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Mario & Luigi: Dream Team Bros., Recensione di ChrisMuccio

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ChrisMuccio
view post Posted on 11/9/2013, 16:57




MARIO & LUIGI: DREAM TEAM BROS.




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CASA: NINTENDO
SVILUPPATORE: ALPHADREAM
GENERE: JRPG/PLATFORM
GIOCATORI: 1



Quella di Mario & Luigi è una serie che ha ormai accumulato un decennio sulle spalle: era infatti il Novembre del 2003 quando venne rilasciato su GameBoy Advance Mario & Luigi: Superstar Saga, il primo capitolo di questa serie che mescola Platform e Gioco di Ruolo(nonché il terzo gioco impostato in questa maniera, calcolando anche Super Mario RPG per SNES e Paper Mario per N64). Un titolo splendido, tra i migliori disponibili su GBA.
Il successo fu tale che nel giro di qualche anno Mario & Luigi si trasforma in una serie: nel 2006 viene rilasciato su DS il secondo episodio, Partners In Time, che però non riesce a replicare la qualità del capostipite. Si dovrà aspettare il terzo capitolo, il notevole Bowser’s Inside Story, uscito nel 2009 sempre su DS, per riavvicinarsi ai fasti del primo titolo.
Una serie che, complessivamente, è sempre riuscita a mantenersi su un livello qualitativo di tutto rispetto, divenendo molto amata ed apprezzata da parte dei fan Nintendo.
Con il rilascio del 3DS, era naturale attendersi un quarto episodio della saga, che infatti si materializza nell’Estate del 2013, intitolato Mario & Luigi: Dream Team Bros. ed ambientato principalmente nei sogni di Luigi.
Ed eccoci dunque giunti al verdetto: il quarto episodio renderà onore alla sua apprezzatissima serie?


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LA TRAMA

La Principessa Peach viene invitata dal Dr. Abbiocco a far visita all’Isola Guanciale, una terra soleggiata e rilassante, abitata da una moltitudine di simpatiche ed allegre creature sempre pronte ad accogliere con il sorriso il gran numero di turisti che visitano l’isola(molti dei quali provenienti dal Regno di Fagiolandia, la terra dove era ambientato SuperStar Saga). L’Isola Guanciale è nota non solo per essere un’ambita meta turistica, ma anche perché ospitò, molto tempo addietro, il popolo dei Guancialini, misteriosamente scomparsi, ma dei quali vi sono ampie testimonianze culturali sparse lungo tutto il territorio.
Accompagnata come sempre da Mario e Luigi, oltre ovviamente ad una nutrita schiera di Toad, il gruppo arriva sull’isola, ma la permanenza si fa turbolenta sin dalle prime battute: una misteriosa entità maligna sembra aver messo i suo occhi sulla Principessa, la quale ben presto si ritrova nei guai; Mario e Luigi, nel tentativo di proteggerla , scopriranno che la popolazione dei Guancialini non è scomparsa nel nulla, ma è in realtà stata trasformata in cuscini a forma di pietra, per colpa di un incantesimo del crudele Incubak, la stessa entità che sta inseguendo la principessa. L’unico modo per salvare i Guancialini è quello di dormire su questi strani cuscini in modo cosi da entrare nel mondo dei sogni; solo tramite il sonno di Luigi pare essere possibile questa operazione, e dunque toccherà a Mario addentrarsi nei sogni del fratello nel tentativo di salvare i Guancialini e trovare un modo per sconfiggere Incubak una volta per tutte.
L’aspetto narrativo non è mai stato uno dei punti di forza dei vari episodi della serie: si è sempre trattato principalmente di storielle più o meno semplici e senza particolare innovazione, ma che risultavano comunque molto godibili grazie soprattutto alla forte vena umoristica che da sempre caratterizza la saga. Tuttavia, in Dream Team Bros., il solo umorismo non è più sufficiente per salvare il comparto narrativo: oltre al fatto che siamo di fronte ad un plot sostanzialmente banale e già visto, con pochi colpi di scena particolari, a questo giro la classica verve comica della serie non strappa più i sorrisi di una volta, risultando in più di un caso anonima, forzata e ripetitiva. Siamo lontani dall’umorismo genuino e simpatico che caratterizzò l’inizio della serie, e sotto questo aspetto siamo probabilmente di fronte all’episodio meno riuscito di tutti i Mario & Luigi. Un vero peccato.


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IL GIOCO

Non bisogna aspettarsi particolari stravolgimenti o innovazioni nella formula di gioco: Dream Team Bros. poggia le sue basi su quanto già fatto dai predecessori, in particolare da Bowser’s Inside Story, il capitolo che includeva nuove trovate nell’aspetto ludico della serie Platform/RPG realizzata da Alphadream per conto di Nintendo.
Gli scontri in stile JRPG a turni continuano dunque a farla da padroni: Mario e Luigi, i soli due personaggi che controlleremo per tutta l’avventura, continueranno ad attaccare tramite Salti e Martelli, almeno per quanto riguarda gli attacchi standard; al solito, la perfetta esecuzione del colpo, ossia premendo il tasto A o B al momento del preciso impatto con il corpo del nemico, garantirà una maggior quantità di danni arrecati.
Per rendere più agevoli gli scontri, comunque, l’ideale sarebbe attaccare tramite gli ormai classici Attacchi Fratelli, colpi potenti e spettacolari da utilizzare tramite la spesa di un tot di MP, che richiedono una buona dose di tempismo e precisione per essere eseguiti correttamente ed infliggere l’attacco più doloroso possibile; esattamente come succedeva in Bowser’s Inside Story, gli Attacchi Fratelli si possono acquisire in ogni area del mondo di gioco, raccogliendo 10 puzzle in ogni area, permettendoci cosi di sbloccare un nuovo Attacco. A questo giro, a differenza dei predecessori, Mario e Luigi avranno il proprio set differenziato di Attacchi Fratelli, 5 ciascuno per un totale di 10 attacchi, alcuni ripresi dai precedenti episodi(come il Guscio o le Palle di Fuoco), altri invece totalmente inediti(come le Bombe da Lanciare, lo Skateboard o un piccolo caschetto a forma di elicottero). Le tipologie di nemici che affronteremo sono piuttosto variegate, e tutte dotate di propri attacchi, debolezze e resistenze, che richiedono al solito di essere sfruttate tramite piccole, ma efficaci strategie; alcune offensive nemiche si rivelano più imprevedibili rispetto al passato, specie contro i nemici delle fasi di gioco avanzate.
Si notano alcune aggiunte nelle battaglie rispetto al passato: tanto per cominciare, l’esecuzione di alcune mosse dei nostri personaggi o degli avversari ci consentono di muoverci su e giù della nostra posizione, senza dover necessariamente restare statici sullo schermo; in questo modo potremo evitare più facilmente l’offensiva nemica risparmiando preziosi HP. Alcune battaglie, inoltre, consentono di muoversi anche verticalmente, e non solo orizzontalmente come da tradizione. Infine, può capitare talvolta che alcuni nemici si posizionino sullo sfondo del campo di battaglia, aiutando i loro alleati oppure cercando di danneggiarci; tramite l’utilizzo di un particolare oggetto, la Schernosfera, potremo attirarli a noi per sconfiggerli: si tratta di nemici in più, che non devono essere obbligatoriamente attirati contro di noi, ma lo scontro con questi mostri in più garantisce maggiori Punti Esperienza alla fine della battaglia. Ci sono altri oggetti speciali da utilizzare durante le battaglie: oltre la citata Schernosfera, avremo a disposizione il Biscotto Boo, che ci rende invisibili ed invulnerabili per qualche turno, ma con l’impossibilità di arrecare danni al tempo stesso; le Bombe Sorpresa, invece, possono stordire alcuni nemici; infine, la Scatola Segreta, una volta utilizzata, provocherà un effetto a Random, che potrà andare a nostro vantaggio o svantaggio…addirittura, il suo utilizzo potrebbe causare persino il Game Over!
Salire di livello, questa volta, avverrà più lentamente, e dunque è bene cercare di affrontare quanti più scontri possibili, in modo cosi da potenziare continuamente i parametri di Mario e Luigi, magari anche sfruttando alcuni Fagioli speciali rinvenibili dissotterrandoli dal terreno.
Ultimo ma non meno importante, il livello di difficoltà: la serie targata Nintendo non si è mai distinta per offrire una sfida particolarmente impegnativa, essendo pensata principalmente per un pubblico di giovani, ed anche questo quarto capitolo non offre scontri particolarmente tosti in tal senso; sicuramente, però, come già accennato, molti attacchi nemici si sono fatti più imprevedibili, cosi come le Boss Fight risultano essere più impegnative rispetto agli standard della saga, specie verso le fasi finali, dove i nostri avversari di grossa taglia potrebbero darci filo da torcere in più di un’occasione.
Ritornano anche le Battaglie Giganti già viste nel prequel e questa volta relegate al Mondo dei Sogni, dove il nostro Luigi allargherà notevolmente la sua taglia per affrontare questi mastodontici avversari; anche in questi scontri ci sarà, in alcuni casi, da impegnarsi, anche se fortunatamente potremo contare non solo su attacchi a base di salti e martellate, ma anche sull’appoggio di Mario, con il quale attivare Attacchi Fratelli appositi per queste fasi.
Si notano dunque gli sforzi degli sviluppatori per rendere Dream Team Bros. un titolo quantomeno accettabile anche dal punto di vista della sfida: se i giocatori meno navigati potrebbero effettivamente sudare durante alcuni scontri, i veterani invece, anche stavolta, non incontreranno mai fatiche particolari; si notano inoltre alcune piccole semplificazioni rispetto ai predecessori: anzitutto, quando vorremo fuggire da uno scontro, non perderemo più monete per strada come in passato, mentre invece, in caso di sconfitta durante uno scontro, potremo addirittura ripartire direttamente da tale battaglia, e non dall’ultimo punto di salvataggio, e magari semplificare anche lo scontro, con tanto di suggerimenti annessi. Certo, niente di tutto questo è obbligatorio, e può servire giusto ai giocatori più giovani e meno pratici. A proposito di Sistema di Salvataggio, questa volta sarà possibile salvare in qualunque momento premendo semplicemente un’apposita icona sul Touch Screen. Stranamente, sono ancora presenti i classici diari dove salvare la partita: scelta pensata per i “tradizionalisti”, ma al tempo stesso inutile quando poi permetti di poter salvare liberamente in ogni momento.


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Passiamo ora all’altro aspetto chiave del Gameplay di ogni Mario & Luigi: la fase esplorativa, dove emerge di prepotenza l’anima Platform della produzione.
Le ambientazioni sono discretamente varie come di consueto, ed offrono un ottimo Level Design e tanti piccoli ma interessanti segreti, oltre ad una buona dose di (semplici) enigmi da risolvere tramite le abilità di Mario e Luigi, ottenibili proseguendo nell’avventura, e che consentono azioni tramite le quali attraversare passaggi o risolvere puzzle altrimenti impossibili da superare.
L’esplorazione, questa volta, è molto più importante, non solo perché consente di trovare i Tasseli di Puzzle necessari per sbloccare gli Attacchi Fratelli, ma anche per trovare tutti i Cuscini magici che imprigionano i poveri Guancialini.
Ed eccoci dunque all’altro aspetto caratteristico di Dream Team Bros., ovvero il Mondo Onirico dove si svolgono i sogni di Luigi ogni volta che si addormenta su questi cuscini. Il Mondo Onirico è interamente bidimensionale, esattamente come lo era il corpo di Bowser nel predecessore, dove tra l’altro faremo la “conoscenza” di Oniriluigi, la versione “onirica” di Luigi che gli consente di essere comunque al fianco di Mario nonostante nel mondo reale lui stia allegramente dormendo.
Nel Mondo Onirico, tramite l’operato di Oniriluigi, potremo attivare moltissimi sistemi che ci consentiranno di risolvere ulteriori enigmi e proseguire attraverso passaggi altrimenti insormontabili. Sono molte le abilità di Oniriluigi, tutte destinate a migliorare nel proseguo dell’avventura, con la possibilità di trasformarlo in una muraglia mobile, in una palla, in un ventilatore, e quant’altro ancora.
Tra l’altro, durante le battaglie nel Mondo Onirico, potremo fare affidamento su attacchi alternativi rispetto a quelli nel mondo reale, che sfruttano le abilità ed il numero degli Oniriluigi arrecando cosi danni sempre maggiori ai numerosi nemici che tenteranno di ostacolarci. Devastanti e divertenti gli Attacchi Fratelli appositamente pensati per le battaglie oniriche, che tra l’altro sfruttano pure adeguatamente il Touch Screen esattamente come molti degli Attacchi Fratelli del mondo reale.
Tuttavia, Oniriluigi ed abilità annesse a parte, si nota come gran parte delle idee che caratterizzano Dream Team Bros. siano riprese dallo splendido Bowser’s Inside Story, che offriva tra l’altro enigmi e minigiochi più interessanti rispetto a quanto visto in DTB. I minigiochi di questo episodio, invece, appaiono il più delle volte noiosi o poco allettanti, con la sola eccezione del gioco basati sugli anelli, affrontabile nelle fasi finali dell’avventura e davvero divertente da giocare.
Passiamo infine a parlare della Longevità, che qui si dimostra veramente di tutto rispetto: mentre i tre precedenti episodi avevano una durata media che si aggirava intorno alla ventina di ore(tranne giusto Partners In Time, leggermente più breve rispetto agli altri due capitoli), DTB avrà una durata che può arrivare a toccare anche le 30 ore di gioco, per tutte le cose che ci sono da fare e le aree da esplorare.
Una longevità davvero di tutto rispetto, e persino superiore agli standard della serie, non può che essere un grande biglietto da visita. Purtroppo però non tutto è perfetto, e si ricollega a quello che, di fatto, è il più grosso problema di questo nuovo Mario & Luigi: in più di un’occasione, DTB darà l’idea di essere “allungato con l’acqua”, presentando alcune fasi di gioco davvero troppo lunghe rispetto a ciò che davvero offrono, correndo il rischio di annoiare il giocatore, stanco di girare a zonzo più del dovuto attraverso le solite ambientazioni. Per rendersi conto di ciò, basti notare che gran parte delle visite al Mondo Onirico(in particolare nei casi in cui ci si mobilita per salvare i Guancialini dai cuscini nei quali sono imprigionati) appaiono brevi ed anonime, ma presenti però in gran quantità, destinate ben presto a divenire noiose. C’è anche una certa dose di Backtracking che ci porta a rivisitare più volte le stesse ambientazioni, pur scoprendo, comunque, nuove aree della stessa zona. La progressione dell’avventura in alcuni casi, anche a causa di questi escamotage poco vincenti, si fa piuttosto lenta, tempi morti che finiscono con l’annoiare il giocatore. Il che è un peccato, considerato comunque il fatto che Dream Team Bros. è un titolo confezionato con cura ed in grado di regalare molti momenti piacevoli e divertenti, in pieno rispetto degli standard della serie, offrendo un otimo Level Design ed alcune trovate molto interessanti negli scontri.
30 Ore restano comunque un notevole biglietto da visita, peccato però che molte di quelle ore sono più forzate che realmente utili ai fini della giocabilità. Forse, una manciata di ore in meno avrebbero fatto bene alla produzione, anziché allungare forzatamente il brodo senza ulteriori idee vincenti a propria disposizione.
Sicuramente Mario & Luigi: Dream Team Bros. resta un titolo caldamente consigliato ai fan della serie e della Nintendo, ma siamo lontani dalla qualità non solo di SuperStar Saga, ma anche di Bowser’s Inside Story, al quale questo quarto episodio, come già accennato, prende pure molte idee vincenti.


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ATMOSFERA

A differenza degli altri esponenti della serie, che offrivano uno stile estetico prettamente bidimensionale, Dream Team Bros. abbraccia un stile maggiormente tridimensionale, che in un certo senso lo avvicina al vero capostipite dei giochi di ruolo con Mario protagonista, ossia Super Mario RPG per SNES.
Sebbene esteticamente il titolo sia decisamente grazioso e curato a dovere, con ambientazioni variegate e ricche di stile, siamo ben lontani dalla qualità artistica vista nel citato titolo del 1996, senza poi contare che l’ambientazione dell’Isola Guanciale, per quanto piacevole, appare meno ispirata ed evocativa rispetto agli scenari di SuperStar Saga o Partners In Time, un po’ anche a causa del solito “riciclo” di ambientazioni già viste troppe volte(a conti fatti esploreremo deserti, spiagge soleggiate, cittadine vivaci, grandi castelli, foreste incantate e l’immancabile roccaforte del cattivo di turno…tutte location già viste in uno qualunque degli episodi di Mario & Luigi). Delude un po’ il Mondo Onirico, che di “Onirico” ha solo il nome, apparendo invece piuttosto semplice e poco visionario dal punto di vista estetico. Anche la colonna sonora in tal senso non aiuta troppo: i brani sono sicuramente piacevoli e fischiettabili, ma tendono ad essere eccessivamente allegri e buonisti, quando invece, specie nel regno dei sogni, si poteva puntare su tracce più evocative e visionarie(come era stato fatto più volte nei momenti più cupi e fondamentali di Partners In Time, che offriva la migliora colonna sonora della serie intera), proprio per sottolineare la visita a quel mondo fantastico quale dovrebbe essere quello dei sogni. Ripetitive, invece, le tracce che fanno da sottofondo alle battaglie.
Inutile, invece, l’effetto 3D, che non offre davvero nessun aspetto degno di nota, se non quello di essere ben poco avvertibile anche attivato al massimo.
Infine, come già accennato nel paragrafo relativo alla Trama, l’umorismo tipico della serie a questo giro appare fiacco e meno ispirato del solito, smorzando il coinvolgimento per le vicende trattate e le situazioni che ci ritroveremo a vivere nel corso del gioco.
DTB è sicuramente di buona fattura dal punto di vista estetico, ma non riesce ad osare, ad andare oltre, lasciando anche sotto questo aspetto un lieve retrogusto amaro.


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COMMENTO FINALE

Il 3DS aveva vissuto un grande 2013, caratterizzato da titoli di grosso calibro che si sono rivelati qualitativamente positivi, basti pensare ad esempio a giochi come Fire Emblem Awakening, Luigi's Mansion 2 o Castlevania: Mirror Of Fate.
In quello stesso anno fece il suo esordio anche Mario & Luigi: Dream Team Bros., quarto capitolo di una serie che aveva già riscosso ottimi consensi su GBA e DS.
Appunto per tale ragione, le aspettative attorno al gioco erano discretamente elevate e, fortunatamente, in buona parte rispettate: l'opera ripropone lo stile tipico della saga e si dimostra ludicamente sempre divertente, per la gioia di tutti i fan.
Tuttavia, Dream Team Bros. è lontano dall’essere il miglior episodio della serie, e di sicuro non si è rivelato neanche il miglior titolo uscito su 3DS quell'anno.
I motivi sono presto detti: umorismo tipico della saga ormai poco ispirato, molte “fasi morte” e troppo allungate nel corso dell’avventura, storia poco appassionante, riciclo di idee da Bowser’s Inside Story, esteticamente valido ma non stratosferico.
Il Gameplay, comunque, continua a proporre un ottimo mix tra Platform e JRPG, affiancate da alcune nuove trovate interessanti legate al Mondo Onirico ed una longevità di tutto rispetto(seppur a tatti eccessiva dati i diversi tempi morti che caratterizzano l'avventura).
Non siamo di fronte ad un gioco indimenticabile, ma sicuramente Mario & Luigi: Dream Team Bros. fa quanto basta per essere goduto ed apprezzato pur con i suoi difetti, rivelandosi un acquisto consigliato per tutti.

PREGI

- Gameplay Vario e con Alcune Nuove, Interessanti Trovate nelle Battaglie
- Fara la Gioia dei Fan della Serie
- Sensibilmente Più Impegnativo rispetto ai Predecessori…
- Longevità di Tutto Rispetto, Maggiore rispetto ai Predecessori…

DIFETTI

- ...ma resta comunque Piuttosto Accessibile per i Giocatori più Navigati
- …ma alcune Fasi dell’Avventura sono Penalizzate da troppi “Tempi Morti”
- Trama Accessoria
- Esteticamente Meno Incisivo del Previsto

VOTO FINALE : 7.5

Video

Edited by ~ChrisMuccio - 15/10/2017, 18:34
 
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Brook75
view post Posted on 11/9/2013, 17:02




Mi aspettavo di più da questo gioco! Cmq, è mediamente discreto. Forse però, la formula dei "Mario & Luigi" comincia ad essere logora e meriterebbe una revisione, con maggiore cura della trama e degli elementi ruolistici (ridotti all'osso). Ottima recensione come sempre, Chris! ;)
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 11/9/2013, 17:04




Grazie :ok:
Veramente gli elementi ruolistici non sono "ridotti all'osso", ma anzi continua ad esserci un ottimo mix tra Platform e JRPG, dunque... ^_^
Semmai sarebbe il caso, per un eventuale quinto episodio, di trovare qualche idea nuova senza andare a riprendere troppo dai predecessori(Bowser's Inside Story in questo caso). DTB offre qualche nuova trovata interessante nei combattimenti, ma bisogna osare di più! :ok:
 
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Brook75
view post Posted on 12/9/2013, 14:11




@Chris: mi ricordavo di "Mario e Luigi 2: Fratelli nel Tempo" e non mi pareva che gli elementi ruolistici fossero tantissimi, ma magari sono abituato a molte più opzioni! XD Cmq, hai ragione. Ci vorrebbero delle vere novità.
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 12/9/2013, 15:41




Ricordati comunque che stiamo parlando di una serie pensata principalmente per un pubblico di giovani, utile per coloro che si avvicinano per la prima volta ai JRPG, e dunque come tale non deve essere necessariamente troppo complessa. In tal senso, Alphadream ha svolto un egregio lavoro con tutti e quattro gli episodi della serie. ^_^
 
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Brook75
view post Posted on 13/9/2013, 18:55




@Chris: si, concordo! :) In effetti, la sola cosa che stona è il solito cannovaccio. Speriamo che in un futuro episodio cambino qualcosa! ;)
 
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5 replies since 11/9/2013, 16:57   295 views
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