Sébastien Loeb Rally EVO - recensione
L'industry del videogioco ha un gusto strano per le coincidenze, con generi snobbati per anni che nel giro di pochi mesi tornano prepotentemente alla ribalta, con più prodotti orientati alla stessa fascia di pubblico. È stato il caso della licenza ufficiale di WRC 5 firmata Kylotonn Games lo scorso ottobre, seguita a breve distanza da Dirt Rally di Codemasters. Uscito lo scorso fine settimana, Sébastien Loeb Rally EVO è arrivato sulle due console della nuova generazione e su PC, con la versione disponibile su Steam a essere quella testata per voi in questa sede.
Anche se Milestone ha perso la licenza WRC a favore della concorrenza, ha sicuramente fatto un ottimo lavoro nell'assicurarsi i favori di un mostro sacro della categoria qual è Sébastien Loeb, e in questo senso già i menu iniziali del gioco fanno subito capire quanto l'azienda italiana abbia puntato sul pilota francese. Le modalità di gioco sono suddivise tra gare veloci, carriera e multiplayer. In ogni caso bastano pochi clic per accedere a tappe rally, rallycross o cronoscalate della Pikes Peak, ma il piatto forte è indubbiamente rappresentato dalla carriera.
Questa è composta da una selezione di eventi che racchiudono stage singoli o tappe concatenate tra loro, come nei rally tradizionali. Queste prove differiscono sostanzialmente per la tipologia di vetture da usare. Sébastien Loeb Rally EVO propone una valida selezione di auto dagli anni Settanta fino ad oggi: acquistarle permette di entrare nella competizione prescelta a costo zero, ma per i più squattrinati è da prendere in considerazione anche l'ipotesi di affittarle e accedere alle gare con i premi in denaro più alti. Il rischio di arrivare ultimi e perdere tutti i soldi dell'affitto è tuttavia molto elevato ed è quindi un'ipotesi da valutare attentamente.
