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Grand Theft Auto: Vice City, Recensione di ChrisMuccio

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ChrisMuccio
view post Posted on 10/10/2013, 14:27




GRAND THEFT AUTO: VICE CITY




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CASA: ROCKSTAR GAMES
SVILUPPATORE: ROCKSTAR NORTH
GENERE: ACTION/FREE-ROAMING
GIOCATORI: 1



Il successo di Grand Theft Auto III fu così mastodontico da renderlo uno dei titoli più rappresentativi dell’intera generazione a 128-Bit. E' divenuto ben presto un punto di riferimento non solo per gli appassionati, ma anche per molti sviluppatori che negli anni successivi provarono a riprendere la formula ludica del titolo Rockstar nel tentativo di ampliarla, magari contaminandola anche con altri generi videoludici.
Nonostante il grande successo riscosso, Rockstar non se ne resta con le mani in mano e, dopo aver acquisito DMA Design tramutandola in Rockstar North, ecco arrivare nel 2002, l’anno successivo a GTA III, un nuovo episodio della serie. Grand Theft Auto: Vice City aveva l'obiettivo di espandere il concept già visto nel terzo capitolo della serie regolare, perfezionandolo e rendendolo ancora più ricco e coinvolgente rispetto al passato.
Sarà bastato un anno e poco più per tirar fuori dal cilindro qualche brillante idea in grado di rendere Vice City un altro successo? Tiriamo fuori dall’armadio la camicia hawaiana, prendiamo la nostra fidata revolver, ed andiamo a farci un giro per le lussuose, ma pericolose strade di Vice City!


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LA TRAMA

La storia di Vice City si svolge nel 1986, quindici anni prima di GTA III (con il quale non avrà nessun particolare collegamento, salvo alcuni piccoli riferimenti). Tommy Vercetti è un criminale al soldo della potente Famiglia Forelli di Liberty City, che nel 1971 compirà la Strage di Harwood, nella quale Vercetti da solo fu in grado di eliminare undici persone intenzionate ad ucciderlo; questa strage gli varrà il soprannome di “Macellaio di Harwood”. Tramite l’aiuto di alcuni avvocati corrotti dal suo boss Sonny Forelli, la pena viene ridotta a 15 anni di reclusione. Scontata la pena e rimesso in libertà, Vercetti si ritrova nuovamente coinvolto nella malavita: il suo boss lo invia infatti nella lussuosa e soleggiata Vice City per concludere un importante affare di droga, dovendo acquistare diversi chili di cocaina per conto dei Forelli.
Giunto sul luogo dello scambio assieme ad altri due compari, l’affare viene rovinato dall’intervento di alcuni agenti SWAT che eliminano gli scagnozzi di Tommy ed uno degli spacciatori; Tommy riuscirà a salvarsi grazie all’intervento di Ken Rosenberg, avvocato cocainomane nonché contatto dei Forelli in città. Nella fuga, tuttavia, i due perderanno sia i soldi che la droga.
Dopo aver suscitato l’ira di Sonny, che promette gravi ripercussioni qualora non dovesse più rivedere i suoi soldi, Vercetti dovrà iniziare a farsi un nome a Vice City nel tentativo di recuperare il denaro perduto e la cocaina. Aiutato dall’avvocato, entrerà immediatamente in contatto con alcuni dei più importanti e pericolosi esponenti della criminalità locale, ed inizierà il suo cammino che ben presto lo porterà a raggiungere scopi e risultati inaspettati rispetto a quanto originariamente programmato.
Rispetto a GTA III, si nota un passo in avanti per quanto riguarda la storia narrata, che racconta la scalata di Vercetti al vertice della criminalità di Vice City, richiamando alla mente in più di un’occasione la vicenda di Tony Montana nel film di culto Scarface. Migliorata anche la caratterizzazione dei personaggi: a differenza del suo predecessore, Vercetti è dotato di una personalità che mette in chiaro come sia un individuo interessato esclusivamente al proprio interesse personale ed alla conquista del potere, mentre invece i vari contatti che incontreremo durante l’avventura non si limiteranno semplicemente a darci degli ordini, ma avranno personalità più marcate volte a risaltare la loro lucida follia criminale.
Complice forse l'ispirazione cinematografica citata in queste righe, la trama di Vice City si lascia seguire pur senza offrire momenti davvero indimenticabili o colpi di scena teoricamente d'impatto ma sulla carta piuttosto telefonati (come un emblematico "tradimento" di un personaggio chiave nelle fasi avanzate). Un passo in avanti rispetto a GTA III c’è comunque stato, e da qui si può solo migliorare ancora.


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IL GIOCO

Considerata la sua uscita nell’anno successivo al terzo capitolo della serie, Vice City non offre particolari stravolgimenti a quanto già visto un anno prima, ripresentando la stessa formula ludica ampliata nei contenuti
Per quanto riguarda i veicoli, oltre alle classiche automobili da corsa, familiari o di grosse dimensioni come camion, sarà adesso possibile trovare diverse moto per le strade della soleggiata città marittima: si passa da potenti motociclette sportive o di cross, per poi passare alla lenta ma mitica Vespa, con la possibilità anche di poter sparare in avanti (dunque non solo lateralmente come succede quando si è a bordo di un automobile) qualora si fosse in possesso di una mitraglietta. Non mancano poi aerei e barche per concludere il tutto, per un totale di circa 100 diversi veicoli a disposizione.
Il sistema di guida è rimasto invariato rispetto a quanto visto nel titolo dell’anno prima, confermandosi molto comodo e immediato; attenzione a non danneggiare eccessivamente i veicoli, dato che basteranno pochi incidenti a far saltare in aria la nostra vettura!
A proposito di armi, anche l’equipaggiamento “bellico” è stato aumentato, con la possibilità ora di avere a disposizione una maggior varietà di pistole, fucili, mitra, bazooka ed oggetti contundenti, tra i quali, oltre alla già nota mazza da baseball, si annoverano mazze da golf, tirapugni, katane ed una temibile motosega in grado di eliminare con grande facilità tutti coloro che tenteranno di aggredirci faccia a faccia.
Aumentati anche i luoghi e locali che potremo visitare: avremo la possibilità di poter visitare negozi di vestiti dove poterci cambiare d’abito, cosi come Ammu Nation è il luogo ideale dove far rifornimento di armi, munizioni e giubbotti antiproiettile.
Per quanto riguarda la mappa, Vice City si presenta leggermente più grande rispetto alla Liberty City di GTA III, offrendo due isole di discrete dimensioni e liberamente esplorabili (attenzione: la seconda parte non sarà disponibile sin da subito, ma sarà possibile raggiungerla dopo aver completato determinate missioni della storia), che contengono diversi segreti come i pacchetti collezionabili (100 in tutto) ed altre icone utili per recuperare energia o per abbassare il livello di sospetto della polizia, che anche stavolta potrà giungere fino a 6 Stelle; a tal proposito, va detto che la polizia si presenta più aggressiva ed invadente rispetto a quanto affrontato nel prequel, ed iniziare una missione con un paio di stelle di sospetto attive potrebbe non essere la scelta più indicata, dato che agli sbirri basterà davvero poco per rintracciarci e complicarci la vita.
Tornano anche stavolta i lavoretti secondari come il Tassista, il Paramedico, il Vigilante ed adesso anche il Fattorino per la consegna delle pizze. Per attivare queste attività secondarie, basterà impossessarsi dell’apposito veicolo (rispettivamente un taxi, un’ambulanza, un’auto della polizia o un veicolo per fattorini) e completare il più velocemente possibile la missione secondarie che verrà cosi attivata; queste attività secondarie sono importanti soprattutto per racimolare denaro, che sarà fondamentale non solo per l’acquisto di eventuali armi, ma anche per comprare determinati strutture, di cui parleremo meglio più avanti.
Parliamo ora dell’aspetto principale del titolo Rockstar: le Missioni Principali, che in tutto saranno 61, un numero inferiore alle 73 di GTA III, pur non mancando alcune missioni di lunghezza maggiore rispetto agli standard.
Gli incarichi che affronteremo sono di vario tipo, che spaziano dalle classiche sparatorie, inseguimenti ed uccisioni su commissione, per poi passare a qualcosa di più complesso ed impegnativo, come ad esempio raid in elicottero per ripulire una zona, o anche incarichi più soft come ad esempio scortare un personaggio in un determinato luogo, oppure prendere un dodo (un piccolo aeroplano) e darsi al volantinaggio per conto di un nostro contatto.
La sfida offerta da Vice City è soddisfacente, dato che non mancheranno diverse missioni dove gli avversari saranno numerosi ed armati di tutto punto, mentre le nostre energie impiegheranno poco per calare a picco; complessivamente, però, l’avventura di Vercetti appare leggermente più accessibile rispetto a quella vista un anno prima, e dunque i veterani di GTA III potrebbero non incontrare troppe difficoltà nel proseguire con il gioco. Da segnalare alcuni miglioramenti nella gestione delle telecamere e nel sistema di mira, che dunque rendono meno frustranti alcuni momenti impegnativi della storia (problema che, invece, capitava occasionalmente nel pur memorabile titolo del 2001).
Sebbene non manchino alcune missioni altamente spettacolari e siano stati ampliati vari aspetti del prequel, Grand Theft Auto: Vice City non gode dello stesso impatto dell’illustre predecessore, a causa di una formula di gioco che, pur con gli approfondimenti di sorta, non presenta nessuna particolare variazione o miglioramenti, presentandosi anzi troppo simile a quanto già visto un anno prima. Già rendere il protagonista in grado di nuotare sarebbe stato un discreto passo in avanti, ma anche stavolta, se sfioreremo l’acqua alta il nostro personaggio affogherà nel giro di pochi secondi.
Inoltre, qualcuno potrebbe forse storcere il naso di fronte all'obbligo in chiave narrativa di acquistare determinati locali (il club Malibu, la Tipografia o lo Studio Cinematografico) per proseguire con il gioco, portando a spezzare momentaneamente l'elevato ritmo di gioco (e trattandosi di locali costosi, il loro acquisto potrebbe non essere così immediato, costringendo a dover passare molto tempo con le attività secondarie per rimpinguare il conto in banca).
Un escamotage forse non proprio brillante per allungare il brodo di un titolo che comunque arriva a durare come minimo una ventina di ore. Non fosse stato per alcune delle sbavature qui descritte, la malavitosa avventura di Vercetti si sarebbe potuta rivelare ancora più intrigante e spettacolare, forse addirittura superiore a quanto visto nel terzo capitolo.
Vice City farà sicuramente la gioia di coloro che hanno amato Grand Theft Auto III e merita di essere giocato. Ma i suoi meriti più grandi potrebbero non essere legati al puro Gameplay, come vedremo adesso.


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ATMOSFERA

Per quanto riguarda l’atmosfera c'è poco da discutere: Vice City si rivela superiore a GTA III e lascia un segno profondo. La location Anni ’80 si rivela vincente, e con il suo stile e la sua particolarità rende la visita in città molto più affascinante rispetto a quanto vissuto in altri Free Roaming visti in quegli anni (compresi gli altri episodi di GTA). Il merito è anche dell’ottimo design della soleggiata città che fa da sfondo alle vicende del gioco, dove il lusso, le belle macchine e le belle donne sono sempre dietro gli angoli degli sfarzosi edifici, spiagge e locali notturni . Questa volta sarà anche più facile orientarsi per le vie della città: oltre ad una mini-mappa più dettagliata rispetto a quella del terzo capitolo, entrando nel menù di pausa avremo anche modo di poter visualizzare la mappa nella sua interezza, in modo cosi da non correre il rischio di perdersi per strade e vicoli vari.
Ma l’aspetto migliore della produzione è rappresentato dalla Colonna Sonora, che offre una gran quantità di spettacolari brani degli Anni ’80, che non solo aiutano il giocatore ad immergersi ulteriormente nelle atmosfere del titolo, ma che rendono il comparto musicale offerto da Vice City il migliore mai ascoltato nella serie intera. Fortunatamente anche gli effetti sonori ed il doppiaggio sono validi, ma il vero pezzo forte del comparto audio resta la Colonna Sonora, grazie alla splendida e varia selezione musicale messa in atto dagli sviluppatori.
Per quanto riguarda il comparto grafico, invece, la situazione non è altrettanto esplosiva: Vice City non compie grandi passi in avanti rispetto al predecessore, offrendo una grafica abbastanza spigolosa e poco curata sia nelle texture che nelle animazioni, sebbene si notino veicoli meglio dettagliata ed un ottimo e vivace uso dei colori; non si notano problemi tecnici particolarmente gravi, ed il motore grafico riesce complessivamente a gestire bene tutto ciò che si muove su schermo, sebbene non manchino sporadici bug, rallentamenti e pop-up di alcuni elementi dello scenario. Si poteva fare di più da questo punto di vista, pur tenendo conto dell'enorme mole di contenuti che il motore di gioco deve muovere, impresa non semplice per un titolo uscito nel 2002. E Rockstar, nel bene e nel male, se l'è cavata.


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COMMENTO FINALE

Riuscire a compiere particolari passi in avanti in poco più di un anno non era impresa semplice, dati anche gli importanti risultati registrati con GTA III, ma Grand Theft Auto: Vice City riesce comunque a rivelarsi un prodotto di grande qualità che, pur senza avere la stessa carica innovativa dello storico predecessore, ne riprende tutti i punti forti e lo perfeziona anche in alcuni aspetti.
Vice City offre diverse missioni interessanti, una sfida soddisfacente e, soprattutto, una città assolutamente splendida da esplorare, graziata da un'atmosfera Anni ’80 che si respira sin dal primo secondo della nostra visita a questo soleggiato e pericoloso luogo.
La colonna sonora, sempre a tema, è forse la migliore mai offerta dalla serie, al punto che diventa quasi difficile scendere dal proprio mezzo e dovendo così momentaneamente rinunciare alle musiche d'autore proposte dal titolo. La storia inoltre, pur senza essere memorabile, si lascia seguire con interesse grazie anche alle ispirazioni cinematografiche che prende e personaggi maggiormente caratterizzati rispetto ai predecessori
C'è qualche sbavatura, come alcuni forzati tempi morti della trama principale (l'acquisto obbligatorio di locali per proseguire con l'avventura) e un comparto tecnico che alterna alti e bassi, ma GTA: Vice City resta un titolo caldamente consigliato a chiunque, fan della serie e non solo, trattandosi di uno dei Free Roaming più intriganti della sua generazione.

PREGI

- Maggior Quantità di Armi e Veicoli
- Alcune Missioni Altamente Spettacolari ed Impegnative
- Affascinante Atmosfera Anni ‘80
- La Miglior Soundtrack della Serie
- Decine di Ore di Gioco…

DIFETTI

- …ma non mancano Diversi Tempi Morti nel corso dell’Avventura
- Non Possiede lo stesso Impatto del Predecessore
- Alcuni Problemi Tecnici

VOTO FINALE : 8.5

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Edited by ~ChrisMuccio - 19/11/2019, 15:54
 
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SANJI87
view post Posted on 10/10/2013, 15:01




Ottima recensione Chris ^_^

In effetti avevo esagerato nel pronosticare un 8.5, ammetto stavolta di essermi basato sui miei gusti personali, dato che considero Vice City il GTA "migliore di sempre", al contrario di quanto viene affermato con GTA V, detto questo, tornando alla recensione, 7.5 è comunque un voto più che discreto :).

Di GTA VC non dimenticherò mai la prima volta che volai con l'elicottero, le musiche, l'ambientazione e l'atmosfera, tutte nel rispetto dei mitici anni '80, passando alle note dolenti, a fronte di una buona longevità, il titolo in sè non mostrò nessuna importante innovazione rispetto al terzo capitolo.
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 10/10/2013, 15:05




Grazie Sanji :ok:

Vice City, colonna sonora a parte, non mi ha mai fatto impazzire, anche se comunque non lo trovo un titolo scadente, ma anzi è infinitamente meglio di altri capitoli come i primissimi o come GTA IV. ;)
 
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Ra1n
view post Posted on 10/10/2013, 15:17




Ottimo lavoro Chris, :ok: tra l'altro è lo stesso voto che avrei dato anch'io: buon gioco ma non una vera e propria perla, nonostante anch'io come Sanji ritenga Vice City l'episodio migliore della sopravvalutatissima saga di GTA.

Concordo anche a proposito della miglior colonna sonora del lotto, credo che al di là dei gusti personali nessuno possa affermare il contrario :P
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 10/10/2013, 18:47




Grazie Ra1n! :ok:

Le colonne sonore sono una cosa che ho sempre tenuto da conto nei vari GTA, e quella di Vice City è da inchino, perfettamente in linea anche con le atmosfere Anni '80 proposte dal titolo. Per dire, il già citato GTA IV fu una grande delusione anche sotto quell'aspetto... :rolleyes:
 
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Il Duka
view post Posted on 10/10/2013, 19:00




Ottima recensione :)
Uno dei migliori della saga in attesa di provare il quinto che però non sembrerebbe tutta questa meraviglia nonostante i 10 presi...
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 10/10/2013, 19:09




Grazie Duka!
Per GTA V pazienta ancora un po' che presto vi farò avere la Recensione! ^_^
 
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Brook75
view post Posted on 10/10/2013, 19:30




Ottima recensione Chris! ;)
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 10/10/2013, 20:26




Grazie! :ok:
 
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view post Posted on 11/10/2013, 10:59
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Sono stato influenzato troppo da GTA V. Io ci ho giocato a me piaceva per wuello. Si beh alla fine non era niente di che comunque
 
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