Milano, 13 ottobre 2017 - 12:59

Ha una crisi epilettica al ristorante
Sgridata: «Così mi spaventa i clienti»

Al marito della donna, che era andato alla cassa per pagare le pizze (non consumate),
la ristoratrice ha detto: «Persone come voi dovrebbero mangiare a casa»

(Getty Images) (Getty Images)
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Pranza al ristorante con il marito e all’improvviso ha una crisi epilettica, che si risolve in pochi minuti, ma la ristoratrice la rimprovera per «aver spaventato la clientela». L’episodio è avvenuto domenica a Marotta, nelle Marche (provincia di Pesaro Urbino), ed è stato segnalato dalla Federazione Italiana Epilessie (Fie). La donna di 47 anni ha avuto una crisi epilettica generalizzata, «che si è risolta spontaneamente nel giro di pochi minuti, mentre era in un ristorante sul lungomare» fa sapere la Fie. Al marito, che era andato alla cassa per pagare le pizze che non avevano neppure fatto in tempo a consumare, «la ristoratrice ha detto che persone come loro sarebbe meglio se ordinassero e mangiassero la pizza a casa e lo ha rimproverato di aver spaventato la clientela». Secondo la coppia invece non si era creato nessun allarme, anzi, un paio di persone si erano avvicinate offrendo aiuto. Purtroppo, sottolinea la presidente della Fie Rosa Cervellione, «non si tratta di un caso isolato ma di uno degli ancora numerosi episodi in cui persone con epilessia sono vittime di discriminazione conseguenza dello stigma che grava su di loro a causa della malattia e della sua scarsa conoscenza».

Episodi di discriminazione

«Ci sono stati i casi di una ragazza che ha avuto una crisi mentre era alla fermata dell’autobus, non ha ricevuto soccorso dai passanti ai quali ha chiesto aiuto; diversi lavoratori, dopo avere avuto una crisi epilettica sul posto di lavoro, sono stati relegati in mansioni sempre più marginali, sino ad essere sospesi e poi licenziati; innumerevoli studenti, vengono sistematicamente esclusi dalla partecipazione alle gite scolastiche, con vari pretesti e un’unica verità: la scuola non intende farsi carico della gestione di uno studente con epilessia. E l’elenco potrebbe essere ancora molto molto lungo» prosegue Rosa Cervellione. Proprio in questi giorni, fino al 17 ottobre, è in corso la campagna “Trenta Ore per la Vita”, dedicata all’epilessia. L’iniziativa intende promuovere la conoscenza della malattia e sostenere la ricerca scientifica finalizzata a facilitare la diagnosi e la cura delle forme più gravi di epilessia infantile.

Una malattia diffusa

Sebbene poco conosciuta, l’epilessia è una malattia molto diffusa in Italia: ne sono colpite circa 500mila persone e ogni anno vengono diagnosticati tra 29.500 e 32.500 nuovi casi: una persona ogni 17 minuti scopre di avere questa malattia. L’epilessia è una malattia neurologica caratterizzata da episodi di perdita di coscienza, alterazioni motorie e sensoriali, caduta o stato di assenza che possono manifestarsi a qualunque età anche se, in oltre il 60% dei casi, l’esordio avviene in età pediatrica.

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