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Mass Effect 2, Recensione di ChrisMuccio

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ChrisMuccio
view post Posted on 10/12/2013, 18:25




MASS EFFECT 2




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CASA: ELECTRONIC ARTS
SVILUPPATORE: BIOWARE
GENERE: ACTION/RPG
GIOCATORI: 1



Con il primo Mass Effect, Bioware ha creato un titolo riuscito ad entrare nell’immaginario collettivo del popolo videoludico, rimasto estasiato dalla fantastica e variegata galassia creata dagli autori e stuzzicati dal particolare comparto ludico che mescolava costantemente azione, dialoghi ed elementi ruolistici, con la possibilità di poter anche cambiare il corso degli eventi con alcune decisioni chiave.
Non tutto era impeccabile, ed anzi erano diversi gli aspetti migliorabili, ma il risultato finale era comunque pregevole. Lo scopo di Bioware, ora, è quello di alzare ulteriormente l’asticella nel tentativo di creare un seguito che potesse migliorare gli aspetti meno riusciti del capostipite in modo cosi da diventare un titolo veramente degno di essere considerato fondamentale.
Ecco dunque che nel 2008, poco dopo il rilascio del capostipite anche su PC, inizia lo sviluppo dell’atteso sequel della storia del Comandante Shepard e dei suoi compagni; il primo Teaser Trailer che segnerà la presentazione ufficiale del titolo avverrà nel Marzo 2009, dove si viene a conoscenza del fatto che Shepard è stato “ucciso in azione”, mentre un Geth con addosso la sua armatura viene inquadrato alla fine del Trailer. Da li, ecco arrivare molti altri video ed informazioni che suscitano l’attenzione dei fan della serie aumentando sempre di più l’attesa intorno a questo promettente sequel.
Nel frattempo, Bioware è passata sotto l’etichetta Electronic Arts, che produrrà il titolo al posto di Microsoft. Nonostante questo cambio, Mass Effect 2 è inizialmente previsto come Esclusiva X360 e verrà ufficialmente rilasciato alla fine di Gennaio 2010; la versione PS3 contenente già su disco alcuni DLC verrà rilasciata solamente l’anno successivo.
Pochi mesi prima, Bioware aveva dimostrato di essere in splendida forma pubblicando il magnifico Dragon Age: Origins. La speranza è dunque quella di ritrovarsi di fronte anche ad un Mass Effect 2 di tutto rispetto, un degno sequel capace di migliorare ciò in cui il pur pregevole predecessore era inciampato. E’ andata cosi?


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LA TRAMA

Un mese dopo il devastante attacco dei Geth alla Cittadella, la Comunità Galattica tenta lentamente di tornare alla normalità; nel tentativo di placare il malumore della popolazione, il Consiglio, ora con un umano tra le sue fila, invia il Comandante Shepard e la sua squadra ad eliminare le ultime squadriglie Geth sopravvissute all’attacco di un mese prima, in modo cosi da porre definitivamente fine a tutta la vicenda che ha visto lo Spettro traditore Saren alla guida dei Geth nel tentativo di rovesciare il potere della Cittadella.
Per il Consiglio, infatti, il capo dell’invasione è proprio lo stesso Spettro disertore, e non alla Sovereign, essere sintetico appartenente alla razza dei Razziatori, che ogni 50000 anni annientano tutte le specie della Galassia più evolute. Si vogliono dunque mettere a tacere le voci che vogliono i Razziatori sul punto di ritornare per compiere nuovamente il loro massacro che portò all’estinzione dei Prothean durante la loro ultima comparsa; ma Shepard ed i suoi compagni sono perfettamente consapevoli del fatto che la vera minaccia non è mai stata rappresentata dai Geth, ed anzi sanno per certo che il ritorno dei Razziatori è ormai imminente, e nessuno sta facendo nulla per prepararsi a questa terribile eventualità.
Ed i problemi sono solamente all’inizio: proprio durante questa missione di routine commissionata dal Consiglio, la nave di Shepard, la Normandy SR-1, viene violentemente attaccata da una gigantesca nave aliena dalle fattezze sconosciute. Per la Normandy non c’è più nulla da fare, e l’evacuazione è la sola opzione possibile. Sebbene parte dell’equipaggio perda la vita durante l’attacco, tutti i compagni di Shepard riescono a salvarsi in tempo. Per il Comandante, tuttavia, non ci sarà la stessa possibilità: nel tentativo di salvare il suo pilota Jeff “Joker” Moreau, Shepard non riesce a raggiungere in tempo la capsula di salvataggio occupata intanto da Joker, e finisce con l’essere sbalzato fuori nello spazio mentre la Normandy viene definitivamente distrutta; una falla nella sua tuta finirà con l’uccidere il Comandante, che nel frattempo si schianterà sul suolo di un pianeta vicino.
Tuttavia, il destino aveva altri piani per Shepard: il suo corpo viene infatti recuperato da alcuni scienziati di Cerberus, un gruppo terroristico pro-umani guidato dal visionario Uomo Misterioso.
Anche questa misteriosa figura è perfettamente consapevole del fatto che la minaccia dei Razziatori è reale e sempre più vicina, e per poter avere anche solo una chance di vittoria c’è bisogno di un leader che, circondato dai più potenti e pericolosi alleati, può dare una speranza di sopravvivenza alla Galassia. E quel leader, agli occhi dell’Uomo Misterioso, è Shepard stesso, che non può dunque essere perso in alcun modo.
Proprio per questo, l’Uomo Misterioso avvia il “Progetto Lazarus”, un costosissimo ed avanzatissimo programma di ricerche biologiche e genetiche volte a riportare in vita il Comandante, impiantandogli anche macchinari sintetici all’avanguardia. Il progetto è delicatissimo e non vi è certezza di perfetta riuscita, ma dopo tanti sforzi, Shepard comincia a dare i primi segni di “rinascita”.
Il Comandante si riprenderà definitivamente poco tempo dopo, quando sono già passati due anni dall’attacco alla Normandy. Assieme agli agenti di Cerberus Miranda Lawson e Jacob Taylor, Shepard fuggirà dal laboratorio nel quale è stato durante gli ultimi due anni, sotto attacco per mano di un traditore; dopo un breve interrogatorio volto a scoprire se la memoria e la personalità del Comandante è rimasta intatta, i due membri di Cerberus faranno incontrare Shepard con l’Uomo Misterioso, che gli rivelerà che la minaccia dei Razziatori incombe sempre di più, e che tutti gli abitanti di molte colonie umane sono spariti in circostanze misteriose nell’ultimo periodo.
Dopo una missione su una di queste colonie appena attaccate, Freedom Progress, la verità comincerà a venire a galla: le colonie vengono attaccate da una specie sconosciuta dalla maggior parte della popolazione galattica, i Collettori. Non si conoscono le reali motivazioni che spingono questi esseri, simili a grossi coleotteri umanoidi, ad attaccare gli umani, ma è assai probabile che si trattino di servitori dei Razziatori, consapevoli del fatto che è stato un umano ad eliminare la Sovereign.
La situazione è drammatica e potrebbe ulteriormente peggiorare; Shepard si convince dunque ad allearsi con l’Uomo Misterioso e Cerberus, nonostante i suoi dubbi sulle reali mire di questa cellula terroristica già combattuta in passato. Il leader di Cerberus fornisce dunque al Comandante una nuova nave sul modello della vecchia Normandy, solo più efficiente, ed un grande equipaggio, dove non manca nemmeno un volto noto come quello di Joker, che riprende il suo ruolo di pilota, spiegando a Shepard che, dopo la sua scomparsa, il vecchio gruppo è stato smantellato ed ognuno ha preso la sua strada.
Non si potrà dunque fare affidamento sui vecchi compagni, ma nessun problema: l’Uomo Misterioso fornisce a Shepard dei dossier su alcuni pericolosi ed abili combattenti che potrebbero unirsi alla loro causa.
E’ tutto pronto per iniziare la missione e partire nuovamente alla volta dello spazio profondo, nel tentativo di trovare un modo per fermare i Collettori. Il lungo viaggio porterà Shepard ad avere al suo fianco nuovi, potenti compagni e pure qualche vecchia conoscenza, mentre il mistero sui Collettori e le reali mire di Cerberus emergeranno sempre di più portando a sviluppi cruciali.


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Sin dai primi momenti dell’avventura appare ben chiara l’impostazione narrativa scelta dagli sviluppatori per Mass Effect 2: i toni si sono fatti più cupi, a sottolineare la minaccia sempre più incombente dei temibili Razziatori e l’azione incessante dei Collettori i cui scopi sono del tutto sconosciuti per gran parte dell’avventura. E’ tempo di sporcarsi le mani, ed infatti anche i vari personaggi, in gran parte nuovi, appaiono l’esatto contrario di quelli visti nel capostipite, tutti animati da un forte senso di giustizia e da valori positivi; i nuovi compagni di Shepard, invece, sono più violenti, più freddi(spesso anche nei confronto del comandante stesso) e più propensi ad azioni sconsiderate, hanno una loro personale visione delle cose che spesso combacia con una personalità sregolata e priva di morale(come nel caso della violenta Jack o di Grunt, il Krogan Artificiale); il Comandante stesso, sia nell’inclinazione da Eroe che in quella Rinnegata, appare molto più incline alle azioni illecite rispetto al passato, perfettamente consapevole del fatto che il tempo dei buonismi è da mettere definitivamente da parte quando una minaccia cosi grande si sta per affacciare sulla Galassia. Stesso discorso anche per alcune vecchie conoscenze come Tali e Garrus, che torneranno a fianco di Shepard nel corso della missione: il prode Garrus è adesso un personaggio molto diverso dal Turian non incline alle regole ma desideroso di far bene e lasciare il segno visto nel capostipite, mostrando ora una personalità più violenta, tormentato da alcune gravi vicende personali con le quali presto o tardi dovrà fare i conti; la Quarian, invece, appare un personaggio molto più sicuro di sé rispetto alla “comparsa” del predecessore dove quasi mai faceva la differenza nel suo team, e sarà protagonista di alcuni momenti della storia tra i più interessanti.
La figura più interessante è sicuramente l’Uomo Misterioso, il perfetto ritratto della nuova impostazione narrativa di ME2: si vede chiaramente che questo personaggio è tutto tranne che il “buono” della situazione, ma segue una precisa strada mossa dai suoi ideali che hanno come fine quello di elevare ulteriormente una razza umana ancora troppo malvista dalla popolazione galattica nonostante l’importante contributo dato durante l’attacco alla Cittadella. E per giungere a questo scopo, non guarda in faccia nessuno, nemmeno lo stesso Shepard che ha faticosamente riportato in vita, al punto che non si farà scrupoli a creare ulteriori problemi al Comandante ed il suo equipaggio(per lui tutti sacrificabili, se necessario) nel tentativo di porre fine agli attacchi contro le colonie umane.
Mass Effect 2, oltre che sull’intreccio narrativo, è fortemente incentrato sulla caratterizzazione dei personaggi e sui rapporti tra i vari protagonisti, anche più del predecessore, dove i dialoghi saranno al solito numerosi e riveleranno poco a poco le particolari personalità e le motivazioni di ogni compagno, tutti con un preciso scopo oltre a quello di porre fine agli assalti dei Collettori; sono tutti consapevoli che il loro viaggio potrebbe essere di sola andata, e dunque vogliono mettere in ordine ciò che ancora è rimasto incompiuto prima di dare totale fiducia a Shepard. Personalità cosi diverse tra loro possono persino arrivare a scontarsi in alcuni casi, e li soltanto il sangue freddo del Comandante potrà evitare che la situazione degeneri perdendo la fiducia di qualche compagno.
Per quanto riguarda la storia vera e propria, il secondo capitolo pone le basi per l’episodio conclusivo della Trilogia, dove diverse questioni iniziate nel predecessore vengono qui portate avanti in attesa del “gran finale”. Al solito avremo la possibilità di prendere scelte che cambieranno il corso degli eventi, ma sempre nell’ottica del successivo episodio: manca magari una scelta cruciale sullo stile di quella presa su Virmire nel precedente episodio, ma anche qui non mancheranno alcune decisioni che potrebbero avere particolari ripercussioni sul proseguo dell’avventura: in particolare alcune nostre decisioni potrebbero avere conseguenze sulla sopravvivenza o meno dei vari membri dell’equipaggio, non solo i compagni di Shepard, ma anche il personale della Normandy. Ed in tutto questo c’è in ballo anche la vita del Comandante stesso, un bilico che verrà messo a dura prova soprattutto nella decisiva ed adrenalinica missione finale, dove alcune scelte fatte durante l’avventura e durante la stessa missione conclusiva decideranno la sorte di Shepard e di tutti i suoi compagni. Nel mezzo, diversi avvenimenti renderanno ancora più fitto il mistero intorno ai Razziatori ed i Collettori, e non mancheranno alcune importanti rivelazioni che renderanno il tutto ancora più intrigante, dove il desiderio di scoprire come si concluderà tutta la vicenda si farà sempre più forte, facendo aumentare sin da subito il desiderio di mettere le mani sul terzo e conclusivo capitolo delle gesta del Comandante Shepard.
Infine, aggiunte anche alcune nuove razze non viste nel predecessore, oltre ai già citati Collettori: i Batarian(già visti in realtà nel DLC “Bring Down The Sky” del primo Mass Effect) sono una razza prevalentemente rozza e poco amichevole, caratterizzata da un profondo odio verso gli umani accusati di volersi prendere tutti gli spazi galattici originariamente da loro monitorati; i Vorcha sono considerati alla stregua di parassiti, sporchi, poco intelligenti e dal carattere selvaggio, vengono spesso utilizzati come “carne da macello” da parte dei gruppi criminali; infine i Drell(di cui l’assassino Thane è un esponente) sono una specie relativamente tranquilla e religiosa, che ha rischiato l’estinzione a causa dell’eccessiva industrializzazione e sovrappopolazione del loro pianeta natale Rakhana ; milioni di essi, tuttavia, vennero salvati dagli Hanar e portati a vivere nel loro pianeta Kahje, garantendo cosi la sopravvivenza della specie.
Infine, ultimo aspetto importante da tenere in considerazione: ci sarà la possibilità di poter importare il salvataggio dal predecessore per riprendere cosi il nostro Shepard con le sue caratteristiche, la sua inclinazione caratteriale e le scelte compiute nel corso del capostipite, che avranno alcune conseguenze(seppur di minor entità) nel corso della partita.
In conclusione, a Mass Effect 2 manca quel qualcosa in grado di rendere la Trama veramente magistrale, ma anche a questo giro gli sceneggiatori hanno compiuto un lavoro degno di nota migliorando ulteriormente la caratterizzazione dei personaggi e rendendo la vicenda intrigante e che fa desiderare di scoprire come si concluderà tutta la storia nel successivo capitolo conclusivo.


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IL GIOCO: CARATTERISTICHE E QUEST PRINCIPALE

Diciamolo subito: dal punto di vista ludico, almeno per quanto riguarda la componente Action, Mass Effect 2 compie diversi passi in avanti rispetto al suo predecessore, rivelandosi decisamente solido da questo punto di vista; tutto questo purtroppo a discapito dell’altra componente ludica, quella legata alle meccaniche ruolistiche, in gran parte sacrificata a favore dell’azione.
Il solo aspetto davvero ruolistico è rimasto legato ai Dialoghi, tra l’altro ora più numerosi e soprattutto maggiormente caratterizzati. Se ad esempio nel primo episodio poteva capitare che, in alcune conversazioni, qualunque fosse stata la nostra scelta nella Ruota dei Dialoghi(Positiva, Neutrale o Negativa), il nostro personaggio avrebbe riposto alla stessa identica maniera, in Mass Effect 2 non si verificherà mai questa eventualità: ogni scelta nei Dialoghi comporta un’apposita risposta diversa dalle altre due opzioni disponibili. Sempre durante alcune conversazioni con gli NPC, sono state introdotte delle Azioni da compiere in un preciso momento tramite quando apparirà un’apposita icona: Blu per un’azione da Eroe, Rossa invece per quelle da Rinnegato. Le Azioni, che comunque non sono obbligatorie e non appariranno in tutti i dialoghi, possono portare ad un cambiamento della scena cosi come anche interrompere bruscamente la discussione per tornare subito all’attacco. Sostanzialmente servono per caratterizzare ulteriormente il nostro personaggio, facendogli guadagnare come di consueto Punti Eroe o Punti Rinnegato che serviranno per sbloccare le linee di dialogo avanzato(quelle evidenziate in blu o in rosso per intenderci) nelle conversazioni più importanti.
Per il resto, la Ruota dei Dialoghi funziona alla stessa maniera di quella vista nel prequel: a destra avremo le risposte che faranno proseguire il dialogo, a sinistra invece, oltre alle risposte avanzate, avremo la possibilità di indagare e porre alcune domande al nostro interlocutore per approfondire le nostre conoscenze sulla situazione o sul mondo di gioco.
Passiamo ora ai combattimenti, che come già accennato sono stati maggiormente curati rispetto agli scontri del predecessore. Adesso ME2 ha una impostazione da vero e proprio Third-Person Shooter con tanto di coperture dinamiche. Queste ultime sono avanti anni luce rispetto alle macchinose coperture del capostipite che erano più un peso che una reale utilità, ed ora invece si rivelano decisamente utili ed efficienti durante gli scontri a fuoco; il solo inconveniente è dato dall’impossibilità di sparare alla cieca da dietro il riparo, e provando ad attaccare il nostro personaggio sarà portato a sporgersi al fuoco nemico. Coperture non perfette dunque, non siamo ai livelli di un autentico TPS del calibro di Gears Of War, ma innegabilmente molto più curate ed efficienti rispetto al precedente episodio.
Le sparatorie sono ora molto più fluide e frenetiche anche grazie a nuovi poteri ed abilitàper ogni singola Classe, e non danno quella sensazione di legnosità che si avvertiva nel precedente titolo; si notano sensibili miglioramenti anche nell’I.A. sia nemica che amica ora più reattiva, sebbene questo aspetto necessiti di ulteriori miglioramenti, in quanto capita spesso di avere a che fare con avversari totalmente imbambolati. Il grado di sfida generalmente soddisfacente(specie se giocato dal Difficile in su) riesce comunque a far chiudere un occhio sulla I.A. non eccelsa, e saranno diversi i momenti in cui l’offensiva nemica si farà pericolosa, specie quando si affrontano i Collettori più forti o i “boss” di alcune missioni.
Per quanto riguarda le armi, eliminato il loro surriscaldamento a lungo andare inserendo al suo posto un classico sistema di munizioni per ogni armamentario: le clip termiche sono comunque comuni a tutte le armi, ad esclusione di quelle pesanti, che necessitano al contrario di apposite munizioni per essere utilizzate. Tra gli armamentari avremo a disposizione pistole, fucili a pompa, mitragliatori, fucili da cecchino ed armi pesanti come ad esempio lanciamissili sofisticati o addirittura il devastante fucile a particelle dei Collettori una volta rinvenuto. Ad ogni modo, per ogni tipologia di arma si avrà la possibilità di avere a disposizione più varianti, con la possibilità di cambiare equipaggiamento prima di inizio missione o durante l’incarico stesso attraverso gli armadietti, potendo modificare anche l’equipaggiamento dei compagni.
A tal proposito, entra in gioco un’altra interessante aggiunta: il Laboratorio posto sulla Normandy dello scienziato Salarian Mordin Solus, uno dei primi compagni di squadra ad unirsi alla nostra causa dopo aver completato la sua apposita missione.
A furia di trovare risorse e progetti durante le missioni(in tal senso è dunque importante esplorare bene l’ambiente circostante, spesso di buone dimensioni sebbene le missioni siano generalmente abbastanza lineari), potremo recarci al Laboratorio per preparare un gran quantitativo di nuove armi, nuove armature, potenziamenti per i compagni e per la nave stessa, con la possibilità dunque di migliorare sempre di più le nostre capacità in missione ed avendo dunque maggiori certezze di sopravvivenza quando arriverà la resa dei conti. Questi potenziamenti sono dunque molto importanti, dato che alcuni di essi avranno ripercussioni addirittura sulla missione finale stessa!
Volendo si potrebbero trovare delle risorse anche visitando i vari sistemi solari e scansionando tutti i pianeti presenti, nel tentativo di recuperare platino, palladio, elemento zero ed iridio, tutti elementi necessari per fabbricare i potenziamenti. Tra l’altro adesso si avrà la possibilità di potersi muovere più o meno liberamente nella mappa galattica sia sfruttando come di consueto i Portali Galattici, sia anche viaggiando da un sistema all’altro della stessa zona galattica, consumando però carburante: in caso di esaurimento, si sprecheranno alcune risorse per raggiungere una stazione spaziale dove fare rifornimento di carburante ed anche di sonde utili per scansionare i vari pianeti. A dire il vero, la scansione dei pianeti, specie all’inizio, è abbastanza lenta, ma con i giusti potenziamenti alla nave si potrà rendere più rapido tale procedimento senza stare a spenderci troppo tempo.
Già viste nel predecessore, tornano anche le 6 Classi disponibili prima di inizio gioco: le tre principali Adepto, Ingegnere e Soldato, e le tre secondarie Incursore, Sentinella e Ricognitore, che mescolano gli aspetti delle altre tre classi; pur con qualche lieve modifica, le varie Classi funzionano alla stessa maniera vista nel primo titolo, ma in caso di salvataggio importato, avremo comunque la possibilità di modificare la Classe del nostro personaggio sperimentando, se vogliamo, qualcosa di diverso.
Per quanto riguarda le Missioni Principali, esse si presentano molto più numerose rispetto al prequel, la maggior parte delle quali realizzate anche con grande ispirazione(in particolare tutte le missioni che portano ad un sostanziale progresso della storia). Le Missioni Principali, oltre a quelle della Storia, riguardano anche il reclutamento dei compagni di squadra; superata poi una certa fase dell’avventura, si attiveranno le Missioni Lealtà, dove cercheremo di aiutare tutti i nostri compagni di squadra nelle loro faccende personali in modo cosi da ottenere la loro fiducia e portarli a concentrarsi unicamente sulla missione contro i Collettori. Queste missioni, in realtà, non sono obbligatorie, ma saltarle potrebbe rivelarsi decisamente dannoso per l’esito finale dell’avventura, dato che un compagno fedele avrà molte più possibilità di sopravvivere allo scontro finale, aumentando contemporaneamente anche le chance di sopravvivenza di Shepard stesso. Una piccola parte di queste missioni(come per esempio la Missione Lealtà di Thane), tra l’altro, possono pure fallire, non portando cosi il nostro compagno a fidarsi del suo Comandante; attenzione anche ad eventuali litigi che potrebbero scatenarsi tra alcuni membri del gruppo: schierarsi con l’uno o con l’altro compagno potrebbe non essere una buona idea se si vuole avere fedeli tutti quanti i compagni!
La vera nota dolente, come già accennato, è purtroppo data dal sacrificio delle meccaniche ruolistiche, che davvero appaiono legate principalmente al sistema di Dialogo e poco altro. Sono stati notevolmente ridotti i potenziamenti per ogni personaggio cosi come il controllo sui nostri compagni continua ad essere semplicemente indiretto, chiedendo loro di utilizzare determinate abilità e nient’altro. L’inventario è ora molto più semplice da gestire rispetto a quello altamente macchinoso del prequel, ma si potranno portare soltanto pochissime armi e gadget, senza dunque avere a disposizione un inventario capiente e da gestire come in un tradizionale Gioco di Ruolo. Certo, la serie di Mass Effect non fa parte degli RPG tradizionali, ma perché mettere cosi in secondo piano le componenti ruolistiche a favore dell’azione nuda e cruda? La cosa sorprende in negativo, considerato anche il fatto che Bioware è sempre stato considerato un nome di tutto rispetto dagli amanti degli RPG. E considerati i molti passi in avanti compiuti con le meccaniche Action(pur con qualche sbavatura ancora presente), bastava solo un poco di impegno in più per potenziare anche l’aspetto ruolistico, consegnando cosi per davvero un titolo di quelli assolutamente fondamentali ed imperdibili. Il risultato finale, ad ogni modo, è comunque notevole, dato che Mass Effect 2 è una splendida produzione che migliora molti aspetti non perfettamente riusciti del pur pregevole predecessore.


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IL GIOCO: MISSIONI SECONDARIE

Sotto questo aspetto Mass Effect 2 registra importanti migliorie che rendono queste missioni più godibili rispetto a quelle monotone e ripetitive del predecessore.
Tanto per cominciare, eliminato di netto il Mako, il veicolo da sbarco della Normandy, e dunque non avremo più a che fare con macchinose sessioni di guida su terreni di vari pianeti tutti uguali tra loro nella conformazione. Le missioni secondarie, invece, saranno strutturate sul modello di quelle principali(ovviamente con una minor durata), dove dovremo portare a termine determinati incarichi come ad esempio ripulire una zona dalla presenza delle bande criminali, indagare su un relitto abbandonato oppure anche salvare una piccola colonia da un cataclisma scatenato dai terroristi. In alcune di queste missioni, tra l’altro, ci sarà persino la possibilità di effettuare delle piccole scelte morali che consentiranno di ottenere una diversa ricompensa ad incarico completato: per esempio, a seconda di quale decisione prenderemo, verremo ricompensati tramite crediti oppure tramite risorse utili per potenziare la Normandy.
Come struttura, tali missioni appaiono più variegate rispetto a quelle viste nel primo episodio sia per quanto riguarda gli scopi degli incarichi stessi, sia in quanto a Level Design, che non è un continuo riciclo delle solite tre ambientazioni in croce con giusto qualche lieve cambio estetico. Queste missioni, dunque, presentano una struttura più curata e godibile, sicuramente avanti anni luce rispetto a quanto visto nel primo capitolo dove le attività secondarie erano in gran parte sottotono e ben poco soddisfacenti.
Queste missioni sono anche presenti in discreto numero: alcuni incarichi secondari verranno assegnati direttamente da Cerberus o da alcuni nostri informatori, ma è molto facile rivelare delle anomali su determinati pianeti mentre su esegue la scansione di essi, attivando cosi ulteriori missioni secondarie da affrontare. E’ generalmente utile completare queste attività non solo per ottenere risorse, ma anche per guadagnare ulteriori punti esperienza che faranno progredire più rapidamente i nostri personaggi.
Non mancano, infine, anche dei piccoli incarichi da parte di alcuni membri minori della Normandy o dei cittadini dei centri spaziali più grandi(la Cittadella, Ilium, Tuchanka e Omega), da svolgere in zona o anche durante le missioni principali, che contribuiranno ad aumentare risorse ed esperienza, rendendo dunque più veloce il completamento delle ricerche di Mordin a bordo della Normandy.
Gli sviluppatori questa volta hanno riposto una maggior cura negli aspetti secondari, rendendoli più sensati ed anche più piacevoli da giocare. Sono tra l’altro anche numerosi, e sommando il tutto con le Missioni Principali e quelle di Lealtà, la Longevità si presenta decisamente elevata: facendo tutto si può superare tranquillamente la quarantina di ore, e considerata come sempre la possibilità di poter rigiocare l’avventura anche con una diversa inclinazione e compiendo diverse scelte ed azioni, Mass Effect 2 sarà destinato a restare a lungo dentro le console di coloro che vogliono sperimentare tutto quello che c’è da scoprire.


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ATMOSFERA

Il tono più cupo adottato per il comparto narrativo si riflette anche sul mondo di gioco: l’avventura sarà infatti ambientata principalmente nei Sistemi Terminus, una parte della Galassia degradata e dove criminalità ed atti illeciti sono la pura normalità. Centro di quest’area della Via Lattea è Omega, grande e sporca metropoli costruita all’interno del guscio esaurito di un gigantesco asteroide, un luogo tra i più pericolosi della Galassia, totalmente sotto il controllo delle bande criminali; l’esatto contrario della sgargiante Cittadella, che tornerà ad essere nostra tappa nel corso della missione, con la possibilità di visitare un quartiere nuovo di zecca e ricco di vita e negozi, sebbene non manchino loschi affari tenuti ben nascosti addirittura anche dalle stesse forze dell’ordine, che pur di evitare problemi con la malavita, preferiscono non svolgere il loro lavoro e far finta di nulla. Stesso discorso anche per un’altra importante location, la città di Nos Astra situata su Ilium, autentico capolavoro architettonico, ma che nasconde più insidie e corruzioni di quanto si possa immaginare.
Ci sarà persino la possibilità di visitare il pianeta natale dei Krogan, il devastato Tuchanka dove la popolazione vive quasi alla stregua di selvaggi e dove predomina la legge del più forte, cosi come non mancherà una vista anche alla Flotta Migrante dei Quarian più volte citata nel corso del capostipite: qui la popolazione vive all’interno di numerosissime astronavi, ma i Quarian sono stati comunque in grado di creare un governo stabile ed efficiente, sebbene non manchino discussioni e polemiche circa il bisogno di trovare un pianeta nel quale stanziarsi definitivamente.
Il tono estetico è dunque molto meno sgargiante ed idilliaco rispetto a quanto visto nella Galassia rappresentata nel prequel, ma non per questo meno affascinante ed ispirato rispetto al titolo di tre anni prima. Anzi, questo mondo più cupo ed oscuro caratterizza ulteriormente Mass Effect 2, distinguendolo dal predecessore. La sola cosa che fa storcere il naso è il design di alcune location(in particolare alcune Missioni su Ilium e sulla Cittadella), palesemente poco ispirato e con una struttura fin troppo lineare, ma fortunatamente la maggior parte del titolo gode di scenari ispirati e realizzati con criterio, soprattutto grazie ad un notevole comparto grafico che mette in risalto, oltre ad una maggiore pulizia dell’immagine rispetto al predecessore(dal quale, inoltre, riprende buona parte delle animazioni), l’ottima e dettagliata realizzazione delle ambientazioni e dei modelli poligonali dei personaggi(sebbene gli NPC continuino ad avere una caratterizzazione palesemente inferiore rispetto ai personaggi principali). Risolti anche i problemi dei caricamenti in-game che affliggevano il primo episodio, ed ora il tutto è semplicemente limitato a caricamenti da una zona all’altra. Persistono tuttavia alcuni bug tecnici che fanno storcere il naso, in particolare durante i dialoghi; sebbene rarissimi, possono capitare bug più gravi che potrebbero costringere al riavvio della console. Fosse riuscita a mettere una pezza su questi problemi tecnici, Bioware avrebbe tirato fuori dal cilindro un titolo esteticamente magistrale ed impeccabile: il risultato finale è comunque notevole, ma c’era la possibilità di andare ancora oltre.
Grandioso l’accompagnamento sonoro, con musiche ottimamente orchestrate e mai fuori contesto, ed alcuni brani volti a sottolineare ulteriormente i già citati toni più oscuri e movimentati di questi sequel, basti pensare al magnifico tema della “Suicide Mission” oppure il sottofondo del menù principale. Condisce il tutto il remix o la riproposizione di alcune tracce del predecessore, come ad esempio l’ormai rappresentativa “Vigil” che partirà nei momenti in cui rincontreremo alcuni dei nostri vecchi compagni di squadra. Una grande colonna sonora accompagnata poi da un doppiaggio italiano di pregevole fattura, seppur inferiore all’eccezionale lavoro svolto dagli originali doppiatori di lingua inglese. Nel doppiaggio nostrano l’unico personaggio a stonare, un po’ a sorpresa, è Shepard stesso, almeno nella sua versione maschile: all’epoca della registrazione, il doppiatore ufficiale del Comandante, Claudio Moneta, dovette abbandonare il suo lavoro a causa di un incidente, venendo dunque sostituito all’ultimo momento e quando la maggior parte dei lavori erano già conclusi. Il lavoro del suo sostituto, per quanto comunque non pessimo, appare fin troppo monocorde anche nei momenti più fondamentali.


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COMMENTO FINALE

Con Mass Effect 2, Bioware riesce a compiere diversi passi in avanti rispetto al predecessore un po’ in tutti gli aspetti, rendendolo un degno sequel e in generale una produzione di elevata caratura. Le sue qualità, i miglioramenti e l'intelligente gestione delle fasi conclusive dell'avventura furono capaci di portare alle stelle l'attesa per il terzo capitolo conclusivo dell'odissea vissuta dal Comandante Shepard, che sarebbe arrivato un paio d'anni dopo.
Se proprio bisogna trovare un limite a quest'opera, bisogna riconoscere che Mass Effect 2 sacrifica in buona parte le sue meccaniche ruolistiche (relegate principalmente ai dialoghi e la caratterizzazione del nostro personaggio) a favore di un approccio ancora più Action
Le meccaniche di pura azione sono di tutt'altro valore rispetto al primo titolo e, sebbene ancora migliorabili in alcuni aspetti (il sistema di coperture in particolare), permettono di dare vita a combattimenti spettacolari e dinamici, senza la macchinosità che caratterizzò le battaglie dell'originale Mass Effect.
A maggior ragione, dispiace che la componente ruolistica non abbia ricevuto lo stesso trattamento e gli stessi miglioramenti, poiché in tal caso i giocatori avrebbero davvero potuto ritrovarsi davanti al massimo esponente di questo genere ibrido.
Magari non si arriva a questo risultato, ma ciò non toglie che siamo di fronte ad un titolo notevole, che ci porta ad esplorare una nuova ed affascinante zona della Galassia in compagnia di un vero e proprio “squadrone della morte” intento a completare una missione ritenuta suicida.
Il secondo viaggio sulla Normandy sarà ricco di emozioni, nell’attesa della successiva, ultima cavalcata nei panni di Shepard.

PREGI

- Meccaniche Action e Dialoghi Migliorati rispetto al Predecessore
- Atmosfera più Cupa e Coinvolgente rispetto al Predecessore
- Ottima Realizzazione Estetica: la Galassia di Mass Effect è ancora Molto Affascinante
- Grande Colonna Sonora e Buon Doppiaggio
- Longevità e Rigiocabilità di Tutto Rispetto
- Storia ancora Molto Interessante

DIFETTI

- Meccaniche Ruolistiche in buona parte Sacrificate
- Persistono alcuni Fastidiosi Problemi Tecnici
- Ancora Alcuni Problemi di I.A.

VOTO FINALE : 9

Video

Edited by ~ChrisMuccio - 4/10/2017, 15:59
 
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Ra1n
view post Posted on 10/12/2013, 18:42




Ottimo lavoro Chris :ok:

In linea generale concordo, è l'episodio meglio riuscito anche se le meccaniche ruolistiche vengono ulteriormente ridotte: il tutto appare più interessante rispetto al capostipite.
Il terzo invece, come sai, lo considero il più povero da ogni punto di vista ma non spoilerare :D nulla a tal proposito dal momento che il capitolo conclusivo della trilogia sarà una delle tue prossime recensioni!
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 10/12/2013, 18:53




Grazie Ra1n :ok:

Silenzio stampa sul terzo in vista della Recensione, ma chi si ricorda bene le vecchie discussioni nelle quali il titolo è stato tirato in ballo, dovrebbe conoscere bene la mia opinione su ME3 ed azzeccare il pronostico! :devil:
 
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view post Posted on 11/12/2013, 11:04
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Preso nell'estate 2012, mi sono innamorato della Serie. Fantastico direi sotto molto punti di vista. Non ho trovato difetti su questo gioco. E' uno dei miei preferiti del suo genere ! Complimenti Chris
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 11/12/2013, 11:07




Grazie Belt!

Anche io sono un grande fan della serie, sebbene riconosca che i suoi difetti ce li ha eccome.
 
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Brook75
view post Posted on 11/12/2013, 13:22




Ottima recensione, Chris! :) Dunque, il secondo risulta il miglior Mass Effect di sempre, almeno per ora! :D Ottimo. Adesso, attendiamo la recensione del controverso terzo! :ph34r:
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 11/12/2013, 14:25




Grazie Brook! :ok:
Ho già buttato giù le prime righe della Recensione di ME3, anche se comunque arriverà più avanti quando inizierà ufficialmente il prossimo gruppo della mia Coppa ^_^
 
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view post Posted on 11/12/2013, 21:17
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Marine biologist

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Il 3, personalmente, non mi ha compito molto..
 
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view post Posted on 12/12/2013, 16:56
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Mastro Cuoco

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Ottima rece Chris :ok: è l'unico capitolo della saga a cui non ho giocato, se non in una demo :D devo assolutamente rimediare a quanto si evince dalla tua recensione :ok:
Peccato un pò per la "perdita" dell'elemento ruolistico....... ma con tutti questi pregi :bravo:
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 12/12/2013, 17:34




Grazie f4llen :ok:

Mass Effect 2, oltre al fatto che è ancora facilissimo da reperire, ormai costa anche poco essendo uscito quasi 4 anni fa ;)
 
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view post Posted on 12/12/2013, 17:37
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Mastro Cuoco

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@Chris: infatti sarà mio non appena avrò concluso i titoli in arrivo :ok:
 
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Roman Bellic.
view post Posted on 4/11/2018, 20:18




Ehi scusate vorrei sapere come fare per far sopravvivere tutti nella missione finale senza il dlc ?
Ps nella confezione mass effect trilogy ci stanno anche tutti i DLC ?
 
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11 replies since 10/12/2013, 18:25   274 views
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