Romanthekid

Caccia al killer dell'Origami

Heavy Rain era uno dei giochi più attesi da parte mia quell'anno. Fin dalle prime immagini che vidi su PSM mi stupì il dettaglio grafico dell'opera di Cage, e anteprima dopo anteprima ero curioso di provarlo. Preso al lancio ci passai un'intera notte, ovviamente rapito dalla storia e dai personaggi.

La storia è molto basilare, e prende spunto da molti thriller usciti prima per svariati media, ma non per questo meno interessante. In città c'è un serial killer, denominato il killer dell'origami, che rapisce e uccide bambini lasciando come segno distintivo un origami, per l'appunto. Nel gioco impersoneremo quattro personaggi. Ethan Mars, un padre il cui figlio è scomparso, rapito proprio dal misterioso killer che cercherà in tutti i modi di trovare. Madison, una giornalista che indaga sul killer e stringe un forte rapporto proprio con Ethan. Norman Jayden, agente del Bureau incaricato di indagare sull'assassino con le forze di polizia locali tramite metodi tecnologicamente avanzati e infine Scott Shelby, investigatore privato incaricato dalle famiglie delle vittime per trovare il killer. Inizialmente separate, le storie di questi personaggi si incroceranno più volte nel corso della storia (anche a dipendenza di determinate scelte fatte nel corso del gioco) in una storia piacevole da seguire fio alle battute finali.

Sebbene tendenzialmente additata come Avventura Grafica, il gioco è più precisamente un film interattivo. Ci saranno sezioni in cui indagare e usare un po' di materia grigia (il minimo indispensabile), ma il gioco sarà principalmente guidato e composto da quick time event frequenti. Il sistema di dialoghi è piuttosto buono è in base a cosa diciamo e come interagiamo con gli altri si possono modificare una serie di eventi che portano a ben 17 finali differenti.

Graficamente il gioco è una vera e propria meraviglia, o perlomeno lo era quando uscì. Belle anche le musiche e ottimo anche il doppiaggio in italiano dove Ethan è doppiato da Pino Insegno e Madison da Claudia Gerini. Personalmente lo consiglio sempre a tutti quelli che si vogliono prendere una pausa da sparatorie o grinding e dai videogiochi si tampo tradizionale.