Crisi per il gruppo GameStop: si valuta la vendita della società

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La popolare catena di negozi di videogiochi ed elettronica, GameStop, è in piena crisi finanziaria e secondo quanto riportato da Reuters i dirigenti starebbero valutando la vendita della compagnia. Il rapporto sostiene che Sycamore Partners potrebbe essere interessata ad un buyout, salvo poi vendere nuovamente le quote a terzi.

Le due parti avrebbero già assunto un consulente e degli intermediari per facilitare i colloqui, ma chiaramente non vi è alcuna garanzia che il tutto possa andare a buon fine.

Fondata nel 1984, GameStop è stata per anni una delle catene di vendita di videogiochi più importanti e popolari al mondo, ma l'approdo di internet e colossi come Amazon hanno fatto vacillare anche quello che sembrava essere un pilastro del settore. A ciò si è aggiunta anche la crescente popolarità del digital delivery e di piattaforme come Steam, che hanno costretto GameStop a diversificare il proprio modello di business.

Nonostante gli sforzi, tra cui la vendita di giochi e dispositivi usati, e l'acquisizione di ThinkGeek nel 2015, GameStop ha riportato un calo costante delle azioni da Novembre 2013, quando ha toccato quota 56,53 Dollari ad azione. Attualmente il titolo viene scambiato a 13,96 Dollari.

Il rapporto di Reuters, inoltre, è arrivato ad un mese dalla lettera inviata a GameStop da Tiger Management, attraverso cui è stato chiesto ai manager di avviare una profonda revisione strategica del suo modello di business. L'amministratore delegato Michael Mauler si è dimesso dopo soli tre mesi di lavoro, adducendo a motivi personali.