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Max Payne (GBA), Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 30/8/2017, 20:01
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MAX PAYNE
ADVANCE




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CASA: ROCKSTAR GAMES
SVILUPPATORE: ROCKSTAR LEEDS
GENERE: ACTION
GIOCATORI: 1



MAX PAYNE IN MINIATURA

Un po' a sorpresa, a cavallo tra il 2003 ed il 2004, Rockstar Games rilascia su Game Boy Advance la conversione di Max Payne, splendido Action Game sviluppato da Remedy che tanti consensi riscosse nelle sue versioni PC e PlayStation 2 nel 2001. L'edizione per GBA si basa sul primo capitolo della serie e ne riprende storia e location, mentre tra le caratteristiche ludiche è mantenuto il celebre "Bullet Time" che permette di rallentare l'azione ed effettuare stragi tanto efficaci quanto spettacolari.
Vediamo adesso se questo complicato lavoro di conversione è stato realizzato con criterio o se invece Max Payne non ha nulla da spartire con sistemi portatili.


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BULLET TIME!

La storia è la medesima della versione originale: Max Payne è un agente della DEA infiltratosi nel clan mafioso dei Puncinello nel tentativo di scoprire chi si cela dietro lo spaccio di una nuova, pericolosa droga, la Valchiria. Tre anni prima, sua moglie e sua figlia appena nata vennero uccise da alcuni criminali sotto l'effetto di questa sostanza, un tragico evento che ha spinto Payne ad entrare nelle file della DEA ed accettare questo pericoloso incarico, nella speranza di ottenere la tanto desiderata vendetta nei confronti dei responsabili di quel maledetto delitto.
L'evolversi della vicenda prende subito una brutta piega, ma Max è pronto alla sua guerra contro il clan mafioso.
Max Payne per GBA adotta una visuale isometrica a volo d'uccello ed è interamente incentrato su frenetiche sparatorie contro i seguaci del clan Puncinello.
Nel corso della partita Max avrà un discreto arsenale a disposizione, partendo dalle sue celebri doppie pistole e passando poi per fucili, mitra, granate ed alcune armi corpo a corpo (tubo di piombo e mazza da baseball); per recuperare invece le energie vitali perdute, il nostro agente può fare ricorso agli antidolorifici, i quali possono essere collezionati fino ad un massimo di otto unità e permettono di recuperare le forze in piccole quantità.
I nemici tendono ad essere aggressivi ed arrecano ingenti danni con pochi colpi, ma ecco che interviene in nostro aiuto il Bullet Time: rallentando il tempo, Max può prendere più facilmente la mira e sbarazzarsi di ogni ostacolo davanti al suo cammino, risarmiando nel frattempo energie preziose; il Bullet Time è limitato, pertanto deve essere utilizzato con criterio e nelle situazioni davvero delicate.
C'è un minimo di spazio per l'esplorazione, con varie stanze da setacciare in cerca di utili munizioni e painkiller, ma come già accennato in queste righe, il titolo è tutto incentrato sulle sparatorie, con ben pochi attimi per rifiatare grazie ad un ritmo ben sostenuto e che lascia ben poco spazio alla noia. La sfida offerta, inoltre, cresce proseguendo nell'avventura, con i livelli avanzati pieni di nemici armati fino ai denti e capaci di eliminare il nostro personaggio in un attimo; nelle ultime fasi di gioco è bene impegnarsi, poichè basta abbassare la guardia anche solo un istante per perdere vite preziose.
A tal proposito, Max avrà a disposizione 4 vite extra ad ogni stage: in caso di morte si riparte dall'ultimo Checkpoint raggiunto (e sono piuttosto frequenti), mentre in caso di Game Over dovremo ricominciare il livello corrente dall'inizio.
Il rovescio della medaglia è rappresentato da una certa ripetitività dei combattimenti, dovuta anche alla totale mancanza di varietà degli avversari. Leggermente scomodi i comandi, problema evidente soprattutto in alcune fasi dove la visuale isometrica non permette di avere ben chiaro le profondità di piattaforme ed ostacoli, ma con un po' di pratica si riesce a risolvere questo problema e destreggiarsi tra i corridoi e le stanze di gioco senza nessun problema.
Per arrivare ai titoli di coda sono necessarie una piccola manciata di ore, almeno quattro (Game Over permettendo), ed una volta terminata l'avventura non ci sono grandi presupposti per rigiocare questo Max Payne portatile. Ad ogni modo, è possibile selezionare liberamente tutti i livelli di gioco una volta completati la prima volta.


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GRIGIORE GRAFICO

Max Payne si distingue tecnicamente per una pregevole realizzazione delle animazioni: i movimenti dei personaggi appaiono realistici e l'effetto Bullet Time è reso ala perfezione anche in versione portatile.
Meno impressionanti gli scenari, ben poco variegati e tutti molto simili tra loro. La grafica tende a colori molto grigi e spenti, ma risulta comunque di buona fattura per gli standard del GBA.
Ben fatte in particolare le tavole in stile fumetto che raccontano l'evolversi della vicenda, ma a lasciare impressionati è il notevole lavoro svolto con il doppiaggio: i "filmati" sono interamente doppiati e pure con una certa cura, a testimonianza del grosso impegno messo dagli sviluppatori nel tentativo di replicare l'esperienza dell'originale Max Payne nella maniera quanto più fedele possibile e pur con tutti i limiti tecnici dell'handheld di casa Nintendo.
Questa enorme cura nel doppiaggio viene a discapito dell'accompagnamento musicale, assolutamente anonimo e con pochissimi brani che si ripetono costantemente per tutta la durata della partita. Fortunatamente gli effetti sonori risultano convincenti.


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MEGLIO DI QUANTO SI POTESSE IMMAGINARE

Trasportare un titolo dinamico come Max Payne su un sistema portatile come il GBA non era certo impresa semplice, ma Rockstar è riuscita comunque a svolgere un lavoro egregio ed offrire una conversione interessante e degna di essere provata.
Tutte le caratteristiche chiave del gioco originale, dal celebre Bullet Time fino alla narrazione ed il doppiaggio, sono state replicate in maniera convincente (il doppiaggio in particolare), e l'opera regala divertimento grazie alle sue frenetiche sparatorie ed un ritmo di gioco elevato.
A lungo andare il Gameplay tende a farsi ripetitivo e si notano alcune complicazioni nei comandi, mentre l'accompagnamento musicale lascia molto a desiderare, ma nel complesso questo particolare esperimento si può considerare riuscito e meritevole di essere provato.
Se amate Max Payne dategli una chance: potreste restare piacevolmente sorpresi.

PREGI

- Frenetico e dotato di un buon ritmo
- Doppiaggio notevole per essere un titolo GBA
- Sfida nel complesso soddisfacente, che cresce con il passare del tempo

DIFETTI

- Ripetitivo a lungo andare
- Musiche monotone
- Alcune imprecisioni nei controlli

VOTO FINALE : 7.5

Video
 
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view post Posted on 1/9/2017, 09:08
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Mastro Cuoco

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Ottima recensione :ok:
È sempre bello scoprire titoli di cui non si ha alcuna conoscenza! Non sapevo proprio di questa curiosa conversione, creata per un sistema peculiare come il GBA e pure risultata più che discreta :ok: sicuramente non un lavoro facile!
 
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view post Posted on 1/9/2017, 10:04
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Leggendario Maestro del Forum

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Grazie! ;)

Sapevo già dell'esistenza di questa conversione, ma in passato non avevo mai avuto particolare interesse a recuperarla. Ho trovato il gioco un paio di mesi fa ad un mercatino a 10 Euro ed allora ho voluto fare un tentativo. Alla fine ho fatto bene :D
 
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2 replies since 30/8/2017, 20:01   57 views
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