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Final Fantasy X, Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 12/7/2019, 14:34
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FINAL FANTASY X




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CASA: SQUARESOFT
SVILUPPATORE: SQUARESOFT
GENERE: J-RPG
GIOCATORI: 1



LISTEN TO MY STORY...

La "Fantasia Finale". Questo doveva essere il primo Final Fantasy, datato 1987: l'ultimo gioco sviluppato da Square, prossima alla bancarotta e disposta a scommettere tutto con il loro ultimo progetto, nella consapevolezza di non avere ormai più nulla da perdere arrivati a quel punto.
Ma la storia aveva altri piani in serbo per Square: l'opera non solo ebbe un grande successo commerciale, permettendo allo studio giapponese di sopravvivere, ma divenne uno dei più cruciali punti di riferimento della Storia Videoludica, uno dei titoli più importanti di sempre che ha dato il via a una serie ancora oggi tra le più amate in circolazione. Hironobu Sakaguchi, creatore di Final Fantasy, aveva dato il via al sogno.
Nel corso degli anni, numerosi altri episodi (tutti scollegati tra loro in termini di personaggi, storie e scenari) faranno il loro esordio sul mercato portando l'asticella qualitativa sempre più in alto uscita dopo uscita. Ogni titolo della serie sotto etichetta "Square" si può considerare un'opera imprescindibile, con alcuni di essi che sono però riusciti a lasciare un profondo marchio del loro passaggio, esattamente come fatto dal capostipite.
Final Fantasy IV, ad esempio, è il primo gioco del brand ad introdurre l'iconico Active-Time Battle (ATB), la meccanica di base dei combattimenti utilizzata fino al capitolo IX; Final Fantasy VI porta tutte le qualità della serie su vette mai toccate prima, condendo il tutto con la più grande narrativa mai proposta dalla saga e proponendo tematiche più profonde e coinvolgenti rispetto al passato, rendendolo in questo modo uno dei più grandi Capolavori di sempre; con l'immenso Final Fantasy VII, infine, avviene il cruciale passaggio alle tre dimensioni, stravolgendo nel frattempo il setting di gioco, dal sapore più futuristico rispetto alo stile fantasy medievale visto nei primi sei capitoli.
E si arriva al 1999, anno in cui parte ufficialmente il progetto legato al primo Final Fantasy di nuovissima generazione, previsto per l'allora ancora misteriosa PlayStation 2. Nel frattempo che si concretizzano i lavori sul nuovo capitolo, la console Sony vedrà l'uscita di altri due memorabili esponenti del franchise, Final Fantasy VIII nel 1999, e Final Fantasy IX a cavallo tra il 2000 e il 2001, quando la PlayStation 2 ha da poco fatto il suo esordio sul suolo giapponese.
Ed è proprio nel 2001 che il nuovo capitolo per PS2, Final Fantasy X, vede la luce. Arriva in Giappone a Luglio, e negli Stati Uniti a Dicembre dello stesso anno. L'Europa dovrà invece aspettare molto più a lungo, fino a Maggio 2002, prima di mettere le mani sull'attesissimo decimo episodio della Fantasia Finale ideata da Sakaguchi.
Ma ne è valsa la pena affrontare la lunga attesa. Ciò che ha ideato Squaresoft con Final Fantasy X va oltre ogni più rosea aspettativa, rispettando clamorosamente le enormi aspettative attorno al primo Final Fantasy a 128-Bit.
Perché Final Fantasy X, semplicemente, è un Capolavoro. Uno dei più grandi mai offerti dalla PlayStation 2. Uno dei più belli mai visti nel corso della sesta generazione di console.


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UN VIAGGIO INDIMENTICABILE

Tidus è un giovane abitante di Zanarkand, enorme città simil-futuristica, dai colori sgargianti ed infinite attrazioni. Il ragazzo è una famosissima star dello sport acquatico Blitzball: i fan lo accerchiano e i bambini lo prendono come modello, grazie anche alla sua naturale simpatia e devozione nei confronti dei suoi sostenitori.
Una notte, dopo l'incontro con i fan, Tidus si prepara per la nuova partita, dove si prospetta per lui un ruolo di assoluto protagonista. Ma il destino ha ben altri piani in serbo per lui: proprio durante il match, una mostruosa e gigantesca creatura di nome Sin attacca Zanarkand, distruggendola lentamente. Tidus viene tratto in salvo da Auron, suo mentore e formidabile guerriero. I due si fanno strada tra le creature scagliate da Sin, ma vengono infine risucchiati da un enorme vortice.
Tidus si risveglia in una realtà completamente diversa: non c'è più traccia di Auron e della sua città. Dopo aver vagato senza meta per un po', viene catturato da un gruppo di uomini noti come Albhed. Qui farà la conoscenza di Rikku, leader di un piccolo gruppo di Albhed, che reagisce in maniera sospettosa nei confronti di Tidus dopo che il ragazzo gli rivela di provenire da Zanarkand. La successiva spiegazione sconvolgerà la vita del protagosta: Rikku gli rivela infatti che Zanarkand è stata distrutta 1000 anni prima da Sin, e che la minaccia della gigantesca creatura continua a sconvolgere Spira, il mondo dove la star di Blitzball si è risvegliato. Proprio in quel momento, Sin si manifesta nuovamente, separando Tidus dal gruppo di Albhed.
Ancora una volta, Tidus si risveglia nei pressi della spiaggia di Besaid, dove farà l'incontro con Wakka, un devoto del credo di Yevon, e il suo team di Blitzball, i Besaid Aurochs; anche in questo caso gli viene spiegato che la sua città è stata rasa al suolo un millennio prima, e della quale non restano che macerie. Non avendo alternative, Tidus si unisce ai nuovi amici, ma con un obiettivo ben preciso: ritornare nella sua Zanarkand, in un modo o nell'altro.
Con questa speranza nel cuore, Tidus raggiunge Besaid, dove farà un incontro che cambierà per sempre la sua vita: quello con l'invocatrice Yuna, pronta a partire per un lungo peregrinaggio volto a renderla pronta per lo scontro con Sin, nel tentativo di sconfiggerlo definitivamente portando la pace su Spira. Il giovane si unisce a Yuna e al suo gruppo di Guardiani, composto da Wakka, la maga nera Lulu e il guerriero Kimahri Ronso, protettore dell'invocatrice sin da giovanissima.
Inizia così un lungo viaggio, che porterà Tidus a incontrare nuovamente Auron e Rikki, e che gli farà cambiare completamente le sue visioni e le sue certezze. Lo aspettano incontri cruciali, sfide difficili e verità terribili da affrontare nel cammino verso la battaglia contro Sin. Ma Tidus non è da solo, e il legame sempre più forte che instaurerà con Yuna e con i suoi compagni lo porterà ad affrontare ogni ostacolo senza rinunciare al suo sorriso e la sua forza di volontà.
Se Final Fantasy è entrato nel cuore di milioni di appassionati sparsi per tutto il mondo, lo deve anche e soprattutto per le storie che ha narrato e i personaggi che ha proposto, capaci di entrare nel cuore, di smuovere l'animo, di lasciare un segno profondo grazie ad intrecci che fanno riflettere e personaggi indimenticabili. Episodi come il IV, il VI o il VII sono passati alla storia anche per queste ragioni, e ancora oggi chi ha giocato quegli episodi non si è dimenticato dei loro momenti cruciali e dei carismatici protagonisti e antagonisti che hanno animato narrative indimenticabili.
Final Fantasy X non fa eccezione. Anzi, il decimo capitolo si impone come uno dei capitoli più emozionanti e sconvolgenti mai proposti da Square nel corso dei decenni. Una storia che colpisce fortissimo sin dal filmato introduttivo e dal prologo, che nelle sue fasi iniziali prosegue lentamente per poi esplodere sempre di più con il passare delle ore, quando si iniziano a conoscere i personaggi e si scoprono cruciali colpi di scena raccontati e contestualizzati in maniera semplicemente magistrale.
Alcuni momenti chiave dell'avventura scatenano brividi lungo la schiena, il rapporto tra Tidus e Yuna si evolve in maniera naturale e sempre più coinvolgente, e tutti i protagonisti, anche quelli apparentemente di minore impatto come possono apparire Wakka o Kimahri, hanno i loro momenti di rivalsa che li fanno entrare nelle grazie del giocatore.
Lo stesso Tidus, spesso criticato per essere uno dei personaggi principali più deboli della serie, è un protagonista che avrebbe meritato maggiore considerazione. Non ha molto probabilmente il carisma di un Cloud Strife o di uno Squall Leonhart, ma è anche caratterizzato in maniera profondamente diversa rispetto ai tormentati protagonisti di FFVII e VIII. Nonostante il drammatico viaggio che lo attende, Tidus lo affronta con il sorriso, con un genuino ottimismo e con la speranza nel cuore sin dai primi attimi, e questo tratto caratteriale, che emerge con sempre più forza proseguendo nella storia, è ciò che permette a Yuna e ai suoi compagni di andare avanti nel loro cammino, pur nella consapevolezza dell'oscuro epilogo che li attende al termine del peregrinaggio dell'invocatrice. Tidus regala sorprese e, pur trasmettendo in certe occasioni la sensazione di essere un pesce fuor d'acqua, finisce con il conquistare un poco alla volta il cuore del giocatore, colpito appunto dal suo carattere sincero e genuino, che regala forti emozioni in alcuni momenti fondamentali della storia. E sicuramente, la romance che si instaura con Yuna, una delle più genuine e meglio sviluppate della serie, contribuiscono a rendere entrambi i personaggi ancora più amati, alla luce anche del drammatico destino che li attende.
i suoi compagni non sono certo da meno, dalla citata Yuna (uno dei migliori personaggi femminili mai visti nell'intera saga) fino al silenzioso Kimahri, mentre guerrieri come Auron colpiscono forte con la loro saggezza e razionalità, il contrario di una Rikku che invece si distingue per il suo carattere spensierato e caciarone, ma al tempo stesso risoluto e carismatico. In tutto questo manca forse una figura antagonista davvero forte: del resto, Sin è principalmente un'enorme bestia, mentre il temibile invocatore Seymour, seppur mai banale ad ogni sua apparizione, avrebbe forse meritato una maggiore presenza scenica e più approfondimento per essere davvero "odiato" nel profondo.
La storia raccontata da Final Fantasy X merita di essere vissuta, dall'inizio alla fine. E' un viaggio incredibile e che regala momenti indimenticabili, arrivando a un finale che svuota l'animo lasciando semplicemente senza parole. Ancora una volta, gli sceneggiatori di Square hanno svolto un lavoro immenso.


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IL LUNGO CAMMINO ATTRAVERSO SPIRA

Per l'esordio su PlayStation 2, Square ha optato per alcuni importanti cambiamenti un po' su tutta la struttura ludica del gioco. Del resto, qualche cambiamento era necessario dopo svariati capitoli con formula di base molto simili tra loro (pur essendo comunque di qualità eccezionale), in modo da svecchiare un minimo la formula e rendere il brand forte anche per la nuova generazione.
Final Fantasy X offre meccaniche inedite un po' in tutti i suoi aspetti: combattimenti, esplorazione, invocazioni, e altro ancora. Forse qualche cambiamento potrebbe non venire incontro alle esigenze dei fan più tradizionalisti di Final Fantasy, ma è bene dirlo subito: il connubio di tutti gli elementi che compongono il decimo capitolo dà vita a un Gameplay magistrale e capace di regalare enormi soddisfazioni.
Anzitutto, è il Combat System ad essere stato in parte rinnovato, con un'importante stravolgimento: per la prima volta da Final Fantasy IV, un episodio principale abbandona l'Active Time Battle a favore di un sistema completamente a turni, il Conditional Turn-Based Battle. Adesso gli attacchi sia dei nostri personaggi, sia dei nemici, segue un preciso ordine a turni che viene perfettamente rispettato dal gioco, a meno di alterazioni particolari date da magie come Haste o Slow (che velocizzano o rallentano l'azione di un personaggio/nemico, modificando così l'ordine dei turni).
Ad ogni turno a nostro favore avremo tutto il tempo necessario per elaborare con attenzione la strategia di attacco e difesa, studiando i punti forti e deboli di ciascun personaggio e avversario in campo, e agendo così di conseguenza. Il CTB rende dunque il Gameplay più strategico rispetto al passato, ma non per questo più semplice: al contrario, è fondamentale capire come è meglio muoversi e quali membri del Party utilizzare a seconda della necessità e della successiva azione del nemico. i nemici, soprattutto i Boss, hanno a loro volta delle specifiche strategie di attacco e difesa, che si fanno sempre più complesse con l'avanzare della storia e condizionate da un gran numero di variabili. Ciò porta dunque a scontri impegnativi (certe battaglie, soprattutto nella seconda fase dell'avventura richiedono una grande dose di pazienza, allenamento ed abilità per essere superate), da approcciare con una strategia ben chiara da seguire per riuscire a spuntarla.
Viene accolta a braccia aperte un'altra possibilità assolutamente inedita: sebbene in campo possano scendere solo tre membri alla volta del Party, adesso è possibile scambiarli in qualunque momento dello scontro, senza dover per forza cambiare il gruppo dal menù principale come avveniva nei precedenti capitoli. Ciò permette non solo di potenziare più rapidamente ogni personaggio (basta una singola azione da parte di ciascuno di loro per ottenere i punti Exp a fine combattimento), ma anche di aggiungere ulteriori risvolti strategici per la nostra offensiva, a seconda dei nostri bisogni. In tale ottica è stata dunque una buona idea ridurre il numero di personaggi attivi a massimo tre (laddove altri episodi, come il precedente Final Fantasy IX, prevedevano più personaggi in campo), in modo così da non semplificare troppo l'azione. E per fortuna di semplificazioni effettiva non ce ne sono, considerato che il decimo capitolo, esattamente come molti suoi predecessori, offre un grado di sfida ben bilanciato, che sa essere permissivo ma anche molto impegnativo con regolarità.





E' bene conoscere tutte le caratteristiche base dei 7 avventurieri, basandoci anche sullo sviluppo del loro percorso nella Sferografia (di cui parleremo a breve). Tidus è un guerriero versatile e può fare affidamenti su vari colpi che alterano gli status in termini di velocità dei movimenti; Yuna può invocare gli Eoni, oltre ad essere un'esperta maga bianca; al contrario, Lulu è maestra di magia nera e può ricorrere a numerosi incantesimi elementali; Auron fa affidamento sulla forza bruta e, con i suoi colpi, può perforare gli scudi e alterare le potenze e difese del nemico, sia fisiche che magiche; Wakka è l'unico che può fisicamente colpire da lunghe distanze grazie al suo pallone, ed è capace di arrecare alterazioni come cecità, mutismo e sonno; Rikku non gode di grande forza fisica, ma può contare su alcune utili abilità che le consentono di rubare oggetti ai nemici e fabbricare potenti oggetti offensivi e difensivi; Kimahri, infine, ha la possibilità di imparare alcune tecniche dei nemici, oltre ad essere un agile combattente. Avere bene a mente queste caratteristiche specifiche di ciascun protagonista permette di comprendere ancora meglio come approcciarsi ad ogni scontro, specie quelli contro i numerosi Boss del gioco, in modo così da ottenere il massimo risultato senza troppi sforzi.
Oltre ai colpi standard, agli attacchi speciali e i poteri magici, ciascun personaggio può fare affidamento sulla propria barra Turbo, che si può accumulare attraverso vari metodi che si sbloccheranno proseguendo nell'avventura. Una volta caricata la barra si possono eseguire le "mosse finali" dei nostri eroi: in genere la corretta esecuzione di questi colpi richiede il completamento di alcuni microscopici minigiochi, in modo così da arrecare il massimo danno possibile. I Turbo possono fare spesso la differenza in combattimento, specie contro i Boss, pertanto vanno utilizzati con criterio.
Anche le Invocazioni, effettuate dalla sola Yuna, sono state rinnovate rispetto al passato: se infatti prima invocare un Eone consisteva semplicemente in un attacco speciale e successivo ritiro del mostro, adesso invece gli Eoni combattono a tutti gli effetti, sostituendosi al party e godendo di propri parametri fisici, attacchi, Turbo e abilità magiche. Invocare una di queste creature non solo può dare importanti vantaggi durante lo scontro in corso, ma possono anche fungere da scudo per i nostri personaggi qualora il nemico fosse pronto a scagliare un attacco devastante. L'Eone esce di scena se viene sconfitto, se vince il combattimento, oppure se viene richiamato da Yuna.
Come in passato, invece, in caso di Game Over (che avviene quando i tre personaggi attivi vengono sconfitti, indipendentemente da quante forze rimangono agli alleati "in panchina") si ripartirà dall'ultimo punto di salvataggio raggiunto. Fortunatamente le Salvosfere sono presenti in buon numero lungo tutta Spira e sono spesso poste vicino allo scontro con un Boss, ma può comunque esserci l'eventuale noia di dover rivedere interi filmati (non è possibile skipparli) prima di ritentare lo scontro. Salvare la partita consente comunque di ricaricare per intero le forze di tutto il party.
Sebbene forse meno dinamico rispetto all'ATB, il nuovo sistema di combattimento dimostra di funzionare in maniera assolutamente impeccabile, rendendo i combattimenti estremamente appaganti e intriganti da giocare, forse anche più rispetto a tutti i predecessori grazie pure ai risolvi strategici che permette di elaborare. il CTB è uno degli elementi ludici migliori mai offerti dalla serie, fonte di grandi combattimenti e importanti soddisfazioni. A favore di tutto ciò anche l'ottima varietà del bestiario: ogni nuova zona raggiunta offre infatti nuove ostilità da affrontare, ciascuna con proprie caratteristiche specifiche, punti forti e deboli. Per questo motivo, nonostante la frequenza degli scontri casuali, non si avverte mai un momento di noia e monotonia, specie considerando che anche alcune bestie casuali sono talmente grandi, forti e resistenti da rappresentare una grande sfida senza per forza andare a scomodare i Boss.
Gli scontri, ad ogni modo, avvengono sempre in maniera casuale, girovagando lungo gli scenari. La loro frequenza è piuttosto marcata, ma è comunque possibile evitarli effettuando la fuga (meglio ancora utilizzando l'abilità "Gambe" di Tidus, che consente una perfetta fuga ad ogni occasione).
A fronte di un sistema di combattimento superbo, gli stravolgimenti hanno riguardato anche la componente esplorativa di Final Fantasy. In questo caso, invece, emerge l'unico elemento negativo di un gioco altrimenti impeccabile: il decimo episodio si presenta infatti molto più lineare rispetto ai passati episodi.
Non c'è più una World Map vera e propria, con l'intera avventura che segue un percorso ben preciso, dando quindi limitazioni alla libertà di movimento. Non ci sono particolari bivi negli scenari e nei dungeon, sebbene questi siano comunque abbastanza ampi da consentire una discreta dose di esplorazione, necessaria per rinvenire utili oggetti nascosti all'interno delle casse.
Sebbene ad un certo punto della storia sarà possibile ritornare in tutti i luoghi già scoperti e visitare nuove aree (ritorneremo su questo punto più avanti), ciò non toglie che Final Fantasy X sia molto più lineare rispetto ai passati episodi, per precisa scelta degli sviluppatori che hanno voluto dare la massima priorità a combattimenti e sviluppo narrativo. Ad ogni modo, i capisaldi della serie, come città da esplorare, vari dungeon ricchi di sorprese e alcuni scenari più grossi del normale con diversi segreti da scoprire, sono comunque sempre presenti.
Maggiore risalto agli enigmi invece, attraverso i Chiostri delle Prove, luoghi dove si ottengono nuovi Eoni per Yuna. Per arrivare al termine del Chiostro è infatti necessario completare vari rompicapi incentrati sullo spostamento di varie sfere in determinati punti. Queste sfide, inizialmente molto semplici, si fanno sempre più complesse con il passare del tempo e richiedono una buona dose di impegno e pazienza per essere completate. Magari non la parte più interessante del gioco, ma comunque abbastanza intriganti da affrontare fino in fondo, considerato che in tali luoghi è anche possibile rinvenire potenti armi qualora si riescano a completare per intero tutti gli enigmi.
Il quadro complessivo di Final Fantasy X, nonostante la maggiore linearità (che comunque non risulta alla fine troppo pesante e non influisce pesantemente sul gameplay, anzi), è alla resa dei conti da inchino: anche stavolta siamo davanti a un Final Fantasy che, con tutte le sue differenze e proprio grazie a queste, si rivela un'esperienza da vivere, memorabile e con tanti scontri e momenti indimenticabili. Completare la storia richiede all'incirca tra le 40 e le 50 ore, a seconda anche del tempo passato a potenziare i personaggi. Ma è un numero che può tranquillamente arrivare alle 150 ore per chi vuole scoprire davvero ogni minima particolarità della mastodontica opera Square.


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LA SFEROGRAFIA

Ogni Final Fantasy ha proposto il suo metodo di potenziamento dei propri personaggi: alcuni utilizzavano un sistema piuttosto tradizionale, dove bastava semplicemente salire di livello a suon di punti esperienza per aumentare le proprie statistiche e imparare nuovi poteri (come accadeva soprattutto nei primi Final Fantasy), mentre altri offrivano particolari sperimentazioni volte a dare maggiore pepe a tale caratteristica (si pensi agli Espers di Final Fantasy VI, alla Materia di Final Fantasy VII, o al Junction System di Final Fantasy VIII).
Final Fantasy X propone quello che si potrebbe considerare il più intrigante e originale sistema di potenziamento offerto dalla serie fino a quel momento: la Sferografia.
Si tratta di una vasta mappa composta da innumerevoli caselle, da attivare attraverso i Punti Abilità (AP) ottenuti a suon di combattimenti ed esperienza guadagnata. Ogni casella ha una sua specifica caratteristica e permette di migliorare tutte le statistiche dei personaggi (HP, MP, parametri offensivi e difensivi, potenza e difesa magica, , rapidità, destrezza, precisione, fortuna e così via) e, soprattutto, di imparare nuove abilità sempre più efficienti con il proseguo dello sviluppo. A seconda di quanti AP abbiamo accumulato con ogni singolo membro del party, è possibile spostarsi lungo la Sferografia (e, se necessario, anche tornare indietro) in modo così da raggiungere e abilitare nuove caselle.
Per attivare gli spazi si fa ricorso a svariate tipologie di sfere: Energosfera, Magicosfera, Velocisfera e Abilitosfera sono le principali e più importanti, ma nel corso della partita, esplorando attentamente gli scenari, sconfiggendo determinati nemici oppure completando specifici incarichi, è possibile ottenere sfere speciali che possono dare enormi vantaggi se utilizzate con attenzione: ad esempio, si possono abilitare spazi per gli HP e MP molto più remunerativi rispetto a quelli normali, così come addirittura imparare all'istante le abilità e le magie apprese dai compagni con un qualunque personaggio a nostra scelta. Fondamentali soprattutto le Passosfere, di 4 differenti livelli, che servono per abilitare percorsi della Sferografia altrimenti inaccessibili, arrivando così ad apprendere tecniche segrete di grande efficacia e potenziamenti molto più corposi.
La Sferografia esiste in due diverse tipologie: quella Standard e quella Master. La scelta verrà effettuata prima dell'inizio del gioco e non potrà assolutamente essere cambiata in alcun modo una volta iniziata la storia.
In quella Standard, ciascun membro del gruppo segue un suo percorso specifico, alcuni piuttosto lunghi come quelli di Auron e Wakka, e altri invece più brevi, come quello di Kimahri. Ogni percorso è studiato per mettere in risalto le caratteristiche specifiche di ogni personaggio: nel percorso di Yuna e Lulu, ad esempio, abbondano le caselle per l'aumento di MP e possono imparare rispettivamente un gran numero di magie bianche e nere, laddove invece il percorso di Auron o Wakka è incentrato maggiormente sul renderli dei potenti guerrieri offensivi, mentre Tidus risulterà piuttosto bilanciato nei parametri, imparando nel frattempo svariate abilità che alternano in positivo o in negativo gli status di alleati e nemici.
Giunti al termine dei percorsi, diventa fondamentale avere a disposizione le Passosfere, o altre sfere speciali, per continuare a potenziare i personaggi "invadendo" le strade degli altri compagni. Così facendo, è possibile far apprendere un po' a tutti ulteriori abilità non necessariamente del proprio percorso, oltre a migliorare ancora tutte le statistiche. Certo, in questo modo, a lungo andare, ogni nostro guerriero conoscerà praticamente le stesse tecniche dei suoi compagni (un po' come accadeva con il sistema di Espers in Final Fantasy VI, con tutti i personaggi che possono imparare le stesse, identiche magie), ma ciò risulta indispensabile per coloro che vogliono affrontare al 100% l'esperienza offerta dal titolo Square, con varie missioni secondarie e Boss segreti che possono essere affrontati solo ricorrendo a questa maniera.
Pur funzionando allo stesso modo, la Sferografia Master ha invece alcune sostanziali differenze: in questo caso, infatti, i nostri eroi non seguono inizialmente dei percorsi esclusivi, ma partono invece tutti da uno stesso punto al centro della mappa; in questo modo è possibile svilupparli in completa libertà, facendo seguire loro i percorsi che riteniamo più opportuno (tanto per dire, si possono rendere due o tre personaggi dei maghi esperti se vogliamo). Il rovescio della medaglia è però rappresentano da un minor numero di caselle, e quindi di potenziamenti, rispetto alla Standard.
Detto in parole povere: la Sferografia è uno dei sistemi di potenziamento più riusciti, versatili ed accessibili mai visti nella serie, se non proprio nei JRPG in generale. Si tratta di un sistema immediato e senza inutili complessità, tra l'altro anche assai divertente da utilizzare e che lascia spazio anche a una piccola dose di strategia su come utilizzare le risorse a nostra disposizione e a vantaggio di quale protagonista. Si tratta di un sistema studiato alla perfezione, capace di valorizzare ulteriormente l'intero meccanismo ludico alla base di Final Fantasy X.
Da tenere comunque presente che per potenziare il party ci sono ulteriori sistemi oltre alla Sferografia. Bisogna tenere sempre sotto controllo il nostro equipaggiamento, aggiornandolo con le nuove armi e armature rivenute nel corso della partita, che hanno spesso parametri diversi e magari più efficienti rispetto alle dotazioni precedenti. E' bene anche decidere attentamente quali oggetti portare con sè fino in fondo: alcuni di questi, magari, hanno caratteristiche più deboli rispetto agli strumenti avanzati, ma possono comunque essere dotati di importanti vantaggi (come ad esempio la resistenza a determinate magie e alterazioni di status) che possono sempre fare comodo proseguendo nell'avventura.
Si può inoltre ricorrere alla Modifica attraverso il menù principale, potenziando armi ed armature, se lo consentono, fondendo in esse nuove caratteristiche vantaggiose (aumento di HP ed MP massimi, danno fisico e magico migliorato, e molto altro).


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NON SOLO AVVENTURA

Lo scopo principale dell'avventura è salvare Spira dalle grinfie di Sin, ma ci sono comunque tante altre attività da affrontare, segreti da scoprire e missioni da portare a termine.
Molti di questi bivi si renderanno disponibili solo ad avventura molto avanzata, quando in realtà manca poco allo scontro finale, ma a quel punto sarà possibile muoversi liberamente attraverso Spira, potendo ritornare all'istante in tutti i luoghi già visitati, oltre a sbloccarne di nuovi. Pertanto, per chi volesse scoprire tutto di Final Fantasy X, farebbe bene a ritornare in tutti i posti, potendo in questo modo avere accesso a nuove sfide sempre più intriganti, fondamentali anche per ottenere le armi definitive per ciascun eroe e potenziare al massimo tutte le statistiche. Da tenere inoltre in considerazione che tale esplorazione verrà facilitata anche dalle sfere di salvataggio, che permetteranno in qualunque momento di tornare sui propri passi e scoprire ciò che è stato lasciato in sospeso.
Vale la pena perdersi in queste nuove strade, potendo in questo modo trovare non solo nuove armi, ma persino alcuni Eoni segreti, nonché sfidare i Boss più temibili del gioco intero, da affrontare soltanto dopo aver reso il nostro party un'autentica macchina dell'Apocalisse.
A tal proposito, dunque, è bene chiarire che per completare adeguatamente Final Fantasy X e tutti i suoi segreti, è necessario spendere svariate ore, anche decine di ore, in infiniti combattimenti casuali che ci consentano di ottenere AP in enorme numero, migliorando in questo modo le statistiche di ogni personaggio completando la Sferografia con ciascuno di essi. Un processo decisamente lungo e, va detto, che rischia di farsi presto noioso per molti giocatori. Certo, si tratta in fondo di elementi secondari, non obbligatori da affrontare per chi non ne ha l'intenzione e preferisce concentrarsi sulla già longeva avventura principale, ma è bene essere consapevoli di ciò che attende i più temerari.
E chi riuscirà a superare questo ostacolo, si ritroverà però davanti a sfide ardue e memorabili, difficili ma capaci di regalare enormi soddisfazioni, un concentrato di strategia ed abilità che vale la pena affrontare, considerate anche le enormi ricompense in cambio (e, perché no, persino alcuni interessanti retroscena sulla trama e sui protagonisti).
Ma mica deve ridursi tutti ad allentamenti incessanti e combattimenti sfiancanti. Spazio anche a una buona dose di minigiochi, dove tra tutti spicca lo sport acquatico Blitzball.
In una delle prime fasi dell'avventura saremo obbligati per motivi narrativi a partecipare almeno ad una partita di Blitzball, la giusta occasione per apprendere il complesso regolamento e cimentarsi in una partita per capire bene come funziona. Una volta superata questa fase, sarà possibile cimentarsi ancora con il Blitzball attraverso le sfere di salvataggio (attenzione, non sarà sempre possibile accedere al minigioco, a seconda delle esigenze narrative). Scopriremo dunque la presenza di tante altre partite e campionati a cui partecipare, potendo contemporaneamente ingaggiare nuovi giocatori per la nostra squadra e prepararsi così alle sfide più ardue.
Il Blitzball richiede una buona dose di pazienza per essere padroneggiato, ma nel complesso si dimostra un minigioco allettante e che merita di essere giocato di tanto in tanto, come svago dalla storia principale. Non si tratta di un giochino messo a caso: anche qui si nota un attento studio di meccaniche e sfide, ad ulteriore testimonianza di come gli autori non abbiano lasciato davvero nulla al caso con Final Fantasy X, nemmeno il più piccolo dei dettagli.


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POESIA VIDEOLUDICA

A rendere ancora più immenso Final Fantasy X è anche tutta la sua Forma, il suo contorno estetico da essere realizzato con una passione tale da non essere affatto un semplice "contorno".
Per essere il primo capitolo della serie ad apparire sui sistemi allora di nuova generazione, Final Fantasy X si dimostra di altissimo livello: splendida realizzazione grafica, con modelli poligonali dei personaggi curati con grande attenzione nelle animazioni e nei particolari, che si muovono su scenari mozzafiato che offrono un livello di realismo incredibile.
In alcuni filmati si nota un maggior livello di dettaglio e cura nelle animazioni facciali, in modo da valorizzare ulteriormente quei momenti chiave della storia e dei dialoghi. Certo, in simili circostanze si nota maggiormente la differenza rispetto ai modelli standard utilizzati durante il normale gameplay, ma il risultato generale è comunque di grandissimo valore, e pone il decimo capitolo della serie Square tra le migliori produzioni visive dei primi anni di PS2.
L'atmosfera che si respira è di quelle magiche ed immersive, che ti catturano senza più lasciarti andare. Merito anche dello stile adottato per le ambientazioni, che mescola tratti esotici, futuristici e spiccatamente fantasy in un connubio speciale e unico nella saga, in grado di lasciare un profondo segno. Luoghi come il bosco di Macalania, le spiagge di Besaid, la piana della Bonaccia o le lande innevate del Monte Gagazet tolgono il fiato, ma più in generale tutto il mondo di Spira risulta uno dei più evocativi e indimenticabili mai offerti dalla saga.
Inutile inoltre sottolineare l'incredibile qualità dei filmati in FMV, capaci di lasciare a bocca aperta. Pur essendo presenti in numero limitato, sono sempre utilizzati nei i momenti più importanti della storia, e così facendo tali passaggi riescono a lasciare un segno ancora più profondo nel giocatore. Per l'epoca erano un qualcosa di legittimamente sconvolgente.
Ma ciò che rende Final Fantasy X un prodotto ancora più incredibile è la sua colonna sonora, composta dal maestro Nobuo Uematsu assieme a Masashi Hamauzu e Junya Nakano. Ciò che hanno concepito questi tre artisti va ben oltre ogni comprensione: non hanno soltanto composto musiche capaci di scatenare incredibili emozioni, ma le hanno anche contestualizzate alla perfezione, incastrare in maniera semplicemente magistrale in ogni singola scena o dialogo, riuscendo in questo modo a valorizzare ancora di più ogni singolo attimo della storia. E' soprattutto per questo se la colonna sonora di Final Fantasy X si può definire impeccabile e indimenticabile, proprio per il suo essere non solo una raccolta di brani spettacolari, ma anche un fondamentale valore aggiunto a tutto il resto del gioco, che si tratti della storia o del Gameplay.
Da sottolineare un'altra importante rivoluzione introdotta dalla decima fantasia finale: il doppiaggio. Final Fantasy X è infatti il primo episodio a prevedere voci effettive per ogni personaggio e anche una buona percentuale di NPC, dunque c'era una forte attesa nello scoprire come è stato svolto il lavoro. Nel complesso, il doppiaggio inglese del gioco si può considerare molto valido, recitato egregiamente in ogni dialogo e filmato. Magari non è perfetto, ma di sicuro si può dire eccome "buona la prima".





...THIS, MAY BE OUR LAST CHANCE

Ci sono opere che ti entrano nel cuore, ti penetrano nell'animo e ti lasciano qualcosa che ti accompagna per il resto della tua vita. Può essere un videogioco, ma anche un film o un libro: lo inizi e, al termine, ti rendi conto di aver vissuto una vera esperienza, un qualcosa che non ti dimenticherai mai e al quale tornerai spesso con la memoria evocando ricordi potenti. La serie di Final Fantasy, per milioni di videogiocatori, è stata capace di scatenare queste emozioni, e lo ha fatto in più occasioni con diversi capitoli che la compongono.
Final Fantasy X è uno di questi. E' un'opera immortale che colpisce nel profondo dell'animo e ti lascia svuotato una volta terminata, al punto che rischi di chiederti "A cosa gioco adesso? Riuscirò a trovare qualcosa che possa scatenare in me queste stesse sensazioni?".
Certo, qui entra in ballo una buona dose di soggettività, e in un certo senso è anche giusto così. Ma ciò comunque non toglie che Final Fantasy X abbia dalla sua enormi meriti che lo pongono tra i migliori Final Fantasy di sempre e, forse, tra i migliori esponenti del suo genere di appartenenza.
Final Fantasy X regala una storia e protagonisti indimenticabili, un sistema di combattimento rinnovato rispetto al passato e profondamente appagante, un'ambientazione mozzafiato, un'avventura lunga e ricca di attività da svolgere, una realizzazione estetica per l'epoca eccellente e, dulcis in fundo, una delle più evocative ed emozionanti colonne sonore mai proposte nella storia dei videogiochi.
Il connubio di tutti questi elementi rendono il titolo Square una fonte di dipendenza. Diventa davvero difficile posare il controller a terra una volta iniziata una partita, che scatena subito i brividi con quello splendido filmato introduttivo, sulle note dell'immensa "To Zanarkand", che si conclude con una frase di incredibile potenza: "Listen to my story. This... may be our last chance".
E a questo punto tale storia la vuoi ascoltare, tutta, dall'inizio alla fine. E nel farlo sei disposto ad accettare anche alcuni compromessi voluti dagli autori per raccontarla, quali una linearità assai maggiore rispetto ai precedenti Final Fantasy, oppure quelle ore di troppo da passare a potenziare i personaggi se vuoi scoprire ogni minimo segreto dell'avventura, che non a tutti potrebbero andare a genio.
Ma alla fine della corsa, ti rendi conto che ne è valsa la pena completare quel lungo peregrinaggio assieme a Tidus, Yuna e i loro compagni. E lo rifaresti di nuovo, ancora, emozionandoti di nuovo come se fosse la prima volta.
Questo è Final Fantasy X. Questo è un Capolavoro.


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PREGI

- Sistema di combattimento rinnovato e dannatamente appagante, con una maggiore impronta strategica grazie alla successione a turni
- Bestiario ben variegato, Boss Fight numerose e appassionanti
- Grado di sfida ben equilibrato, che regala alcune battaglie ardue e memorabili
- Storia indimenticabile e ricca di momenti emozionanti, personaggi che restano nel cuore
- Il Blitzball è un minigioco intrigante
- Realizzazione estetica di grande valore, curata nei dettagli e con scenari evocativi e mozzafiato
- Colonna sonora semplicemente Immensa, una delle migliore mai offerte da qualunque videogioco
- Altamente longevo, soprattutto per chi vorrà scoprire tutti i segreti

DIFETTI

- Assai più lineare rispetto ai passati episodi
- Non a tutti potrebbe andare a genio il dover passare lunghe ore a potenziare il Party per essere pronti alle sfide segrete del gioco

VOTO FINALE : 10

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view post Posted on 12/7/2019, 15:20
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Spammatore folle

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Ma cos'è questa storia?
Gradi di sfida ben equilibrati?! :ph34r:
Storie lunghe senza essere tranciate e con personaggi che non sono macchiette?! :shock:
Sistema di combattimento profondo e ben realizzato?! :shock:
Alta longevità senza ripetitività o roba piazzata a caso?! :ph34r:

Che bello passare da questo a Final Fantasy XV di cui manco i DLC sono riusciti a finire XD

Scherzi a parte, ottimo lavoro! :yuppi:
 
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view post Posted on 12/7/2019, 15:52

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