Dariusburst: Chronicle Saviours - recensione
Darius, saga partorita da Taito nel lontanissimo 1986, rappresenta e promuove un modo di intendere i videogiochi ormai sbiadito, per lo più ignorato, certamente superato da nuovi canoni ludici e necessità del pubblico pagante. Ovviamente non ci riferiamo al genere degli shooter bidimensionali a tema spaziale. Già Ikaruga, ben due generazioni di console fa, rappresentava una mirabile e apprezzabilissima eccezione.
Alludiamo, al contrario, a quel tipo di produzioni che facevano di tutto per mettere in difficoltà l'utente, proponendogli sfide estremamente complesse e boss di fine livello degni di questo altezzoso nome. Fatta esclusione per i Dark Souls, e conseguente progenie più o meno legittima, sono pochissimi i titoli che pretendono un'applicazione intensiva e una ferrea determinazione per essere completati.
Piegare e sconfiggere la prepotente armata di Belser, a bordo dei potentissimi Silver Hawk, per l'appunto, ha sempre richiesto riflessi prontissimi e una conoscenza quasi mnemonica delle offensive nemiche. Eppure, anche l'hardcore gamer più intransigente deve accettare il cambiamento, le novità, l'affermarsi di nuovi trend. Perché, è inevitabile, prima o poi anche i grandi classici devono mostrare un minimo di apertura se non vogliono estinguersi a mano a mano che lo zoccolo duro dei fan si assottiglia.

John Cena.
Bello bello peccato per il prezzo, 60 euro... Lo prenderò quando lo scontano.
Yuri13
Veramente bello, sicuramente uno dei migliori giochi che ho giocato quest' anno, almeno per ora. 40€ per Vita e 60€ per Ps4 sono un furto a mano armata ma ogni tanto lo scontano, io l' ho comprato a 15€ e per me li vale tutti