Super Smash Bros. Ultimate – Recensione

Recensito su Nintendo Switch

Il più ambizioso picchiaduro crossover della storia videoludica è tornato a far parlare si sé nella sua quinta incarnazione grazie all’attenta supervisione del maestro Sakurai. Impossibile immaginare una console della grande N priva del suo Smash Bros. e come la tradizione impone siamo di fronte a un diamante dalle mille sfaccettature, in grado di incarnare sia l’anima party game che denota le più cacofoniche baruffe che un fine titolo micro-meccanico altamente competitivo e profondo.

Super Smash Bros. Ultimate

Per chi possa tacciare questo capitolo di essere un “more of the same” semplicemente figlio della politica d’inclusione di ogni contenuto apparso nella saga fino a oggi, siamo pronti a fugare ogni dubbio: Super Smash Bros. Ultimate prende per mano il giocatore veterano, perfino colui ancora ancorato al capitolo Melee, e lo conduce nel futuro della saga. Prima di addentrarci nel vivo delle dinamiche di Ultimate è bene spiegare le basi dell’atipico picchiaduro Nintendo a chi si approccia per la prima volta al genere.

Conoscenza è potere

Picchiaduro atipico perché a differenza della più comune meccanica adottata dai suoi illustri fratelli di genere, in Smash non è necessario ridurre a zero i punti vita dell’avversario per trionfare (sebbene sia stata aggiunta una modalità che prevede addirittura questo, nella miriade di opzioni disponibili), bensì i colpi inferti al nostro nemico andranno a incrementare una percentuale relativa alla sua salute, rendendo più “leggero” il nemico e quindi sensibile alle mosse in grado di lanciare.

Super Smash Bros. Ultimate

In Smash infatti trionferemo sul nostro nemico solamente quando quest’ultimo verrà lanciato al di fuori dello schermo senza possibilità di tornare sulla piattaforma di combattimento. Durante i nostri scontri compariranno un’infinità di strumenti sullo stage in grado di aiutare il primo giocatore pronto a raccoglierli, da pokéball volte a evocare i simpatici mostriciattoli in nostro aiuto fino ad armi in grado di sostituire temporaneamente la dotazione del nostro personaggio, oppure no.

Super Smash Bros. Ultimate

In Smash siamo noi a decidere le regole dell’incontro, se gettarci in una mischia a squadre fino a otto giocatori lanciandoci contro strumenti a non finire in stage cangianti irti di trappole mortali o di misurarci in un 1 VS 1 privo di fronzoli eliminando completamente il fattore fortuna. Le opzioni sono davvero tante e Ultimate grazie a una interfaccia intuitiva ci rende in grado di entrare nel vivo dell’azione in modalità estremamente personalizzabili e distinte fra loro.

Le regole della Mischia

La prima grande voce che spunta dal menu di selezione della modalità è la mischia: con la sua miriade di sottosezioni in grado di farci organizzare in poche pressioni di tasto dal classico torneo a vite al combattimento a staffetta, rappresenta il perfetto vademecum per il combattente rapido. Impossibile elencare tutte le varianti allo scontro disponibili. Potremo selezionare da subito una delle 3 forme dei ben 103 stage disponili, ripresi dai mondi d’appartenenza dei personaggi presenti nel roster, mentre inizialmente saranno solamente 8 i personaggi a disposizione.

Super Smash Bros. Ultimate

La mischia resta la modalità più efficace per riuscire a sbloccare velocemente tutti i guerrieri presenti in Super Smash Bros. Ultimate, infatti a cadenza regolare, al termine di uno scontro, saremo chiamati a sconfiggere un avversario tra i personaggi non ancora sbloccati. Se riusciremo ad avere la meglio, il contendente si unirà al roster in maniera permanente e da quel momento potremo utilizzarlo a nostro piacimento. In caso di sconfitta niente paura: avremo comunque la possibilità di riaffrontare in seguito i nemici che non siamo riusciti a battere inizialmente.

La stella della speranza

Il trailer della modalità storia “la stella della speranza” è stato in grado di emozionare i vecchi fan e di far appassionare alla lore della Smash Bros. saga persino i più distanti dall’universo immaginifico di Nintendo. Kiaran e un esercito di Master Hand danno battaglia ai nostri beniamini, proseguendo l’avventura esattamente da dove l’avevamo lasciata nell’ormai remoto 2008 del capitolo Brawl per Wii.

Gli eroi vengono spazzati via dalla soverchiante potenza di Kiaran, tutti tranne la pallina rosa tanto amata da Sakurai e dal compianto Satoru Iwata. Sarà compito di Kirby riuscire a liberare i cloni dei suoi vecchi commilitoni dagli spiriti in schiavitù che ne muovono i fili.

La stella della speranza rappresenta un cammino metaforico dalle molteplici interpretazioni, la più gettonata interpreta la saga come un percorso di crescita di un bambino che immagina degli scontri fra i suoi eroi, giocando con le sue action figures. Non a caso i trofei che potevamo collezionare negli scorsi capitoli erano ubicati in contesti sempre più adulti; che il bambino sia ormai cresciuto e abbia deciso di sbarazzarsi dei suoi vecchi giocattoli?

Spiriti, eco di un mondo distrutto

In Super Smash Bros. Ultimate i trofei collezionabili sono dunque assenti, al loro posto potremo catturare gli spiriti dei guerrieri caduti dei mondi videoludici presenti nella saga. Nei panni di Kirby dovremo esplorare un tabellone magnificamente acquerellato, dove per liberarci la strada saremo costretti a sbarazzarci degli ex alleati posseduti. Per competere degnamente nella tenzone dovremo equipaggiare lo spirito adatto a ogni combattimento, in una triangolazione di debolezze molto elementare.

Super Smash Bros. Ultimate

Gli spiriti possono a loro volta, a seconda degli slot disponibili, equipaggiare degli assistenti in grado di fornirci abilità peculiari come iniziare un combattimento dotati di uno strumento o donarci una statistica specifica. Durante la progressione sul tabellone, tra la risoluzione di qualche interessante e mai troppo complesso enigma e un combattimento, potremo salvare dalle grinfie di Kiaran i nostri compagni e utilizzarli al posto di Kirby nell’avventura.

Super Smash Bros. Ultimate - Recensione

Gli spiriti salgono di livello tramite i combattimenti o grazie all’utilizzo di particolari caramelle in grado di potenziarli e i più tenaci saranno perfino in grado di evolversi. Utilizzarne di troppo potenti rispetto alla sfida presentata non é una buona idea, infatti maggiore sarà l’equilibrio di forza rispetto all’avversario, maggiori saranno le ricompense.

Un vecchio classico

Per i nostalgici non può mancare la modalità classica, in cui selezionato il personaggio e la difficoltà di gioco, dovremo affrontare una serie di stage con combattimenti tematici, fino a confrontarci con il boss di turno. Distruggere i titoli di coda per racimolare un po’ di punti extra ci era davvero mancato.

Super Smash Bros. Ultimate

L’unico neo della produzione si manifesta proprio durante la riscoperta delle vecchie modalità: sebbene siano presenti la modalità classica, la “All Star” e la “mischia contro 100“, salta subito all’occhio l’inspiegabile assenza della modalità eventi, della caccia ai bersagli, e perfino del classicissimo “home run constest”.

Super Smash Bros. Ultimate

Questi vuoti si giustificano tramite la comprensione del lavoro di Sakurai e del suo team: con ben 74 personaggi all’attivo con un kit di mosse completamente rivoluzionato e ricalibrato per l’occasione è evidente dove è stata destinata la gran parte del lavoro, infatti in Super Smash Bros. Ultimate sono presenti tutti i personaggi mai apparsi nella saga.

Combattenti dal cuore meccanico

Con una buona fetta del suo pubblico ancorata al capitolo Melee del 2001 di GameCube (titolo ancora giocato all’EVO Tournament), e viste le esigenze evolutive della saga in parte presentate nello Smash 4 della sfortunata Wii Ui ragazzi di HAL Laboratory hanno dovuto operare sul filo di un rasoio.

Super Smash Bros. Ultimate

Il risultato è un titolo in grado di riprendere la filosofia e le necessità del Melee, come l’espressione di velocità di esecuzione e movimento dei personaggi, andando a regolamentare vecchie meccaniche fondamentali per il gameplay che non erano state inserite nel bel più statico Smash 4.

Ritorna dunque la schivata aerea e tutto ciò che ne consegue: le meccaniche avanzate di micro input che richiedono decine di ore per essere padroneggiate come il Wawedash. Le nuove meccaniche inserite sono state ponderate grazie a un evidente studio sul gameplay dei giocatori professionisti al quale raramente si assiste durante la produzione di un titolo competitivo, era chiaro ad esempio che l’aumentata velocità avrebbe condotto a un utilizzo perfino più frequente della schivata dei vecchi Smash, dunque ecco intervenire un malus alla finestra d’invulnerabilità e al tempo di recupero esponenziali per le schivate concatenate.

Sebbene questa non sia la sede più idonea per discutere delle modifiche dei data frame generici e specifici, possiamo assicurarvi che è stato operata una rifinitura maniacale di ogni interazione e che nulla è stato lasciato al caso.

Tra le novità più importanti dobbiamo annoverare la parata perfetta, meccanica in grado di donarci diversi frame di vantaggio sull’avversario al rilascio dello scudo nell’esatto momento di contatto con il colpo nemico, praticamente l’opposto delle parate perfette a cui siamo stati abituati da tutti gli altri titoli in cui questa meccanica è presente.

Super Smash Bros. Ultimate

È imperativo sottolineare che la natura atipica di Super Smash Bros. Ultimate e le soluzioni di gameplay di questo capitolo lo distanziano anni luce dalle dinamiche di picchiaduro presenti sul mercato: “vincere” il gioco neutrale non aprirà mai l’avversario a dei mix up specifici in quanto sarà sempre disponibile una reazione, così come l’assenza di un corner rivoluziona il concetto di pressione, aprendo invece le porte alle dinamiche dei combattimenti fuori dallo stage.

Estetica e percezione

Con i suoi 720p e 60 FPS in modalità portatile e 1080p e 60 FPS in versione stocked Super Smash Bros. Ultimate è in grado di donare nitidezza e fluidità alle meravigliose animazioni che questo titolo vanta, che affiancate da una modellazione puntuale e un utilizzo dei particellari da manuale, formulano la ricetta perfetta per un feeling di gameplay fluido e soddisfacente. Stiamo pur sempre parlando di Nintendo.

Super Smash Bros. Ultimate

La colonna sonora di Ultimate non solo presenta un gran numero di tracce originali e riarrangiate della serie Smash Bros., ma compone la sua offerta musicale di ben 900 brani selezionati tra i titoli inseriti, per un totale di 28 ore totali di musica. La possibilità di creare una propria playlist è la ciliegina su una torta veramente appetibile, dopotutto chi non ha nel cuore delle canzoni della grande N da voler ascoltare per darsi la carica durante uno scontro?

Online e battaglie classificate

Quale modo migliore per prendersi una pausa dal comparto single player, se non di gettarsi nella mischia online contro altri agguerriti giocatori? A differenza del precedente capitolo in cui si poteva scegliere di combattere “per gioco” o “per la gloria”, tutti gli incontri rapidi online di Super Smash Bros. Ultimate saranno classificati. Il ranking non sarà globale e relativo all’account, ma ogni personaggio avrà il suo rank dedicato che salirà o scenderà a seconda dell’esito dei nostri scontri.

Super Smash Bros. Ultimate

Anche in questo frangente la scelta di come modulare l’esperienza multigiocatore è interamente consegnata nelle mani dell’utente, che potrà impostare delle regole e venire abbinato principalmente contro avversari con preferenze simile alle sue. Se siete dei competitivi fan degli stage omega senza strumenti, potete selezionare fin da subito queste opzioni e gettarvi in scontri 1 contro 1. Se la vostra priorità è il divertimento, vi troverete ben presto coinvolti in bislacchi e confusionari scontri tutti da ridere. In ogni caso, se il vostro rank sarà veramente elevato, potrete essere ammessi alla vera modalità competitiva di Super Smash Bros. Ultimate, riservata a giocatori con un punteggio altissimo.

È possibile giocare online con un amico in locale, partecipare in stanze amichevoli con regole specifiche o crearne delle proprie. Purtroppo la comunicazione di chat sia testuale che vocale è limitatissima, perfino per parlare con i nostri amici dovremo scaricare la App di Nintendo in grado di metterci in contatto con i nostri amici nella stanza.

Super Smash Bros. Ultimate


Super Smash Bros. Ultimate è davvero l’esperienza definitiva del picchiaduro Nintendo. L’encomiabile lavoro svolto da Sakurai e dal suo team di sviluppo elevano il titolo a vette qualitative mai raggiunte, concentrandosi prevalentemente sull’aspetto di gameplay della produzione, tralasciando le modalità accessorie proposte nei precedenti capitoli. Il ritorno della modalità avventura incarnato da “la stella della speranza” è una dichiarazione d’amore al mondo videoludico intero, che rendono Ultimate un’esperienza imperdibile. Destinato a espandersi nel corso del 2019, con il primo DLC pack già annunciato e contenente 5 personaggi, scenari e temi musicali, chissà se ci sarà la possibilità di assistere perfino al ritorno di qualcuna delle vecchie gloriose modalità.

9.4

Pro

  • Lo Smash Bros. definitivo
  • Eccellente modalità storia
  • Roster incredibile
  • Ottimo party game e profondo picchiaduro

Contro

  • Assenti numerose modalità storiche della saga
  • Tutorial per neofiti troppo scarno
Vai alla scheda di Super Smash Bros. Ultimate
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