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Batman: Arkham Origins – Recensione

Publisher: Warner Bros. Interactive Entertainment Developer: Warner Bros. Games Montreal
Piattaforma: PS3 Genere: Adventure Giocatori: 1 (Online: 2-8) PEGI: 16

Siamo finalmente giunti all’atto finale della trilogia di Batman Arkham, almeno sull’attuale generazione di console. Mentre quei mostri di Rocksteady, gli sviluppatori degli strepitosi Arkham Asylum e Arkham City, sono probabilmente al lavoro sul loro prossimo titolo previsto per PlayStation 4, ecco che lo studio Warner Bros. Games Montreal ha ricevuto il testimone, ed è stato incaricato di fare quadrare il cerchio sviluppando Batman Arkham Origins, terzo e ultimo capitolo della trilogia ma collocato cronologicamente in precedenza di entrambi i titoli già usciti.

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Il Cavaliere (più) Oscuro di sempre

E’ la Vigilia di Natale. Nevica, fa freddo, tutti stanno aspettando l’arrivo del simpatico vecchietto sovrappeso vestito vestito color porpora e perla, al comando della sua allegra e tintinnante slitta trainata da renne. Ma l’unico a volare per i cieli e i tetti di Gotham City è un giovane uomo che ha addosso le sembianze di un rivoltante pipistrello, ha il mantello ed è incavolato di un nero più scuro degli abiti che porta, perché Maschera Nera, in quello che dovrebbe essere il giorno più felice dell’anno, ha messo sulla testa di Bruce Wayne una taglia da cinquanta milioni di dollari.
L’appello del criminale è stato subito accolto da alcuni dei più pericolosi assassini mai esistiti. Bane, Killer Croc, Copperhead e Deathstroke, tanto per fare qualche nome, hanno già cominciato a mettersi sulle tracce dell’unica speranza a cui Gotham può attaccarsi per risorgere dagli abissi nei quali sta ormai per affogare. Piano piano la situazione di pericolo si allargherà sempre più, e finirà per non essere più una questione personale, ma toccherà l’intera città.
Non posso essere più specifico di così perché altrimenti vi rovinerei molte sorprese che sicuramente preferirete scoprire DualShock 3 alla mano, ma posso tranquillamente affermare che la trama di Arkham Origins è probabilmente quella meglio pensata e più interessante dell’intera trilogia, con numerosi colpi di scena e video in computer grafica che terranno incollato il videogiocatore allo schermo, nemmeno stessimo parlando dell’ultimo gioco di ruolo giapponese. A questo ha sicuramente contributo un’atmosfera e un’ambientazione del tutto inedite per la serie Batman Arkham, con una Gotham City più “classica” (leggi anche: non invasa da criminali psicopatici usciti dall’Arkham Asylum) ma non per questo meno interessante.
Da menzionare e da elogiare è il tentativo da parte degli sviluppatori di dare una personalità propria al titolo, senza snaturare quanto fatto da Rocksteady. Arkham Origins si distingue infatti per una narrazione molto più “dark” e meno “fumettistica” che in passato: non saranno, nelle sequenze video, poche le volte in cui di Batman, completamente avvolto nelle tenebre, non vedrete altro che due fessure di un bianco accecante, e nient’altro. Oltre alla qualità, questa avventura di Batman merita un elogio anche per la quantità: gli obiettivi primari vi porteranno via ben più di una decina di ore, e anche le missioni secondarie, fornitevi da altri criminali (E. Nigma, Pinguino, Anarky, il Cappellaio Matto e altri) oltre a quelli che vi stanno già alle costole, garantiscono una longevità molto elevata.

Ufficiale: c'è speranza per tutti, se Pinguino sta con due così...
Ufficiale: c’è speranza per tutti, se Pinguino sta con due così…

Le dimensioni della metropoli più sfortunata al mondo sono state quasi raddoppiate dai ragazzi di Warner Bros. Games Montreal, rispetto ad Arkham City, grazie all’aggiunta di un ponte a sud della mappa che porterà ad una nuova area interamente esplorabile. A questa aggiunta ne è succeduta un’altra, quasi consequenziale: la possibilità di spostarsi da un punto all’altro tramite il BatWing, previo sbloccaggio dell’apposito punto di atterraggio. Questa possibilità in più non “spezzetta” troppo il ritmo di gioco e risulterà graditissima a tutti coloro vorranno dilettarsi nella ricerca dei soliti collezionabili, sparsi per tutta Gotham.

Il miglior detective del mondo

Un mezzo non propriamente discreto come il BatWing (che comunque non potrete guidare autonomamente, sia chiaro) merita un “garage” all’altezza, ed ecco dunque anche l’introduzione della Bat Caverna, collocata sotto villa Wayne e pronta ad accogliervi nei suoi tenebrosi cunicoli. La casa di Batman assume la forma di un enorme e molto caratteristico HUB, nel quale avrete modo di cimentarvi nelle solite sfide a punteggio, guadagnare e testare nuovi gadget o ancora chiedere sostegno morale al buon Alfred.

Questa è Copperhead, decisamente diversa dalla version fumettistica: il sottoscritto, giusto per la cronaca, apprezza
Questa è Copperhead, decisamente diversa dalla versione fumettistica: il sottoscritto, giusto per la cronaca, apprezza

Un’altra espansione ad un gameplay che conoscete tutti benissimo ormai, caratterizzato dal FreeFlow Battle System nelle sequenze di lotta e dalle abilità da “predatore notturno” in quelle stealth, tocca le fasi legate alle “scene del crimine”. Warner Bros. Games Montreal ha deciso di fare leva su una delle doti mai troppo approfondite di Batman, ossia la sua spiccata intelligenza, specie in ambito criminale. Ecco dunque che, ora, Bruce Wayne non avrà assolutamente nulla da invidiare agli agenti di CSI e simili, perché sarà in grado (e noi con lui) di ricostruire intere scene avvenute nel passato e di indagare sull’accaduto attraverso ricostruzioni probabili ed eventuali. Queste sequenze risultano davvero molto piacevoli da completare e aiutano a variare l’esperienza di gioco: un applauso convinto e sostenuto agli sviluppatori, dunque. Un ultimo cenno, per quanto riguarda le novità, lo merita un gadget piuttosto particolare, ossia i guanti di Electrocutioner, che daranno, letteralmente, una scossa alle scazzottate e vi permetteranno di arrivare a moltiplicatori combo semplicemente spaventosi, grazie alla loro capacità di abbattere i rinforzi dei nemici, siano essi scudi o giubbotti rafforzativi.
Tutto rose e fiori dunque? In verità no, perché Arkham Origins è lungi dall’essere perfetto. Delle novità rispetto ad Arkham City ci sono, ma per chi ha terminato la seconda avventura di Batman più o meno recentemente, soffrirà di un certo effetto deja vu e tenderà a considerare il tutto un po’ come un “more of the same”, anche se certe sequenze di questo Origins (che ancora una volta non racconterò sempre per lasciare a voi la sorpresa di scoprirle) riuscirebbero a sorprendere chiunque. Poteva essere sfruttato meglio, quello sì, il fatto che questo titolo vedesse un Bruce Wayne all’inizio della sua carriera da supereroe, una componente che appare abbastanza marginalmente per tutta la durata dell’avventura, e che si riflette in termini pratici quasi esclusivamente nei rapporti con la polizia, corrotta fino al midollo.

Il fatto che il videogioco sia ambientato la notte di Natale da al tutto una strana atmosfera...
Il fatto che il videogioco sia ambientato la notte di Natale da al tutto una strana atmosfera…

In generale, poi, i titoli curati interamente da Rocksteady, e non semplicemente supervisionati, trasmettevano una sensazione di cura per il dettaglio e amore per il proprio lavoro maggiore di quanto non faccia Arkham Origins, ad esempio nel caso degli enigmi sparsi in tutta la città da Edward Nigma. Va inoltre segnalata la presenza di qualche bug di troppo, che per quanto sia un elemento abbastanza comune a tutti i free roaming, in questo caso diventa un po’ troppo evidente, e una telecamera “ballerina” nelle fasi più concitate. Gli sviluppatori stanno lavorando alacremente per rimediare a qualsiasi falla, tanto è vero che è già disponibile l’aggiornamento 1.02.

Io sono la Notte

Batman Arkham Origins, come detto nelle ultime righe del precedente paragrafo, non è dunque esente da problemi, e nel complesso risulta leggermente meno curato rispetto ai due titoli curati da Rocksteady. Questo è un discorso che comunque tocca elementi concettuali o strettamente legati alle meccaniche di gioco, perché sotto il profilo tecnico Arkham Origins risulta essere di ottima qualità, come del resto è tipico per la serie.

Di Joker non ho fatto menzione nel testo dell'articolo: un caso? Assolutamente no, il suo ruolo lo lascio scoprire a voi!
Di Joker non ho fatto menzione nel testo dell’articolo: un caso? Assolutamente no, il suo ruolo lo lascio scoprire a voi!

Graficamente, le sequenze narrativamente più interessanti non sono rappresentate con l’Unreal Engine (il motore grafico del gioco) ma fanno affidamento alla computer grafica: il risultato è molto cinematografico e decisamente riuscito, perché gli sviluppatori sono riusciti a non fare stonare questi particolari video con il contesto generale. Anche quando il gioco è mosso dal già citato Unreal Engine, il mondo di gioco risulta essere dettagliato e ben definito a livello di impatto, anche se non manca qualche rallentamento, solitamente quando si passa da una zona ad un’altra. Stiamo parlando comunque di eventi occasionali e sporadici che nella maniera più assoluta non minano l’esperienza di gioco nel suo complesso. Gli sviluppatori si sono lasciati andare anche a qualche raffinatezza vera e propria. Non dimentichiamoci infatti che stiamo parlando della notte di Natale: quando Batman userà il mantello nero per planare da un edifico, la neve bianca gli si appoggerà dolcemente sopra fino a quando non gli si scioglierà lentamente addosso.
Per quanto riguarda il lato sonoro, i brani di accompagnamento svolgono egregiamente il proprio lavoro, con qualche “chicca” legata al contesto generale: non mancano brani natalizi o pezzi provenienti dalla musica classica. Ottimo anche il doppiaggio, che, visto il taglio cinematografico assunto dal titolo, risulta ancora più enfatizzato in positivo.
Concludo il paragrafo e la recensione con un elemento che non ho ancora menzionato e che risulta abbastanza controverso. La modalità online, al suo debutto. La buona notizia, che dovrebbe rassicurare (o terrorizzare, dipende dai punti di vista) molti, è che la componente multigiocatore del titolo è stata interamente affidata ad uno studio di sviluppo esterno, Splash Damage, per cui non ha influito sulla bontà della campagna principale, decisamente il pezzo forte di Batman Arkham Origins. In teoria, questa modalità, anche se un po’ carente a livello di personalità e, a dirla tutta, superflua, risulta essere intrigante: in una partita ci sono da una parte gli uomini di Joker, dall’altra quelli di Bane, pronti a darsele di santa ragione attraverso delle meccaniche che richiamano il più classico degli sparatutto in terza persona, ed “in mezzo” Batman e Robin, che avranno il compito di fare crescere il livello di intimidazione al massimo livello disponibile. Il problema è che le lobby sono… desolate. Avete letto bene, desolato. Raggiungere il numero di partecipanti minimo risulta essere ad ogni partita un’impresa, e non è chiaro se a questo contribuisca un matchmaking scadente. Per fortuna, torno a ripetere, l’aggiunta del gioco online non ha deconcentrato gli sviluppatori dallo sviluppo della modalità principale, e quindi la votazione finale non ne risente, perché nella peggiore delle ipotesi basta immaginare che una modalità online non ci sia. Rimane però l’amaro in bocca per l’occasione sprecata.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=ey8wAmwyENw

Commento Finale

Batman Arkham Origins è per certi versi il migliore della trilogia (trama, vastità della mappa, ampliata modalità detective), ma ha una serie di incertezze, tecniche e relative alla modalità online (soprattutto in versione Xbox 360, meno in quella PS3), che i titoli Rocksteady non avevano. Sarebbe riduttivo definire tutto il lavoro svolto dai nuovi sviluppatori un “more of the same”, comunque, perché gli sforzi per dare nuova linfa vitale alla serie ci sono.
Batman Arkham Origins è un titolo validissimo, la sua “sfortuna” è di essere il capitolo conclusivo della trilogia migliore dell’attuale generazione di console e di essere preceduto da due capolavori: il confronto, anche involontario, è inevitabile. Però, sinceramente, non riesco a fargliene una colpa, per cui… Il voto massimo su PlayStation Bit è nove? E nove sia. I fan di Batman e non, proprio non possono perderselo.

9/10

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

1 commento

  1. […] Anche questa settimana, su PlayStation Bit potete trovare le classifiche di fonte GfK Retail and Technology relative alla week 43 del 2013 (dal 21 al 27 ottobre 2013), diffuse da AESVI. Cambia poco rispetto a settimana scorsa: Grand Theft Auto V si conferma in prima posizione, seguito a ruota da FIFA 14. Forse un po’ a sorpresa, i PokéMon sono già costretti ad inseguire, e finiscono dietro anche alla new entry, recensita sul nostro sito, Batman Arkham Origins. […]

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