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Ori And The Will Of The Wisps, Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 27/10/2020, 21:28
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ORI AND THE WILL OF THE WISPS



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CASA: XBOX GAME STUDIOS
SVILUPPATORE: MOON STUDIOS
GENERE: ACTION/PLATFORM (METROIDVANIA)
GIOCATORI: 1

LA POESIA CONTINUA


Era il 2015 quando Ori And The Blind Forest fece il suo originale esordio su Xbox One e PC. Quello che sembrava un promettente Metroidvania finì con il dimostrarsi una delle più incredibili esclusive console in forza a Microsoft, capace di conquistare ed emozionare con una direzione artistica magistrale, un Gameplay curato con grande dedizione e una base narrativa apparentemente secondaria ma all’atto pratico struggente ed appassionante. Una produzione memorabile graziata poco tempo dopo anche da una Definitive Edition che ha ritoccato alcune imperfezioni tecniche ed aggiunto ulteriori contenuti.
Con il tempo Ori ha perso il suo status di “esclusiva”, arrivando nel 2019 anche su Nintendo Switch grazie ad una partnership tra Microsoft e Nintendo: questa uscita eccezionale ha permesso anche ai fan della Grande N di potersi godere un’opera superlativa, ritornata meritatamente sotto le luci dei riflettori.
Ma sotto i riflettori i ragazzi di Moon Studios c’erano già ritornati un paio d’anni prima, precisamente durante l’edizione 2017 dell’E3. Durante la conferenza Microsoft, con in sottofondo una performance al pianoforte del compositore Gareth Cooker, il colosso americano mostra per la prima volta al mondo il seguito di quella splendida sorpresa arrivata pochi anni prima. Con un trailer struggente e una musica di sottofondo da brividi lungo la schiena, Ori And The Will Of The Wisps diventa realtà.
Dopo la splendida presentazione, però, inizia una lunga attesa nei confronti del nuovo Ori, che si fa vedere di rado lasciando però il segno ad ogni nuova presentazione. Lo sviluppo procede spedito e un poco alla volta il progetto si concretizza e perfeziona, in attesa di un debutto che va tuttavia incontro ad alcuni rinvii. Ma l’attesa resta spasmodica, fino a quando, l’11 marzo del 2020, Ori And The Will Of The Wisps compie finalmente il suo esordio su Xbox One e PC.
E proprio come The Blind Forest cinque anni prima, anche The Will Of The Wisps stupisce, coinvolge, emoziona il giocatore. Andando anche oltre il suo indimenticabile predecessore.

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COME ANDARE OLTRE L’ECCELLENZA

“Ori 2” inizia poco tempo dopo la conclusione del primo capitolo, con l’ultimo uovo della gufa Kuro che si schiude dopo essere stato accudito da Ori, Naru e Gumo. Da quell’uovo nasce una piccola gufetta che viene chiamata Ku, che diventa subito parte della famiglia. La piccola Ku è tuttavia nata con un’ala spezzata e non riesce quindi a volare, nonostante i ripetuti tentativi e il sostegno di Ori. È Gumo ad avere l’intuizione che darà una svolta all’esistenza della giovane gufa: attacca alla sua ala una piuma di Kuro, usata in precedenza da Ori per poter fluttuare in aria. E così Ku riesce finalmente a volare. Per festeggiare l’evento, Ori e Ku partono per un lungo volo che spinge i due ad allontanarsi dalla foresta di Nibel per arrivare in quella di Niwen. Qui però vengono sorpresi da una tempesta che li separa, facendo cadere Ori nel cuore di Niwen e disperdendo invece la sua amica, rimasta in balia della burrasca.
Una volta ripresosi, Ori viene accolto da Kwolok, un gigantesco rospo guardiano della foresta e dei suoi abitanti, i piccoli Moki. Kwolok spiega allo spirito che Ku è caduta lontano, precisamente nella Foresta Silente, una terra desolata divenuta cimitero dei gufi. Non solo, la terra di Niwen è malata e si sta lentamente consumando. Ori deve dunque riportare la vita all’interno dell’intera foresta di Niwen oltre a ritrovare Ku. Inizia così una nuova avventura che porterà il coraggioso spirito bianco a fronteggiare una nuova, temibile minaccia: la gufa deforme Stridula, che terrorizza gli abitanti di Niwen.
Proprio come il precedente capitolo, il nuovo Ori ne riprende il poetico stile narrativo: poche parole, narrate dall’Albero Guida, che lasciano spazio a immagini potenti, capaci di regalare emozioni incredibili grazie a un evolversi degli eventi che segue la stessa strada della semplicità già battuta da The Blind Forest, e che grazie a una immensa combinazione di immagini, direzione artistica e musiche, è capace di far anche commuovere il giocatore, che resta completamente rapito dalla magia concepita dai Moon Studios, che mescola sapientemente toni malinconici, drammatici e anche rilassanti dando vita a una combinazione micidiale di storie e scene impossibili da dimenticare. E che, anche questa volta, dimostrano come non sia necessario ricorrere a tutti i costi a trame pompose da kolossal hollywoodiano per suscitare una emozione forte ed autentica. In tal senso, anzi, Ori And The Will Of The Wisps riesce ad andare anche oltre a quanto offerto da produzioni sulla carta ben più blasonate ed ambiziose, riuscendo invece proprio con quella semplicità lineare a lasciarti ricordi indelebili tipici di quelle rare produzioni dotate di Cuore e Anima. Esattamente ciò che caratterizza l’opera dei Moon Studios anche su un fronte puramente videoludico.
Questo secondo capitolo riprende la base ludica del primo, ma riesce a perfezionarla con piccola ma azzeccate trovate che rendono il Gameplay ancora più fluido ed appagante rispetto a quello che ha caratterizzato il capostipite. Il primo aspetto che si nota è dato dal sistema di checkpoint, che adesso adotta un sistema più tradizionale (si attiva automaticamente raggiunti determinati punti) rispetto a quello magari più complesso del primo titolo, dove era necessario attivare i punti di controllo autonomamente facendo ricorso alla barra dell’energia. Un’impostazione adesso più semplice, senza dubbio, ma che comunque non stravolge più di tanto l’essenza dell’opera.
In generale, ad apparire diverso è il ritmo di gioco, ora più sostenuto grazie alla presenza di un vero e proprio sistema di combattimento, più elaborato rispetto a quello semplicistico visto in The Blind Forest. Il nostro Ori adesso può godere di attacchi veri e propri a suon di “spada”, con tanto di combo e attacchi indirizzati verso l’alto o il basso, che gli consentono di potersi meglio confrontare con le numerose creature ostili che popolano Niwen. Non solo: proseguendo nel gioco il piccolo spirito bianco impara ulteriori poteri offensivi (utilissimo in particolare l’arco magico, che consente di combattere anche da grandi distanze) che in certe circostanze si rivelano anche utili abilità per proseguire con l’esplorazione della vastissima mappa di gioco, piena di segreti e di aree ben nascoste raggiungibili solo dopo aver ottenuto gli adeguati potenziamenti.

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A tal proposito, va detto che adesso è possibile trovare ed equipaggiare un grandissimo numero di abilità e poteri diversi, che in molti casi regalano bonus e malus che, se ben combinati, possono rendere il protagonista un guerriero a tutto tondo. L’equipaggiamento di queste abilità, vendute di solito da diversi NPC che si incontreranno a più riprese durante l’avventura, richiede ovviamente un costo in essenza magica (di colore giallo, da accumulare in gran quantità essendo la “moneta” di gioco), ma permette così di poter avere accesso a una serie sempre più consistente di caratteristiche speciali (che si tratti di potenziare l’attacco o la salute, di triplicare le frecce scoccate dall’arco o anche di arrampicarsi più facilmente lungo le pareti, tanto per fare degli esempi) che personalizzano sempre di più l’esperienza di gioco, a seconda delle nostre esigenze. Certo, bisogna dire che di queste abilità, presenti in gran numero, non tutte risultano davvero utili: alcune potrebbero non essere mai utilizzate non rivelandosi effettivamente delle risorse preziose, ma anche superflue e presenti solo per far numero. Il tutto comunque si affianca ovviamente ai poteri principali che Ori apprende assimilandoli dagli alberi sparsi lungo la mappa, che gli consentono di eseguire doppi salti, sfruttare appigli di vario genere, curarsi, combattere con maggiore efficacia e così via. Dulcis in fondo, diversi collezionabili da raccogliere, molti dei quali appositi per il potenziamento della barra della salute e dell’energia, quest’ultima fondamentale per poter eseguire molti dei poteri magici a disposizione.
Tutto ciò si traduce in un’avventura ancora più dinamica, variegata e appassionante rispetto al gioco di cinque anni prima, graziata da un level design mostruoso e ben più articolato, che offre ad ogni nuova area di gioco situazioni sempre inedite da affrontare sfruttando con attenzione non solo le risorse a nostra disposizione, ma anche l’ambiente circostante, le sue trappole e le sue peculiarità, per capire come muoversi e andare avanti. Il tutto senza dimenticare un bestiario variegato al punto giusto e che in più circostanze può anche metterci alle strette se non alterniamo con intelligenza offensiva e difensiva a suon di schivate e sfruttamento dello scenario, i cui elementi interattivi possono ritornare a nostro vantaggio indirizzandoli contro il nemico che sta cercando di metterci le mani addosso.
Ma i passi avanti di The Will Of The Wisps non sono ancora finiti, tanto è stato profondo l’impegno di Moon Studios nel perfezionare sempre di più la loro serie. Uno dei passi avanti più evidenti è stavolta nella presenza di vere e proprie Boss Fight, assenti invece nel primo titolo che puntava forte sulle fughe rocambolesche. Stavolta invece non mancano scontri con creature temibili che si dimostrano non solo impegnative al punto giusto, ma anche altamente appagante e spettacolari grazie a nemici con pattern d’attacco sofisticati e non sempre prevedibili. Battaglie epiche che spingeranno il giocatore a doversi mettere davvero d’impegno in alcune circostanze, regalando grandi soddisfazioni una volta che il bestione di turno cede finalmente il passo al piccolo Ori.
Ma in generale la sfida non è regalata solo dai boss: come il primo capitolo anche il secondo episodio offre un grado di sfida equilibrato e stimolante: mai troppo semplice, mai eccessivamente frustrante, il level design è strutturato in una maniera superlativa da offrire più approcci per proseguire in diverse situazioni, oltre a presentare rompicapi elaborati e, in certi casi, anche piuttosto originali da richiede un minimo di materia grigia per capire come andare oltre; azzeccato inoltre il posizionamento dei numerosi nemici lungo la mappa, la cui minaccia non va sottovalutata essendo in grado di arrecarci anche ingenti danni con pochi colpi. Tornano anche stavolta le iconiche fughe tanto apprezzate cinque anni prima, e che ancora una volta si dimostrano una vera sfida di riflessi pronti e tempismi perfetti a fronte di qualche momento” trial & error” di troppo. A differenza di quanto visto in The Blind Forest, però, anche questo aspetto risulta meno invasivo, aiutato da un posizionamento dei checkpoint studiato con attenzione proprio per ridurre al minimo questo rischio.
E se già tutti questi piccoli ma significativi miglioramenti non bastano, Moon Studios ha previsto anche una nutrita schiera di missioni secondarie, affrontabili in qualunque momento, che spingono ad esplorare in maniera ancora più approfondita ogni area di gioco alla ricerca dei suoi numerosi segreti. Raccolta di oggetti, interazioni con vari personaggi secondari, il completamento di alcune aree nascoste ed altro ancora, ottenendo in cambio quella preziosa essenza gialla da spendere per i potenziamenti, o ulteriori abilità speciali da poter equipaggiare. Completare a fondo la seconda avventura di Ori richiede tempo e dedizione, risultando così ancora più longeva rispetto al predecessore: sono necessarie almeno una decina di ore per finire la storia, che possono avvicinarsi anche alla ventina per coloro che vogliono essere sicuri di non dimenticarsi nulla. Eppure, il desiderio sarebbe quello di non vedere mai finire un simili gioiello videoludico, che eleva quanto fatto in passato fino alla soglia del capolavoro, dimostrandosi uno dei più grandi Metroidvania dell’ultimo decennio.

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DIREZIONE ARTISTICA DA INCHINO

Di fronte alla magnificenza ludica si affianca quella audiovisiva, ancora una volta immensa come già accaduto nel caso del predecessore. Una direzione artistica e sonora che intensifica ancora di più quelle emozioni trasmesse dall’evolversi della narrativa, che denota ancora di più quanto il secondo capitolo delle avventure di Ori sia un qualcosa di magico e struggente.
Siamo davanti a un’opera che conquista, che fa venire la pelle d’oca già solo dalla prima schermata, ma che si spinge sempre oltre ogni volta che, proseguendo nell’avventura, si raggiungono nuove terre evocative. Gli scenari di The Will Of The Wisps tolgono il fiato non solo per la loro grande varietà, ma anche per la loro caratterizzazione visiva magistrale, dove ogni dettaglio, anche quello apparentemente più insignificante, si amalgama alla perfezione con tutto il resto che appare su schermo, dando vita a un capolavoro visivo degno dell’appellativo di arte videoludica. Ed ha anche il grande merito di mescolare tra loro atmosfere e realtà ben distanti tra loro, tanto è stratificata l’essenza dell’opera Moon Studios: dai toni rilassanti e soavi dei boschi e dei laghi, a quelli più oscuri delle lande desolate e dei sotterranei più nascosti, passando per i panorami evocativi di scenari ghiacciati e desertici. Il mondo di “Ori 2” è semplicemente da inchino, capace di dare vita a un quadro animato vivo e spettacolare in una maniera ancora più convincente del già maestoso primo episodio, dove anche tutto il contorno di animazioni ed effetti speciali fanno bella figura valorizzando ulteriormente gli sforzi degli artisti coinvolti nello sviluppo.
La punta dell’iceberg, però, è ancora una volta l’accompagnamento musicale. Che è difficile da rappresentare a parole, considerata che la sua totale magnificenza lo pone al vertice delle colonne sonore videoludiche. Siamo davvero davanti a un lavoro musicale immenso, un’altra prova indimenticabile di Gareth Cooker che regala ancora una volta emozioni indescrivibili con brani orchestrati alla perfezione in qualunque contesto, che si tratti del sottofondo di un’area di gioco, di una boss fight o di una cutscene. La musica rappresenta in maniera impeccabile tutto ciò che accade su schermo, elevando all’ennesima potenza la carica emotiva di un’opera che sa come coinvolgere il giocatore anche meglio di tante produzioni sulla carta ben più blasonate. Apoteosi sonora che si compie infine con un impeccabile utilizzo degli effetti sonori.
Di fronte a un lavoro del genere, quasi incredibile, a Moon Studios gli si perdonano anche quelle sbavature tecniche che, specie al lancio del gioco, facevano spesso capolino su schermo, tra rallentamenti e qualche bug. La buona notizia, però, è che praticamente tutti i problemi sono stati risolti già con la prima patch, rendendo il gioco quasi impeccabile anche sul fronte puramente tecnico. Persiste giusto qualche legnosità nei menù e nella mappa, che talvolta impiegano più tempo del dovuto a comparire su schermo una volta attivati.



QUANDO IL VIDEOGIOCO DIVENTA EMOZIONE

A Moon Studios non bastava aver sorpreso tutti con Ori And The Blind Forest. Non si sono accontentati di tutti i meritati elogi ricevuti con la loro prima opera. L’obiettivo è stato quello di andare ancora oltre e superare il loro successo con un seguito che elevasse ulteriormente l’asticella in alto, migliorando tutto ciò che sono riusciti a creare nel 2015. Impresa non di poco conto, considerata l’eccellenza della prima avventura del piccolo Ori.
Con Ori And The Will Of The Wisps ci sono riusciti. Hanno preso tutte le grandi cose fatte cinque anni prima e le hanno perfezionate, regalando ai propri appassionati non solo un Metroidvania superlativo, ma anche un’opera capace di regalare grandi emozioni con una direzione artistica semplicemente immensa e una narrativa struggente nella sua semplicità, dove le immagini, il loro contorno artistico e l’assoluta naturalezza nei comportamenti e nella caratterizzazione dei personaggi fiabeschi che popolano il mondo di Niwen riescono a suscitare un brivido lungo la schiena che per poco non si trasforma in commozione, più volte di quanto si possa immaginare.
Una produzione che perfeziona tutto: offre un level design ancora più articolato e creativo, regala delle Boss Fight appassionanti che mancavano nel predecessore, rende l’avventura ancora più longeva e la arricchisce con un gran numero di segreti ed attività secondarie da completare. E migliora anche il sistema di combattimento, ora più profondo e con maggiori possibilità di personalizzazione rispetto a quello semplicistico ma funzionale del primo titolo, offrendo contemporaneamente una sfida stimolante, che non ti accompagna certo per mano ma che non raggiunge mai picchi di inutile frustrazione.
Tutto questo senza dimenticare una direzione visiva da inchino e, soprattutto, una colonna sonora da brividi lungo la schiena, che valorizza ogni singola scena, ogni singola ambientazione e ogni singolo momento della storia, portando infine a un finale indimenticabile. E di fronte a questa assoluta magnificenza gli perdoni quelle piccole magagne che si trascina, dalle sbavature tecniche (comunque quasi interamente risolte con le patch) fino a qualche abilità superflua di troppo. Nulla che però possa intaccare il lavoro che il team con sede a Vienna ha realizzato.
Ori And The Will Of The Wisps è un Capolavoro di quelli autentici, uno di quelli che ti rendono orgoglioso di essere un videogiocatore. Che conquista con una semplicità quasi incredibile. Quella semplicità apparente che regala emozioni insopprimibili.

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PREGI

- Perfeziona la base del primo capitolo in praticamente ogni aspetto: sistema di combattimento più articolato, level design ulteriormente elaborato e contenuti più ricchi tra segreti ed attività secondarie
- Finalmente le Boss Fight, e sono anche di grande livello
- Grado di sfida equilibrato e che sa offrire soddisfazioni
- Storia capace di regalare emozioni genuine con una semplicità che scalda il cuore
- Artisticamente sublime
- Colonna sonora semplicemente Immensa
- Più longevo e senza mai un calo qualitativo o di ritmo

DIFETTI

- Alcune abilità risultano superflue e non spingono ad essere utilizzate
- Qualche inconveniente tecnico (risolto tramite patch)

VOTO FINALE : 9.5

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view post Posted on 27/10/2020, 22:32
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Spammatore folle

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Grande Chris! Finalmente anche questo super titolo ha una recensione sul forum :yuppi: :yuppi:

Che dire? Ovviamente quando sarà il momento di stilare la top dell'anno, questo titolo sarà in una posizione elevata, poiché è stato capace di prendere ciò che c'era di buono nel primo capitolo di elevarlo all'ennesima potenza, realizzando un'opera in cui qualità artistiche e ludiche sono di pari importanza e un tutt'uno.

Grandioso, anche se ammetto che nella mia vecchia recensione mai terminata non avrei voluto dargli un 9,5, perché gli sbilanciamenti sono abbastanza grandi, basti pensare al martello che è OP, oppure ad abilità praticamente game breaking come la capacità di respirare sott'acqua che rischia distruggere anche aree di qualità immensa come il lago di Luma che ha Dio solo sa quante gimmick legate all'ossigeno che però vengono sacrificate.
Nonostante tutto però non posso non encomiare questo titolo con tutto me stesso e non ritenerlo il gioco che viene subito dopo il grande Hollow Knight, perché se il combattimento può avere qualche problema, il lato platform ed esplorativo invece è semplicemente l'apoteosi, il migliore dei Metrodvania che abbia mai giocato in questo aspetto: aree diversificate all'estremo, con ambienti che sono degni di entrare negli annali del videoludo (Legnomarcio docet); una tale quantità di gimmick ambientali da variare l'esperienza praticamente centimetro per centimetro; un sistema di movimento incredibilmente ricco, con una fluidità fuori di testa.
E per finire, la mostruosa colonna sonora di Coker che non solo ha potenti tracce per i filmati e musiche epiche per le boss fights, ma ha anche le migliori ambient che abbia sentito in un Metroidvania.
 
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view post Posted on 29/10/2020, 13:13
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Mastro Cuoco

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Complimenti Chris! una recensione molto completa, ma che lascia anche trasparire tutte le emozioni che hai provato nel giocare quest'Opera!
Già il precedentemente Ori per me è stato un gran Capolavoro, tranquillamente meritevole anche del GOTY nell'anno di uscita. Vi erano alcune sbavature, in particolare per me proprio le fasi "trial & error", ma nel complesso era un titolo veramente ottimo, emozionante e appagante.
Vedere questo sequel espandere e migliorare i concept di gameplay del predecessore, limandone i difetti e regalandoci ancora una volta tutte quelle emozioni comunicate dalla direzione artistica e narrativa (pur nella sua semplicità), mi rende ancora più curioso di metterci le mani.
Il gioco è già pronto, installato nel'hard disk della One X...devo solo avviarlo e perdermi, di nuovo, nei suoi magnifici colori! ;)
 
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view post Posted on 29/10/2020, 13:15
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Super gattone felpato alfiere di OUYA

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Io lo prenderò su Switch, ho grosse aspettative. Il primo mi era piaciuto davvero tanto, sotto tutti gli aspetti.
 
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view post Posted on 31/10/2020, 21:58
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Leggendario Maestro del Forum

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Grazie a tutti quanti per i complimenti e per aver commentato ^_^

f4llen, Astro, voi che ancora non lo avete giocato, fatelo subito, il prima possibile. Non siamo solo davanti a uno dei migliori titoli di quest'anno (per me tranquillamente il GOTY 2020), ma anche al miglior Metroidvania in assoluto dopo Hollow Knight, il che non è assolutamente poco. Capolavoro vero.
 
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view post Posted on 3/11/2020, 13:05
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Super gattone felpato alfiere di OUYA

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Pensa che il mio preferito, tra i metroidvania di ultima generazione, è proprio il primo Ori... ho finito ieri sera Super Mario Sunshine, quindi l'acquisto di questo ci sta.
 
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view post Posted on 3/11/2020, 15:02
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CITAZIONE (AstroMaSSi @ 3/11/2020, 13:05) 
Pensa che il mio preferito, tra i metroidvania di ultima generazione, è proprio il primo Ori... ho finito ieri sera Super Mario Sunshine, quindi l'acquisto di questo ci sta.

Se il primo Ori è il tuo preferito, allora anche con il secondo troverai enormi soddisfazioni ;)
 
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6 replies since 27/10/2020, 21:28   89 views
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