Su queste pagine non siamo soliti recensire periferiche, recensiamo una marea di giochi, quelli sì. A volte belli, qualche altra volta brutti, spesso dal Platino facile, grazie al supporto degli amici di Ratalaika Games e Sometimes You. Al massimo ci spingiamo a recensire controller che fanno concorrenza al DualShock 4 classico di Sony. Ma mai abbiamo recensito un DAC, che in tanti di voi nemmeno sapranno cos’è. Non che sia un problema. Siamo qui apposta per raccontarvelo.
Che cosa è un DAC?
Allora, stando all’acronimo il DAC è un Convertitore Digitale-Analogico del suono. E il Sound Blaster G3 di Creative non fa eccezione. Badate bene, ce ne è uno praticamente in ogni dispositivo multimediale che utilizzate: smartphone, televisore, PC e quant’altro. Immaginate però di avere per le mani il vostro portatile da qualche centinaia di euro. In quelle centinaia di euro ci sono gli stipendi del distributore, del produttore, del rivenditore, i costi della pubblicità, dei trasporti che hanno permesso di farlo arrivare dove lo avete comprato… insomma, una valanga di roba. Il costo dell’oggetto in sé è, praticamente, infimo, e pensate un po’ voi quale mai può essere il valore di una componente “secondaria” come il DAC all’interno del vostro PC, considerato che questo è composto da scheda madre, cabinet, hard disk, RAM… Davvero, ci sarebbe da stupirsi che l’audio che ascoltate di solito passi da un convertitore che valga più di pochi euro, in fase di produzione.
Capite che avere un DAC (fornito con, in dotazione, un cavo ottico e un convertitore USB-C – USB-A) a sé stante e del prezzo di sessanta euro non può non portare benefici alle nostre orecchie. E, tra l’altro, Dio solo sa quanto una colonna sonora possa essere determinante per creare un certo tipo di atmosfera in certi tipi di videogiochi, come giochi di ruolo o di avventura. Ecco allora entrare in scena, a gamba tesa nel mondo console e PlayStation, Creative, colosso dalla trentennale esperienza nella tecnica e nelle performance audio su PC.
Come migliorare l’audio di PlayStation 4
Sound Blaster G3 è a sua volta compatibile con PC e Mac, ma stravolge le carte in tavola provando a fare breccia anche su console, data la sua compatibilità con PlayStation 4 e Nintendo Switch. Con ottimi risultati, visto che la facilità d’uso è a livelli non perfettibili essendo driverless (basterà collegare e scollegare la periferica tramite connessione USB e, al massimo, smanettare un secondo con le impostazioni audio del sistema) e soprattutto, anche con cuffie non proibitive per il portafoglio, abbiamo potuto godere di un audio più definito e cristallino. Le nostre prove sono state fatte con MediEvil, giusto per non farci mancare nulla, con una settimana di utilizzo del DAC alternata a un’altra in sua assenza. Ma un audio migliorato sarà utile soprattutto a coloro che sono soliti giocare con gli sparatutto online, per “sentire” da dove provengono gli avversari prima ancora di vederli.
Upgrade delle cuffie, non solo del suono
Ma Sound Blaster G3 nasce con le console in mente. Ecco allora che la periferica risulterà utile in senso stretto per via di altri aspetti, al di là di quello per cui viene concepito un DAC, ossia un upgrade della qualità audio. Uno di questi aspetti è ottenibile grazie alla tecnologia GameVoice Mix, che permette di bilanciare, senza interruzioni di gioco, il suono del gioco rispetto a quello della chat, e viceversa. Si tratta di una feature presente solo in headset di una certa di fascia di prezzo; in questo modo, Sound Blaster G3 costituisce un upgrade delle cuffie, oltre che del suono. Un’altra chicca è la funzionalità Footsteps Enhancer, che permette di modificare gli alti e i bassi secondo il proprio gradimento. Pensate che ci sono addirittura alcuni set predefiniti per alcuni dei giochi del momento (Fortnite, Call of Duty e così via) pronti all’utilizzo, per offrire prestazioni massime e personalizzate per ogni singola esperienza.
Una goduria è la companion app dedicata, disponibile su Google Play Store e App Store in via del tutto gratuita. Questa consente, tramite connessione Bluetooth del vostro smartphone, di padroneggiare tutte le funzionalità del Sound Blaster G3 da remoto, sia anche solo l’abbassare o l’alzare il volume senza continuare a spostare rotelline sull’headset che state indossando. Qualora vogliate, alcuni comandi sono direttamente disponibili, attraverso la pressione di tasti o lo switch di interruttori, direttamente sul DAC.
Chiudiamo la nostra recensione con una serie di specifiche tecniche. Sound Blaster G3 pesa 32 g ed è grande 210 x 39 x 15 mm. La risoluzione di riproduzione è PCM 16-bit oppure 24-bit, 48.0, 96.0 kHz. L’impedenza è di 16–300 Ω, mentre l’intervallo dinamico di 100 dB. A livello di aggiornamenti del firmware, PlayStation 4 richiederà la versione 5.0 successiva, mentre per l’app avremo bisogno di Android 8.0 o successivo, mentre per iOS 11.0 o successivo.