DARKSIDERS
CASA: THQ
SVILUPPATORE: VIGIL GAMES
GENERE: ACTION-ADVENTURE
GIOCATORI: 1Originariamente noto con il nome completo di Darksiders: Wrath of War, il titolo THQ sviluppato da Vigil Games, a prima vista, potrebbe sembrare il solito clone di God of War senza nessuna ispirazione. Scavando più a fondo, però, si nota come Darksiders sia qualcosa di più vario e più ambizioso del classico Action Game. Vengono gettati nello stesso calderone elementi di più titoli: dagli Action, appunto, fino ad arrivare agli Adventure Game veri e propri, con tanto di Dungeon ed enigmi.
Insomma, Darksiders appare come un titolo altamente promettente. Sarà riuscito a rispettare tali aspettative?
LA TRAMASulla Terra arriva il giorno dell’Apocalisse, scatenata da una guerra tra le forze del Paradiso e dell’Inferno, il cui scontro sta letteralmente distruggendo la Terra ed il genere umano. Per riportare ordine tra le due fazioni, Guerra, uno dei Quattro Cavalieri dell’Apocalisse, viene inviato sulla Terra. Ma dopo una discussione con Abaddon, uno dei capi delle Legioni del Paradiso, Guerra scopre che i suoi tre fratelli (Morte, Furia e Conflitto) non sono mai giunti sulla Terra, e capisce che il Settimo Sigillo non è ancora stato spezzato. La cosa è grave: teoricamente, solo con la rottura del Sigillo sarebbe iniziata l’Apocalisse sulla Terra, con tutti e quattro i Cavalieri che sarebbero discesi sul pianeta. Neanche il tempo di capire cosa sta succedendo, che ecco arrivare il potente demone Straga che uccide Abaddon e sconfigge Guerra.
Il Cavaliere viene salvato in extremis e portato di fronte all’Arso Consiglio, che lo accusa di aver causato troppo anticipatamente l’Apocalisse sulla Terra, e lo condanna ad un secolo di prigionia, al quale poi seguirà la condanna a morte. Ma Guerra, ovviamente, non accetta di essere condannato per un qualcosa che non ha commesso, ed anzi chiede di essere spedito sulla Terra per scoprire cosa è realmente accaduto e chi ha architettato questo piano malefico. Il Consiglio accetta, ma ad una condizione: che Guerra venga seguito da un loro servitore, la Sentinella, in grado di uccidere il Cavaliere qualora dovesse agire di testa sua.
E cosi Guerra viene rispedito su un pianeta Terra completamente devastata, e la sua lunga ed intricata missione ha inizio.
Nonostante un incipit molto interessante e qualche momento notevole, il comparto narrativo di Darksiders si rivela piuttosto piatto e privo di spunti realmente interessanti in grado di lasciare senza fiato il giocatore. Soprattutto nella parte centrale, poi, si nota il piattume più assoluto, senza neanche un momento davvero memorabile. I dialoghi sono piuttosto nella norma, cosi come anche i personaggi non godono di particolare spessore o carisma, persino lo stesso Guerra, che non riuscirà mai ad entrare veramente nel cuore del giocatore. Solo verso le ultime ore di gioco la storia inizia ad ingranare facendosi enigmatica ed in grado di tenere sull’attenti il giocatore fino alla conclusione. Ma non basta la fase conclusiva per salvare il titolo da una narrazione che non lascia il segno, pur senza essere atroce.
Peccato, perché concettualmente la trama prometteva faville, ma è poi mancato un adeguato ed epico sviluppo di essa, che avrebbe sicuramente reso Darksiders un titolo davvero appassionante, almeno dal punto di vista narrativo.
IL GIOCOAbbiamo già accennato al fatto che Darksiders non è, “sulla carta”, il classico Action Game “Hack ‘n’ Slash” dove bisogna solo massacrare nemici su nemici. Il titolo THQ è in realtà più complesso e profondo, presentando una forte componente Adventure, con mondi vasti e liberamente esplorabili per cercare reliquie varie, oltre a diversi Dungeon che, per loro struttura e contenuti, richiamano subito alla mente la storica saga di The Legend Of Zelda. In più, tantissimi enigmi intricati e numerosi potenziamenti ed oggetti speciali da utilizzare, per una varietà di gioco assicurata. Le premesse ci stanno tutte: Darksiders può ambire a diventare uno dei migliori esponenti del suo genere, dato che di carne al fuoco ce ne è tanta, e lo rendono molto più profondo ed interessante di un mero clone di God of War, Devil May Cry e compagnia bella.
Tutto questo “sulla carta”, in linea puramente teorica. Perché all’atto pratico, purtroppo, il risultato non arriva a mantenere appieno tutte le promesse, non arriva a mettere in evidenza tutto l’interessante (e grandissimo) potenziale del gioco, come andremo ora a verificare, analizzando pezzo per pezzo il vasto comparto ludico del titolo sviluppato da Vigil Games.
Partiamo anzitutto dal Combat System: sotto quest’aspetto, non ci sono troppe sorprese, dato che, come ogni gioco di questo tipo, il nostro Guerra sarà armato di Spadone gigante ed altre armi (una Falce e dei Guanti Pesanti, ottenibili proseguendo nell’avventura), da alternare in un concerto di fendenti e combo di indubbia potenza, in grado di massacrare le orde di nemici demoniaci che ci ostacoleranno lungo il nostro tortuoso cammino.
Guerra non farà affidamento solo alle armi convenzionali, ma anche ad alcune armi secondarie che possono fare la differenza in alcuni casi, come un Boomerang a quattro lame, una Pistola (assolutamente inutile), un Gancio in grado di attirare a sé gli avversari, un Corno da suonare e, come ultima risorsa, può anche sfruttare l’ambiente circostante, come per esempio macigni o relitti di automobili, da lanciare violentemente contro i mostri. Molte delle armi secondarie sopra citate, tra l’altro, sono anche indispensabili per risolvere diversi enigmi che incontreremo nel corso dell’avventura.
Gli equipaggiamenti, dunque, non mancano di certo, cosi come, tramite l’apposito mercante (Vulgrim) si potranno anche acquistare potenziamenti per tali armi(che portano all’apprendimento di nuove abilità o ad un miglioramento di quelle già sbloccate) o anche poteri magici, da sfruttare sprecando Mana ma ottenendo in cambio grossi aiuti nel corso degli scontri. Ovviamente, sempre presso il mercante, potremo anche acquistare diversi oggetti curativi. Il tutto ovviamente ha un prezzo più o meno elevato, ma fortunatamente il mondo circostante ed i nemici sono pieni di Anime Blu, la “moneta” del gioco; non mancano pure Anime Gialle, che ricaricano il Mana, ed Anime Verdi, che ricaricano l’energia.
Alla fine di goni Boss Fight, inoltre, la nostra Energia si arricchisce di un’ulteriore barra, incrementando notevolmente la resistenza del nostro Cavaliere. Sparsi nel mondo di gioco, tra l’altro, ci saranno anche alcuni frammenti di energia da raccogliere in modo da ottenere un’ulteriore barra energetica extra (e lo stesso vale pure per il Mana, con altri frammenti da raccogliere).
E come ogni buon protagonista di un Action/Adventure che si rispetti, il nostro Guerra potrà anche attivare per un breve lasso di tempo la sua trasformazione demoniaca, che lo rende molto lento ma incredibilmente devastante. Questo indicatore a parte si può ricaricare a furia di combattimenti, o anche attraverso determinati oggetti curativi.
I nostri avversari sono di vario tipo, e solitamente attaccano in gruppi numerosi. Non mancano poi diverse Boss Fight contro nemici decisamente mastodontici.
Insomma, sembra essere tutto il regola per garantire scontri appassionanti, ed effettivamente Darksiders riesce ad intrattenere con gusto in alcuni momenti, dove coinvolgimento e adrenalina ci accompagneranno lungo la nostra epica avventura. Ma purtroppo, non sempre è cosi.
Anzitutto, il titolo si rivela davvero facile, specie per un veterano di questo genere ludico: i nemici attaccano sempre con gli stessi, prevedibili schemi di attacco, e persino le Boss Fight (tutte) non metteranno mai a dura prova il giocatore, che impiegherà ben poco a capire come attaccare, riuscendo al tempo stesso a sfrutare parate e schivate per evitare i colpi più pericolosi degli avversari.
Gli scontri, poi, iniziano a farsi molto ripetitivi, se non addirittura stancanti data la vastità del titolo: nonostante un discreto numero di demoni di vario tipo da affettare, essi tenderanno a ripetersi troppe volte nel corso dell’avventura, magari in numero maggiore ed insieme ad altre creature, ma ormai conosciamo bene il loro “modus operandi” e come contrastarlo senza troppa fatica; persino i nemici più grossi e potenti, in grado di toglierci ingenti quantità di energia con un solo colpo, diventano ben presto prevedibili e facili da abbattere.
L'aspetto meno convincente è rappresentato dalle battaglie contro orde ed orde di nemici che si faranno frequenti verso le ultime ore di gioco: scontri che non vogliono proprio terminare ed eccessivamente allungati senza motivo, dove si affrontano sempre i soliti nemici non più in grado di rappresentare una serie minaccia, una volta conosciuti a fondo.
Certo, la situazione migliora giocando il titolo a Difficile, dove effettivamente bisogna mettersi maggiormente d’impegno per non correre il rischio di fare ben presto una brutta fine. Ma resta comunque il fatto che tale titolo è molto più fattibile di molti altri titoli dello stesso genere: di certo non vi metterà mai alle strette come i migliori Devil May Cry, God of War e Ninja Gaiden.
Parliamo ora dell’aspetto esplorativo del titolo THQ, decisamente più marcato rispetto alla concorrenza: come già accennato, si nota l’influenza degli Adventure alla Legend of Zelda, con Dungeon ed enigmi che strizzano l’occhio alla saga Nintendo.
Gli enigmi, effettivamente, sono presenti in gran quantità nel corso dell’avventura, che richiederanno di sfruttare non solo l’ambiente circostante, ma anche molte delle nostre armi secondarie. Ma c’è da dire che, anche in questo caso, non tutto funziona come si deve: la maggior parte di questi enigmi, infatti, è assai banale e ci vorranno pochi attimi per comprendere come risolverli e proseguire nel gioco. Solo verso le battute finali i rompicapi si fanno discretamente impegnativi ed appaganti, ma sono comunque una minoranza, dato che a predominare sono enigmi elementari e fin troppo facili: di certo, per un veterano di Zelda o di altri Adventure Game, i puzzle proposti da Darksiders sono un semplice toccasana. E tra l’altro, anche in questo ambito si nota una certa ripetitività, con alcuni procedimenti (come per esempio “prendi la bomba e piazzala su una superficie fragile-incendia il Boomerang-colpisci la bomba e falla esplodere”) che tenderanno a riproporsi troppo spesso nel corso della vicenda.
L’esplorazione non manca ed ha il suo ruolo importante, grazie a mappe molto vaste, ma diverse zone (molte delle quali consentono il proseguo dell’avventura) saranno inaccessibili inizialmente, e richiederanno apposite armi o potenziamenti per poter poi avere accesso a tali luoghi irraggiungibili. Come dunque si può intuire, sarà presente un certo Backtracking nel corso dell’avventura, a volte giustificato e per nulla fastidioso, altre volte invece superfluo e forzato, che potrebbe infastidire qualche giocatore che si è ormai avvicinato alla conclusione dell’avventura. E’ però utile rivisitare zone già esplorate in precedenza: magari, con le nuove abilità, si possono rivelare tesori segreti di un certo valore, molti dei quali poi da rivendere al Mercante per ottenere anime extra da spendere nel suo negozio. Alcune zone, inoltre, sono talmente vaste che consentono di poter sfruttare il nostro amato cavallo, Rovina, che si incontrerà intorno a metà avventura, che ci consentirà di poterci muovere più rapidamente in zone molto vaste. Per spostarci da una zona all’altra del mondo di gioco, invece, potremo sfruttare il Varco Serpentino di Vulgrim, in grado di spostarci da una parte all’altra del mondo di gioco in poco tempo.
Insomma, Darksiders prende spunto da tanti giochi diversi, ma al tempo stesso, nonostante la sua gran varietà di contenuti e situazioni di gioco, non riesce a spiccare il volo e a divenire un titolo realmente memorabile.
Come se poi non bastasse, le prime ore dell’avventura sono davvero lente e poco appaganti, prive di spunti interessanti, e che fungono, per cosi dire, da mero tutorial. Fortunatamente, nonostante le pecche, il gioco comincia ad ingranare e farsi più interessante nelle fasi successive.
La Longevità, ad ogni modo, è notevole per un titolo di questo genere: all’incirca ci vorranno 15 ore per portare a termine l’avventura, e se si vogliono trovare anche le varie reliquie e segreti nascosti, si può arrivare anche alla ventina di ore. La durata complessiva è un buon biglietto da visita per un Action Game, peccato solo per qualche ripetitività di troppo che, alla lunga, farà davvero storcere il naso.
ATMOSFERAConsiderato che dietro la direzione artistica di Darksiders vi è Joe Madureira, ex-collaboratore Marvel, si nota sin da subito come lo stile adottato per il titolo THQ sia fortemente “cartoonesco”, o meglio, da “fumetto sui super-eroi”. Il design sia di personaggi che di ambientazioni si rivela altamente fantasioso ed ispirato, eliminando quasi ogni traccia di realismo, e lasciandoci ad ammirare un mondo molto vario ed a suo modo unico.
Peccato solo che non tutto quel che luccica è oro: passi la realizzazione estetica dei vari personaggi, di indubbio valore, e passi anche l’ottimo uso dei colori per ogni elemento estetico, la realizzazione delle ambientazioni si rivela molto altalenante: di fronte ad alcune ambientazioni ispirate ed evocative(come le Lande Cineree, la Cattedrale di Tiamat o l’Eden, per esempio), ve ne sono altre che lasciano molto a desiderare in quanto a realizzazione(come gran parte degli ambienti urbani, devastati ma poco incisivi, e gli ambienti all’interno di diversi edifici altamente spogli e privi di particolarità)
Come se poi non bastasse, dal punto di vista strettamente tecnico, non mancano alcune sbavature: non mancano di tanto in tanto alcuni bug e rallentamenti evitabili, cosi come Textures poco definite in diversi frangenti. Ottime, almeno, le animazioni di personaggi e nemici.
Insomma, il lato visivo del titolo presenta alti e bassi, sicuramente molto affascinante in diversi frangenti, ma al tempo stesso anche parecchio anonimo in altri.
Il comparto sonoro è di discreta fattura, con musiche che svolgono egregiamente il loro dovere; anche il doppiaggio italiano non è malvagio, sebbene poteva essere meglio recitato in alcuni punti.
COMMENTO FINALENonostante un potenziale enorme e uno stile davvero affascinante, Darksiders non riesce ad imporsi come un'opera imperdibile.
Il titolo prodotto da THQ prende spunto da diversi giochi di spessore e, pur riuscendo nel complesso ad amalgamare dignitosamente il tutto, la sensazione che trasmette è quella di non essere riuscito a sfruttare il meglio delle sue numerose meccaniche rivelandosi privo di originalità e senza metterci qualcosa di realmente suo.
La ripetitività costante dei combattimenti, la banalità della maggior parte degli enigmi, una trama che decolla solo alla fine e il livello di sfida non sempre appagante sono li a testimoniare tutto ciò.
Nonostante i suoi limiti, il titolo offre comunque diversi momenti piacevoli, alcune battaglie sono appassionanti e l'atmosfera che si respira è coinvolgente.
Darksiders è tutto tranne che un titolo anonimo, e le sue qualità possono anche fare colpo su una buona schiera di giocatori. Ma per il potenziale che aveva poteva dimostrarsi molto, molto più grande di quanto effettivamente è stato.
PREGI- Gameplay piuttosto vario nei contenuti
- Ottima longevità per un titolo di questo tipo
- Tante abilità ed equipaggiamenti
- Realizzazione estetica ispirata e particolare
DIFETTI- Alla Lunga Ripetitivo
- Banale la maggior parte degli Enigmi
- Trama Piatta, che Decolla Troppo Tardi
- Piuttosto Facile, anche nelle Boss Fight
VOTO FINALE : 7VideoEdited by ~ChrisMuccio - 2/1/2019, 15:25