RAYMAN LEGENDS
CASA: UBISOFT
SVILUPPATORE: UBISOFT
GENERE: PLATFORM
GIOCATORI: 1-4Dopo averlo messo a lungo da parte, relegandolo in titoli di poco spessore, Ubisoft decise di dare una forte scossa alla sua storica mascotte, Rayman, rendendolo protagonista di un Platform Bidimensionale che riportò alle origini il personaggio.
Previsto inizialmente come uscita digitale ad episodi, Rayman Origins divenne poi un gioco intero e rilasciato il versione Retail verso la fine del 2011, rivelandosi uno dei Platform più grandiosi e divertenti di tutta questa generazione videoludica.
Il meritato successo di critica e pubblico convinse Michel Ancel, papà della melanzana antropomorfa, a mettersi all’opera su un seguito, annunciato nella primavera del 2012 con il nome di Rayman Legends. E contemporaneamente all’annuncio, ecco il primo colpo di scena legato allo sviluppo: il titolo sarebbe stato totale esclusiva della nuova console Nintendo, il Wii U, a differenza dei predecessori, da sempre multiformato.
Lo sviluppo procede serrato nel tentativo di rispettare la data di rilascio fissata per la primavera del 2013, ma proprio quando il debutto di Rayman Legends è ormai imminente, ecco arrivare una doccia fredda: Ubisoft ordina agli sviluppatori di rendere il progetto multiformato, rendendolo disponibile anche per PS3, X360, PC e PS Vita, rinviando l’uscita per la fine dell’Estate, il tempo necessario per realizzare conversioni di qualità. Il Wii U perde dunque una possibile esclusiva di peso(ad eccezione del Giappone, dove la sola versione prevista resterà proprio quella della console Nintendo), mentre il team di Michel Ancel non prese bene la decisione, mettendo in moto anche delle accese proteste rivolte contro “gli uomini incravattati” a capo di Ubisoft.
Nonostante il momento turbolento, lo sviluppo del gioco in tutte le versioni previste prosegui senza troppi problemi, fino ad arrivare al 30 Agosto, giorno dell’esordio del titolo Ubisoft nei negozi Europei.
Dopo un certo ritardo, finalmente si possono mettere le mani sulla nuova avventura del simpatico Rayman. Legends sarà al livello dello strepitoso Origins? Le premesse sono ottime, ma è ora di vedere se si sono concretizzate.
IL GIOCORayman ed i suoi amici, mentre attraversano una foresta incantata, si imbattono in un gigantesco tendone contenente tanti dipinti raffiguranti mondi magici. Il gruppo viene poi risucchiato da uno di questi quadri, ed inizia cosi la sua avventura all’interno di queste terre fantasiose, dove centinaia di Teens sono stati intrappolati da alcuni Teen malvagi. A Rayman ed i suoi compari tocca il compito di salvarli, impresa non facilissima dati i numerosi ostacoli che incontreranno all’interno di ogni dipinto.
Chi ha amato lo splendido Origins può dormire sonni tranquilli: Legends si conferma un degno Sequel ed un Platform 2D di prima qualità, dotato anche stavolta di un Level Design ispiratissimo, con ogni singolo stage ricco di personalità, segreti, nemici e trappole di ogni tipo.
Al solito, Rayman e gli altri personaggi potranno contare non solo su salti e corse, ma anche sui classici attacchi a base di pugni, piroette e colpi dall’alto verso il basso, utili non solo per mettere K.O. le assurde creature che tenteranno in ogni modo di bloccare il nostro cammino, ma anche per trovare alcuni oggetti nascosti o sbloccare i passaggi ostruiti e proseguire lungo il livello.
Lo scopo principale di ogni stage, comunque, non sarà solo arrivare all’uscita, ma anche salvare i Teens intrappolati al loro interno: nei livelli standard ce ne stanno 10 ciascuno, alcuni nascosti sotto terra o in balia della furia nemica, mentre i Teens Reali sono invece intrappolati in due aree bonus ben nascoste. Il salvataggio dei Teens è importantissimo, dato che è solo grazie a queste buffe creaturine che riusciremo a sbloccare i livelli ed i mondi successivi fino ad arrivare ai titoli di coda. E sebbene la maggior parte sia complessivamente facile da trovare, alcuni Teens richiederanno tempo e pazienza per essere trovati, rappresentando una delle sfide di Legends, un titolo che parte tranquillo e senza mettere troppo alle strette il giocatore, ma che poi si farà sempre più complesso ogni volta che si sbloccheranno i livelli successivi; la difficoltà è complessivamente medio-alta, sicuramente più appagante rispetto agli odierni standard del genere, e sebbene un veterano dei Platform non dovrebbe incontrare particolari problemi nel giungere a conclusione dell’avventura, il nuovo Rayman sarò in grado di spingere ad impegnarsi anche i più esperti, offrendo dunque una sfida più equilibrata e soddisfacente rispetto al precedente Origins, che tendeva spesso ad essere troppo facile per i veterani e troppo impegnativo per i neofiti. Questi ultimi comunque sono avvertiti: nonostante la presenza di numerosi Checkpoint, bisogna impegnarsi a Rayman Legends, non stiamo parlando di un New Super Mario Bros. a caso!
Il titolo Ubisoft, comunque, non offre solamente classici livelli bidimensionali da esplorare e completare alla maniera classica, evitando trappole di ogni tipo e nemici posizionati nei punti più critici per complicarci la vita: ci sono diverse tipologie di stage, che vanno dai classici livelli incentrati interamente sulle Boss Fight, ad altri dove invece saremo accompagnati da Murphy, una mosca amica di Rayman che dovremo controllare mediante la pressione di un tasto per attivare marchingegni o piattaforme, sfruttando spesso precisione millimetrica dato che molto spesso, tali interruttori li ritroveremo posizionati consecutivamente, e basta dunque un minimo ritardo per far perire la povera melanzana antropomorfa.
Proseguendo nell’avventura si sbloccheranno alcuni quadri speciali che consistono nel rifare al contrario alcuni livelli, in una corsa contro il tempo nel tentativo di salvare tre Teens: arrivando nel minor tempo possibile, avremo la possibilità di salvarli tutti e tre, altrimenti si corre il rischio di perderne alcuni. E non sarà impresa facile arrivare in fondo a questi livelli in tempi brevi, dato che gli stage saranno strapieni di trappole e nemici, e basta il minimo errore per dover ricominciare lo stage dall’inizio.
Non mancano poi livelli subacquei, oppure dove avremo la possibilità di “sparare” pugni in faccia ai nemici o per distruggere gli ostacoli, o altri ancora dove dovremo correre il più velocemente possibile verso l’uscita del livello per evitare di restare schiacciati dalla schermata di gioco in movimento. Impegnativi anche gli stage che ci metteranno a confronto con un inquietante Rayman Oscuro, dove dovremo competere con lui nel tentativo di fargli mangiare la polvere.
Ma probabilmente gli Stage più geniali e divertenti della produzione intera sono i fantastici e tostissimi Livelli Musicali, dove viene data prova dell’assoluta maestria degli sviluppatori in quanto a Level Design, dove ogni nostro singolo movimento sarà perfettamente sincronizzato con la musica di sottofondo, una reinterpretazione umoristica di alcuni classici come Eye Of The Tiger, Black Betty o addirittura la Prima Sinfonia di Beethoven!
E c’è persino un mondo bonus interamente dedicato ai Livelli Musicali, assolutamente la componente più geniale e spettacolare di tutto Rayman Legends.
All’interno di ogni singolo livello, oltre ai Teens, troveremo anche una gran quantità di Lums(la “moneta” di Rayman) da raccogliere a centinaia, dato che a fine stage il numero di Lums raccolti ci permetterà di sbloccare non solo alcune Coppe per ogni livello(generalmente nei livelli Standard ci vogliono 600 Lum per ottenere la Coppa d’Oro, mentre per gli altri ci si ferma in genere a 300), ma anche moltissimi Extra come personaggi segreti(che però sono dei semplici “costumi alternativi” dei protagonisti principali) o anche dei Ticket speciali che ci consentiranno di sbloccare i livelli provenienti da Rayman Origins oppure delle buffe creaturine da collezione, un Teen o una determinata quantità di Lum.
Riuscire a completare il gioco, sbloccare tutti i livelli, raggiungere il massimo livello di Miticaggine, salvare tutti e 700 i Teens, sbloccare tutti i “personaggi” e raccogliere tutti i collezionabili richiederà davvero moltissimo tempo: Rayman Legends eccelle in longevità e rigiocabilità, arrivando a durare decine di ore e rivelandosi tra i Platform più duraturi dell’intera generazione, anche per merito del Multiplayer in locale fino a quattro giocatori contemporaneamente, rendendolo dunque molto indicato anche per le serate in allegria con gli amici. Non mancano poi alcune sfide appositamente pensate per l’Online, cosi come un particolare minigioco calcistico pensato appositamente per il Multiplayer: bastano anche solo due giocatori, ma se si riesce a coinvolgere 4 persone, tale minigioco potrebbe creare dipendenza!
Ubisoft ha fatto decisamente un lavoro di Grande Classe con questo Rayman Legends, splendido Platform nonché degno sequel del già incredibile Rayman Origins. Un titolo da avere a tutti i costi, specie se si è fan del personaggio, pur non essendo esente da alcuni difetti che esamineremo nel prossimo paragrafo.
INNOVAZIONEE’ qui che Rayman Legends inciampa bruscamente: nonostante l’ottima varietà ludica per quanto riguarda lo stile dei livelli, con quelli musicali come già detto assolutamente geniali, la nuova avventura di Rayman e compagni appare davvero troppo simile all’illustre predecessore, presentando nella sostanza davvero poche differenze ludiche. Stesse abilità, stesse animazioni e feeling invariato rispetto a due anni prima. Non che la cosa sia un male, anzi è l’esatto contrario dato che non solo il prequel era un Signor Gioco, ma anche perché di saporita carne al fuoco questo episodio ne mette in abbondanza, ma forse si poteva fare qualcosa di più per dare ancora più personalità ad un Rayman Legends che comunque già ne ha in gran quantità.
La cosa che però fa storcere maggiormente il naso è l’eccessivo riciclo di livelli ripresi da Rayman Origins e confinati in un’apposita sezione della galleria principale del gioco. Si fosse trattato di una decina di livelli o poco più, magari i migliori, l’idea non sarebbe poi stata cosi malvagia, ma il problema è che i livelli presi da Origins sono addirittura 40, invariati rispetto a quanto visto nel 2011 tranne qualche leggerissima variazione per renderli più consoni allo stile di Legends.
Anziché riciclare di peso dal predecessore, Ubisoft avrebbe potuto concentrare i suoi sforzi e le sue risorse nella realizzazione di un maggior numero di livelli inediti per Legends, realizzando magari qualche mondo in più rispetto ai 5 standard inclusi nel titolo.
Intendiamoci, non siamo di fronte a nulla di tremendamente drammatico o penalizzante, dato che Legends continua a restare un Grande Gioco, ma appunto per questo si poteva osare ancora di più.
ATMOSFERALo stile estetico, pur essendo molto simile a quello visto in Origins, è stato ulteriormente raffinato apparendo adesso ancora più spettacolare ed affascinante, grazie soprattutto ad una fluidità eccellente ed animazioni strepitose(sebbene in buona parte riprese dal prequel come già accennato). Artisticamente i disegnatori di Ubisoft si sono spinti ancora oltre realizzando mondi ancora più ispirati ed evocativi, che spesso offrono alcuni sfondi davvero suggestivi: memorabile in particolare uno dei primi livelli ambientato in una roccaforte assediata, che mostra sullo sfondo una spettacolare battaglia dal sapore medievale. E non mancano anche stavolta livelli dal design strambo ma assolutamente vincente, come livelli interamente ambientati tra cibarie di diverso tipo, e con i nostri eroi trasformati in piccole galline starnazzanti!
La grafica 2D di Rayman Legends rappresenta lo stato dell’arte: in questo genere si è spesso vista una realizzazione estetica di questo calibro(e già Origins era un esempio in tal senso), ma Legends porta la barra a vette imponenti, ed eguagliarlo in futuro sarà una grande sfida.
Splendido anche l’accompagnamento sonoro, che spazia dallo stile umoristico tipico della serie e del predecessore, a brani dal sapore addirittura epico, per poi concludere con le già citate reinterpretazioni di alcuni canzoni nei Livelli Musicali, remixate con grande maestria.
Per il resto, lo stile scanzonato ed umoristico che ha reso grande Origins è ancora presente. Gli appassionati della serie possono andare ad acquistare Legends ad occhi chiusi.
COMMENTO FINALEDopo aver lasciato il segno due anni prima con lo splendido Rayman Origins, Ubisoft tenta il bis con Rayman Legends riuscendo a sfornare un altro successo.
Legends è ricco di personalità, impegnativo il giusto, con uno stile estetico evocativo e con alcuni tocchi di genio assoluto come i Livelli Musicali che meritano assolutamente di essere sperimentati.
Ma soprattutto, è cosi ricco di contenuti che per essere completato a dovere richiede numerose ore e tanta dedizione, per la gioia di tutti gli amanti della simpatica melanzana antropomorfa creata da Michel Ancel.
Grande gioco, ma al quale manca davvero poco per arrivare alla soglia del Capolavoro: a frenarlo non è tanto la sua eccessiva somiglianza con il prequel dato che la formula di gioco continua a rivelarsi vincente, ma è soprattutto l’abbondante riciclo da Rayman Origins, dal quale riprende 40 livelli solo minimamente ritoccati per allungare il brodo, quando invece si poteva impegnare qualche sforzo in più per realizzare ulteriori mondi inediti.
Niente di drammatico comunque, perché Legends resta un titolo assolutamente meritevole di essere giocato e che si impone tra i migliori Platform mai apparsi su PS3.
PREGI- Level Design da Inchino
- Impegnativo il Giusto
- Grande Varietà di Livelli, e Geniali quelli Musicali
- Realizzazione 2D Favolosa
- Grande Accompagnamento Sonoro
- Longevità e Rigiocabilità Elevate
DIFETTI- Troppo Simile a Rayman Origins
- Eccessivo Riciclo di Livelli da Rayman Origins
VOTO FINALE : 8.5Edited by ~ChrisMuccio - 6/9/2017, 14:47