Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Lego Star Wars: The Skywalker Saga - anteprima

Tutto lo spazio, minuto per minuto.

Nove film, decine di pianeti, centinaia di memorabili personaggi. Potremmo riassumere in questo modo Lego Star Wars: The Skywalker Saga il più recente sodalizio tra TT Games e la serie cinematografica creata da George Lucas. Una collaborazione che ha fatto bene a tutte le parti coinvolte e che è pronta a ripartire proprio dove tutto era iniziato.

Dopo alcuni passaggi a vuoto (The LEGO Movie 2 Videogame, Solo: A Star Wars Story e.. basta, LEGO è da più di 10 anni che non sta sbagliando una mossa) era giunto il momento di fermarsi e ripensare a tutto, dal motore grafico alla struttura stessa del gioco.

Il risultato è Lego Star Wars: The Skywalker Saga, un gioco enciclopedico dedicato alla famiglia più influente dell'Impero Galattico. Tutti e nove i film della saga principale saranno condensati all'interno di un unico gioco. E sì, ci saranno sia gli scivoloni più clamorosi -JarJar, stiamo guardando te- sia l'attesissimo L'Ascesa di Skywalker, l'ultimo capitolo ancora inedito. Anche per questo motivo non si ha ancora una data ufficiale d'uscita, prevista comunque per un generico 2020 su PC, PS4, Xbox One e Switch.

Guarda su YouTube

Lego Star Wars: The Skywalker Saga sarà diviso, prevedibilmente, in nove parti liberamente esplorabili ognuna dedicata ad una specifica pellicola. Questo vuol dire che non saremo costretti a partire da Naboo e la guerra tra la Repubblica Galattica e la Federazione dei Mercanti, ma potremo iniziare direttamente da Il Ritorno dello Jedi, quello che molto probbilmente è l'episodio preferito di tutti. Esattamente come hanno fatto gli sviluppatori di TT Games durante la presentazione dell'E3.

In questo modo abbiamo potuto vedere come ogni film sarà diviso in diverse sequenze, tutte liberamente esplorabili. Nello spazio, per esempio, potremo controllare il Millenium Falcon e dare battaglia agli incrociatori spaziali dell'Impero che incontremo in orbita.

Gli sviluppatori assicurano che tutto è stato ricostruito con un livello di precisione "al mattoncino" e ogni cosa che vedremo è perfettamente esplorabile. Quindi, potenzialmente, sarà possibile scendere sull'incrociatore ed abbordarlo come i migliori pirati spaziali.

Saranno oltre 200 i personaggi disponibili.

Stesso discorso vale per i pianeti. È vero che ci saranno solo una manciata di punti di atterraggio, ma le diverse aree saranno collegate tra di loro e quindi, una volta a terra, ci si potrà muovere tra una zona e l'altra liberamente, come se fossimo in una sorta di open world.

In realtà le mappe saranno formate più da spazi aperti uniti tra di loro da corridoi, ma la sensazione di trovarsi di fronte ad un'esperienza più libera e articolata rispetto al passato è comunque presente. Ogni veicolo presente sarà guidabile, in modo sia da velocizzare gli spostamenti sia da rendere più variegato il gameplay.

Questo senza considerare che i tanti fan della serie potranno perdersi alla ricerca dei segreti e della miriade di citazioni inserite dallo sviluppatore nel gioco. Il classico "umorismo LEGO" sembra essere presente in dosi abbondanti e renderà ancora più piacevole l'aggirarsi tra le strade di Mos Eisley o le lande desertiche di Tatooine.

Il livello di dettaglio è sorprendente, soprattutolo sporco sui diversi mattoncini.

In più potremo manipolare quasi tutti gli elementi LEGO presenti nello scenario in modo da scoprire segreti celati sotto di essi, usarli come corpo contundente o semplicemente perché ci va. In questo modo si va a configurare una struttura che sembra un ibrido tra quella classica, più lineare e legata alla risoluzione di enigmi fatti per essere risolti da uno specifico personaggio, con quella più libera di LEGO Worlds.

Gli ambienti, come detto, sono ampi, liberamente esplorabili, ma necessitano comunque specifiche abilità per attivare un interruttore o per proseguire nell'avventura. Il potere della Forza sarà utile per spostare o assemblare mattoncini LEGO, le armi laser per colpire oggetti in lontananza, mentre i droidi per capire gli altri robot o per tradurre le lingue esotiche.

In questo modo ognuno dei circa 200 personaggi presenti avrà una sua utilità all'interno dell'avventura e TT Games potrà impartire un suo ritmo agli eventi, senza dover scendere a patti con la natura casuale degli open world.

Ogni cosa è stata ricostruita con precisione maniacale e sarà “calpestabile”.

Visto quanto ci separa dalla pubblicazione, abbiamo avuto l'impressione che Warner abbia voluto mostrare Lego Star Wars: The Skywalker Saga più per mettere in mostra il nuovo motore grafico che per presentare le novità, pur lodevoli, di questo nuovo capitolo.

L'ampia scala di ogni mappa e la natura enciclopedica di questa saga degli Skywalker, infatti, non hanno impedito a TT Games di realizzare un videogioco bello da vedere e ricco di dettagli maniacali. Basti pensare alle texture che rivestono ogni personaggio che si "consumano" e "sporcano" esattamente come farebbero i nostri giocattoli in situazioni analoghe. Al resto ci pensa il fascino di Guerre Stellari.

In definitiva, quindi, Lego Star Wars: The Skywalker Saga sembra essere un gioco estremamente furbo, che va ad insistere esattamente su quegli aspetti chiesti a gran voce dei fan. Un motore grafico nuovo di zecca, tutti i film della saga, varietà e respro del gameplay e il ritorno del classico umorismo della LEGO.

Non mancheranno assaggi del cosiddettò umorismo LEGO.

In Lego Star Wars: The Skywalker Saga sembra esserci tutto questo e non vediamo quindi l'ora di tornare a gustare le opere di TT Games esattamente come facevamo un tempo.