Primo PianoHatsune Miku: Project DIVA X – Recensione

Hatsune Miku: Project DIVA X – Recensione

Publisher: SEGA Developer: Crypton Future Media
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Rhythm Game Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 44,99 € (PS4)/ 39,99 (PS Vita)

Come ben sappiamo, la saga di Project DIVA vanta di una vastissima campagna marketing sia in Giappone – soprattutto, qui, in realtà – che nel resto del mondo. Infatti chi tra noi appassionati di manga, anime e simili non ha mai sentito parlare della tanto amata ma tanto criticata Hatsune Miku?

Project Diva X, questo è il nuovo titolo della saga, un titolo che ripercorre tutto ciò che sono stati i titoli precedenti, migliorando ancor di più tutti i contenuti, e proponendo ai giocatori esperti (e non) un ottimo rhythm game dalla rigiocabilità immensa.

Siete curiosi di sapere come SEGA e Crypton Future Media hanno fatto approdare Hatsune Miku sulle console di attuale generazione? Mettetevi comodi e gustatevi la nostra recensione!

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La storia di Project Diva X

La prima cosa che ci è saltata all’occhio è la nuovissima modalità storia introdotta per la prima volta in questo nuovo capitolo, chiamata “Live Quest Mode”.

La trama racconta di quanto il mondo digitale, popolato dalle vocaloid, ormai è vicino alla distruzione, zero colori, niente musica… insomma, il vuoto più totale. Infatti il nostro compito sarà quello di riportare alla luce il mondo digitale navigando su cinque diversi stili di musica che sono Classic, Cute, Cool, Beauty e Chaos.

A molti potrà sembrare una cosa davvero carina, ma purtroppo tutto ciò sarà condito da una trama davvero inesistente, e dagli scarsi dialoghi tra i personaggi; però, parlando dal punto di vista del gameplay, questo almeno vi terrà incollati allo schermo per diverse ore se siete dei fan oppure conoscitori della musica J-pop.

Prima di passare al prossimo punto possiamo considerare questa nuova modalità come una sorta di esperimento da parte della software house per i prossimi capitoli della saga; peccato soltanto per la scarsa ottimizzazione.

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L’importanza degli accessori

Da sempre in ogni capitolo della saga, gli accessori sono dei punti chiave per le nostre vocaloid, infatti anche in questo nuovo capitolo fanno la loro comparsa.

Oltre che “vincere” i classici costumi superando particolari azioni all’interno dello scenario, così come alcuni accessori, troveremo per esempio alcuni oggetti per personalizzare la camera della nostra vocaloid e anche molta altra cianfrusaglia che potremo regalarle per aumentare la nostra amicizia.

Se regaleremo le giuste cose alle nostre vocaloid, il loro grado di amicizia salirà e potremo sfruttarlo per aumentare l’efficacia durante le canzoni. Prima di cominciare qualsiasi tipo di canzone ogni vocaloid avrà a disposizione cinque slot per equipaggiare diversi accessori che andranno ad aumentare il nostro “Aura Bonus” durante la canzone. Ovviamente ogni accessorio deve essere coordinato con il vestito e il tipo di canzone che suoneremo, quindi, se scegliamo un costume classificato “Cute” dovremo scegliere altri cinque accessori della stessa categoria e così via.

Ci teniamo a precisare che gli accessori all’interno del gioco sono infiniti, di fatto, e questo è un fattore molto positivo perché aumenta così la rigiocabilità del titolo; inoltre, essendoci soltanto trenta canzoni nel gioco, gli incentivi si riveleranno essere ridotti, ma non troppo, perché ci saranno comunque più di trecento costumi unici da sbloccare per le vocaloid; e inoltre solamente per Hatsune Miku si arriva ai centodieci accessori equipaggiabili, mentre per le altre ragazze si aggirano intorno ai trentacinque a testa.

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Francesco Suozzo
Padroneggia con maestria i giochi di ruolo, stealth e horror, al contrario dei puzzle game. Da un eccellente carriera videoludica spera di diventare un ottimo articolista e di rimanere anche dopo gli studi nella grande famiglia del Bit!