario tipo, esplorazione infinita, mostri unici (qui chiamati Tyrant) da sconfiggere, oggetti collezionabili da raccogliere, intesa tra i personaggi, finanziamenti di sviluppatori di armi, potenziamento equip, modalità online. Su questa ancora non mi dilungo, poiché l’ho sbloccata da poco, quindi dirò sola che sembra decisamente valida.
    Giuro, davvero non avete idea della vastità del mondo di gioco, nel numero di cose da fare e della varietà di meccaniche di gameplay presenti! E pensare che ancora sono solo all’inizio, e manca ancora un bel po’ all’arrivo delle Skell, aka robottoni, da usare sia in esplorazione che combattimento.

    A livello di trama e personaggi, per ora non posso ancora dire molto proprio perché sono all’inizio, ma sicuramente le buone idee non mancano e il marchio MonolithSoft è una garanzia. Seppure esplorazione e gameplay sembrino preponderanti all’inizio, sono certa che la trama, sviluppandosi piano piano, riserverà grandi cose. Inoltre i personaggi per ora sembrano davvero interessanti e carismatici, soprattutto Lin ed Elma, con cui ho avuto modo di trascorrere più tempo per ora.

    Passiamo al lato tecnico. La resa grafica è davvero ottima su WiiU, seppur ci siano alcuni dettagli che fanno storcere il naso, come il fatto di attraversare le auto in corsa (io volevo cavalcarle, maledizione!) o quello di non lasciare orme sulla sabbia.


    Splendide notti a Primordia



    Per il resto, la direzione artistica è qualcosa di M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O! Mira è uno spettacolo di pianeta, e ci si ferma incantati a guardare questo o quel dettaglio ogni due per tre; il tutto è reso ancora più magico dalla spettacolare colonna sonora di Hiroyuki Sawano, in grado di proporre tracce memorabili su tracce memorabili. Anche il doppiaggio inglese è di alto livello, seppur a tratti risulti non perfettamente sincronizzato con il labiale (solo a tratti, però).
    In sintesi, ci troviamo davanti a un gioco meraviglioso, un JRPG open world dinamico, ricco e variegato, una perla che consiglio con tutto il cuore agli appassionati del genere e non solo.
    Tenete presente che ho comprato la WiiU solo per questo gioco e… Ragazzi, mai decisione fu più saggia! Ne è valsa totalmente la pena.

    Edited by alister - 8/1/2016, 14:35
     
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  3. Koopastefo
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    Io dopo l'anteprima di qualche tempo fa non mi dilungherò troppo a scrivere le mie prime impressioni in quanto sapevo già praticamente una grossa parte dell'esperienza come sarebbe stata e quindi ci sto giocando con il solo scopo di analizzare e raccogliere informazioni per ora, rimando tutto a più avanti :D
     
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    Finita la main story di Xenoblade Chronicles X

    Ok.

    E la recensione?
    Non la faccio. Non ora almeno.
    Però qualche impressione ve la dico, giusto per dirvi che ne penso, ecco.

    Xenoblade Chronicles X è un gioco dalla trama immensa e raccontata, a differenza del predecessore, in maniera completamente diversa. Non sta tutto nella storia principale e nei filmati, tutt'altro.
    La lore, perché è di questo che il gioco campa alla fine, essendo un primo capitolo che deve gettare basi per qualcosa di più grande, la si trova nelle missioni di Intesa, nelle missioni secondarie anche apparentemente più stupide, nel bestiario, negli NPC, nella descrizione degli oggetti.
    La trama del gioco richiede una consapevolezza maggiore di solo "aver finito" la "storia principale".
    Ci troviamo di fronte a una narrativa sì "frammentaria" da un certo punto di vista, ma non mi sento di definirlo un difetto.
    Semplicemente, quella che dovrebbe essere una grande storia è stata fatta in tanti piccoli pezzi e sparsa per questo pianeta enorme che è Mira, ma che come è grande di dimensioni, racchiude un sacco di misteri che, parlando a livello di teorie da fan di Xeno, potrebbero ricondurre a un master-twist alla Xenogears.

    I personaggi sono il "tasto dolente" della produzione: davvero troppo poco partecipi nella trama, ma incredibilmente caratterizzati e paradossalmente molto più realistici del previsto.
    Per quanto i personaggi di Xenoblade fossero utili nella main quest, con i loro (piccoli) approfondimenti e caratterizzazione ottimale, XenoX offre un cast di personaggi meno partecipe delle vicende ma con cui è facile legare.
    È difficile non affezionarsi ai tentativi di Gwin di diventare più forte, alla forte personalità di Irina, all'animo buono ma dubbioso di Doug, il passato travagliato di Lao, i bizzarri interventi di L...
    Ma anche fuori dal main cast, eh.
    Caratteri meno coinvolti ma da cui è facile farsi coinvolgere. Se Takahashi andasse a lezione su come inserire e gestire con successo 18 personaggi giocabili dall'autrice di Full Metal Alchemist, si risolverebbe il maggior difetto del gioco.

    Il gameplay è praticamente perfetto, unisce il sistema di combattimento di Xenoblade ad alcune piccole meccaniche che fanno la differenza, lo rendono decisamente più affinato, migliorato e spettacolare del primo Xenoblade.
    È vero che il sistema delle classi toglie "unicità" ai personaggi del party, essendo tutti molto simili tra di loro, ma non riesco a vedere come avrebbe funzionato un sistema più simile al primo in un contesto del genere.
    Il fatto che tutti giochino in maniera simile alla nostra contribuisce sicuramente alla costruzione del party, e mette il sistema di combattimento tutto su un solo piano. Da qua, il sistema di combattimento del primo Xenoblade sembra un mero esperimento per quello che è XenoX. Tutto ciò che poteva essere fastidioso e scomodo del primo è stato eliminato o revampato nel secondo. Niente più manuali per potenziare le Tecniche, niente più barra gruppo che limitava alcune feature del gameplay (perché dai, la barra Tensione è meglio sotto tutti i punti di vista), gestione dell'aggro migliorata, necessità di curarsi pesantemente ridotta tramite gli utilissimi (che contribuiscono a rendere più dinamico il bs) Urli del Guerriero, la presenza degli Skell che aggiunge un altro strato all'intero sistema, l'aggiunta di sistemi come le combo e la ricarica secondaria...
    E anche fuori dalla battaglia si vede che sono stati apportati miglioramenti pesanti: l'esplorazione è molto più veloce e movimentata, c'è un bestiario per registrare la fauna di Mira, le abilità sono molto meno macchinose, la gestione dell'equipaggiamento è qualcosa che davvero fa impallidire Xenoblade Chronicles e i suoi "un castone su ogni pezzo di armatura tutti uguali", mooolto più profondo e variegato, meno limitato (la rabbia se ripenso ai quei maledetti castoni singoli dell'armatura di Xeno...) e tanto altro.

    La colonna sonora è 10/10, posso fermarmi qua.
    E una lezione a tutti quelli là fuori: Smettetela di paragonare la soundtrack del primo Xenoblade a questa.
    Davvero, smettetela. La musica è un fattore altamente soggettivo quando si tratta di "quale sia più bella". Sono due colonne sonore arrangiate allo stesso livello di qualità (oggettivo). Io personalmente preferisco quella di XenoX per una questione di puri gusti musicali. (soggettivo)

    In conclusione di queste piccole impressioni, Xenoblade Chronicles X è stato il gioco che più mi ha divertito e intrattenuto nella mia carriera videoludica. Tolte delle imprecisioni e delle scelte stupide di game design (alcune passabili altre davvero fastidiose), è tra gli RPG più profondi in circolazione, sia come trama che come gameplay.
    Ripeto, non è esente da difetti, ma sa compensare con ottimi pregi.
     
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    Xenoblade Chronicles X è un gioco dalla trama immensa e raccontata, a differenza del predecessore, in maniera completamente diversa. Non sta tutto nella storia principale e nei filmati, tutt'altro.
    La lore, perché è di questo che il gioco campa alla fine, essendo un primo capitolo che deve gettare basi per qualcosa di più grande, la si trova nelle missioni di Intesa, nelle missioni secondarie anche apparentemente più stupide, nel bestiario, negli NPC, nella descrizione degli oggetti.

    Il Dragon Age: Inquisition di Monolith Soft, insomma :shi2:
    Non vedo davver l'ora di metterci sopra le mani e dopo questa impressione ancora di più!
    Oltretutto ironicamente, due grandi spoiler che purtroppo non sono riuscita ad evitare, mi hanno hyppata ancora di più X°D

    CITAZIONE
    E la recensione?
    Non la faccio. Non ora almeno.

    Dai dai che mi aspetto LA recensione chilometrica, grande quanto tutta Mira!
     
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  6. Azel
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    Condivido i miei pareri su questo capolavoro per Wii U in una breve recensione :shi:
    L’ho atteso tanto, e finalmente ho giocato e finito Xenoblade Chronicles X. Vabbè che dico, “finito” è un parolone grosso che potrò usare solo quando un bel 100% comparirà sulla mappa del gamepad. In verità non ho finito nulla, se non la storia. Ma con quei dodici capitoli ed una novantina di ore di gioco ho ben afferrato l’essenza di un Jrpg che mi ha affascinato, stupito e catturato.

    La cosa più bella è che l’ultima perla di Monolith Soft è proprio come me l’aspettavo. La formula è semplice, siamo fra i pochi sopravvissuti dopo la distruzione della Terra e Mira è la nostra nuova casa. Da questa semplice premessa, si sviluppa un’avventura senza pari fatta di esplorazione, battaglie, bestiari e collezioni da completare, scenari da ammirare, sonde da installare, npc da aiutare, tyrant da sconfiggere, reperti da riportare alla luce e molto altro, fra cui trova spazio anche una trama. Si tratta di una storia dall’intreccio non molto complicato ma sufficientemente coinvolgente. In poche e scarne parole (per evitare spoiler) gli abitanti di New Los Angeles sono l’ultima speranza dell’umanità, ormai scomparsa dopo la distruzione della Terra ad opera di sinistre forze aliene. Il compito di tutti i BLADE è la ricerca della “chiave” per la sopravvivenza, che garantisca un nuovo inizio alla razza umana e scongiuri l’estinzione.

    Nel mondo brulicante di vita in cui ci ritroviamo immersi vivono personaggi psicologicamente tridimensionali e credibili che, seppur inseriti nello stesso tragico contesto, reagiscono in modi differenti al confronto con la morte. Prende vita quindi una riflessione sulla vita ed il suo significato, talvolta velata di riferimenti alla fede ed alla filosofia. Ma ciò che accomuna tutti gli abitanti di NLA è il desiderio di tornare ad una vita ordinaria seppur su un pianeta differente da quello chiamato casa.
    Elma è probabilmente una delle figure più motivate; preferisce spesso percorrere la via diplomatica o più razionale, ma di fronte al pericolo mostra il suo lato più determinato ed inflessibile. Assieme a Lin fa parte della squadra con cui affrontare i capitoli della storia, sempre accompagnati dall’immancabile Tatsu. Parlando sempre dei personaggi, non mancano i momenti feels in cui veniamo a conoscenza della storia di ogni membro della Balena Bianca. Potrei scrivere qualcosina anche sugli altri, ma mi soffermerò solo su un altro BLADE, che inserisco sotto spoiler.

    Lao. Ogni cosa di lui mi ha colpito sin dalla quest in cui si scopre della morte della moglie e della figlia. Da allora inizia a comportarsi come un qualsiasi uomo disperato e distrutto, arrivando a tradire i suoi stessi compagni più di una volta, fino alla bellissima battaglia contro il Prog Ares. Lì Xenoblade raggiunge il culmine (non è l’unico momento però) dei feels. Lao desidera raggiungere i suoi affetti, ma sa di non poter morire in un corpo elettronico. Nel momento in cui, al termine della battaglia, ripete di non avere diritto di morire, il grande piano dell’umanità si trasforma in una trappola, e le chiavi della sopravvivenza diventano quelle di una gabbia. La morte di Luxaar è un altro dei colpi di scena che il gioco ci riserva. Lao, pentito del suo tradimento affronta Luxaar e al contempo diventa l’ultimo ostacolo, trasformandosi in una chimera. Sa che il suo sacrificio può donare un’opportunità di salvezza per il destino di New Los Angeles e di tutti i suoi amici, ed affronta il party sapendo di dover essere sconfitto.
    La morale è semplice quanto crudele: ogni giorno le nostre azioni scrivono una parte di futuro. Sta a noi riprendercelo, ma il prezzo da pagare è ben alto.


    Parlando di altro, posso dire che il gameplay mi ha sorpreso piacevolmente. Nonostante adorassi l’esplorazione, una struttura così libera come quella che Xenoblade Chronicles X prometteva mi rendeva scettico. Ho scoperto per la prima volta con questo gioco quanto possa essere gratificante pianificare la propria avventura e scegliere quali posti visitare, quante e quali quest affrontare, quali Tyrant battere, quanto crescere di livello prima di passare al prossimo capitolo della trama. E dopo il dodicesimo, l’esperienza non perde spessore, ma continua a divorare il giocatore, che si perde in cinque continenti da esplorare al 100%. Ma completare tutto non risulta molto irritante, e la così grande varietà di compiti da svolgere non rende mai una sessione di gioco uguale ad un’altra, e considerando tutto il tempo che si perde (o perlomeno che perdo) ad ammirare paesaggi mozzafiato o scorrazzare fra le sabbie di Oblivia o la flora di Noctilum, si tratta di un’esperienza che può tenere impegnati per centinaia di ore. Unico piccolissimo disappunto per l’online, troppo semplificato. L’idea della Nemesi Universale è geniale, ma le missioni di gruppo (sia gli obiettivi in basso a destra sia quelle accettabili dal terminale) sono poco profonde e non utilissime. (C’è da dire che devo ancora cimentarmi bene nell’online, ma penso che mi dedicherò esclusivamente al Telesia o allo Yggralith)

    Oltre agli xenopanorami mozzafiato, la colonna sonora è uno dei pilastri di questo Jrpg. Ciò che più mi ha sorpreso è la presenza di moltissimi pezzi anche cantati, che aggiungono molto più spessore ad alcuni combattimenti o momenti della trama. Come non amare Melancholia o Uncontrollable? Aspettare per minuti prima di premere A davanti alla schermata di missione compiuta dopo il combattimento con un Tyrant. Ditemi che non sono l’unico ad averlo fatto :asd:

    Per concludere, mi faccio una domanda scontata e provo a rispondermi. Cosa mi colpisce di più di un videogioco? Cosa deve possedere un rpg affinché mi resti qualcosa di esso? Non ho pretese sulla grafica, sulla trama o su qualcosa in particolare.
    Ciò che voglio da un’esperienza videoludica è che a fine sessione mi offra l’opportunità di spegnere la console e restare 5 minuti seduto a riflettere e pensare.
    Xenoblade Chronicles X ci è riuscito alla grande.
     
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  7. Toro Thames
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    Ottima recensione Azel, è stato un piacere leggerla!

    E tranquillo, non sei l'unico ad aver lasciato il gioco sulla schermata d'inizio o su quella di missione compiuta dopo un Tyrant, anzi :asd:
     
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  8. alister
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    Okay, visto che sto accumulando recensioni arretrate e la cosa mi irrita a morte… Here we go!


    Chi legge solitamente le mie recensioni avrà notato che tendo a presentare il più possibile ogni aspetto del gioco in esame, in modo da dare un quadro quanto più chiaro possibile prima di esprimere il mio parere. Ebbene, questa volta, invece, non farò questo, perché tra video, anteprime e recensioni sono sicura che già tutti sappiate almeno qualcosa al riguardo: Xenoblade Chronicles X è stato senza ombra di dubbio uno dei giochi più attesi, e nei mesi precedenti all’uscita vi si era creata attorno un’atmosfera di eccitazione scatenata di cui io ho fatto pienamente parte. E di questo voglio parlare: di come ho vissuto io il gioco per il quale ho avuto l’hype maggiore di sempre, come testimonia il fatto che sia andata a comprarmi di sana pianta una WiiU al day one, pur consapevole di quanto questo andasse contro il buonsenso con cui solitamente pondero i miei acquisti.

    Da dove derivava questo hype folle? Si potrebbe dire che venga da quel blasonato Xenoblade Chronicles a cui ho assegnato il finora unico dieci della mia vita, ma sarebbe una mezza verità: le radici di questo fanatismo MonolithSoft affondano a quando, più di una decina fa, mi ritrovai tra le mani una rivista con KOS-MOS in copertina e scoccò l’amore per Xenosaga. Da quel momento, tra uno Zohar di qua e un Eterno Ritorno di là, troppi release negati all’Europa e una quantità quasi altrettanto esagerata di plot twist, in me è cresciuto un morboso interesse per qualsiasi cosa abbia Xeno- nel nome (persino a leggere “Xenoverse” più di una volta ho sperato si trattasse di un crossover tra i titoli Monolith - e non di un picchiaduro di Dragon Ball).
    Con questa mentalità, mi sono approcciata a Xenoblade Chronicles X. Le aspettative non erano alte, ma altissime: di solito cerco di andarci cauta, ma dopo quel compromesso perfetto tra trama e gameplay che è stato Xenoblade Chronicles, e le atmosfere fantascientifiche alla Gears/Saga dei trailer, questo ultimo gioco targato Monolith sembrava avere davvero tutte le carte in regola per essere l’RPG definitivo.

    E’ stato davvero così?
    No, o meglio… Nì.



    A livello di gameplay, Xenoblade Chronicles X è praticamente il gioco dei sogni. Tutto quello che c’era di bello in termini di giocabilità nel primo Xenoblade Chronicles è stato ripreso e migliorato esponenzialmente. In molte recensioni si è letto che è Mira il vero protagonista del gioco, ed è vero: un pianeta vastissimo, totalmente esplorabile a piacimento dal giocatore. Mira è diviso in cinque macrozone, ognuna con le proprie particolarità: se solo a vederli questi continenti già vi sembrano enormi, vi assicuro che giocando scoprirete che lo sono molto di più. Ci sono tantissime zone segrete, ci sono tesori nascosti, ci sono Tyrant da sconfiggere, collezionabili e quest da completare… La minimappa usabile sul gamepad dà un’idea di quanto ci sia da fare per completare il gioco al 100%.

    Anche visivamente Mira è stupendo: perdersi nei suoi scenari suggestivi è un piacere, e le ore volano senza che ci se ne accorga. Il contatore delle ore di gioco sale esponenzialmente di sessione in sessione, toccando vette vertiginose senza che se ne senta minimamente il peso. Tantissime volte mi è capitato di impiegare interi pomeriggi semplicemente a gironzolare qua e là, arrampicandomi su una scogliera di Primordia o scoprendo delle rovine nascoste ad Oblivia.
    A livello di contenuti, Xenoblade Chronicles X ha davvero moltissimo da offrire: le quest secondarie sono praticamente infinite, e molte hanno la propria storyline che si protrae di missione in missione, variando a seconda delle decisioni prese dal giocatore. Una delle poche critiche rivolte al primo Xenoblade era la ripetitività delle quest - che io, personalmente, non ho invece mai avvertito - e state certi che Monolith ha fatto tesoro dell’esperienza, creando una miriade di quest-line interessantissime, che contribuiscono a far vivere Mira in prima persona attraverso tutte le problematiche che colonizzare un nuovo pianeta porta con sé.

    Lo stesso discorso si potrebbe applicare al battle system, che risulta una versione evoluta di quello del primo Xenoblade Chronicles: ci sono diverse innovazioni che lo rendono più dinamico e raffinato, prima tra tutte l’introduzione degli Urli del guerriero, una meccanica che ho apprezzato moltissimo e che, se sfruttata a dovere, permette di mettere al tappeto anche gli avversari più ostici. Le meccaniche di Xenoblade Chronicles X vanno padroneggiate con perizia, se si vuole trionfare sui nemici, poiché questa padronanza conta decisamente più del livello posseduto (non per niente il level cap è al 60, mentre il livello dei Tyrant arriva ben più in alto).

    Anche il sistema di classi è assai ben strutturato, soprattutto per la possibilità di combinare tra loro le particolarità di classi diverse, una volta che le si è padroneggiate. Anche qui, massima libertà data al giocatore, con conseguente personalizzazione massima per quanto riguarda armi (una a distanza e una corpo a corpo), tecniche e abilità.
    Persino l’estetica dei personaggi è altamente customizzabile, grazie a un sistema di equipaggiamento “moda” che permette di visualizzare i set che preferiamo esteticamente anziché le armature, a volte brutte, che spesso indossiamo (una feature, questa, che molti di noi avrebbero voluto anche in Xenoblade Chronicles, ne sono sicura xD).

    Dopo un buon numero di ore di gioco, ci troveremo inoltre a pilotare uno Skell e, successivamente, addirittura a farlo volare. Questo rivoluziona del tutto gameplay, aprendo innumerevoli risvolti sia per quanto riguarda l’esplorazione, sia per quanto riguarda le battaglie: il nostro orizzonte di possibilità si amplia notevolmente grazie ai fidati robottoni, anche essi a loro volta estremamente personalizzabili. Anche se a livello di gameplay ho preferito quello più tecnico che si sfrutta a terra, gli Skell donano tutt’altro colore al gioco, rendendolo ancora più godibile e mastodontico. E poi, lasciatemelo dire… Volare per Mira è una figata pazzesca: ricordo ancora l’emozione del primo volo sopra Primordia, quasi mi commuovevo dalla gioia.

    Insomma, a livello di giocabilità, tutto perfetto… O quasi.

    Il principale neo a questo proposito, per me, è costituito dalla moltitudine di comprimari che possiamo assoldare durante il gioco. Xenoblade Chronicles X offre diciotto personaggi giocabili, oltre all’avatar, tra trama e quest secondarie… Peccato che non vengano gestiti affatto bene. Innanzitutto, tutti i personaggi reclutabili in battaglia utilizzano le stesse classi disponibili per l’avatar, anche se talvolta in combinazioni diverse da quelle predefinite: tra uno e l’altro, le differenze non sono molte, a parte due tecniche esclusive di ogni personaggio e acquisibili dall’avatar tramite le rispettive missioni intesa. Presto ci si accorge che, da un punto di vista di battle system, non c’è assolutamente bisogno di diciotto personaggi quasi tutti uguali, senza nessuna particolarità che spinga a usarne uno piuttosto dell’altro… Ci troveremo ad alternare la nostra formazione semplicemente perché i membri non utilizzati non guadagnano esperienza, né punti intesa che portano a sbloccare le rispettive missioni.
    Livellare diciotto personaggi può essere effettivamente frustrante, e la motivazione per farlo può venir meno: per di più, manca del tutto un menù di gestione dei personaggi, in cui sia possibile vedere a che livello siano, o che equipaggiamento utilizzino. Persino per reclutarli bisogna ogni volta recarsi nel punto di New Los Angeles dove sostano abitualmente, rendendo ogni cambio di formazione una gita per i vari distretti. Partendo dal presupposto che persino in Final Fantasy VII Cloud telefonava ai compagni per cambiare il party, qual era il problema di fare una cosa del genere in un gioco sci-fi in cui tutti girano con un stramaledetto palmare multiuso? E perché, in un menù pieno di voci per ogni evenienza, non ce n’è neanche una per controllare lo status dei ventordici potenziali membri del party?

    La presenza di questo anche troppo nutrito cast di personaggi potrebbe essere giustificata da una loro forte presenza nella trama del gioco, ma così non è. Ma proprio per niente.
    La trama del gioco, che si articola in 12 missioni principali, vi obbligherà sempre, e dico SEMPRE, ad utilizzare Elma e Lin, le uniche a partecipare attivamente agli eventi. Il quarto membro del party a vostra scelta che vi porterete dietro si limiterà a fare il pesce lesso, restando zitto e fermo qualsiasi cosa succeda. I risvolti più divertenti si hanno quando capita che si parli del suddetto party member extra come se non ci fosse, nonostante sia proprio lì a due passi da Elma e soci (ciao Irina, ciao). A rendere giustizia ai personaggi secondari dovrebbero esserci le rispettive missioni di intesa, ma non sempre è così: alcune si rivelano interessanti e un po’ più articolate, mentre altre non ci dicono assolutamente nulla di più di quello che già non sapessimo (tanto per citare di nuovo Irina, vergognosa la sua seconda e ultima missione di intesa, dove dice due frasi in croce e il focus è su due NPC appena introdotti…)

    Nonostante questo, i personaggi di per sé sarebbero anche interessanti e con buoni spunti di caratterizzazione: da quello che emerge da dialoghi empatici, battle quote e missioni, tutti sembrano decisamente umani, ognuno con le proprie certezze e le proprie paure. Il problema è che non hanno spazio, non a sufficienza.

    In generale, è la trama a non avere spazio.
    Non fraintendiamoci, sapevo bene di non andare incontro a un gioco story-driven con Xenoblade Chronicles X, e questo non mi causava nessun problema. Approccio open-world in cui si predilige l’esplorazione alla main quest? Perfetto. Trama sparsa tra missioni secondarie, capitoli intesa e storia principale? Ottimo, diamoci sotto con i puzzle.
    Sulla carta, questo approccio mi andava alla perfezione, anche perché avanzavo con tanta fiducia nella capacità dei creatori di creare una trama bella e godibile anche in un gioco che dà priorità al gameplay. Purtroppo, queste mie aspettative si sono rivelate inconcludenti.

    Come accennavo prima, la trama di Xenoblade Chronicles X si costituisce di 12 capitoli. 12 capitoli in cui, sostanzialmente, non succede un cazzo.
    Le missioni di storia principale hanno una durata ridicola, che oscilla dai dieci minuti all’ora, se proprio ci si trova a girare per un’area non ancora esplorata. Sostanzialmente si tratta di teletrasportarsi da qualche parte, fare un paio di scontri, e stop. Anche a livello di eventi i capitoli di trama sono egualmente esigui: succede qualcosa in quasi ogni capitolo, certo, ma complessivamente tutta la trama principale di Xenoblade Chronicles X avrebbe potuto essere raccontata in un paio di missioni.
    Le idee interessanti, peraltro, non mancano, tra necessità di sopravvivenza, continuità di coscienza e dibattiti morali vari; peccato che sia tutto appena accennato e buttato lì, senza che il potenziale di certi concetti venga veramente sfruttato.
    La trama è, sostanzialmente, gestita malissimo. I contenuti sono diluiti col contagocce, e le uniche risposte arrivano nel capitolo finale, con spiegazioni approssimative e insoddisfacenti, nonché aprendo le porte a moltissimi altri interrogativi. Il problema, però, non è il finale aperto, ma la pochezza di storia che ci sta dietro.
    La narrazione tende al disastroso: manca tensione, mancano interazioni tra i personaggi, manca un minimo approfondimento degli antagonisti e dei personaggi secondari. Anche la regia, purtroppo, è mal eseguita: dimenticatevi le cutscene piene di pathos di Xenosaga e Xenoblade, perché in Xenoblade X di scene memorabili ce ne sono veramente poche. Anche la colonna sonora di Sawano, sulla carta meravigliosa, funziona alla perfezione durante le fasi di esplorazione e gameplay (tranne la boss theme, che ho trovato fiacca, specie se paragonata a una battle theme come Black Tar), ma risulta montata a cazzo - francesismo necessario - durante le cutscene: l’audio è troppo alto e quasi copre il doppiaggio - che peraltro sarebbe anche molto buono - e spesso le tracce usate non si accordano per niente agli eventi in corso. Un esempio? La splendida The Way usata a random durante una missione secondaria in cui si salva uno scienziato rimasto nel bosco di Noctilum. Ora, sentitela e ditemi se vi sembra una musica adatta per un momento del genere.

    Complessivamente, la trama di Xenoblade Chronicles X costituisce un prologo a qualcos’altro; a prescindere da quello che potrebbe vedere la luce in futuro, a livello narrativo è un’esperienza insoddisfacente. Anche in un gioco gameplay oriented, la trama può essere gestita bene, specie se dietro ci sono idee interessanti come in questo caso.
    E tornando al discorso personaggi, davvero non capisco la scelta di crearne diciotto per poi obbligare il giocatore a usare nella maggior parte delle missioni Elma e Lin, e dar spazio durante la trama solo a loro due, Lao e, talvolta, Irina, Gwin e Doug. L’unico capitolo in cui vediamo una vera interazione almeno tra i personaggi principali (escluso L, sulla cui totale mancanza di background stendo un velo pietoso) è l’ultimo, il primo (e quindi unico) a proporre un impianto narrativo abbastanza riuscito, pur lasciando a sua volta l’amaro in bocca per la repentinità e superficialità di spiegazioni e colpi di scena.
    E poi, ripeto, non tollero l’idea di un quarto membro del party fantoccio, che non apre bocca durante la trama principale: considerando che si sono presi la briga di registrare centinaia di linee di dialogo in battaglia per le varie voci possibili per l’avatar, perché non si è fatto lo sforzo di registrare almeno un paio di frasi per i personaggi secondari eventualmente usati in trama? Un numero più limitato di personaggi giocabili l’avrebbe consentito senza problemi, proprio come avveniva negli RPG “vecchia scuola”, dove a diverse scelte di party corrispondevano diversi dialoghi.

    Credo di essere giunta più o meno al capolinea.
    Non fatevi ingannare dalla durezza della seconda metà di questo commento: il gioco mi è piaciuto. 160 ore sono letteralmente volate senza che me ne accorgessi, e a livello contenutistico ho ancora tantissimo da fare prima di arrivare al 100%: Xenoblade Chronicles X è un’esperienza di gioco meravigliosa, in grado di incantare per ore intere.
    Mentirei, però, se dicessi di non essere amareggiata. Questo gioco aveva, ripeto, tutte la carte in regola per essere un capolavoro, e per questo lo considero una grandissima occasione sprecata a questo proposito. Con Xenoblade Chronicles, pareva che MonolithSoft avesse finalmente trovato il giusto equilibrio tra trama e gameplay, dopo i precedenti capitoli decisamente troppo sbilanciati a favore della narrativa; ebbene, per par condicio, con Xenoblade Chronicles X hanno voluto far pendere l’ago della bilancia dall’altra parte, sacrificando un approfondimento di trama e personaggi che sarebbe stato doveroso nonostante l’impronta open world, e consegnando al giocatore una narrazione mal gestita.
    Proprio questo mi ha fatto arrabbiare, perché so che MonolithSoft ha tutto ciò che serve per confezionare un prodotto che eccella tanto in trama che in gameplay, e Xenoblade Chronicles X avrebbe potuto essere quel prodotto.
    Peccato, ritenteremo al prossimo titolo, sperando di essere più fortunati.

    Edited by alister - 1/5/2016, 13:30
     
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  9. Toro Thames
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    Un sempre piacevole wall of text, Ali!

    Certi aspetti delle trama hanno fatto storcere il naso pure a me, tuttavia l'ultimo capitolo, con i suoi plot twist e quel minimo di background che ci sta, a me è davvero piaciuto. Le idee c'erano e l'amaro in bocca resta proprio per questo motivo: i restanti 11 capitoli potevano e dovevano essere così, anche se ho apprezzato pure l'undicesimo.

    Quindi già, occasione (parzialmente) sprecata pure per me.
     
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  10. ~freija
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    Giuro che stavo partendo con i cosiddetti big quotoni, ma giunta a metà recensione ho rinunciato poiché avrei dovuto ricopiare tutto il testo. Premetto che devo ancora affrontare il capitolo finale, ma 160 ore si fanno sentire ed attualmente preferisco prendermi una pausa onde evitare l'assuefazione, però non posso non concordare con praticamente ogni critica, specialmente quelle rivolte al party e all'interazione. Dire che mi affido al dodicesimo capitolo per cambiare opinione - almeno parzialmente - mi sembra alquanto stupido, visto che pare non ci siano grandi novità o differenze rispetto ai precedenti. Vedremo, in ogni caso complimenti anche a te per la recensione, Ali: mi fa piacere vedere di non essere l'unica a non reputarlo un capolavoro assoluto.
     
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  11. alister
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    Ti dirò, pure io riponevo le mie speranze nel capitolo 12, e in effetti un certo miglioramento - parzialmente già iniziato con l'11, che come Toro ho apprezzato più di altri capitoli, specie dopo il vergognosissimo 10 - si nota. Per me, però, non è stato per niente sufficiente, e anzi mi ha fatto incavolare, perché se tutto il gioco avesse seguito le orme del capitolo 12, allora la musica sarebbe stata diversa.
    Capisco la necessità di prendersi una pausa - io avevo fatto lo stesso tra il capitolo 10 e l'11. Poi aspetto anche le tue opinioni :shi:
     
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  12. Sanji Black Leg
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    CITAZIONE (alister @ 1/5/2016, 13:08)
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    Peccato, ritenteremo al prossimo titolo, sperando di essere più fortunati.

    forse hai fatto la recensione più vicina a quello che penso io di questo gioco, complimenti XD
    lo xeno per wii mi era piaciuto un casino proprio per la storia e una buona gestione e caratterizzazione dei personaggi.
    troppi personaggi giocabili non devono esistere un un jrpg. chi si ricorda chrono cross sa a cosa mi riferisco :)
    meglio meno pg ma gestiti bene che non 80mila ma approfonditi poco e male.

    come dici anche te la parte esplorativa è il cuore del gioco, anche prima di prendere lo skell o il modulo di volo. dopo molte cose perdono di pathos e interesse.

    se sfruttavano meglio queste cose il gioco poteva essere veramente il gioco perfetto, ma io cmq lo reputo un capolavoro più o meno sui livelli di xenoblade chronicles XD

    ps LOL per dragon ball xenoverse, anche io pensai le stesse cose!!
     
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  13. Ashel
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    Mah, io non mi trovo d'accordo con alcuni pareri.
    Secondo me i punti forza di questo gioco sono la trama (profonda, variegata, scandita intelligentemente fino alla fine), la caratterizzazione dei personaggi (tutti con il loro spessore, anche i secondari) e la non-linearità del gioco, che permette ai giocatori di fare pressoché quello che vogliono tra un capitolo di trama e un altro.
    Queste caratteristiche lo rendono degno di far parte della schiera dei titoli Nintendo, sempre molto precisi rispetto a questi parametri.

    Invece le vere note dolenti sono la grafica e la colonna sonora.
    La macchina fa fatica a caricare le ambientazioni, pur molto ben disegnate, e spesso gli oggetti appaiono pixellati, scompaiono dalla vista (un po' come le automobili) o appaiono dopo qualche secondo (tipo gli NPC che bisogna incontrare da qualche parte).
    La musica iniziale fa schifo come poche e anche alcuni pezzi sono davvero da rivedere.
    Altra nota dolente la personalizzazione grafica degli NPC, sui quali si poteva fare di meglio.

    Un bell'8 pieno se lo prende, con riserva rispetto a queste problematiche che però fanno parte, alla fine, della limitata capacità di calcolo della consolle.
     
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    CITAZIONE (Ashel @ 22/5/2016, 15:05) 
    Mah, io non mi trovo d'accordo con alcuni pareri.
    Secondo me i punti forza di questo gioco sono la trama (profonda, variegata, scandita intelligentemente fino alla fine), la caratterizzazione dei personaggi (tutti con il loro spessore, anche i secondari) e la non-linearità del gioco, che permette ai giocatori di fare pressoché quello che vogliono tra un capitolo di trama e un altro.
    Queste caratteristiche lo rendono degno di far parte della schiera dei titoli Nintendo, sempre molto precisi rispetto a questi parametri.

    Invece le vere note dolenti sono la grafica e la colonna sonora.
    La macchina fa fatica a caricare le ambientazioni, pur molto ben disegnate, e spesso gli oggetti appaiono pixellati, scompaiono dalla vista (un po' come le automobili) o appaiono dopo qualche secondo (tipo gli NPC che bisogna incontrare da qualche parte).
    La musica iniziale fa schifo come poche e anche alcuni pezzi sono davvero da rivedere.
    Altra nota dolente la personalizzazione grafica degli NPC, sui quali si poteva fare di meglio.

    Un bell'8 pieno se lo prende, con riserva rispetto a queste problematiche che però fanno parte, alla fine, della limitata capacità di calcolo della consolle.

    La trama è senza dubbio profonda, ma è strutturata malissimo, soprattutto per i canoni della serie. Dodici missioni che durano sì e no mezz'ora l'una con più filler che veri e propri avanzamenti e sviluppi?
    Non è quello a cui mi hanno abituato gli Xeno o titoli dalla trama meglio sviluppata.

    Sui personaggi ti do ragione perché a me sono piaciuti pure più di quelli del primo Xenoblade, ma hanno avuto fin troppo poco spazio nella storia e non tutte le missioni di intesa sono riuscitissime.
    Lao ed Elma si sono beccati tutto lo spazio, mentre gente come L che da dire avrebbero un sacco sono rimasti zitti fino alla fine.

    La non linearità è piaciuta pure a me, ma almeno le missioni principali potevano curarle maggiormente, dai.

    Sulla grafica pure son d'accordo, WiiU non è una macchina da guerra e si vede, soprattutto in un titolo così immenso.
    La colonna sonora l'unico problema che c'ha è che è fuori posto in certe scene (tipo The Way per missioni secondarie poco rilevanti) e che è troppo forte e copre il parlato dei personaggi, ma come composizione e tecnica è magistrale, perché Sawano è un compositore bravissimo per questo genere di track. Quindi schifo no pls :asd:
     
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  15. Ashel
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    A me certi brani sono sembrati davvero bruttini a primo impatto.
    Certi altri invece davvero azzeccati.
    Questione di gusti personali. ;)

    Sulla trama purtroppo non avendo giocato altri xenocapitoli non saprei proprio che paragoni fare
     
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15 replies since 6/12/2015, 14:52   978 views
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