Touhou Genso Wanderer Reloaded – Recensione

Il roguelike Touhou Genso Wanderer ritorna su PS4 e per la prima volta su Switch in versione Reload con tantissimi nuovi contenuti!

Touhou Genso Wanderer Reloaded - Recensione

Touhou Genso Wanderer Reloaded - RecensioneSono passati ormai più di vent’anni da quando il team Shanghai Alice, composto dal solo Zun, rilasciò il primo titolo della serie Touhou Project che portava il nome di Highly Responsive to Prayers.

Nel corso degli anni il successo della serie ha superato ogni più rosea aspettativa, e tutt’oggi l’inarrestabile avanzata della sgangherata banda dell’immaginaria regione di Gensokyo, capitanata dalla taccagna Reimu, non mostra alcun segno di cedimento. Proprio per questo motivo oggi ci troviamo, o in un certo senso ritroviamo, a parlare di Touhou Genso Wanderer anche se più nello specifico della versione Reloaded, edizione completa del rogelike sviluppato da AQUASTYLE uscito nel 2017 su PS4 e PS Vita, proposto questa volta anche su Nintendo Switch, che è la versione provata in sede di recensione.

  • Titolo: Touhou Genso Wanderer Reloaded
  • Piattaforma: PlayStation 4, Nintendo Switch
  • Genere: Roguelike
  • Giocatori: 1
  • Software house: NIS America
  • Sviluppatore: AQUASTYLE
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 20 luglio 2018
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: versione completa, aggiornata e migliorata dell’originale Genso Wanderer

Non siamo ancora fuori dalla crisi…

Questa bizzarra avventura nella regione di Gensokyo ha inizio in una noiosa gionata di pioggia. Reimu, senza particolari compiti da svolgere nel tempio, decide di far visita allo strano negozio di antiquariato Kourindou e al suo proprietario, Rinnosuke Morichiko.

I due, nella noia più totale, passano diverse ore a parlare del più e del meno fino a quando la strana sfera dorata, con la quale sta giocherellando Rinnosuke, inizia a brillare ed emanare uno strano potere. Incuriosita della strana “palla”, Reimu senza troppi convenevoli decide di strappare letteralmente quello strano oggetto dalle mani del negoziante. Entrambi però sono persone molto orgogliose e testarde, e la situazione degenera in una piccola baruffa per il possesso dell’oggetto luccicante. Il tutto però prende una piega inaspettata quando un fulmine colpisce il negozio, spaventando i due amici-nemici che, per qualche istante, si dimenticano della sfera lasciandola cadere per terra. Nello stesso istante in cui sfiora il pavimento l’oggetto conteso dai due inizia a rilasciare tutto il suo potere, investendo in pieno Rinnosuke. Abbastanza scossa dalla piega presa dagli eventi, Reimu corre immediatamente incontro al venditore per sincerarsi delle sue condizioni, ma quello davanti a lei ormai non è più il suo caro amico, ma lo spirito che si trovava all’interno della sfera: BuyKing, un essere in grado di creare infiniti cloni degli abitanti di Gensokyo e di trasformare il piccolo negozio Kourindou nell’enorme torre Awaritium visibile da ogni angolo della regione.

La storia principale di Genso Wanderer per quanto semplice e senza tropppi fronzoli. riesce comunque a intrattenere e divertire grazie ai suoi personaggi sempre sopra le righe alle continue autocitazioni e ai continui riferimenti a opere del mondo reale. L’unico vero e proprio difetto che la storia si porta dietro è l’eccessiva frammentazione della narrazione per via della struttura di gioco, che talvolta rendono quasi irritanti i lunghi dialoghi con alcuni personaggi. Ma ovviamente una versione aggiornata e migliorata non si può limitare a mettere a posto qualche piccola magagna tecnica qui e là no? Voglio dire, per quello ormai esistono le patch…

Da questo lato infatti il team di sviluppo non ci ha delusi; non solo solo sono stati inseriti tutti i DLC già usciti per la precedente versione, ma aggiungendo anche alcune nuove storie create appositamente per questa Realoaded. I vari contenuti scaricabili (accessibili solo ed esclusivamente dopo aver completato la storia principale), ci metteranno nei panni di alcune delle eroine più iconiche della serie come: Marisa, Aya, Sanae e Futo, ciascuna impegnata a risolvere un mistero o un problema nato in contemporanea con l’ascesa dell’Awaritium Tower. Le situazioni raccontate sono davvero fra le più disparate: da invasioni di mostri posseduti da strani fiori ad assurde punizioni per aver rotto un bagno che consistono nello superare diverse prove più simili a torture, all’ascesa al trono del regno delle fate di una delle ragazze passando per Dei che chiedono ai loro sudditi di risolvergli alcuni problemi perché sono troppo pigri per farlo da soli. L’aggiunta di tutte queste storie riescono a dare, per fortuna, spazio a molti personaggi che purtroppo nel gioco base sono riusciti a malapena a strappare una piccola comparsa.

Qualcuno ha visto i miei livelli?

Touhou Genso Wanderer Reloaded, insieme ad altri titoli come Sorcery Saga, appartiene al genere roguelike, ovvero una tipologia di giochi di ruolo caratterizzata da dungeon generati casualmente, movimenti a turni e permadeath. Almeno questo è quello che ci dice la definizione generale. Alcuni esponenti del genere, compreso il gioco di cui stiamo parlando oggi, trovando tremendamente ingiusta questa specifica hanno deciso di non allontanarsi troppo dall’originale, sostituendola con un sistema altrettanto frustrante. In caso di sconfitta del giocatore, infatti, il suo personaggio al posto di scomparire per sempre verrà immediatamente rispedito al primo livello del dungeon spogliato completamente dei livelli conquistanti duramente nel corso dell’esplorazione.

In questo dungeon crawler dove i turni saranno scanditi da ogni nostra azione, un passo, un attacco o un cambio di equipaggiamento tutto conterà come turno. Per questo sarà importante studiare attentamente ogni mossa per non incappare in una morte abbastanza stupida. Esplorare un dungeon è un lavoro davvero estenuante, e per questo ogni tanto serve rifocillarsi adeguatamente perché “non si va da nessuna parte a stomaco vuoto” e questo vale anche per il nostro Genso Wanderer Reloaded. Infatti con il passare dei turni aumenterà anche la fame delle nostre protagoniste, che potremo facilmente rifocillare con un manju o un tè trovato per terra o comprato in un negozio. Il cibo però, prima presente ovunque, inizierà man mano con il proseguimento del gioco a scarseggiare sempre di più diventando una delle risorse più rare, da dosare attentamente per non far trovare la nostra eroina in preda ai morsi della fame e con i suoi HP in caduta libera. Un altro elemento di fondamentale importanza durante l’esplorazione sarà la capacità di schivare o ridurre al meglio gli effetti delle varie trappole che troveremo sparse in ogni dungeon: questi tipi di “trabochetti” hanno innumerevoli effetti, e alcuni dei più comuni sono quelle che  tolgono tutto l’equipaggiamento, che confondono i comandi oppure che scaraventano il nostro personaggio senza alcun motivo dall’altra parte della mappa.

Ultima meccanica di cui parleremo, ma prima per importanza come in ogni RPG che si rispetti, è ovviamente l’equipaggiamento, che qui sarà diviso in tre parti: armi, protezioni e amuleti. Durante le nostre scorribande per i dungeon se ne troveranno a bizzeffe, che potremo rapidamente fondere tra loro grazie alla geniale Kappa Nito e alla sua macchina, creando equipaggiamenti sempre più forti e strani.

Ma per ogni pro c’è sempre un contro, e anche questo titolo non fa eccezione. Senza mezzi termini, il problema più grosso è senza ombra di dubbio la completa mancanza di un qualsiasi tipo di variazione nel gameplay e di qualche sorta di differenziazione delle eroine. Tutti i personaggi, per quanto abbiano qualche abilità diversa fra di loro, sembreranno uguali, tanto che a tratti sembra di essere davanti a dei semplici reskin della protagonista. Un altro difetto che in qualche modo rimane, ma che allo stesso tempo viene attenuato dalla console di casa Nintendo, sono i dungeon e le sessioni di gioco davvero troppo lunghe. Anche un piccolo dungeon da poco più di 13 piani a volte risulterà davvero estenuante e a tratti quasi frustrante.

Non siamo sempre tirchi!

Dal punto di vista grafico, Touhou Genso Wanderer Reloaded è davvero inattaccabile. Da questo lato infatti, per quanto ad alcuni possa sembrare assurdo, non c’è alcuna differenza fra la versione PS4 e quella Switch: ogni singolo elemento emana una cura per i dettagli incredibile, che risulta una vera e propria goduria per gli occhi. Lo stesso però non si può dire per i dungeon che, essendo generati casualmente, non riescono a coinvolgere e risultano tutti molto anonimi. Un invece va dato ai filmati in computer grafica, dove lo stile adottato è molto più simile a quello dei primi anni dei VOCALOID, e di primo acchito può sembrare molto strano e poco curato ma, allo stesso tempo, adatto allo stile dei personaggi. La colonna sonora sfortunatamente risulta abbastanza anonima e senza molte pretese, il che è quasi una bestemmia visto che stiamo pur sempre parlando di Touhou, una serie che ha fatto delle sue OST uno dei cardini della sua popolarità. Ottimo invece il doppiaggio dei personaggi.

A chi consigliamo Touhou Genso Wanderer Reloaded?

Consiglio Touhou Genso Wanderer Reloaded a tutti i fan del brand, che sicuramente si potranno divertire  con le varie citazioni e i loro personaggi preferiti. Allo stesso tempo però lo consiglio anche a chi vuole approcciarsi per la prima volta al cosiddetto genere roguelike. Infatti, per quanto non manchi di essere frustrante, a tratti riesce comunque a essere uno dei titoli più accessibili e immediati legati a questo genere molto di nicchia anche all’interno dei dungeon crawler.

  • Graficamente ottimo
  • Tantissimi contenuti rispetti alla versione originale
  • Colonna sonora e doppiaggio di buon livello
  • Trama e personaggi divertenti e sopra le righe

  • Nessuna vera aggiunta a livello di gameplay
  • Dungeon abbastanza anonimi
  • La frustrazione è sempre dietro l’angolo
Touhou: Genso Wanderer Reloaded
3.8

Un rougelike per molti, ma ancora non per tutti

Nonostante qualche incertezza iniziale, e per quanto purtroppo manchi di diverse piccole modifiche qua e là nel gameplay, Touhou Genso Wanderer Reloaded riesce comunque a risultare uno dei roguelike più divertenti e assurdi della generazione grazie al proprio cast di personaggi, che ormai si possono tranquillamente definire iconici, una storia sempre sopra le righe e una buona mole di nuovi e vecchi contenuti che riesce a divertire non poco anche il giocatore più inesperto. Se non lo avete già giocato un anno fa, o magari avete bisogno di un secondo giro, la versione Reloaded non vi deluderà di certo. Cosa state aspettando? prendete i vostri talismani, caricate lo zaino di snack e ricordatevi di fare una generosa offerta al tempio! Reimu e gli abitanti della regione di Gensokyo vi stanno aspettando per rivivere al massimo questa avventura.

Pseudo-giocatore di Weiß Schwarz e Love Liver alla costante ricerca di giochi, anime e manga sconosciuti alle masse che lo facciano sentire come un piccolo Indiana Jones. Nonostante i risultati non proprio incoraggianti, continua a sognare di diventare un pro player.

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