Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon

Immaginatevi un mondo in cui non ci sono altri esseri umani oltre a voi o almeno, credete sia così.
Un mondo in cui l'umanità sembra svanita nel nulla, senza un apparente motivo e poi ci siete voi, tutti soli.
Soli come il protagonista di gioco, Seto. Un ragazzino che, dopo la morte dell'anziano che prima abitava con lui, decide di farsi forza e intraprendere un viaggio alla ricerca di altri esseri umani. Questa speranza arriva nel momento in cui, trova una lettera lasciata dall'uomo che in vita non gli aveva mai rivolto parola, una lettera insieme ad una strana pietra azzurra. indicandogli la via ad una torre che potrebbe ospitare altri sopravvissuti. Il messaggio contenuto fa capire quanto il gioco parta con premesse profonde che ora come ora mi hanno colpita abbastanza e a tal proposito, ecco uno screenshot tratto dalla lettera in questione:

Diciamocelo, quante volte ci è capitato di vedere scene del genere? Quante volte abbiamo pensato "Se mi succedesse questo, avrei qualche rimorso?" Quando siamo ancora in vita è facile pensare che certe cose possano essere scontate, ma perchè l'essere umano si accorge di quanto vale davvero un semplice dialogo, una certa azione, solamente quando è in pericolo di vita? Perchè si danno per scontato persone che sono sempre vicine a noi e ci accorgiamo della loro mancanza solo quando non le abbiamo più intorno? Forse è nella nostra natura essere così egoisti? Magari anche senza volerlo.

Tornando al gioco, Seto esce pieno di speranza dall'abitazione, ma allo stesso tempo non sa bene cosa vuole davvero fare. La lettera cita una Torre rossa, ma ci sarà davvero qualcuno? Premessa fatta, ecco il modo in cui inizia davvero il gioco, ovvero attraverso l'opening Hikari che trovo davvero toccante, l'atmosfera è satura di malinconia, tristezza e solitudine, ma anche di speranza.
Video
Infatti, il primo essere umano non tarda ad arrivare ed ecco Ren, la protagonista. Ora come ora però è molto sfuggente come personaggio, infatti Seto vuole cercare al più presto di ritrovarla.
L'incontro tra i due riflette però, quanto in un mondo così desolato sia difficile aver finalmente trovato qualcuno ancora in vita.



Lo so, lo so. Sembra una di quelle scene giapponesate che possono ricondurre all'hentai, ma credo che nel caso di Fragile Dreams, riflette quanto ho detto poco prima. C'è ancora vita in questa terra.

Dopo questa breve presentazione, Seto avanza nella notte e si ritrova nel primo dungeon di gioco in cui troveremo la prima compagna di viaggio, Personal Frame detta PF. Si tratta di un oggetto elettronico a batteria che Seto scoverà tra le rovine.
Nonostante sia una macchina, PF è composta da emozioni e paure e trova nel protagonista qualcuno con cui può finalmente parlare, cosa che le piace fare molto. Oltre a questo, gli spiegherà alcuni tutorial di gioco che vi assicuro sono tanti, come ad esempio quello del Falò. Falò attraverso cui Seto potrà recuperare HP, salvare il gioco e leggere i ricordi delle persone ormai prive di vita, contenuti in alcuni oggetti. Falò che ci permettono di riposare...Dove li ho già sentiti?



Cosa vi dicevo riguardo i tutorial?

Ecco alcuni screenshot riguardanti i ricordi:

Si, ho pensato ad Heavy Rain.




Inoltre, grazie a PF capiremo bene in che modo possiamo combattere i nemici. Animali feroci e spiriti pieni di emozioni represse sono ciò che contornano questo gioco, cui punto focale non è certamente il battle system.







Trovo che i menù siano molto curati graficamente e nella loro semplicità sono carinissimi!
L'ideale per un gioco in cui combattere non è certamente la cosa più importante.

Incontreremo anche gli spiriti delle persone ormai defunte, alcune di queste sono le stesse che possiamo leggere nei ricordi, eccone alcuni.



L'incontro con un altro personaggio piuttosto...Bizzarro testimonia che ci sono altri esseri viventi, bisogna solamente trovarli.


L'atmosfera di gioco è ben definita dalle tinte di gioco, in puro stile Tri-Crescendo (ciao Eternal Sonata, ciao) e con un paesaggio del genere, è impossibile non pensare a quanto, questo mondo seppur desolato, possa nascondere ancora tanta bellezza.

L'unica nota negativa? Trovo un po' scomodi i comandi e ora come ora i tutorial non vogliono smettere di apparire XD

Credo che le mie parole finali riguardo questo titolo si sintetizzino con quello detto in precedenza.
Secondo me avrebbe reso molto meglio in versione anime, film, libro o qualsiasi altra tematica.
La storia è davvero bella e intrigante si, ma il fatto di girare per tanto tempo negli stessi dungeon e un battle system in cui alla fine premi un solo tasto sono stati davvero fastidiosi e a tratti noiosi, ma da un gioco in cui bisogna concentrarsi più sulla trama che non sul resto, posso anche capirlo. Tuttavia, da un gioco Tri-Crescendo (come Eternal Sonata) mi aspettavo qualcosa in più. Belle anche le ambientazioni, sebbene dopo un po' si ripetono, ma l'atmosfera è resa molto bene.
I comandi sono sfruttati bene e fin troppo direi, infatti alla fine li ho trovati paradossalmente scomodi. Forse non sono più abituata ad usare il controller Wii.

Ah e vedete questa frase nello screenshot? Cercate di farci l'abitudine per quasi tutto il gioco! X°D


Note negative fatte, concentriamoci ancora una volta sulla trama che ho trovato proprio interessante, nella sua apparente semplicità. Come già detto nella prima impressione, viene dato ampio spazio alle parole, alle emozioni e a quanto non bisogna dare per scontato ogni singolo fattore, cosa che personalmente mi tocca abbastanza dato che cerco di trovare il senso di ogni cosa. Ciò che però mi sono piaciuti di più sono i ricordi contenuti negli oggetti trovati. Infatti ho fatto altri screenshot a riguardo!




Persino un palloncino bucato nasconde ricordi.

Interessanti anche alcuni personaggi, soprattutto Crow che credo sia il mio preferito nel piccolo cast di personaggi!



Laura Bailey, sempre presente.



Spiriti che danno lezioni di vita e mi fanno tornare in mente la frase di Tifa in Final Fantasy VII:
"Words aren't the only way to tell someone how you feel."

Lo consiglio come gioco per riflettere su quante volte diamo spesso per scontato persone, situazioni e tutto ciò che ci circonda.