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Mega Man 11, Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 25/12/2018, 12:14
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MEGA MAN 11



3max



CASA: CAPCOM
SVILUPPATORE: CAPCOM
GENERE: ACTION/PLATFORM
GIOCATORI: 1



LA RINASCITA DEL ROBOTTINO BLU

Mega Man. Basta solo citarlo per far scendere una lacrima nostalgica sui volti dei giocatori di vecchia data, quelli cresciuti a pane e NES, dove il robottino blu di casa Capcom dettava legge facendo sognare gli appassionati, tra uno sclero e l'altro dovuto alla sua difficoltà elevata ma appagante.
La popolarità del franchise era talmente grande da generare ulteriori serie parallele di ulteriore successo, basti pensare alla saga di Mega Man X iniziata su Super Nintendo, ancora più frenetica e spettacolare di quella originale e subito entrata nel cuore dei fan. E tra ulteriori serie spin-off (si pensi a Mega Man Legends, che segnò l'esordio del brand nelle tre dimensioni) ed esperimenti fuori di testa (il nostro amichetto blu si è dato anche al calcio in Mega Man Soccer, tanto per dirne uno), Mega Man è andato avanti per svariati anni facendo comparse su tutti i più popolari sistemi in circolazione.
Ma dopo tanti anni al top, anche lui comincia a perdere i colpi, subendo un calo qualitativo e di popolarità che si potrebbe quasi considerare fisiologico dopo lustri di successi. Con sempre meno giochi e sempre meno ispirati, Mega Man sparisce lentamente dai radar, lasciando un vuoto nel monddo videoludico. Il rilascio, esclusivamente in formato digitale, di Mega Man 9 e Mega Man 10 (entrambi realizzati in stile 8-bit in memoria dei vecchi tempi) tra il 2008 e il 2010, è solo un fuoco di paglia che non viene ulteriormente alimentato da Capcom, che preferisce invece cancellare alcuni progetti legati al personaggio (come Mega Man Legends 3) scatenando le ire del suo pubblico.
Negli ultimi anni alcuni sviluppatori hanno provato a colmare il vuoto proponendo dei successori spirituali: Inti Creates, che già aveva collaborato allo sviluppo di alcuni Mega Man in passato, realizzerà i due episodi di Azure Striker Gunvolt, dallo stile molto vicino alla serie Capcom, ma senza riuscire a convincere totalmente sul piano qualitativo e commerciale.
Lo stesso Keiji Inafune, il creatore di Mega Man stesso ormai fuori da Capcom, ha provato con il suo nuovo studio, Comcept, a riproporre la serie sotto altro nome, sviluppando Mighty No. 9 dopo una campagna Kickstarter di successo. Lo sviluppo molto travagliato e la pessima qualità del prodotto finito hanno però tirato la mazzata definitiva ai giocatori, profondamente delusi e ormai convinti a mettersi l'anima in pace.
Eppure, come si suol dire, mai dire mai, in qualunque ambito e contesto.
Il revival di generi e saghe del passato visto negli ultimi anni ha convinto Capcom a sondare il terreno sul possibile ritorno della sua mascotte, rilasciando varie Collection dedicate ai filoni principali del franchise (l'originale e X). Il successo di queste produzioni ha convinto definitivamente il colosso giapponese a fare il grande passo: Mega Man 11 viene annunciato ufficialmente per tutte le attuali console casalinghe. Ed è delirio.
Il grande ritorno avviene ad Ottobre 2018, e pur trattandosi di un prodotto assai conservativo, offre quanto basta per riaccendere nei fan storici quella passione sopita da tempo, spenta da delusioni e rassegnazioni. E invece, incredibile ma vero, Mega Man è tornato per davvero.


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CLASSICO, MA CON ALCUNE INTERESSANTI AGGIUNTE

Come da tradizione, il prode Mega Man dovrà aiutare il suo creatore, il Dr. Light, a respingere le minacce del Dr. Wily, che ha stavolta fatto ricorso ad una sua creazione del passato, il sistema Double Gear, per riconvertire al suo volere alcuni robot, potenziarli con il suo dispositivo e sfruttarli per la conquista del mondo. Fortunatamente Mega Man riesce a sfruttare le caratteristiche del Double Gear a suo vantaggio e, ottenuto il potenziamento, si prepara al nuovo scontro con il suo storico nemico, affrontando nel frattempo il suo esercito robotico lungo il cammino.
L'introduzione del Double Gear è la novità più rilevante di Mega Man 11: si tratta di un sistema che potenzia brevemente l'attacco del protagonista oppure gli consente di rallentare il tempo e destreggiarsi più facilmente tra nemici e trappole. Questi due poteri possono essere attivati in qualunque momento, a patto di non surriscaldare il sistema rendendolo momentaneamente inutilizzabile. Evitare questo evento è comunque semplice e richiede di disattivarlo anzitempo, consentendo un raffreddamento più rapido; inoltre, alcuni specifici oggetti permettono di semplificare ulteriormente il processo di raffreddamento rendendo nuovamente disponibile il potenziamento nel giro di pochi attimi.
Le due abilità possono anche essere abilitate assieme, e facendo ciò quando la barra vitale del nostro eroe è critica, è possibile ottenere un notevole boost al nostro attacco arrecando enormi danni ai nemici davanti a noi. Tuttavia, il surriscaldamento in tale caso comporta un ingente indebolimento di Mega Man per un tot di secondi, durante i quali non potrà attaccare adeguatamente e rischiando così di divenire una facilissima preda dei suoi avversari. Bisogna dunque sfruttare con grande attenzione questi poteri che, se abusati, hanno spiacevoli effetti collaterali sulle nostre prestazioni.
Il Double Gear aggiunge comunque una maggiore profondità al Gameplay e il suo utilizzo ha un'effettiva utilità in diverse occasioni, arrivando al punto di fare la differenza tra il successo e la sconfitta. Il fatto poi che il sistema si surriscaldi velocemente contribuisce a rendere equilibrata la sua inclusione, senza mai semplificare troppo l'azione che si mantiene su alti livelli.
Se comunque per ipotesi si vorrebbe ricorrere a qualche "aiutino", presso il laboratorio del Dr. Light è possibile scambiare le risorse accumulate durante l'avventura in cambio di Moduli speciali di vario tipo che attivano piccoli ma utili vantaggi che renderanno meno faticoso le fasi successive. Di nuovo, è tutto facoltativo, e come nel caso del Double Gear questi Moduli non compromettono la sfida offerta.
Per tutto il resto, Mega Man 11 è un capitolo tradizionale, fortemente conservativo. Del resto lo scopo di questo titolo era, appunto, riportare indietro nel tempo, un revival dei fasti di un tempo per rendere onore al passato della saga e ai suoi innumerevoli fan sparsi per il mondo. Non è stato concepito con l'intenzione di rinnovare una formula di gioco storica, pertanto chi si attende qualcosa di innovativo non troverà in Mega Man 11 ciò che cerca.
Il suo essere totalmente tradizionale, però, è anche il suo punto di forza, considerato che l'opera Capcom ripropone in maniera riuscita tutti gli elementi chiave, importanti o minori che siano, che da sempre caratterizzano Mega Man. Già a partire dai menù si respira subito aria di casa, con la selezione degli stage che segue l'impostazione tipica del franchise: 8 stage ognuno caratterizzato da una precisa tematica con Boss robotico annesso, completati i quali si ha poi accesso ai livelli conclusivi che precedono lo scontro con Wily.
Il nostro robotico amico può al solito sparare colpi a raffica con il suo cannone, caricare il suo attacco per arrecare danni maggiori e può scivolare sul terreno oltrepassando cunicoli stretti o per schivare determinati ostacoli, e fanno il loro ritorno anche vari nemici iconici incontrati nei passati capitoli, per la gioia degli appassionati storici.
Tornano ostacoli come le punte assassine, i blocchi invisibili, le piattaforme mobili, e tanti altri aspetti immancabili in un Mega Man degno di tal nome.
Tornano i Boss dai pattern d'attacco sofisticati e imprevedibili, dove basta la minima distrazione per essere sconfitti senza ritegno. Ma grande si rivela la soddisfazione una volta battuti, ottenendo la loro abilità principale da poter utilizzare nei livelli successivi, utile per variare l'azione e avere più facilmente la meglio su determinati avversari. Certo, questi nuovi poteri non possono essere utilizzati all'infinito e, una volta scaricata l'apposita barra, sarà necessario dover trovare specifici oggetti da utilizzare per eventualmente ricaricare l'abilità che ci interessa. Sparsi lungo i livelli è possibile anche trovare ricariche energetiche ed altri utili oggetti, oltre a vite extra sempre indispensabili, considerato che in caso di Game Over saremo costretti a dover ricominciare dall'inizio lo stage corrente.
Ma soprattutto, torna la brutale difficoltà che ha reso iconico questo brand. Quella sfida ardua che tante imprecazioni ha suscitato nei giocatori, ma al tempo stesso così genuina dallo spingerti a non arrenderti fino a quando il dannato livello non è completato.
Prima di tutto va detto che Mega Man 11 offre quattro diversi livelli di difficoltà, sulla falsariga del decimo capitolo. I primi due sono pensati per un pubblico più casual e per i neofiti della serie, mentre i restanti sono dedicati ai giocatori più navigati, esperti della serie alla ricerca di una sfida arduache faccia sudare le proverbiali sette camicie esattamente come i gloriosi capitoli passati, ai quali questo undicesimo episodio non ha nulla da invidiare in termini di difficoltà. Capcom ha dunque pensato a tutti elaborando sfide per tutti i gusti e lasciando un minimo di personalizzazione nelle mani del giocatore (ad esempio, è possibile disattivare le punte assassine, che causeranno semplicemente danno senza provocare il K.O. istantaneo come da tradizione), ma anche giocando a Facile non è tutto una passeggiata: il protagonista magari subisce meno danni, ma le insidie del Level Design, complessivamente ispirato e ben variegato, restano inalterate e, tra trappole, ostacoli e piattaforme "infami", il rischio di perdere le preziose vite accumulate è sempre dietro l'angolo.
La Vera sfida arriva però verso le battute finali, quando si sbloccano gli ultimi stage in vista della battaglia finale: livelli veramente tosti, colmi di insidie e con nemici posizionati in maniera tale da rendere sempre più arduo proseguire tra una piattaforma e l'altra, dovendo fare attenzione a troppi pericolosi dettagli su schermo. Per non parlare poi dei due stage finali, brutali e che entreranno nelle grazie di coloro che amano le Grandi Sfide.
Mega Man 11 è un ritorno in grande stile, una produzione realizzata con cura e che rende effettivamente onore alla storia di questo franchise. Ma ha comunque i suoi punti deboli.
Tolto il già accennato (e voluto) immobilismo della formula di gioco, c'è qualche leggera imprecisione nei controlli e nei movimenti, di per sè non grave, ma in un gioco che fa della precisione millimetrica la sua base ludica, ciò potrebbe creare occasionali frustrazioni.
Altri difetti ludici non ci sono, tutto funziona e convince. Dato il tipo di gioco, venduto tra l'altro a prezzo ridotto, si può valutare positivamente anche la longevità: giocando a Normale o superiore saranno necessarie almeno 6-7 ore per completare la prima run.


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MEGA MAN IN ALTA DEFINIZIONE

Dopo lo stile 8-bit adottato per il nono e decimo capitolo, per questo nuovo episodio Capcom ha optato per una veste grafica più moderna e in alta definizione. Il gioco resta sempre in 2D, ma con sprites tridimensionali dotati di animazioni fluide e molto curati nei dettagli e nella colorazione. Vedere in movimento Mega Man e tutti i suoi nemici è decisamente piacevole alla vista grazie anche alla grande precisione dei movimenti, e il design dei nuovi nemici e Boss è degno di nota, ispirato proprio come nei migliori capitoli del passato.
Al contrario non convince appieno la realizzazione degli scenari, meno dettagliata e talvolta anonima. Appare palese come questo aspetto, seppur estetico, sia stato volutamente tralasciato dagli sviluppatori per dare maggior risalto alla sostanza ludica.
Anche l'accompagnamento musicale non si rivela esplosivo. Seppur orecchiabile e talvolta pure accattivante, alla colonna sonora mancano brani memorabili e dal ritmo coinvolgente come visto nei migliori episodi della serie; qui il tutto svolge il suo compito ma senza stupire il giocatore offrendogli temi destinati a farsi ricordare. Le poche linee di dialogo doppiate sono invece egregie.





I RITORNI CHE PIACCIONO

Dopo una lunga attesa, e dopo varie delusioni nel mezzo, finalmente Mega Man è tornato, e lo ha fatto con un nuovo capitolo che rende onore alla storica serie di casa Capcom.
Mega Man 11 è un'opera molto tradizionale, impostata volutamente così in tributo ai fan ed ai fasti del passato, dai quali riprende tutte le caratteristiche chiave che caratterizzano il brand da oltre 30 anni. Azione sfrenata, grande difficoltà (ma con un occhio di riguardo anche ai neofiti grazie a modalità pensate appositamente per loro), Boss Fight spettacolari e un gran numero di abilità speciali: c'è tutto il necessario per soddisfare i giocatori e tutto è curato con attenzione, tolte alcune piccole sbavature nei controlli.
L'introduzione del Double Gear, unica novità rilevante del Gameplay, si rivela inoltre azzeccata ed arricchisce una formula di gioco storica con nuovi approcci e possibilità.
Forse si poteva fare qualcosa di più ambito estetico per quanto riguarda gli scenari, mentre l'accompagnamento sonoro non offre brani avvincenti come ascoltato nei migliori episodi passati. Tolti questi aspetti, però, Mega Man 11 merita di essere giocato: è il ringraziamento di Capcom nei confronti dei fan che, prossimi a rassegnarsi, non hanno mai abbandonato la speranza di vedere il grande ritorno del leggendario robottino blu. E questo ritorno è stato davvero gradito.

PREGI

- Il grande, atteso ritorno di Mega Man
- Gameplay tradizionale ma ancora avvincente come un tempo
- L'introduzione del sistema Double Gear arricchisce le meccaniche di gioco
- Boss Fight spettacolari
- Difficoltà per tutti i gusti, sia per i neofiti che per i veterani della serie in cerca di grandi sfide
- Buona longevità e si lascia rigiocare in più occasioni
- Ottime animazioni, design di Mega Man e dei nemici azzeccato

DIFETTI

- Forse troppo conservativo, nonostante le nuove meccaniche
- Qualche lieve imprecisione nei controlli
- Gli scenari avrebbero goduto di una maggiore ispirazione
- Seppur piacevole da ascoltare, la colonna sonora non offre brani memorabili

VOTO FINALE : 8

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view post Posted on 2/1/2019, 17:32
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Spammatore folle

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Un Monster Hunter che rinnova la saga.
Un RE7 che non fa schifo come sembrava e un Remake di RE2 che pare un capolavoro annunciato.
Un DMC5 che potrebbe essere il miglior action della generazione.
E ora... il ritorno di Mega man a più di anni dall'uscita di quell'orrore di Mighty No 9...

E' forse un altro segno dell'arrivo dell'apocalisse?
Comunque gran lavoro, terrò d'occhio il gioco :ok:
 
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view post Posted on 2/1/2019, 18:14
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Si spera non dell'Apocalisse ( :lol: ), ma semplicemente di una Capcom che, un passo alla volta, sembra voglia tornare sulla retta via, riscattando un poco alla volta il suo nome dopo qualche anno di delusioni ed occasioni mancate ^_^

Ti consiglio caldamente di dargli una chance appena possibile. Non te ne pentirai :ok:
 
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