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LittleBigPlanet 2, Recensione di ChrisMuccio

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ChrisMuccio
view post Posted on 19/10/2012, 17:46




LITTLEBIGPLANET 2




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CASA: SONY
SVILUPPATORE: MEDIA MOLECULE
GENERE: PLATFORM
GIOCATORI: 1-4(OFFLINE & ONLINE)



Uscito nell’ormai lontano 2008, il primo LittleBigPlanet è stato considerato un titolo stravolgente e rivoluzionario per il genere Platform, grazie al suo concept basato sulla possibilità di dare libero sfogo alla fantasia e poter creare interi livelli di gioco da pubblicare poi nella gigantesca Community realizzata da Media Molecule.
Eppure, osservandolo al lumicino, ci si rende conto di come in realtà il concept di gioco, per quanto interessante, non sia assolutamente nulla di cosi sconvolgente come invece ha sempre sostenuto la Sony: tralasciando il fatto che, nella sua modalità principale, LBP si rivelò un Platform molto canonico e privo anche di un Level Design notevole, la complessità eccessiva della Community metteva in risalto tutti i suoi limiti, ossia quelli di un gioco fine a se stesso e senza reale scopo, destinato a perdere istantaneamente di mordente, anche a causa della pochezza di creazioni geniali, oscurate da una quantità esorbitante di livelli (e pseudo-livelli, e pseudo-tributi ad altre produzioni ludiche/cinematografiche, e boiate varie) troppo spesso anonimi, mediocri o inutili.
Tuttavia, Media Molecule preme ancora di più sull’acceleratore, e per il secondo capitolo regolare della saga(dopo un primo Spin-Off arrivato su PSP) consente ora ai giocatori di poter creare….giochi veri e propri, anche estranei al genere Platform!
Se dunque il primo capitolo si poteva considerare decisamente ambizioso, con il secondo capitolo uscito ad inizio 2011 si vuole osare ancora di più. Ma la domanda sorge spontanea: stavolta tutto ha più senso ed utilità rispetto al passato, oppure il tutto resterà sempre fine a sé stesso?


littlebigplanet2-banner




IL GIOCO: LA MODALITA’ PRINCIPALE

Una delle prime cose che salta all’occhio del giocatore, oltre agli strambi titoli di testa che riprendono lo stile del capostipite, è che Media Molecule ha voluto, in un modo o nell’altro, inserire una “trama sofisticata” all’interno di un Platform Game “puro”, ossia un genere che non necessita in alcun modo di una narrazione articolata. Eppure, MM ha comunque portato avanti le sue intenzioni, a giudicare dalle diverse Cutscenes, dalle diverse linee di dialogo e dai diversi personaggi fuori di testa che compongono il cast del titolo.
In sostanza, il Sackboy(che in questo secondo capitolo verrà chiamato “Sackottino”) dovrà salvare il LittleBigPlanet dalla devastazione del malvagio Negativitron. Il Sackboy entrerà dunque a far parte dell’Alleanza, guidata dal saggio Larry da Vinci e composta da personaggi strambi e fuori di testa, ma accomunati dalla stessa voglia di porre fine alla minaccia del Negativitron una volta per tutte.
Alla resa dei conti, questa componente narrativa, come facilmente intuibile, si rivela totalmente inutile e delle volte pure irritante nei dialoghi(eccessivamente demenziali anche per un gioco di questo tipo)e per come sono stati caratterizzati i personaggi, la stessa caratterizzazione vista nel prequel, che già non faceva gridare al miracolo sotto questo aspetto.
Detto questo, passiamo subito alle cose serie, ossia al comparto ludico nudo e crudo.
Nel concept di base, LBP2 è completamente uguale al predecessore: un Platform di stampo bidimensionale, piuttosto strambo nel Level Design(che presenta qualche tocco di genio di tanto in tanto) e nei nemici da affrontare, piuttosto variegato nelle situazioni di gioco, ma che presenta ancora gli stessi limiti del primo capitolo: tanto per cominciare, il sistema di controllo anche stavolta si dimostra non impeccabile, specialmente nella risposta dei comandi, a volte lenta ed imprecisa, che porta a frustranti morti accidentali; ed ovviamente, proprio come il prequel, si dimostra un Platform piuttosto canonico, non in grado di lasciare il segno se non con la sua realizzazione estetica fuori di testa.
Fortunatamente, però, gli sviluppatori si sono dati da fare nel tentativo di rendere quanto più varia possibile l’offerta della modalità principale: sono stati introdotti diversi elementi di gioco, come rampini, animali di pezza da cavalcare, fasi da Shooter Old-School, e vere e proprie Boss Fight. Considerato che ad ogni nuovo mondo si avrà a che fare con nuove cianfrusaglie e potenziamenti di questo tipo, questo secondo capitolo delle avventure del Sackboy offre una maggior varietà rispetto al precedente titolo, e ciò è sicuramente un bene.
Peccato solo che il tutto si riveli ora notevolmente più semplice rispetto al passato(ed il primo capitolo già non eccelleva in quanto a sfida per buona parte dell’avventura): assenza di particolari ostacoli, pochi nemici e troppo facili da abbattere, e troppi Checkpoint, i quali, stavolta, garantiscono molti più Retry in caso di morte rispetto a quelli visti nel primo LBP. Le Boss Fight, infine, sono un qualcosa di ridicolo e poco ispirato, fin troppo facili, anche a causa dei ripetitivi pattern di attacco degli avversari. Non c’è nulla che possa davvero impensierire il giocatore, anche quello meno navigato; gli esperti dei Platform Game, invece, si berranno questo gioco come se fosse un bicchiere d’acqua.
Come se non bastasse, l’avventura principale è pure più breve: solo 6 mondi, composti da 4 livelli ciascuno più il Boss Fight. Considerato poi il livello di sfida molto basso del titolo, non sorprendetevi se arriverete alla fine del gioco nel giro di 5, massimo 6 ore. Certo, anche stavolta c’è la possibilità di poter giocare fino a 4 giocatori, e ciò aiuta sicuramente la rigiocabilità, che si attesta su buoni livelli, grazie soprattutto ad una discreta quantità di Minigiochi(da sbloccare trovando determinate chiavi in determinati livelli) pensati principalmente per il Multiplayer. Come nel prequel, tra l’altro, alcune zone Extra dove raccogliere collezionabili segreti, saranno accessibili solo se giocando insieme ad altri giocatori.
La rigiocabilità, e la Community come andremo poi a vedere, salva sicuramente il titolo da una netta bocciatura alla voce Longevità, ma di certo dispiace notare come stavolta l’Avventura sia più trascurata che mai, nonostante gli sviluppatori abbiano pure provato a renderla quanto più varia possibile.
Ma nel complesso, non siamo di certo di fronte ad una modalità principale indimenticabile, a causa del grado di sfida prossimo allo zero(a meno che non si voglia completare alla perfezione ogni livello, dove ci sarà da metterci maggior impegno), oltre al fatto che siamo di fronte, anche stavolta, ad un Platform come tanti, che sicuramente non fa gridare allo scandalo, ma è pure ben lontano dalla vetta del suo genere, anche a causa di alcuni errori evitabili(come i controlli a volte imprecisi).


E3-2010-Preview-LittleBigPlanet-2




IL GIOCO: LA PERSONALIZZAZIONE ED I COLLEZIONABILI

Esattamente come nel primo LBP, anche in questo sequel avremo una gran quantità di oggetti speciali, adesivi e collezionabili di ogni tipo da raccogliere, non solo per ottenere elevati punteggi alla fine di ogni livello, ma soprattutto per poter personalizzare il nostro Sackboy o sbloccare alcuni passaggi segreti mediante l’applicazione di adesivi in determinati punti.
La loro funzione, dunque, è completamente invariata rispetto al prequel: fa tutto parte del contorno del titolo, che consente anche stavolta una gran personalizzazione sia del personaggio che del Pod, ossia la “cabina” che funge da Menù e dalla quale accedere al World Map per selezionare i livelli di gioco.
Una personalizzazione che, però, presenta gli stessi limiti del primo titolo: magari piacevole all’inizio, ma completamente fine a sé stessa e, fondamentalmente, inutile, al punto che, ad un certo punto, smetterete di netto ogni forma di personalizzazione, accontentandovi del Sackboy standard o di quello precedentemente creato. E questo vale pure per le varie espressioni facciali e movimenti di braccia e corpo del nostro pupazzetto di pezza, riprese anch’esse dal capostipite: assolutamente inutili, e ve ne dimenticherete dopo pochi minuti.
Poi certo, alla fine, nonostante la loro essenza superflua, sempre meglio che ci siano queste possibilità di personalizzazione piuttosto che il nulla. Ma probabilmente, non ci fossero mai state, forse non si sarebbe sentita la loro mancanza.


Gamescom-2010-LittleBigPlanet-2-Hands-On-Preview




IL GIOCO: LA CREAZIONE E LA COMMUNITY

Anche in questo caso si potrebbe fare Copia-Incolla di quanto già scritto nella Recensione del primo LittleBigPlanet.
Partiamo però da una nota comunque positiva e degna di essere apprezzata: tutte le Creazioni della Community realizzate nel primo capitolo sono presenti anche in questo secondo titolo, in modo tale da ritrovarsi la Community già piuttosto ricca e corposa.
Stavolta, inoltre, si avrà la possibilità di poter realizzare anche titoli al di fuori del genere Platform, come ad esempio Puzzle Games, Shooter, Racing Game e quant’altro(alcuni giocatori sono stati cosi fenomenali da ricreare veri e proprio “giochi nel gioco”). Ed ovviamente, anche livelli di Platform o anche altre simpatiche stramberie non per forza legate ad un concetto strettamente ludico( per dire, c’è gente che addirittura ha ricreato una calcolatrice perfettamente funzionante, o anche specie di livelli musicali in stile Mario Paint, dove, solitamente, vengono riprodotto determinate Themes di popolari videogames o film).
In linea teorica, come e più che nel predecessore, c’è tutto il necessario per dare libero sfogo alla nostra fantasia e creare ogni singola cosa che ci possa venire in mente.
Tuttavia, anche stavolta, in pochi riusciranno davvero a sfruttare questo potente(troppo potente) editor, tirando fuori qualcosa di geniale e degno di essere giocato e rigiocato.
Anche stavolta, saranno davvero poche le creazioni degne di nota, a fronte di tanti, troppi livelli della Community dalla realizzazione piuttosto anonima. Ed ovviamente, stiamo parlando di livelli fini a loro stessi, che di certo una volta giocati, belli o brutti che siano, hanno definitivamente finito il loro compito.
Anche stavolta, solo chi ha davvero tanto tempo a disposizione, solo chi davvero ama questa saga, può tirar fuori creazioni degne di nota, memorabili, ma che sono sempre in netta minoranza rispetto alle creazioni senza arte né parte, o al massimo dignitose e nulla più.
L’Editor, nel complesso, richiede davvero tanto tempo e dedizione per essere davvero goduto a pieno, ed è difficile che tutti possano avere tutta questa passione che li spinga a starci dentro anche per mesi e mesi. Per creare cosa, poi? Dei livelli che, una volta giocati, ci si dimenticherà in fretta di averli giocati?
Di livelli-tributi ad altre saghe fini a loro stessi?
E’ lo stesso discorso fatto per il primo LBP: l’Editor e la Community sono un qualcosa di molto ambizioso, forse pure troppo, cosa che porta alla luce tanti limiti strutturali che purtroppo minano la grande idea di questo progetto, e potrebbero spingere tanti giocatori ad abbandonare anzitempo tutto questo gigantesco “mondo virtuale”, sulla carta infinito, ma che all’atto pratico perde ben presto di mordente.


LittleBigPlanet-2




ATMOSFERA

Il comparto tecnico è lo stesso del primo titolo senza particolari passi in avanti o indietro. Il prequel era più che valido sotto questo aspetto, ben curato sia nelle animazioni, sia nell’uso dei colori, sia nelle particolarità. Esteticamente anche questo secondo titolo si presenta sostanzialmente fantasioso, forse pure troppo, e molto strambo ed assurdo. A tratti la caratterizzazione estetica di mondi e personaggi potrebbe rivelarsi pure irritante, come se tutta quella fantasia creata per stupire il giocatore avesse l’effetto di un boomerang, ossia quella di apparire più ridicola che fantasiosa.
Ma questo, alla fine, è legato più ai gusti di ogni giocatore, e sicuramente è giusto riconoscere ai ragazzi di Media Molecule di essere letteralmente fuori di testa, in senso positivo.
Ottimo anche stavolta il comparto sonoro, con musiche davvero particolari e spassose da ascoltare, che rendono più piacevole il proseguimento dell’avventura. Validi anche gli effetti sonori, e pure il doppiaggio italiano durante le Cutscenes.


LittleBigPlanet-2-Online-Connection-Problems




INNOVAZIONE

Diciamo le cose come stanno: era il primo LittleBigPlanet il titolo con la carica innovativa, il titolo che cercava, in un modo o nell’altro, di osare, stupire, sconvolgere, senza però riuscirci appieno. E se non c’è riuscito il primo titolo ad ergersi a Platform realmente innovativo, difficilmente può farcela questo secondo capitolo, che alla fine ripropone la stessa formula, solo che ampliata nei contenuti e nelle possibilità di Creazione.
Ovviamente, poi, le “meraviglie” della Community hanno perso buona parte del loro fascino, e tutto quello che ci resta è un Platform molto canonico nonostante la sua particolarità estetica che potrebbe ingannare il giocatore circa la reale carica innovativa di questa serie.
Gli sviluppatori hanno fatto il possibile per cercare di migliorare e rinnovare le meccaniche dove fosse necessario, ma alla resa dei conti il discorso è lo stesso del predecessore: LittleBigPlanet è innovativo e sconvolgente solo sulla carta, cosa aggravata poi in questo seguito ormai privo dello stesso impatto del primo titolo. Almeno stavolta, gli sviluppatori e la Sony non sono stati a sfinire ogni due secondi i poveri Appassionati con discorsi francamente ridicoli ed arroganti(e poco credibili, alla resa dei conti) che facevano passare questi titoli come “I Platform per Eccellenza”.


LittleBigPlanet-2-Controlinator-Trailer




COMMENTO FINALE

Se già il primo LittleBigPlanet era un titolo con i suoi limiti e, forse, sopravvalutato rispetto ai suoi effettivi meriti (che comunque aveva, risultando un Platform piacevole), con LittleBigPlanet 2 la musica non cambia: il secondo capitolo si trascina i difetti del predecessore e, cosa ancora più grave, sotto altri aspetti si sono persino registrati dei passi indietro (in primis, livello di difficoltà e longevità dell’Avventura principale).
Resta un Platform carino e spensierato, con qualche occasionale tocco di classe e di certo non annoia pur senza neanche far gridare al miracolo.
Ma di certo, siamo ben lontani dalla vetta dei Platform, con altri esponenti del genere ben più memorabili ed appaganti nonostante puntino su concept maggiormente tradizionali e senza il sostengo di una Community Online come quella dell'opera firmata Media Molecule.
LittleBigPlanet 2 non è affatto un brutto gioco, ma è in fin dei conti un sequel abbastanza superfluo, assolutamente non indispensabile per chi già possiede ed ha spolpato il primo capitolo e le sue innumerevoli creazioni disponibili in rete.
Giocato in Multiplayer assieme ad amici e puntando forte sulle migliori creazioni degli utenti è possibile comunque ricevere in cambio un sano intrattenimento, pertanto una chance la merita, soprattutto se non avete mai giocato il capostipite del brand.

PREGI

- Buona Realizzazione Tecnica
- Sonoro Particolare e Piacevole da Ascoltare
- Maggior Varietà di Situazioni di Gioco rispetto al Prequel
- Creazione Ampliata e Community potenzialmente Infinita….

DIFETTI

- …ma che, anche stavolta, rischia di Perdere ben presto tutto il suo Fascino
- Modalità Principale inspiegabilmente Accorciata
- Davvero Troppo Facile
- I Controlli ancora danno qualche Problema
- Un titolo che resta Schiacciato dalle proprie Ambizioni, esattamente come il Prequel

VOTO FINALE : 6.5

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Edited by ~ChrisMuccio - 10/7/2018, 12:55
 
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the-ferryman
view post Posted on 19/10/2012, 18:54




A parte rare volte, devo dire che le tue valutazioni non sono mai state così distanti dalle mie. Infatti più volte mi sono trovato pienamente d'accordo con le tue valutazioni, cosa che è successa invece con minore frequenza con altri recensori. Anche se a volte ho notato numeri che io non avrei mai dato (contano il giusto, preferisco il contenuto), le motivazioni ci sono sempre state e citavano difetti che spesso anch'io avevo notato. Non a caso nella tua Cup, non prendo mai troppe distanze dal mio modo di ragionare per esprimere un voto.

Tornando al gioco, immaginavo che questo capitolo non fosse poi così diverso dal primo che possiedo, un gioco eccellente per chi cerca uno splendido editor ma non così "speciale" per chi è interessato al resto. Infatti il primo tendeva ad annoiarmi spesso, nonostante l'indubbia originalità.

Per me è essenziale che ad uno piaccia l'editor, per potersi godere appieno questo gioco... senza risulta un platform carino, ma c'è di meglio. :)
 
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Ra1n
view post Posted on 19/10/2012, 19:20





Ottimo lavoro Chris in versione sack-boy ^_^


Per me è sufficiente quel 5 nella voce Innovazione a "condannare" un seguito che è soltanto l'espansione del primo titolo: questa è una cosa che la gente afferma -sbagliando- per decine di giochi, chissà come mai per LBP2 invece i difetti si trasformano in pregi :shifty:
 
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Brook75
view post Posted on 19/10/2012, 19:41




Insomma, un "more of the same" con qualche piccolissima cosina? Me l'ero immaginato! :( Ottima recensione, Chris! Concordo in toto! ;)
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 19/10/2012, 22:17




Grazie a tutti ragazzi ;)

L'Editor, effettivamente, potrebbe rendere indimenticable la saga per coloro che sono perdutamente innamorati delle personalizzazioni cosi vaste, complesse e ricche di particolarità. E sono certo che, effettivamente, questa sia la saga preferita di coloro che hanno realizzato i livelli più geniali di questa produzione.
Peccato solo che, data la palese ed eccessiva complessità di questo editor(e fidatevi che per sfruttarlo a dovere ci vuole davvero troppo tempo e dedizione), il tutto viene notevolmente svilito all'atto pratico.
Un editor che funziona a dovere ed è anche accessibile per tutti è quello visto nel Racing Game chiamato ModNation Racers: quello si che lo ritengo un Signor Editor, complesso al punto giusto e che non fa impazzire il giocatore ^_^
 
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4 replies since 19/10/2012, 17:46   185 views
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