ASTERIX & OBELIX XXL2
CASA: MICROIDS
SVILUPPATORE: OSOME STUDIO
GENERE: ACTION/PLATFORM
GIOCATORI: 1LA REMASTERED CHE NON TI ASPETTIAsterix è riconosciuto con merito un’icona del mondo fumettistico: i prodi guerrieri gallici nati dalla fantasia di René Goscinny e Albert Uderzo nel 1959 hanno intrattenuto generazioni di appassionati con storie esilaranti e avventure coinvolgenti, mescolando con sapienza personaggi stravaganti, umorismo e anche un pizzico di satira. Un peccato quindi che, una volta trasportati nella realtà video ludica, nessun videogioco a loro dedicato sia riuscito a replicare in maniera riuscita le atmosfere e la genuina genialità racchiuse in tanti albi sparsi negli anni.
L’opera che più di tutte è riuscita un minimo a distinguersi è stata Asterix & Obelix XXL, un Action/Platform del 2003 prodotto dalla Atari che, pur non emergendo in una categoria che all’epoca era all’apice della sua popolarità, aveva quantomeno il merito di aver riprodotto con maggior convinzione le epiche scazzottate di Asterix e del suo migliore amico Obelix contro le legioni romane di Giulio Cesare. Un certo successo è infine giunto, sufficiente per spingere Atari a realizzare un seguito nel 2005, intitolato Asterix & Obelix XXL2: Mission Las Vegum, rilasciato esclusivamente in Europa.
Sebbene anche in questa circostanza la qualità fosse altalenante, Mission Las Vegum riscosse una certa simpatia dei giocatori grazie alle sue numerose citazioni a videogiochi leggendari, al punto da rendere la seconda avventura “extralarge” di Asterix e Obelix un piccolo titolo di culto.
Ma quello è stato anche l’ultimo gioco un minimo rilevante con protagonista i due eroi gallici, ch negli anni successivi avranno sempre meno spazio nel mondo video ludico venendo relegati a qualche sporadico giochino secondario senza idee e senza ambizioni.
Proprio quando ormai sembra non esserci più spazio per loro, come un fulmine a ciel sereno la Microids annuncia il ritorno di Asterix nel Luglio del 2018, tramite la Remastered di Asterix & Obelix XXL2 (che nel frattempo perde il vecchio sottotitolo) prevista per l’autunno dello stesso anno su tutte le console maggiori in commercio. Non solo: il ritorno di XXL2 servirà a fare da apripista per il terzo capitolo ufficiale della serie, annunciato contemporaneamente e previsto per l’anno successivo.
Insomma, Microids sembra voler fare le cose in grande, in un periodo in cui ritorni di vecchie glorie tramite Remastered o veri e propri Remake è ormai una costante nel panorama videoludico. Ma basta cavalcare questa scia per giustificare il ritorno di un gioco che, comunque, all’epoca non aveva brillato?
In attesa della risposta, possiamo intanto tornare a prendere a ceffoni quei romani che di mollare la presa sul villaggio degli irriducibili galli proprio non vogliono saperne a distanza di oltre 60 anni.
I GALLI DI NUOVO IN AZIONENell’ennesimo disperato tentativo di sottomettere finalmente il piccolo villaggio di Galli che continua a resistere all’invasore romano, Giulio Cesare crea il gigantesco parco a tema di Las Vegum (parodia della reale Las Vegas) con lo scopo di attirare le attenzioni degli abitanti del villaggio e farli cadere in trappole. E come se non bastasse, sembra che il druido Panoramix abbia tradito i suoi compagni schierandosi dalla parte del nemico, per motivi però del tutto ignoti. Ciò ha consentito così ai romani di poter catturare altri druidi gallici, tenuti ora come ostaggi.
Desiderosi di capire cosa c’è dietro il presunto tradimento di Panoramix, Asterix e Obelix partono alla volta di Las Vegum, pronti per un’altra scazzottata con quei pazzi dei Romani.
Nulla è cambiato dal titolo originale del 2005, che a sua volta riprendeva lo stesso impianto ludico del predecessore: bisogna prepararsi a una lunga sequenza di risse, fasi platform ed enigmi da completare per proseguire lungo un’avventura suddivisa in grosse aree da ripulire per poi proseguire oltre.
A differenza del primo episodio, però, è possibile vestire i panni liberamente sia di Asterix che di Obelix (nel primo titolo il paffuto Obelix poteva essere controllato solo in specifici momenti). La sostanza comunque non cambia molto, dal momento che i due eroi condividono la stessa barra vitale e attaccano a suon di pugni, sgambetti e qualche schiacciata dall’alto. Prendendo di mira uno specifico romano (evidenziato con un pacchetto regalo), inoltre, possibile eseguire anche delle mosse in combo passando rapidamente da un personaggio all’altro, ottenendo alcuni utili bonus una volta sconfitto il bersaglio contrassegnato.
Anche stavolta si affronteranno intere schiere di soldati e centurioni romani, anche decine tutti assieme, dando vita a vere e proprie risse che ricalcano in maniera netta le scazzottate dei fumetti. E ad ogni romano sconfitto, oppure anche semplicemente esplorando i dintorni, si collezioneranno i loro elmetti, la valuta di gioco da scambiare presso i negozi in cambio di miglioramenti per le energie vitale, nuove mosse e potenziamenti, oppure per figurine collezionabili raffiguranti i vari personaggi e nemici presenti nel gioco.
Il tutto mentre si cerca di risolvere i vari rompicapi presenti in ogni nuova zona raggiunta, che richiedono solitamente di eliminare un tot di nemici (talvolta anche un centinaio), premere pulsanti per aprire porte o di spostare qualche oggetto. Niente di particolarmente complesso o che richieda tempo e impegno per essere superato. E l’avventura, della durata di 7-8 ore circa, è impostata tutta così, con ben poche varianti (ogni tanto si nuota, talvolta si affronta qualche minigioco, ci si sposta per mezzo di un sistema di carrelli, e poco altro).
Esattamente come il primo capitolo, massacrare di botte i romani facendoli volare da una parte all’altra dello schermo senza dubbio risulta divertente per le prime fasi di gioco, grazie anche a un buon ritmo di gioco che lascia poco spazio ai tempi morti, tra scontri, enigmi e piattaforme. Ma dopo un po’ di tempo ecco che la ripetitività inizia a farsi sentire prepotentemente: all’ennesima rissa con decine di romani, e davanti ai soliti rompicapi tutt’altro che originali, si inizia ad avvertire una certa stanchezza già verso metà gioco, non aiutata da un certo piattume che caratterizza anche le Boss Fight, semplici, poco creative e poco varie. In generale poi si tratta di un titolo che non brilla certo per grado di sfida, che può mettere alle strette solo per una questione di numeri che di reale pericolosità dei nostri nemici. Basta in genere stordirne uno, sollevarlo e usarlo come se fosse una frusta umana per liberarsi rapidamente di chiunque ci circonda, senza contare i vantaggi dati dalla pozione magica (solo per Asterix: Obelix da piccolo è caduto nel paiolo pieno del druido e pertanto gli effetti della pozione su di lui sono permanenti!) che potenziano attacco e riflessi, o i piccoli a significativi aiuti del cagnolino Idefix, che stordisce i romani a suon di morsi rendendoli momentaneamente inermi. Qualcuno ogni tanto si presenta con scudi o con la guardia alzata, ma nulla che un po’ di attente tempistiche non possano risolvere.
E così via, fino alla fine, senza particolare guizzi e sorprese, per un seguito che non dimostra nessun effettivo passo avanti rispetto al primo XXL (tolta forse una telecamera meno caotica, ma comunque ancora migliorabile). E che si conclude in maniera anticlimatica lasciando un certo amaro in bocca.
Sicuramente la presenza di vari collezionabili (come cartoline ed elmetti di cristallo) aiuta ad allungare un poco il brodo, tenendo anche conto che, tramite alcuni punti appositi per il Fast Travel, è possibile tornare facilmente nei luoghi già visitati. Ma difficilmente XXL2 lascerà un gran ricordo di sé, almeno sul piano puramente ludico: non era un seguito brillante, non lo è ancora oggi in questa Remastered che si limita a riproporre quanto fatto all’epoca senza mettere mano sul Gameplay.
UNA PICCOLA ENCICLOPEDIA VIDEOLUDICACome può un gioco dal Gameplay così basico e ripetitivo riuscire a non essere comunque anonimo? Quando dimostri grande personalità e uno stile a suo modo speciale grazie alla sua impostazione parodistica. Se infatti la sostanza ludica non impressiona, tutto il contorno riesce a brillare. Magari non di luce intensa, ma brilla al punto da lasciare ugualmente un piacevole ricordo.
Il merito va da ricercarsi, come già accennato nel paragrafo introduttivo, dal voler omaggiare la storia video ludica prendendola bonariamente in giro, con rispetto e creatività. A parte tutto il mondo di gioco, una parodia appunto di Las Vegas e i suoi eccessi, che dimostra una caratterizzazione e una cura nei particolari molto più stravagante e incisiva rispetto agli scenari più classici del primo XXL, strappano grandi sorrisi le continue citazioni e riferimenti a grandi videogiochi del passato, che si attraverso cartelli, poster, immagini e persino piccole parti dei livelli.
Lungo quello che a conti fatti sembra un gigantesco parco giochi si possono trovare riferimenti, spesso reinterpretati in chiave “romana”, di giochi come Super Mario, The Legend Of Zelda, Mortal Kombat, Tekken, SoulCalibur, Quake, Unreal Tournament, Space Invaders, Bomberman (mediante bomba esplosiva raffigurante il protagonista), i blocchi di Tetris da far saltare in aria per aprire un passaggio, e tantissimi altri riferimenti ancora verso una marea di giochi diversi, alcuni dei quali davvero sottili e che richiedono grande attenzione per essere scovati. Ci sono persino un paio di fasi platform che ricalcano in maniera palese il leggendario Donkey Kong del 1981 (oltre alla sua statua presente in uno scenario).
E ciò si allarga anche a vari nemici che si incontreranno lungo il cammino, romani travestiti da alcuni protagonisti storici riprendendone pure alcune caratteristiche. Legionari travestiti da Mario (qui chiamato “Paolo”) con tanto di Splac-3000 sulle spalle in un chiaro riferimento a Super Mario Sunshine, oppure da Sonic con tanto di anelli usati come spade. Romani in stile Rayman con gli arti fluttuanti, oltre a centurioni equipaggiati con scudi dalle sembianze di Pac-Man. Senza dimenticare poi del legionario Ryu, che proprio come in Street Fighter ci affronta a suon di Hadoken e Shoryuken.
E non è ancora finita, perché anche alcuni personaggi della storia sono parodie di ulteriori personaggi iconici, con Sam Schiffer palesemente ispirato a Sam Fisher di Splinter Cell, e il centurione Larry Craft che riveste i panni di una Lara Croft tutta al maschile, outfit incluso!
Asterix & Obelix XXL2, insomma, è un tributo alla storia dei videogiochi. Si potrebbe obiettare che non ci siano riferimenti a videogiochi e nuove saghe iconiche più recenti, ma stiamo pur sempre parlando di un prodotto originariamente rilasciato nel 2005. Certo, forse la Remastered avrebbe anche potuto includere qualche sorpresa inedita dedicata al presente o al più recente passato, ma probabilmente non c’erano i margini per potersi muovere in tal senso.
Ciò comunque non toglie il fatto che resti sempre un enorme tributo degno di essere apprezzato. E ciò valorizza anche tutto il contorno estetico che, in termini di effettiva potenza, non è che lasci impressionati più di tanto. Anzi, a voler essere proprio onesti, l’originale XXL2 graficamente era tutt’altro che di valore, risultando invece abbastanza approssimativo e non al passo con i tempi di allora; anche i modelli poligonali dei protagonisti e dei personaggi principali lasciavano a desiderare in termini di caratterizzazione e dettagli, risultando tutt’altro che piacevoli da guardare, animazioni incluse. La Remastered in tal senso non compie nessun miglioramento significativo a parte una maggior nitidezza e textures leggermente più dettagliate , tralasciando tra l’altro anche i filmati che come qualità sembrano davvero fermi alla fine della generazione a 128-bit.
Passando invece all’ambito sonoro, XXL2 offre una colonna sonora dallo stile piuttosto particolare, dai ritmi incalzanti, anche piuttosto orecchiabili sebbene, proprio come nel primo capitolo, forse poco si sposano con lo stile e le atmosfere di un’avventura di Asterix. Ok per gli effetti sonori, mentre il doppiaggio in italiano non è certo dei più memorabili.
IL BANCHETTO NON COSI’ RICCOSono contrastanti le sensazioni che lascia Asterix & Obelix XXL2 una volta terminato. La Remastered del titolo apparso originariamente su PS2 nel 2005 ripropone tutti gli aspetti positivi e negativi di allora senza particolari stravolgimenti, a parte un lievissimo miglioramento nelle textures e nei dettagli.
Proprio come allora, quindi, XXL2 in termini ludici era un semplice “more of the same” del predecessore, dal quale riprendeva in maniera quasi del tutto invariata lo stile del Gameplay e le meccaniche base. Tante scazzottate contro i romani, tanti rompicapi e tante piattaforme, un cocktail che diventa però velocemente ripetitivo e con ben pochi sussulti, non aiutato da Boss Fight prive d’ispirazione e un grado di sfida che solo in rare occasioni riesce a regalare qualche stimolo.
Se il Gameplay lascia a desiderare, la caratterizzazione dell’avventura e del mondo che Asterix e Obelix esplorano in questa occasione (una sorta di gigantesca città-parco giochi ispirata a Las Vegas) dimostra personalità da vendere. Il merito è soprattutto legato all’enorme e continuo tributo alla storia video ludica che l’opera compie, con riferimenti ed easter eggs continui nei confronti di Classici come Super Mario, Sonic, Tomb Raider, Street Fighter, i picchiaduro Namco e gli FPS Arena più simbolici. Che si tratti di riferimenti negli scenari, o di personaggi-parodie di personaggi storici, è impossibile non sorridere di fronte al grande tributo che Atari produsse all’epoca e Microids ha riproposto oggi.
Peccato quindi che tutto il resto non convinca a dovere, dal Gameplay al sonoro, passando poi per una resa grafica tutt’altro che di livello. Se la cura riposta per l’atmosfera e la direzione artistica fosse stata messa anche negli altri aspetti, Asterix & Obelix XXL2 si sarebbe dimostrato un Signor Platform.
PREGI- Un autentico tributo alla storia videoludica, con citazioni ed easter egg a non finire
- Buon ritmo di gioco
- Le musiche hanno uno stile particolare che potrebbe attirare l’attenzione
- Ripropone il connubio di azione, enigmi, minigiochi e fasi Platform già visto nel predecessore…
DIFETTI- …e proprio come il predecessore diventa ripetitivo molto velocemente
- Difficoltà e Boss Fight poco stimolanti
- Non dura troppo e non lascia molto spazio alla rigiocabilità
- Graficamente non impressiona affatto
VOTO FINALE : 6.5Video