RYSE Games

Super Mario Sunshine, Recensione di ChrisMuccio

« Older   Newer »
  Share  
ChrisMuccio
view post Posted on 30/6/2013, 16:22




SUPER MARIO SUNSHINE




caratula-de-super-mario-sunshine




CASA: NINTENDO
SVILUPPATORE: NINTENDO
GENERE: PLATFORM
GIOCATORI: 1



Nel 1996 Nintendo sconvolse in Mondo Videoludico lanciando sul neonato Nintendo 64 l’indimenticabile Super Mario 64, passato alla storia non solo per la sua qualità fuori parametro, ma anche per essere stato il primo titolo di sempre ad utilizzare un motore grafico interamente tridimensionale, soffiando di pochi mesi tale primato al primissimo Tomb Raider, uscito poco dopo.
Inevitabilmente, i Fan della Grande N iniziarono a sognare e ad invocare a gran voce il sequel dell’amatissimo capitolo a 64-Bit, che tuttavia non si sarebbe materializzato prima del 2002, nella successiva generazione a 128-Bit.
In quell’anno, su GameCube vide la luce l’attesissimo Super Mario Sunshine, il nuovo capitolo della serie principale; le aspettative erano ovviamente fuori parametro, considerato che stiamo pur sempre parlando del “successore” di Super Mario 64, che si è fatto attendere per ben 6 lunghi anni.
Super Mario Sunshine si sarà rivelato all’altezza delle attese? Si è rivelato quella Killer Application che doveva essere?


500px-SuperMarioSunshine_header




IL GIOCO

Dopo tante fatiche, una meritata vacanza ci sta tutta per Mario, che assieme alla Principessa Peach, al saggio Mastro Toad e ad un nutrito gruppo di altri Toad, parte verso l’Isola di Delfinia, un paradiso naturale abitato da buffi individui noti come i Palmensi ed i Noki. Il gruppetto già si pregusta una vacanza di totale relax e giornate sulla spiaggia, sorseggiando succhi di frutta e prendendo il sole in riva al mare. Tuttavia, appena sbarcati all’aeroporto, Mario e compagnia notano che qualcosa non va: la pista di atterraggio è infatti sommersa da una strana sostanza simile a melma colorata, dalla quale sbuca un mostro dalla forma di una Piranha Plant. Eliminata la creatura, succede l’impensabile: la polizia di Delfinia arresta Mario, in quanto accusato di essere la causa dell’inquinamento che ha colpito tutta l’isola!
Dopo un processo nel quale Mario viene condannato a ripulire l’isola intera, senza possibilità di poterla abbandonare fino a lavoro concluso, il baffuto idraulico inizia il suo lavoro di pulizia; sarà aiutato da un particolare e sofisticato marchingegno ad acqua, lo Splac 3000 realizzato dal Professor Strambic (già creatore del Poltergust 3000 utilizzato da Luigi per ripulire il suo palazzo infestato dai fantasmi).
Già dopo poco tempo, tuttavia, si scopre il vero malfattore, ossia… un sosia di Mario a forma di ombra!
Il nostro eroe deve dunque acciuffare il furfante e scoprire il motivo dei suoi gesti, cercando al tempo stesso di salvare l’isola dalla melma che la sta lentamente distruggendo.
Ed eccoci dunque immersi nella soleggiata Isola Delfinia. Partiremo dalla cittadina situata al centro dell’isola, ricca di abitanti e negozietti (ovviamente non interattivi), dove inizieremo il nostro lavoro di pulizia: tale zona funge da hub principale, un po' come il Castello di Peach visto in SM64, attraverso il quale raggiungere i vari mondi di gioco, tutti situati in vari angoli di Delfinia. Già dopo poco si avrà accesso ai primi livelli, ricchi di Soli Custodi, che prendono il posto delle Stelle come oggetto principale da collezionare.
I Soli Custodi sono fondamentali per aprire nuovi scenari e proseguire nell’avventura: in tutto sono 120, esattamente come le Stelle di Mario 64, e sempre come il predecessore ne bastano comunque una settantina per avere accesso alla battaglia finale.
I Soli possono essere recuperati in vari modi: alcuni di questi sono collocati in alcune zone inizialmente irraggiungibili del paese centrale, ottenibili soltanto dopo ampi progressi nel gioco; molti altri ancora invece si potranno ottenere solamente presso un apposito rivenditore vicino al porto, che in cambio del prezioso oggetto chiederà 10 Monete Blu. Tali monete sono presenti in grandi quantità in ogni singola area, e dunque saranno numerosi i Soli che potremo ottenere negoziando con il mercante.
Comunque, come da tradizione in ogni Platform 3D che si rispetti, il modo migliore per ottenere questi scintillanti oggetti dorati sarà quello di completare le varie missioni presenti in ogni livello. Gli Stage di Super Mario Sunshine sono suddivisi in 8 missioni, più un’altra bonus che consiste nel recuperare le classiche 100 monete in ogni mondo (esattamente come accadeva in Mario 64). Sono presenti diverse tipologie di missioni: alcune richiedono l’esplorazione di determinate zone, altre invece portano allo scontro con un Boss. Alcune consistono nella risoluzione di semplici enigmi oppure nel ripulire tutta la melma lasciata dal nostro imitatore; altre volte ancora dovremo portare un oggetto da una parte all’altra. Infine, in ogni livello non mancheranno mai missioni basate sulla raccolta di 8 Monete Rosse, cosi come non mancherà mai uno stage dove lo scopo sarà quello di acciuffare Shadow Mario (la settima missione di ogni mondo).
Le missioni più belle, comunque, sono quelle legate ai “misteri”, ossia zone speciali poste nel vuoto, puramente Platform, ma di quelli tosti ed ispirati. Qui il Level Design dà assolutamente il meglio di sé, e questi livelli cosi impegnativi sono comunque in grado di regalare grosse soddisfazioni una volta completati.
Di tanto in tanto, infine, avremo anche un vecchio amico al nostro fianco: trattasi di Yoshi, il cui ruolo sarà fondamentale per ottenere alcuni Soli. Il piccolo dinosauro, cavalcabile come di consueto, attaccherà spruzzando un succo speciale, oppure inghiottendo i nemici, ma dovrà essere tenuto alla larga dall’acqua, dato che gli Yoshi di Delfinia sono intolleranti ai bagnetti!
Sebbene alcune di queste missioni siano decisamente spettacolari ed avvincenti, complessivamente si nota un’ispirazione e una varietà decisamente minore rispetto a quanto visto nel leggendario Super Mario 64. Anzi, a tratti si potrebbe addirittura avvertire una certa ripetitività delle azioni da compiere e delle missioni da completare (basti considerare che ad ogni livello avremo a che fare con Monete Rosse e Shadow Mario), situazione che non viene aiutata dalla poca varietà dei mondi di gioco: ovviamente presentano tutti delle proprie caratteristiche distintive, ma sostanzialmente le ambientazioni tendono tutte a rassomigliarsi, cosa inevitabile considerato il fatto che l’avventura intera si svolge su un’isola tropicale, paradiso idrico e naturale.
Gli stessi Mondi, poi, sono presenti in numero drasticamente contenuto rispetto a prima. Castello escluso, in Mario 64 avevamo 15 mondi di vaste dimensioni, più tanti piccoli stage secondari; cittadina esclusa, in Mario Sunshine esploreremo solamente 7 aree dalle dimensioni abbastanza contenute, con pochissimi stage secondari. Anche questa “pochezza” non aiuta la varietà di gioco, che già non gode di enorme ispirazione o di un Level Design strabiliante, specialmente se lo si paragona all’indimenticabile predecessore.
Come se non bastasse, il grado di sfida è questa volta piuttosto mal calcolato: certo, in ogni Mario 3D principale si ha sempre a che fare con livelli più semplici ed altri invece molto più impegnativi, ma in Sunshine questa alternanza è troppo sbilanciata, alterando momenti di semplicità estrema ad altri di frustrazione talvolta inutile ed eccessiva, quest’ultima alimentata anche da un sistema di controllo sporadicamente impreciso in alcuni frangenti.
Terribile lo scontro finale (indovinate contro chi?), tra i più brutti e meno ispirati mai visti in un titolo Nintendo, che lascia troppo amaro in bocca ed apparendo perfino surreale, privo di quel sapore epico che caratterizzò la Final Battle di Super Mario 64.
E’ comunque giusto mettere in chiaro che Super Mario Sunshine ha comunque i suoi numerosi bei momenti in grado di regalare soddisfazioni (i livelli dei Misteri su tutti), ma anche di intrattenere con gusto (in particolare alcune missioni della Baia dei Noki, delle Sabbie Rosse e di Girasolandia). Ma è innegabile che a Super Mario Sunshine manchi quel colpo di genio tipico di tante produzioni Nintendo di simile importanza. Al contrario, una certa ripetitività delle missioni e del Game Design, un grado di sfida non sempre equilibrato e le ambientazioni meno vaste e meno variegate rispetto al passato penalizzano la produzione impedendole di arrivare ai livelli di eccellenza.
Almeno la Longevità tocca livelli molto alti, soprattutto se si vogliono raccogliere tutti i Soli Custodi. Per arrivare alla battaglia finale ci vorranno all’incirca una decina di ore, destinate però a triplicare per tutti coloro che vogliono raggiungere il 100% (e ce ne vorrà, dato che alcune Monete Blu sono nascoste veramente bene).
Mario a questo giro non è al massimo della forma e non lascia il segno come sperato, ma la sua avventura, pur con qualche calo, riesce comunque a regalare diverse ore di intrattenimento.


Super-Mario-Sunshine




INNOVAZIONE

Mario Sunshine, dato l’ambientazione “estiva”, è un titolo fortemente incentrato sull’acqua. Per tutta l’avventura, infatti, il nostro eroe sarà equipaggiato con lo Splac 3000, aggeggio che gli consentirà di sparare l’acqua necessaria per ripulire l’isola dalla melma, ma può fungere anche come utile arma di attacco contro alcuni nemici od ostacoli. Le funzioni dello Splac non si fermano qui: ci sono altre tre abilità speciali(due delle quali ottenibili solo dopo ampi progressi) da sfruttare. La prima, quella principale e più utile, consente a Mario di poter fluttuare brevemente in aria, abilità utile per raggiungere piattaforme distanti; successivamente otterremo la possibilità di trasformare lo Splac in una sorta di razzo, consentendoci di raggiungere vette altrimenti troppo alte; infine, l’ultima abilità consente allo Splac di “spararci” a folle velocità in ogni dove, con la possibilità anche di poter infrangere alcune porte troppo resistenti ed avere accesso a nuove aree, solitamente contenenti Soli o Monete Blu.
Lo Splac necessità di grandi quantità di acqua per funzionare, e dunque dovrà essere costantemente ricaricato per funzionare. Fortunatamente troveremo litri di H2O in enormi quantità in ogni dove, dunque la ricarica sarà decisamente l’ultimo dei problemi.
Lo Splac 3000, tuttavia, non appare quell’oggetto così tanto innovativo da lasciare senza parole. Sicuramente aiuta a differenziare Sunshine dagli altri capitoli della saga, ma la sostanza resta praticamente invariata, ed anzi, a tratti si preferirebbe giocare senza dover utilizzare questo marchingegno comunque indispensabile, considerato che l’intero gioco è stato disegnato per sfruttare continuamente il sofisticatissimo “super-liquidator”, che prende il posto delle numerose abilità di Mario viste nel capitolo per Nintendo 64. La sola cosa che l’idraulico può ancora eseguire sono i suoi poderosi salti.
Tra le altre innovazioni, Mario Sunshine è l’unico episodio della serie regolare a presentare uno straccio di “trama”, con tanto di cutscenes a narrare gli avvenimenti. Tuttavia, tale aggiunta appare forzata, non solo perché in fondo la storia segue sempre i soliti canoni di ogni titolo di Mario (la Principessa rapita e lo scontro con Bowser), ma anche perché, dopo la fase iniziale, la storia ricoprirà un ruolo totalmente secondario. E’ proprio per questo che l’aggiunta, comunque marginale, di un comparto narrativo appare fuori luogo, specie se gestita in questa maniera e in un Platform Game di questo stampo.
Generalmente Nintendo riesce sempre a rinnovare la sua serie principale ad ogni capitolo, ed indubbiamente ci hanno provato anche a questo giro. Super Mario Sunshine una certa originalità ce l'ha pure, ma non è così forte come potrebbe sembrare.


super-mario-sunshine-image4




ATMOSFERA

L’Isola di Delfinia appare un mondo decisamente variegato e colorato; con tutto quel sole e quell’acqua fa venire costantemente voglia di estate e di bagni al mare. Oltre al paese centrale, visiteremo pianure piene di mulini a vento, il porto dell’isola, hotel di lusso e spiagge soleggiate, fino poi a raggiungere altre zone abitate come la poetica Baia dei Noki o il Villaggio delle Palme posto lontano dal centro. E se proprio ci si vuole divertire, una visita al luna park di Girasolandia è d’obbligo!
Dopo aver visitato ogni mondo ed ottenuto i Soli Custodi necessari, infine, si aprirà la porta del temibile Monte Corona, il vulcano ancora attivo dell’isola, sulla cui sommità ci aspetta lo scontro finale.
Esteticamente, Delfinia appare un piccolo paradiso terrestre ricco di personalità; divertente anche il fatto che da ogni zona principale si potranno osservare all’orizzonte gli altri mondi di gioco.
Il solo problema, come già accennato precedentemente, è che nella sostanza questi luoghi tendono tutti a rassomigliarsi molto, tutti incentrati sull’acqua e sugli ambienti soleggiati. Non ci sarà nessuna variazione sul tema, se non giusto proprio negli attimi finali dell’avventura quando visiteremo il vulcano. Un po’ troppo poco, onestamente.
Graficamente, poi, Super Mario Sunshine non riesce a spingere al massimo le capacità tecniche del GameCube. Indubbiamente la resta grafica è di pregevole fattura, con ottime animazioni ed un uso dei colori assolutamente perfetto, ma Nintendo era già riuscita ad andare oltre qualche mese prima, con Luigi’s Mansion e Super Smash Bros. Melee, molto più curati e prestanti sotto questo aspetto. La resa dell’acqua, comunque, è assolutamente lodevole, apparendo incredibilmente fluida e realistica, e non si registrano sbavature tecniche o bug degni di nota.
Un’assoluta delusione, invece, la colonna sonora, tra le meno ispirate mai orchestrate per un titolo con Mario protagonista. Anzi, alcuni brani tenderanno addirittura a farsi irritanti (specie quello del Porto). Siamo lontani anni luce dalle musiche di qualità ascoltate in Mario 64, ma in generale non è presente nessun brano davvero in grado di lasciare un segno come molti dei motivetti storici della serie.


38157-vollbild




COMMENTO FINALE

Essendo il “successore" di Super Mario 64, ma più in generale essendo un episodio principale della storica serie Nintendo, era inevitabile che intorno a Super Mario Sunshine si venissero a creare aspettative stellari.
All’epoca l’ancora “giovane” GameCube poteva già contare su alcune eccellenti produzioni, come ad esempio Super Smash Bros. Melee e Star Wars: Rogue Leader, ma indubbiamente la nuova avventura di Mario era attesa come il titolo principale del primo anno del GC, in attesa degli altri pesi massimi come Star Fox Adventures, Metroid Prime e The Legend Of Zelda: The Wind Waker.
Alla resa dei conti, per quanto comunque ben fatto e piacevole da giocare, Super Mario Sunshine non fu capace di rispettare appieno tutte le enormi aspettative della vigilia. Il level design, la varietà delle missioni e dei mondi di gioco, e l'impatto generale della produzione non erano così stellari come sperato, di sicuro non allo stello, elevato livello qualitativo settato dai passati episodi del brand.
Nessuno probabilmente si aspettava un'opera altrettanto rivoluzionaria come Super Mario 64 (e ci sta tutto, anche perché il capitolo per N64 ha stravolto il modo di intendere i Platform Games, se non proprio i videogiochi in generale), ma forse era lecito aspettarsi un Mario ancora più incisivo e creativo, che fosse davvero capace di lasciare a bocca aperta. Una certa originalità ce l'ha pure, grazie allo Splac 3000, ma le innovazioni portate da Sunshine non sono così riuscite da permettere alla produzione di compiere il proverbiale salto di qualità.
Resta un gioco molto valido e consigliato a tutti i possessori di un GameCube: in fondo stiamo pur sempre parlando di Mario!
Ma la serie dell'idraulico baffuto ha dimostrato in molte altre occasioni di poter fare ancora di più e ancora meglio rispetto a questo pur giocabilissimo Super Mario Sunshine.

PREGI

- Molto Belle alcune Missioni…
- …in particolare i Misteri
- Longevità di Tutto Rispetto
- Buona Resa Grafica

DIFETTI

- Innovazioni Forzate o Poco Incisive
- Livello di Sfida Mal Calcolato: a volte Troppo Semplice, a volte Inutilmente Frustrante
- Sonoro Incredibilmente Sottotono
- Ripetitivo in alcuni Frangenti
- Registra Troppi Passi Indietro rispetto a Super Mario 64

VOTO FINALE : 7.5



Edited by ~ChrisMuccio - 4/12/2017, 22:39
 
Top
Brook75
view post Posted on 1/7/2013, 17:12




Ammetto che anche io ho notato gli stessi difetti, ma forse l'ho valutato 8 sulla base del fatto che all'epoca mi fece molto divertire! ;) Ottima recensione Chris! :)
 
Top
ChrisMuccio
view post Posted on 1/7/2013, 17:16




Grazie Brook :ok:
Sebbene lo abbia finito più volte nel corso degli anni, questo è uno dei Mario che proprio non sono mai riusciti a conquistarmi o a divertirmi davvero. Fortuna che le cose sono molto migliorate con il successivo Galaxy ;)
 
Top
Brook75
view post Posted on 1/7/2013, 17:17




@Chris: eh beh, Galaxy è... su un altro pianeta (in tutti i sensi)! ;)
 
Top
Agmar
view post Posted on 2/7/2013, 09:40




Quoto i Brook pensieri, ma ottima recensione come sempre :)
 
Top
ChrisMuccio
view post Posted on 2/7/2013, 09:44




Grazie Agmar :ok:
 
Top
5 replies since 30/6/2013, 16:22   263 views
  Share