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CT Special Forces, Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 24/6/2020, 19:23
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CT SPECIAL FORCES



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CASA: HIP INTERACTIVE
SVILUPPATORE: LSP GAMES
GENERE: ACTION/PLATFORM
GIOCATORI: 1


OPERAZIONI SPECIALI SUL GBA

Prendete Metal Slug, toglietegli le armi e i veicoli stravaganti, la direzione artistica superlativa, abbassate il ritmo di gioco, dategli un’importante più “realistica”. Fatto questo, avrete tra le mani CT Special Forces, un Action “Run & Gun” che nello stile richiama alla mente l’intramontabile classico di SNK, senza però replicarne il carisma e le idee avvincenti.
Uscito nel 2002 su Game Boy Advance e PlayStation, il titolo realizzato dal team francese LSP Games non regge il confronto con l’icona a cui spesso viene paragonato, risultando un prodotto senza infamia e senza lode che si lascia comunque giocare nonostante la sua generale semplicità concettuale di fondo.



ONE MAN ARMY

La CT Special Forces ha il compito di eliminare una cellula terroristica che sta creando scompiglio nel mondo, pertanto invia i suoi migliori uomini in missioni suicide solitarie con lo scopo di mettere fuori gioco una volta per tutte la minaccia dei terroristi. La missione è suddivisa in quattro grandi livelli suddivisi in più stage, ambientati nelle montagne siberiane, nel deserto del Sahara, nella Foresta Amazzonica e in una città abbandonata del Est Europa.
Dopo un breve briefing con il generale prima di ogni livello, dove i nostri soldati si dimostrano uomini tutti d’un pezzo dalla frase a effetto sempre pronta, la missione può avere inizio. Armati all’inizio di un semplice fucile non automatico, dalla cadenza di fuoco piuttosto lenta, nel corso degli stage è possibile trovare qualche altro equipaggiamento come granate, fucili d’assalto, lanciafiamme e bazooka, fondamentali per eliminare più velocemente la moltitudine di terroristi intenzionati ad eliminarci senza ritegno. Tutte queste armi extra hanno però munizioni limitate, a differenza dell’arma standard che può invece essere utilizzata all’infinito: una buona idea può quindi essere quella di tenersi da parte le munizioni dell’equipaggiamento più efficace e utilizzarle nei momenti cruciali, come quando si affrontano più soldati contemporaneamente oppure anche mezzi nemici con mitragliatori.
Le tipologie di soldati che affronteremo sono abbastanza generiche: nemici che restano fermi sulla propria posizione, altri che invece si muovono avanti e indietro velocemente, chi utilizza mortai, chi spara da dietro una finestra e chi lancia granate; proseguendo si affrontano avversari con armi sempre più pericolose (si pensi agli energumeni armati di gatling gun nel livello finale), con una grande resistenza fisica che necessita di una buona quantità di proiettili per essere buttati a terra.
La CPU nemica, insomma, segue pattern piuttosto semplici, se non proprio banali: basti pensare che alcuni di questi sono facilmente aggirabili e facili da eliminare alle spalle, dato che di voltarsi verso di noi non ne vogliono sapere e continuano a sparare alla rinfusa senza un reale perché. Bisogna però fare attenzione alla traiettoria dei proiettili e la loro altezza: molti colpi possono essere schivati semplicemente tenendosi abbassati, mentre in altri casi è bene saltare o allontanarsi, tenendo conto anche dei dislivelli presenti negli stage. Il level design è in verità piuttosto elementare (i livelli nella foresta sono totalmente lineari, ad esempio), e alterna dislivelli con qualche salto tra una piattaforma e l’altra per arrivare in cima. Oltre ai terroristi attenzione anche a varie trappole esplosive sparse lungo gli scenari, che si attivano non appena ci avviciniamo: considerato che molte di queste mine antiuomo sono messe a distanze ravvicinate, può essere utile attivarle in modo da farle esplodere consecutivamente tutte assieme, liberando così ogni passaggio.
Ogni stage viene completato raggiungendo una bandiera rossa, mentre lo scontro con il Boss all’ultimo stage di ogni area di gioco (piuttosto banali anch’essi) segna la fine definitiva del livello.
L’avventura non risulta particolarmente impegnativa, una volta comprese per bene le meccaniche di gioco e i metodi per schivare ogni offensiva nemica. Avremo a disposizione una barra vitale e delle vite extra (4 a inizio partita), ma in caso di Game Over sarà necessario ricominciare l’intero livello corrente. Terminandoli, invece, si ottengono delle Password da inserire nel menù principale per ripartire dall’ultimo livello raggiunto.
Non che ci sia poi tanto da memorizzare, considerato che, appunto, i livelli sono 4 in tutto e si possono completare nel giro di un’ora o poco più. Il tutto senza che siano poi messi a disposizione particolari extra a vantaggio della rigiocabilità.
Come Run & Gun, CT Special Forces si limita a svolgere un compitino, fatto in maniera accettabile ma senza guizzi. Alla fine le meccaniche di base funzionano e lo stile di gioco, seppur con un ritmo talvolta altalenante (quando bisogna stare fermi a sparare 10-12 colpi consecutivi contro un singolo nemico con l’arma standard qualche sbadiglio può partire, dato che i soldati rivali si fanno sempre più numerosi avanzando nel gioco), risulta sufficientemente accattivante da intrattenere senza mai annoiare.
Il titolo prova anche a cambiare un po’ le carte in tavola aggiungendo anche un paio di sezioni a bordo di un elicottero, con il gioco che si trasforma brevemente in uno shooter verticale, oltre ad alcune fasi da cecchino dove lo scopo è eliminare tutti i nemici liberando nel frattempo cinque ostaggi (e ottenendo una vita extra così facendo). Tuttavia la loro realizzazione non convince, risultando meno godibile rispetto al Gameplay standard. Macchinose, infine, quel paio di voli con il paracadute, con altezza e angolazione da regolare nell’attesa di aprirlo in sicurezza garantendo il corretto atterraggio del nostro eroe.

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UNA SPORCA GUERRA

Se non altro bisogna dire che lo stile visivo risulta piuttosto piacevole da vedere, pur nel suo essere assai generico. I soldati, sia i nostri che quelli da far fuori a suon di piombo, sono caratterizzati in maniera piuttosto standard e senza nessun dettaglio particolare, e lo stesso discorso si potrebbe estendere anche per tutti gli scenari offerti dal gioco, davvero nella norma e senza nessun grosso dettaglio in grado di metterli in risalto. Abbastanza brutto poi il design delle ambientazioni finali in città, mentre invece lo scenario innevato risulta splendido da vedere. Tutto scorre in maniera fluida e senza nessuna incertezza tecnica, anche nei momenti in cui partono esplosioni a catena sul piccolo schermo del GBA.
L’accompagnamento musicale è quello tipico di un gioco di spionaggio e guerra: brani anche in questo caso piuttosto generici fanno da sfondo alle nostre battaglie, risultando orecchiabili ma nulla più. Buoni gli effetti sonori, sebbene alcuni avrebbero goduto di una maggior pulizia.



IL METAL SLUG DEI POVERI

CT Special Forces non è certo il miglior esempio di Run & Gun immaginabile. Pur lasciandosi giocare, l’opera di LSP Games si limita a fare il minimo indispensabile per intrattenere, offrendo un’azione dal ritmo altalenante, un level design fin troppo generico e un grado di sfida che raramente mette alle strette il giocatore. Lo stile della produzione però risulta sufficientemente accattivante e, alla fine, meccaniche e controlli di base funzionano dignitosamente.
Buona la realizzazione visiva, pur offrendo scenari e personaggi molto generici, mentre il sonoro offre sottofondi che non si faranno ricordare troppo a lungo.
Per essere una versione decisamente light del mai troppo lodato Metal Slug, CT Special Forces alla fine non è troppo malvagio. Però giocarci fa venire il desiderio di avere tra le mani il vero Metal Slug.

PREGI

- Buoni controlli e meccaniche di gioco
- Visivamente buono…
- Prova a variare un po’ offrendo alternative alle semplici sparatorie…

DIFETTI

- …pur risultando molto generico, sia nel look che nel comparto audio
- …ma tali fasi risultano poco accattivanti
- Difficoltà tendente verso il basso
- Finisce abbastanza in fretta

VOTO FINALE : 6

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view post Posted on 26/6/2020, 10:56
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Super gattone felpato alfiere di OUYA

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Di questo titolo non sapevo nemmeno l'esistenza!
 
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view post Posted on 27/6/2020, 09:12
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CITAZIONE (AstroMaSSi @ 26/6/2020, 11:56) 
Di questo titolo non sapevo nemmeno l'esistenza!

E pensa, su GBA hanno fatto una trilogia :D
C'è anche un episodio per PS2/Xbox se non erro.
 
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view post Posted on 30/6/2020, 12:17
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Super gattone felpato alfiere di OUYA

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Su GBA c'era davvero il mondo (anche su DS)
 
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