Fortnite, croce e delizia per milioni di persone. Bambini, e soprattutto genitori, spesso preoccupati per rendimenti scolastici, vita sociale e sviluppo in toto dei loro pargoli. Una preoccupazione, un sistema di pregiudizi sul medium videoludico che sempre più spesso trova modo di ricredersi, di crollare sulle fondamenta fatte di stereotipi e mancata conoscenza delle applicazioni del videogioco. Uno strumento incredibile, capace di cambiare la vita delle persone. In molti modi diversi: in questo caso, quella di un papà, malato di cancro. Suo figlio, un tredicenne canadese, ha infatti intrapreso un percorso da streamer col preciso scopo di raccogliere il denaro necessario per la chemioterapia del padre. ZylTV, questo il nome del canale Twitch, ha streammato per 10 ore al giorno continuativamente, raccogliendo una cifra attorno ai 13mila dollari canadesi (circa 9mila euro). Dopo un inizio in sordina (1000 dollari nei primi 4 giorni), la sua storia si è infatti diffusa su Reddit, trovando il sostegno e l’appoggio di oltre 20.000 utenti, ivi compresi alcuni streamer affermati, come Xxif e Ronaldo. I quali, non contenti di aver contribuito in maniera decisiva, hanno regalato al giovane streamer e a suo padre i biglietti aerei per poter partecipare alla prossima Fortnite World Cup a New York. Una competizione che vedrá partecipare un campione giá proclamato. Di umanitá e spirito d’intraprendenza.

Una vetrina dove mettersi in mostra, ma anche una finestra sul mondo. Uno strumento di affermazione, ma anche di realizzazione. Di obiettivi, ambizioni, speranze; sogni. Quelli di un tredicenne canadese, alla ricerca di un modo concreto per aiutare il padre malato di cancro. Un pesce rosso in un mare di squali, guizzanti in un web permeato da una perenne competizione. Una lotta serrata all’ultimo like, all’ultima visual, all’ultima sottoscrizione. La corsa all’oro del web, intervallata dal fenomeno delle donazioni.

Offerte volontarie all’altare del proprio beniamino, intrattenitore videoludico a mondo-raggio. La differenza tra l’elargire il classico obolo alla bella ragazza di Save The Children fuori dalla stazione rispetto a un ragazzino impegnato su Fortnite. Un’impresa eccezionale, un padre commosso. Videogiochi e beneficenza, una luce tra i tetri sentieri dell’internet. Perchè in piena mediamorfosi, non vi sono solo hikikomori e ragazzi lobotomizzati, morti di fama e strip-streamers. Differenze di principi, anche tra gli accoliti del dio denaro.

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