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Croc 2, Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 2/6/2019, 20:31
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CROC 2



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CASA: FOX INTERACTIVE
SVILUPPATORE: ARGONAUT SOFTWARE
GENERE: PLATFORM
GIOCATORI: 1



IL RITORNO DI CROC

Dopo aver ottenuto ottimi consensi con il primo episodio, Argonaut Software si mette subito al lavoro per realizzare il seguito di Croc.
Il primo capitolo, pur essendosi rivelato uno dei titoli migliori realizzati dalla casa inglese, aveva vari margini di miglioramento, colmati i quali avrebbero potuto consolidare definitivamente il nome della serie nel genere videoludico.
Eppure, qualcosa è andato storto: rilasciato su PlayStation nel 1999 e su PC all'inizio del 2000 (le pianificate versioni per Saturn e Dreamcast vennero infine cancellate), Croc 2 non solo non riesce a far compiere alla serie l'atteso salto di qualità, ma per quanto possibile riesce addirittura a peggiorare i difetti già riscontrati nel primo gioco. E questo nonostante le nuove avventure del simpatico coccodrillo con un dente solo siano sulla carta molto più corpose rispetto a due anni prima.


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PIU' GRANDE, PIU' COSE DA FARE... E PEGGIORATO

Ambientato qualche mese dopo i fatti del primo titolo, i Dantini attraverso un rituale resuscitano il loro leader, Baron Dante, e preparano la loro vendetta contro Croc e i Gobbos. Il Professor Gobbo assiste al rituale e, nel tentativo di scappare, viene catturato dai Dantini. Nel frattempo, su una spiaggia Croc rinviene una bottiglia contenente il messaggio di una famiglia di coccodrilli alla ricerca del loro pargolo perduto, che potrebbe essere egli stesso. Parte dunque all'avventura per scoprire, con il sostegno dei Gobbos, chi potrebbe aver mandato quel messaggio, scontrandosi nel frattempo con la nuova minaccia dei Dantini.
Il Gameplay di base è rimasto molto simile al predecessore, almeno per quanto riguarda le abilità di Croc: tra pestoni dall'alto e colpi di coda, il nostro eroe non sembra aver perso lo smalto di un tempo, senza però guadagnare nuove caratteristiche.
La struttura dell'avventura, invece, è leggermente diversa rispetto al passato: sebbene sempre suddivisa in quattro mondi principali (più uno segreto da sbloccare un poco alla volta raccogliendo i pezzi di puzzle nascosti negli stage speciali, proprio come accadeva nel predecessore), adesso si passa attraverso un tipico Hub principale e liberamente esplorabile per accedere ai vari stage o ai minigiochi che ci proporranno i Gobbos.
I livelli sono più articolati e di dimensioni maggiori rispetto al primo Croc, e al loro interno dovremo collezionare 100 gemme più 5 gemme colorate, fondamentali da raccogliere per avere accesso ad aree segrete nei quali raccogliere i Trofei necessari per sbloccare gli stage speciali. Le gemme standard, invece, fungono da moneta e possono essere utilizzate presso i negozi presenti nell'Hub per ottenere oggetti utili per l'esplorazione o potenziamenti per la nostra energia vitale.
A tal proposito, è cambiato il sistema di difesa di Croc, non più simile a quello dei vari Sonic come nel primo titolo, ma più vicino alla classica barra energetica, con il nostro eroe che può resistere a un tot di danni prima di essere sconfitto. Ma se questa impostazione può sembrare all'apparenza un miglioramento, al contrario si rivela uno dei punti più deboli del gioco, combinato con un altro evidente difetto della produzione: i controlli.
Già uno degli aspetti meno riusciti del primo capitolo, i controlli in Croc 2 se possibile appaiono addirittura peggiorati e ancora più imprecisi. Il nostro simpatico coccodrillo si muove più rapidamente, ma riuscire ad orientarsi correttamente lungo gli scenari risulta ostico ancora una volta, rendendo problematici anche i salti tra una piattaforma e l'altra. Come se non bastasse anche la telecamera lascia perplessi, risultando talvolta caotica e rendendo ancora più complicato destreggiarsi tra le trappole e i nemici presenti in ogni livello.
Ciò porta a una difficoltà più elevata del solito, ma per i motivi completamente sbagliati. Non si tratta della sfida effettiva offerta dal gioco (che in realtà non è insormontabile), ma da tutto i problemi dati dal sistema di controllo ostico e la telecamera ballerina, che porterà a un costante spreco di vite a causa della sua programmazione tutt'altro che impeccabile.
E qui si torna al nuovo sistema di energia: esauriti i cuori di Croc, infatti, il risultato è Game Over e si dovrà ricominciare dall'inizio lo stage in corso, perdendo tutti i progressi ottenuti fino a quel momento. La cosa, a voler essere onesti, in realtà non è poi così diversa dal Game Over del primo titolo: quando si esaurivano tutte le vite extra, infatti, si doveva ritentare da capo il livello attuale. Il problema è che in Croc 2 abbiamo solo un tentativo per stage, dunque una volta finiti i cuori non ci sono vite extra, si ritorna direttamente al via e tanti saluti ai progressi. Senza contare, inoltre, che i livelli di questo seguito sono più grandi, più articolati e più longevi rispetto a prima.
I difetti prima citati dunque si fanno sentire in maniera ancora più forte e grave, considerato che la perdita accidentale di energia sarà una costante abbastanza regolare per le circa 5-6 ore necessarie per arrivare ai titoli di coda, extra esclusi.
Un vero peccato, perché Croc 2 in realtà aveva le carte in regola per rivelarsi un seguito convincente, grazie appunto al design più articolato e la maggiore longevità. Ma ha commesso il grosso errore di trascinarsi i difetti del primo titolo (anche qui, tra l'altro, le Boss Fight non sono esattamente memorabili), peggiorandoli addirittura.
Davvero un grande peccato. Croc 2 è molto più ricco e grosso in termini di contenuti e varietà, eppure non si rivela un'esperienza gratificante come Legend Of The Gobbos.


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SEMPRE UN BEL VEDERE

Se non altro in termini estetici si conferma ancora una un prodotto di qualità. Pur senza discostarsi troppo dal lavoro pregevole svolto per il primo titolo, la grafica di Croc 2 è di livello, più dettagliata e dai colori ancora più sgargianti. Le ambientazioni sono ancora una volta piuttosto classiche ma vantano una maggiore cura nei dettagli e nelle particolarità, mentre Croc è sempre animato con grande attenzione.
Di nuovo, non ci sono gravi bug o problemi tecnici a minare l'esperienza, e tutto scorre liscio come l'olio. Davvero, visivamente c'è poco da dire a Croc 2.
Discorso simile per l'ambito sonoro, in verità dallo stile molto fedele al capostipite, sia per quanto riguarda l'impostazione generale della colonna sonora (semplice e scanzonata, giusta per lo stile del gioco), sia per gli effetti sonori (tornano gli ormai mitici urletti di Croc). E' stato introdotto un sistema di "dialoghi" che richiama alla mente quello reso glorioso da Banjo-Kazooie, con i personaggi che parlano tra loro a suon di versi bizzarri. Nulla di originale, ma comunque simpatico e che rende ancora più buffo tutto il contesto di gioco.


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UNA GRANDE DELUSIONE

Un brusco passo indietro rispetto al primo episodio e, in generale, una forte delusione.
Croc 2 poteva consolidare definitivamente il nome della serie nel genere Platform, ma fallisce nel suo obiettivo a causa di un sistema di gioco pesantemente minato da un sistema di controllo decisamente impreciso (e peggiorato rispetto al primo gioco) e un grado di sfida mal calibrato. Due problemi che minano pesantemente l'esperienza complessiva, nonostante a questo giro offra livelli molto più vasti ed articolati, oltre a una longevità maggiore rispetto al predecessore.
Anche stavolta i comparti grafici e sonori sono di pregevole fattura, e nel complesso alla fine non si tratta di un titolo completamente da buttare. Anzi, riesce a regalare un minimo di momenti ispirati grazie a un'avventura nel complesso ben variegata. Ma era lecito attendersi molto di più da questo seguito, che fa poco e nulla per migliorare quanto fatto dal capostipite, rivelandosi spesso inutilmente frustrante.
Dispiace che la serie sia giunta al capolinea così, senza che nessun terzo episodio sia mai stato realizzato. Se questa doveva essere la fine, sarebbe stato bello salutare calorosamente il povero Croc. Ma evidentemente il destino ha scelto in altro modo.

PREGI

- Livelli più ampi e più articolati nel design rispetto al passato
- Longevità migliorata
- Sempre riuscito in termini grafici e sonori

DIFETTI

- Sistema di controllo impreciso
- Telecamera talvolta caotica
- Difficoltà mal calibrata
- Boss Fight ancora piuttosto anonime

VOTO FINALE : 6

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